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Amianto. Rinviati a giudizio i due imputati della Eternit per disastro doloso

Il 10 dicembre comincerà il processo

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Sono stati rinviati a giudizio i due imputati dell’inchiesta sui malati e i morti d’amianto (quasi 3.000 casi) alla Eternit Italia. A dicembre saranno processati a Torino, per disastro doloso e rimozione volontaria di cautele, il magnate svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga Jean Louis De Cartier De Marchienne.

Un breve applauso, subito smorzato dall’intervento del giudice, ha accompagnato la decisione del Tribunale di Torino. Sorrisi, commozione e lacrime. Così i circa 140 abitanti di Casale Monferrato (Alessandria) presenti nella maxi aula del Palazzo di Giustizia di Torino, tutti con il loro adesivo giallo (“giustizia”) bene in vista sui vestiti.

A Casale, dove la multinazionale elvetica aveva uno dei suoi stabilimenti più importanti, il problema dell’esposizione all’amianto è particolarmente avvertito: i morti conteggiati nel capo d’accusa sono più di 1.350. “Da noi – dice un residente, Tommaso A. – si ammalano quattro persone al mese, e ne muoiono quaranta all’anno. E’ come se un terremoto qualsiasi facesse crollare ogni volta un condominio”.

Con gli occhi lucidi, era presente questa mattina Bruno Pesce, coordinatore dell’associazione familiari delle vittime: “E’ una grande pagina di giustizia. Lo sappiamo, gli scogli più grossi devono ancora arrivare. Ma questa è una tappa importante”. Pietro C., 63 anni, racconta di quando lavorava all’Eternit: “Scaricavano l’amianto blu, il più pericoloso. Di trenta che erano con me, siamo sopravvissuti in due. E adesso quella gente là (gli imputati – ndr) deve andare in galera”.

Il processo, nato da un’inchiesta della procura di Torino, riguarda i casi di esposizione all’amianto lavorato in quattro stabilimenti italiani dell’Eternit (Casale Monferrato, Cavagnolo nel torinese, Ruviera in Emilia e Bagnoli in Campania), si aprirà ufficialmente con la prima udienza fissata il 10 dicembre prossimo.

“E’ stata scritta una pagina importante della tormentata storia dell’amianto in Italia e nel mondo”. Così il procuratore vicario, Raffaele Guariniello, ha commentato i due rinvii a giudizio. “Il giudice – ha aggiunto – ha ritenuto fondata l’impostazione del nostro lavoro, tanto che ha respinto tutte le questioni sollevate dalle difese”.(ANSA).

Amiantoultima modifica: 2009-07-23T08:56:00+02:00da vitegabry
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