Lavoro domestico

Lavoro domestico sfruttato e malpagato

In tutto il mondo sono almeno 52 milioni le persone, in grande maggioranza donne, che sono impiegate nel lavoro domestico in condizioni difficili e con tutele ancora molto scarse.

È quanto emerge dallo studio realizzato dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) “Lavoratori domestici nel mondo: statistiche globali e regionali, ed estensione della protezione sociale”.

“In diversi paesi, si legge nella pubblicazione, i lavoratori non godono dello stesso diritto al riposo settimanale. Oltre alla mancanza di diritti, l’estrema dipendenza dei lavoratori domestici nei confronti del datore di lavoro, insieme all’isolamento e alla mancanza di protezione che caratterizzano questa professione, sono tutti fattori che contribuiscono a rendere i lavoratori più vulnerabili allo sfruttamento e agli abusi”.

I dati contenuti nel rapporto sono allarmanti: il 29,9% dei lavoratori domestici (l’83% donne) sono esclusi dalla legislazione nazionale del lavoro, il 45% non ha diritto al riposo settimanale o al congedo annuale pagato e oltre un terzo delle donne lavoratrici domestiche non hanno alcuna protezione in caso di maternità

Ma lo status giuridico precario dei lavoratori domestici migranti e la scarsa conoscenza della lingua e della legislazione li rende particolarmente vulnerabili ad abusi quali la violenza fisica e sessuale e psicologici, il non pagamento dello stipendio, la servitù per debito e condizioni di vita e di lavoro inadeguate. “Le grandi differenze di stipendio e di condizioni lavorative tra lavoratori domestici e altre professioni nello stesso paese, evidenziano la necessità che governi, datori di lavoro e lavoratori si adoperino a livello nazionale per migliorare la vita lavorativa di queste persone “.

Lavoro domesticoultima modifica: 2013-01-10T12:18:00+01:00da vitegabry
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