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Unar, “Spegni le discriminazioni, accendi i diritti”.

L’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) lancia una nuova campagna per sensibilizzare l’opinione pubblica contro le odiose pratiche di intolleranza. L’Unar, che, per l’occasione, ha attivato un numero verde 800 90 10 10, a cui si può chiamare per denunciare questi episodi, ha realizzato anche un video dal titolo eloquente,“Spegni le discriminazioni, accendi i diritti”, che si può facilmente visualizzare cliccando su: youtube,https://www.youtube.com/watch?v=xRk4tOQMvzQ 

 

“E’ la prima volta – spiega una nota dell’Unar – che in Italia si parla delle discriminazioni in modo trasversale (omofobia, razzismo, disabilità, islamobofobia, etc) per promuovere una cultura dei Diritti Umani e del rispetto delle Differenze a 360 gradi, non in maniera verticale, quindi, ma orizzontale, così come già accade in tutte le democrazie più avanzate”.

“Abbiamo deciso di lanciare questa campagna contro tutte le discriminazioni anche sui social network – afferma all’Adnkronos il direttore dell’Unar, Marco De Giorgi – perché dalle segnalazioni e dalle denunce che riceviamo abbiamo visto che una delle frontiere più difficili è proprio il razzismo online. Quasi il 30% delle denunce e delle segnalazioni che riceviamo riguarda proprio il settore dei media e dei new media”.

“A questa campagna hanno aderito tantissime associazioni, ma anche tanti politici di diversi schieramenti – spiega De Giorgi -. Il target che ci interessa di più è quello dei giovani, quelli che usano internet, proprio per fare prevenzione e contrasto delle discriminazioni”.

Nel 2013, l’Unar ha ricevuto circa 1.300 segnalazioni di episodi di discriminazione; nel 2014 sono arrivate a oltre 1.400; di questi quasi un terzo riguarda il web e i media. Il 70% è relativo alla discriminazione a sfondo etnico, razziale e religioso.

“L’Unar, proprio per questo – sottolinea De Giorgi – vuole lanciare un messaggio per facilitare e promuovere anche il dialogo interculturale. Quanto all’islamofobia, in particolare, ci sono casi in cui, quando ci si presenta a un colloquio di lavoro, chiamarsi Ahmed fa la differenza, così come esistono “episodi di intolleranza nei confronti delle donne con il velo”.

Nei prossimi giorni la campagna sarà diffusa anche su carta stampata, nelle stazioni ferroviarie e sui mezzi del trasporto pubblico locale.
 
Si possono condividere i contenuti della campagna dell’Unar sui social network:
 
twitter: https://twitter.com/unar_norazzismi
facebook https://www.facebook.com/norazzismi?ref=hl
 
youtube,https://www.youtube.com/watch?v=xRk4tOQMvzQ utilizzando  gli  ‘hastag #spegnilediscriminazioni #unar

Unarultima modifica: 2015-02-17T16:31:43+01:00da vitegabry
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