I dubbi del Presidente

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Decreto sicurezza – Le perplessità del Quirinale

quirinale.jpgIl Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo aver firmato  la legge recante “Disposizioni in materia di pubblica sicurezza” ha inviato una lettera  alle Camete e al Governo, esprimendo forti perplessità sui contenuti del testo “Ho oggi promulgato la legge – si legge nella lettera – ritenendo di non poter sospendere in modo particolare la entrata in vigore di norme, ampiamente condivise in sede parlamentare, volte ad assicurare un più efficace contrasto – anche sul piano patrimoniale e delle infiltrazioni nel sistema economico – delle diverse forme di criminalità organizzata”.

Ma la lettera del Presidente Napolitano alle Camere e al Presidente del Consiglio prosegue con nove rilievi al provvedimento tra cui: la presenza di norme disomogenee ed estemporanee, rilevanti criticità al reato di immigrazione clandestina, il ricorso ai giudici di pace, l’effetto contraddittorio e paradossale del reato di clandestinità, la discrezionalità degli organi competenti sull’acquisizione della cittadianza, la necessità di uniformare il sistema delle aggravanti e delle attenuanti per i reati penali, l’incompatibilità dell’estinzione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale , la definizione di norme disciplinari sulle ronde, le perplessità sulla vendita di spray al peperoncino…. ” E conclude “… non spetta al Presidente della Repubblica pronunciarsi e intervenire sull’indirizzo politico e sui contenuti essenziali di questa come di ogni legge approvata dal Parlamento ….. ma non può invece restare indifferente dinanzi a dubbi di irragionevolezza e di insostenibilità che un provvedimento di rilevante complessità ed evidente delicatezza solleva per taluni aspetti, specie sul piano giuridico”.

LETTERA

LETTERANAPOLITANO[1].pdf

I dubbi del Presidenteultima modifica: 2009-07-17T08:58:00+02:00da vitegabry
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