Archivio mensile:giugno 2016

L.F.

 

 

Ultimissime Lavoro – Fiscale 29/06/2016

 

Giurisprudenza

CONSIGLIO DI STATO

Decisione

CONSIGLIO DI STATO – Decisione 23 giugno 2016, n. 2798

Lavoro

Vigilanza sugli istituti di patronato e di assistenza sociale – Vademecum per lo svolgimento dell’attività di vigilanza – Collaboratore volontario del patronato – Accesso banche dati degli enti previdenziali

Sentenza

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 20 giugno 2016, n. 2713

Lavoro

Personale in esubero – Gare appalto – Mancata ammissione al trattamento di cassa integrazione guadagni ordinaria

CORTE DI APPELLO

Sentenza

CORTE DI APPELLO BRESCIA – Sentenza 22 giugno 2016, n. 233

Lavoro

INPS – Diritto all’assegno del nucleo familiare – Negato – Carattere discriminatorio

CORTE DI CASSAZIONE

Ordinanza

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 27 giugno 2016, n. 13235

Fiscale

Tributi – Agevolazioni fiscali prima casa – IVA ridotta – Decadenza – Immobile di lusso – Superficie utile superiore al limite – Computo dei locali del piano interrato adibito a sale hobby – Modifica normativa dei requisiti oggettivi di agevolazione – Applicazione retroattiva – Esclusione – Principio del favor rei ai fini sanzionatori

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 27 giugno 2016, n. 13252

Lavoro

Stranieri – Decreto di espulsione – Ricorso – Motivi di salute ostativi alla espulsione

Sentenza

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 10 giugno 2016, n. 11943

Fiscale

Tributi – IRPEF – Rimborso del credito – Ritardo nel pagamento del credito – Maggior danno da svalutazione monetaria – Riconoscimento automatico – Esclusione – Prova del maggior danno a carico del contribuente

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 10 giugno 2016, n. 11976

Lavoro

Previdenza – Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali – Infortunio in itinere – Termine di comporto – Art. 53 del c.c.n.l. imprese radiotelevisive private del 16 febbraio 2011.

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 giugno 2016, n. 13130

Fiscale

Contributi di bonifica – Piano di classifica dei benefici e riparto dei contributi tra i consorziati – Terreni inclusi nel perimetro del comprensorio di bonifica – Soggezione ai contributi – Assenza di vantaggi sui fondi – Onere a carico del consorziato

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 giugno 2016, n. 13145

Fiscale

Tributi – Agevolazioni fiscali “prima casa” – Revoca – Caratteristiche di lusso dell’immobile – Accertamento mediante accesso degli ispettori presso l’abitazione agevolata – Legittimità – Superficie utile superiore al limite – Computo di locali indicati come cantina e soffitta e di fatto adibiti ad uso abitativo

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 giugno 2016, n. 13152

Lavoro

Personale dipendente del Ministero della Giustizia – UNEP – Uffici notificazioni, esecuzioni e protesti – Ufficiali ed assistenti giudiziari

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 giugno 2016, n. 13227

Fiscale

Tributi – Accertamento – Redditometro – Applicazione del termine dilatorio ai sensi dell’art. 12, co.7, Legge n. 212/2000 – Esclusione

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 giugno 2016, n. 26617

Lavoro, Fiscale

Professionisti – Adempimenti tributari senza titolo – Attività svolta attraverso una società – Esercizio abusivo della professione

Legislazione

DECRETO LEGISLATIVO

DECRETO LEGISLATIVO 20 giugno 2016, n. 116

Lavoro

Modifiche all’articolo 55-quater del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi dell’articolo 17, comma 1, lettera s), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di licenziamento disciplinare

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO GIUSTIZIA – Decreto ministeriale 25 maggio 2016

Lavoro

Modifiche al decreto 10 novembre 2014, di individuazione delle sedi degli uffici del giudice di pace, mantenuti ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156 – Ufficio del giudice di pace di Sant’Agata di Militello

MINISTERO SALUTE – Decreto ministeriale 13 maggio 2016

Lavoro

Determinazione del numero globale di medici specialisti da formare ed assegnazione dei contratti di formazione specialistica dei medici per l’anno accademico 2015/2016

Prassi

INPS

Circolare

INPS – Circolare 28 giugno 2016, n. 116

Lavoro

Convenzione fra l’INPS e la Confederazione dei Lavoratori Dipendenti e dei Pensionati (FEDERDIPENDENTI) per la riscossione dei contributi di assistenza contrattuale, ai sensi della legge 4 giugno 1973, n.311. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.

INPS – Circolare 28 giugno 2016, n. 117

Lavoro

Convenzione tra l’INPS e il sindacato Confederazione Generale – Europea delle Associazioni Datoriali (FEDERDAT) per la riscossione dei contributi associativi degli imprenditori agricoli e dei coltivatori diretti, ai sensi dell’art.11 della legge 12 marzo 1968, n.334. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.

INPS – Circolare 28 giugno 2016, n. 118

Lavoro

Convenzione tra l’INPS e la Confederazione Generale Europea delle Associazioni Datoriali (FEDERDAT) per la riscossione dei contributi associativi delle aziende assuntrici di manodopera e dei piccoli coloni e compartecipanti familiari (P.C.C.F.), ai sensi dell’articolo 11 della legge 12 marzo 1968, n.334. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.

Quattordicesima su pensione INPS

Quattordicesima su pensione INPS, ecco a chi spetta

0

di in 29 giugno 2016 Inps
Quattordicesima INPS
L’INPS illustra i criteri per la corresponsione della quattordicesima mensilità di pensione per l’anno 2015 da erogare con la pensione di luglio 2016
 
 

Condividi con:

 

Con il messaggio n. 2831 del 27 giugno 2016, l’INPS ha comunicato quali sono i requisiti per il diritto alla quattordicesima mensilità per i pensionati, da corrispondere come somma aggiuntiva con la mensilità di luglio 2016.

La Legge 127/2007 e successive modifiche prevede a partire dall’anno 2007 la corresponsione di una somma aggiuntiva, collegata a determinate condizioni reddituali personali, a favore dei pensionati ultrasessantaquattrenni titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima, gestite da enti pubblici di previdenza obbligatoria.

Quattordicesima mensilità di pensione, requisito reddituale

La quattordicesima viene erogata sulla base del solo reddito personale, che per il 2016 deve essere inferiore ai limiti riportati in tabella.

Anni di contribuzione Anno 2016
Lavoratori dipendenti Lavoratori autonomi TM mensile TM annuo TM annuo x 1,5 Somma aggiuntiva Limite massimo
< 15 anni(< 780 ctr.) < 18 anni
(< 936 ctr.)
€ 501,89 € 6.524,57 € 9.786,86 € 336,00 € 10.122,86
> 15 < 25 anni(> 781 < 1.300 ctr) > 18 < 28 anni(> 937 <1.456 ctr.) € 420,00 € 10.206,86
> 25 anni
(> 1.301 ctr.)
> 28 anni(>  1.457 ctr.) € 504,00 € 10.290,86

 

Vanno inclusi tutti i redditi assoggettabili all’IRPEF, nonché i redditi esenti da imposte e quelli soggetti a ritenuta alla fonte o ad imposta sostitutiva, compresi i redditi conseguiti all’estero o in Italia presso Enti ed organismi internazionali.

La normativa invece esclude:

  • i trattamenti di famiglia comunque denominati;
  • le indennità di accompagnamento;
  • il reddito della casa di abitazione;
  • i trattamenti di fine rapporto comunque denominati;
  • le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.

Sono altresì da non considerare i redditi:

  • delle pensioni di guerra (Circ. 268 del 25 novembre 1991);
  • delle indennità per i ciechi parziali e dell’indennità di comunicazione per i sordi prelinguali (msg. 14878 del 27 agosto 1993)
  • dell’indennizzo previsto dalla L. 210 del 25 febbraio 1992 in favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati (Circ. 203 del 6 dicembre 2000);
  • della somma di 154,94 euro di importo aggiuntivo previsto dalla L. 388 del 23 dicembre 2000 per espressa previsione normativa (Circ. 9 del 16 gennaio 2001);
  • dei sussidi economici che i Comuni ed altri Enti erogano agli anziani per bisogni strettamente connessi a situazioni contingenti e che non abbiano caratteristica di continuità

Quattordicesima mensilità di pensione: quanto spetta

La quattordicesima viene erogata in misura tale da non comportare il superamento dei limiti massimi stabiliti. Il beneficio viene concesso interamente fino ad un limite di reddito uguale a 1,5 volte il trattamento minimo. Oltre tale soglia, l’aumento è corrisposto in misura pari alla differenza tra la somma aggiuntiva e la cifra eccedente il limite stesso (clausola di salvaguardia).

  Messaggio INPS numero 2831 del 27-06-2016 (84,6 KiB, 9 download)

Notizie dal Ministero

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Chiarimenti del Ministero del Lavoro in merito al disconoscimento delle trasferte e le sanzioni sulla infedele registrazione del Libro Unico del Lavoro.
 
 

Condividi con:

 

Con la nota n. 11885 la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha rilasciato dei chiarimenti in merito al disconoscimento delle trasferte e le sanzioni sulla infedele registrazione del Libro Unico del Lavoro.

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva rispondendo ad un quesito, evidenzia il sistema sanzionatorio applicabile nei casi in cui la prestazione lavorativa effettuata in regime di trasferta sia, in seguito a attività ispettiva, riconosciuta in parte o totalmente disconosciuta.

Sanzioni per omessa o infedele registrazione del LUL o Libro Unico del Lavoro

L’art. 22 del D. Lgs. n. 151/2015 prevede che salvo i casi di errore meramente materiale l’omessa o l’infedele registrazione dei dati sul LUL che determina differenti trattamenti retributivi, previdenziali o fiscali è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria:

  • da 150 a 1.500 euro, in caso di violazione fino a 5 lavoratori o per periodi fino a 6 mesi;
  • da 500 a 3.000 euro, in caso di violazione da 5 a 10 dipendenti o per un periodo da 6 mesi a 12 mesi;
  • da 1.000 a 6.000 euro, in caso di violazione relativa a più di 10 lavoratori dipendenti o per un periodo superiore a 12 mesi.

Leggi anche: le nuove sanzioni su Libro Unico, assegni familiari e buste paga

La non conforme registrazione della voce trasferta può quindi integrare la condotta di infedele registrazione tutte le volte in cui la trasferta non sia stata proprio effettuata o la relativa indennità occulti emolumenti dovuti ad altro titolo, appalesando con ciò un intento evidentemente elusivo.

Disconoscimento delle trasferte e LUL

L’infedele registrazione inoltre sarà riscontrata nel caso di registrazione, sotto la voce trasferta, di somme erogate per compensare prestazioni lavorative, che essendo normalmente rese in luoghi variabili e diversi, devono essere sottoposte al regime dei c.d. lavoratori trasferisti.

In entrambi i casi, le erogazioni sonno assoggettate a differenti regimi contributivi e quindi il regime sanzionatorio di cui all’art. 39, comma 7, D.L. n. 112/2008 per infedele registrazione sul LUL può trovare applicazione nei casi in cui la registrazione del dato risulti sostanzialmente non veritiera:

  • sia in ordine ai dati meramente quantitativi della stessa (es. differente retribuzione di fatto erogata o differente orario di lavoro/riposi effettivamente goduti);
  • sia in ordine ai dati qualitativi non inerenti la qualificazione giuridica del rapporto di lavoro ma alla scritturazione sul LUL di una causale o titolo fondente l’erogazione economica che non trovi riscontro nella concreta esecuzione della prestazione.
 

  Trasferte e LUL, nota del Min. Lavoro (655,0 KiB, 22 download)

rassegna sindacale

 

del 29/06/2016

 

Sindacati: insufficiente legge su edilizia pubblica

Cgil, Cisl, Uil della Lombardia, con i sindacati regionali degli inquilini Sicet, Sunia, Uniat, Unione inquilini, Conia hanno sollecitato modifiche alla riforma, chiedendo più case, più servizi, più tutele e diritti
28 giugno 2016 ore 19.16

 
 

Crotone, operaio precipita da 5 metri e muore

28 giugno 2016 ore 19.12

             
 
 

L’Aquila: la grande lentezza

La città è oggi il più grande cantiere d’Europa. Ma i tempi sono lunghi e manca la ricostruzione sociale. A Paganica invece è quasi tutto fermo: qui lo Spi Cgil ha portato la street art per smuovere le acque. “Riaccendiamo i riflettori con la cultura”
28 giugno 2016 ore 19.10

             
 
 

Fp Cgil: valorizzare le professioni sanitarie per migliorare la qualità dei servizi

I sindacati di categoria, insieme alle rappresentanze professionali, presentano le proposte per definire la strada della crescita delle competenze. Sorrentino: “Il lavoro in sanità deve essere l’elemento per riordinare la qualità generale del sistema”
28 giugno 2016 ore 18.52

             
 
 

La street art a Paganica

Il progetto realizzato dallo Spi Cgil insieme ai ragazzi aquilani del Re_Acto Fest per riaccendere i riflettori sulla mancata ricostruzione in periferia
28 giugno 2016 ore 18.49

             
 
 

Pensioni, partono i tavoli tecnici

Nell’incontro di oggi, 28 giugno, tra sindacati e governo si è parlato di rivalutazione degli assegni, no tax area e separazione tra assistenza e previdenza. Pedretti (Spi): “Vedremo come si tradurrà questa disponibilità al confronto”
28 giugno 2016 ore 18.41

             
 
 

Lapidei industria, raggiunta l’ipotesi d’accordo

Il ccnl interessa 30.000 addetti; tra i punti salienti, aumento salariale di 103 euro medi e più attenzione a legalità, sicurezza sul lavoro, formazione professionale e welfare. Nei prossimi giorni il testo passerà al vaglio delle assemblee dei lavoratori
28 giugno 2016 ore 18.40

             
 
 

Luciano Lama, parole e immagini vent’anni dopo

C’è una foto, tra le tante contenute nel bel volume curato da Ilaria Romeo, che ritrae lo storico leader Cgil nella Forlì degli esordi con un altrettanto giovane Berlinguer: l’istantanea di due uomini che, con pregi e difetti, sapevano parlare al Paese
28 giugno 2016 ore 18.23

             
 
 

Cgil, Cisl e Uil: primo incontro con la Confindustria di Boccia

Camusso, Furlan e Barbagallo vedono la guida degli industriali. Prossima riunione a fine luglio. Il leader della Cgil: “Abbiamo conosciuto la nuova presidenza. Non è l’inizio di una trattativa ma un primo contatto, abbiamo iniziato a comporre un’agenda”
28 giugno 2016 ore 18.10

             
 
 

Cgi-Cisl-Uil Basilicata: presidio in piazza per nuove politiche pro migranti

28 giugno 2016 ore 17.00

             
 
 

ST Microelectronics (Catania): Fiom, clima sempre più teso

28 giugno 2016 ore 16.49

             
 
 

Edilizia, approvata la piattaforma

I “sì” sono stati il 92,5 per cento, 2.600 le assemblee in cui si è discusso sul testo. Feneal, Filca e Fillea: le persone sono preoccupate per il lavoro che manca. Tra le richieste, l’eliminazione dei voucher, sempre più diffusi nel settore
28 giugno 2016 ore 16.34

             
 
 

Figli di migranti, dalla Corte Ue passo indietro di 60 anni

La sentenza, che riguarda il Regno Unito, stabilisce che uno Stato membro dell’Unione può negare gli assegni familiari e il credito d’imposta per i minori a carico ai cittadini europei che non dispongano di un diritto di soggiorno
28 giugno 2016 ore 16.06

             
 
 

Marcegaglia, Fiom Lombardia: accordo sui sette lavoratori Buildtech

Rota: “Si tratta di un’indiscutibile vittoria per noi. Tutti gli addetti sono stati ricollocati o incentivati all’esodo, mentre inizialmente il gruppo era contrario a qualsiasi forma di apertura verso il sindacato e non era disposto a ricollocare nessuno”
28 giugno 2016 ore 15.59

             
 
 

Polizia, tagli e soltanto tagli

Tissone (Silp) commenta a RadioArticolo1 gli ultimi dati Cgia di Mestre sulla spesa per la sicurezza che in dieci anni è calata del 16 per cento. Miope non investire in questo comparto “proprio quando cresce la minaccia del terrorismo internazionale”
28 giugno 2016 ore 15.28

             
 
 

Consorzi di bonifica, iniziati i tre giorni di sciopero

Primo stop oggi (28 giugno) dei lavoratori delle regioni del Sud a sostegno del rinnovo del ccnl, i dipendenti del Centro-Nord si fermano il 30 giugno e il 5 luglio. Palazzoli (Flai): “Ovunque una grande adesione, è la risposta a proposte inaccettabili”
28 giugno 2016 ore 15.16

             
 
 

Carcassi (Fondimpresa): dai fondi un modello efficace per le politiche attive

28 giugno 2016 ore 14.34

             
 
 

Permessi di soggiorno, il presidio in Toscana

28 giugno 2016 ore 13.48

             
 
 

Spi Cgil Modena: i pensionati partono per i campi antimafia

28 giugno 2016 ore 13.30

             
 
 

Sanità Lombardia, firmata intesa su relazioni sindacali

28 giugno 2016 ore 13.29

             
 
 

Toscana, Umbria e Marche: 30 giugno conf. stampa sindacati

28 giugno 2016 ore 13.29

             
 
 

Turismo, inizia la «Summer War» della Filcams

Il sindacato s’impegna in un’azione di tutela e denuncia. “Vogliamo raccontare per immagini la storia dei tanti ‘supereroi’ silenziosi e invisibili che con il loro lavoro, spesso irregolare, consentono a tutti i turisti di godere delle vacanze”
28 giugno 2016 ore 12.56

             
 
 

Accordo fatto per Meridiana, «solo» 396 esuberi

Dopo mesi di trattative raggiunta l’intesa per la compagnia sarda, pre-condizione per l’acquisto da parte della Qatar Airways. Molto ridotti i licenziamenti previsti (la richiesta era di 955), siglato anche il nuovo contratto di lavoro unico per il gruppo
28 giugno 2016 ore 12.33

             
 
 

L’Aquila: il grande cantiere del centro storico

28 giugno 2016 ore 12.28

             
 
 

Paganica tra le macerie, la zona rossa

28 giugno 2016 ore 12.11

             
 
 

Sos infortuni: 29/6 assemblea a Palmanova (Ud)

28 giugno 2016 ore 10.50

             
 
 

Cgil Palermo, 1 luglio presentazione report su manifatturiero

28 giugno 2016 ore 10.35

             
 
 

Gli appuntamenti dal 28 giugno al 2 luglio

Inizia la festa di LiberEtà a L’Aquila e continua la rassegna Cgil Incontri di Serravalle Pistoiese. La campagna della Flai #cimettiamoletende sbarca a Messina, mentre Cgil Cisl e Uil incontrano di nuovo Poletti e Nannicini per parlare di pensioni
28 giugno 2016 ore 10.31

             
 
 

Ericsson, lavoratori di nuovo in piazza

Sciopero e manifestazione sotto Regione e Prefettura a Genova. Per la Cgil è “inammissibile che mentre le procedure per il licenziamento di 150 lavoratori vanno avanti le istituzioni continuino a tacere”. Chiesto un confronto al Mise
28 giugno 2016 ore 10.19

             
 
 

Catania: come trasformare i rifiuti in risorse

Oggi (28 giugno) l’iniziativa di Cgil e Fp Cgil con il sindaco Enzo Bianco e il segretario nazionale Cgil Danilo Barbi
28 giugno 2016 ore 10.09

             
 
 

Province: i lavoratori rischiano di perdere 1.350 euro all’anno

La Fp Cgil critica il provvedimento del governo che “non corregge uno degli effetti più negativi del processo di riforma”. Per i 17mila dipendenti coinvolti, “senza interventi si profilano riflessi pesanti sulle buste paga”
28 giugno 2016 ore 09.36

             
 
 

Permessi di soggiorno, 28 giugno sit-in a Potenza

28 giugno 2016 ore 09.21

             
 

Santi Pietro e Paolo

 
 

Cerca un santo:

 

Santi Pietro e Paolo


santo4405big
 
Nome: Santi Pietro e Paolo
Titolo: Apostoli
Ricorrenza: 29 giugno

Tutto il Popolo di Dio è debitore verso di loro per il dono della fede. Pietro è stato il primo a confessare che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio. Paolo ha diffuso questo annuncio nel mondo greco-romano. E la Provvidenza ha voluto che tutti e due giungessero qui a Roma e qui versassero il sangue per la fede. Per questo la Chiesa di Roma è diventata, subito, spontaneamente, il punto di riferimento per tutte le Chiese sparse nel mondo. Non per il potere dell’Impero, ma per la forza del martirio, della testimonianza resa a Cristo! (Papa Francesco)

S. PIETRO APOSTOLO

Pietro nacque a Betsaida in Galilea da poveri genitori. Quegli che doveva divenire il primo Papa, la prima colonna della Chiesa, era un semplice pescatore. Però era uno di quegli israeliti semplici e retti che aspettavano con cuore mondo il Redentore d’Israele.

La natura lo aveva dotato di gran cuore, di mente aperta e di generosità ammirabili. Con suo fratello, con, Natanaele e con altri era discepolo di Giovanni il Battista. Racconta il Vangelo che un giorno il Precursore mentre si intratteneva con due suoi seguaci; vide passare Gesù e disse: « Ecco l’Agnello di Dio ». « I due discepoli, avendo udite queste parole, seguirono Gesù. E Gesù rivoltosi a guardare questi che lo seguivano, disse loro: Che cercate? ed essi risposero: Rabbi, dove abiti? Ed egli a loro: venite e vedrete. Andarono e videro dove abitava e rimasero con lui quel giorno ».

« Andrea, il fratello di Simon Pietro, era uno dei due che aveva udito le parole di Giovanni ed aveva seguito Gesù. Il primo in cui s’imbattè, fu il suo fratello Simone a cui disse: Abbiamo trovato il Messia, che tradotto vuol dire il Cristo: e lo condusse da Gesù. E Gesù fissatolo disse: Tu sei Simone figlio di Giona, tu sarai chiamato Cefa che vuol dire Pietro. Poi disse ai due fratelli: venite dietro a me, e vi farò pescatori di uomini. Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono ».

Da quel momento Pietro non abbàndona più il Divin Maestro. La sua generosità, la sua fede ed il suo amore al Salvatore non hanno più limiti e Gesù lo ricambia con divina generosità.

Gesù domanda agli Apostoli: chi dicono che io sia? Udite le varie opinioni degli uomini, riprende: « Ma voi chi dite che io sia? E Pietro risponde: «Tu sei il Cristo, il figlio di Dio vivente » e Gesù gli risponde: « Ed io ti dico che tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell’inferno non prevarranno mai contro di lei ». Quando Gesù profetizza la sua passione, Pietro ne è turbato ed esclama: O Signore, non sia mai! Ma ripreso dal Salvatore, protesta: Sono pronto a venire con te anche alla morte. È vero che anche Pietro ha un momento di debolezza, ma subito piange amaramente, ed alla richiesta di Gesù: Pietro mi ami tu? risponde: « Signore, tu sai tutto, tu lo sai che io ti amo ». E Gesù gli risponde: Pasci le mie pecorelle ».

Ricevuto lo Spirito Santo, S. Pietro predica agli Ebrei con uno zelo ed un coraggio eroico; a quelli del Sinedrio che l’avevano arrestato e flagellato risponde: «Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini » e continua a predicare, contento di aver sofferto qualcosa per il nome di Gesù. Lo vediamo ancora a Genisalemme presiedere il concilio; a Ioppe dal centurione Cornelio; in carcere liberato da un Angelo; ad Antiochia ove fonda la prima Chiesa; a Roma ove stabilisce la sua cattedra di verità e dove sotto Nerone dà la sua vita per l’amato Maestro. La tradizione dice che San Pietro ricordandosi anche in quell’estremo momento del suo peccato, e ritenendosi indegno di morire come Gesù, pregasse i carnefici ed ottenesse di essere crocifisso col capo all’ingiù.

Sulla sua tomba si sono inginocchiati Papi, imperatori, principi ed una turba infinita di fedeli: da quel povero ed umile pescatore di Galilea è venuta all’umanità la verità, la pace, la civiltà, la salvezza.

PRATICA. — Amiamo il Papa e preghiamo per lui.

PREGHIERA. O Dio che a perpetuare nei secoli il tuo insegnamento, hai eletto la Chiesa come maestra infallibile di verità, fa’ che noi siamo sempre suoi docili figli.

S. PAOLO APOSTOLO

Saulo, in seguito Paolo, nacque a Tarso, capitale della Cilicia, nei primissimi anni dell’era volgare. Fu circonciso l’ottavo giorno, ricevendo il nome di Saulo a ricordo del primo re d’Israele, il più grande personaggio della tribù di Beniamino, cui la famiglia apparteneva. La sua educazione fu austera quale si conveniva ad un figlio di farisei zelanti della legge. Ben presto gli misero in mano la Sacra Bibbia che egli approfondì talmente che, convertito, trasfonderà abbondantemente nei suoi scritti. Frequentò a Gerusalemme la scuola ebraica ed ebbe a precettore il celebre Gamaliele, l’uomo più saggio di Gerusalemme. Da lui si rafforzò nell’amore alle tradizioni ebraiche ed imparò una scrupolosa osservanza delle prescrizioni della legge. Ma a sconvolgere tutta questa educazione, sorse allora la dottrina del Nazareno che riempiva già Gerusalemme di seguaci e dilagava anche nelle vicine province.

Saulo, intransigente fariseo e strenuo difensore della tradizione, li odiò subito a morte. Dopo aver assistito impavido alla lapidazione di Santo Stefano, intraprese la lotta contro di essi, battaglia che doveva portarlo a quel Gesù che egli inconsciamente perseguitava.

Ed eccolo cavalcare alla volta di Damasco per perseguitare anche lì i cristiani.

Ad un tratto una luce fulgidissima lo abbaglia e lo precipita da cavallo, mentre una voce misteriosa lo apostrofa: « Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti? ». Il futuro apostolo tremebondo risponde: « Chi sei, o Signore?… che vuoi che io faccia? ».

Il miracolo è compiuto, Saulo da terribile lupo è trasformato m agnello mansueto, nell’Apostolo ai cristo.

Da questo momento, il suo cuore, la sua mente, tutta la sua anima inebriata dalla luce divina a null’altro aspirano che alla verità e al Cristo.

Egli non conosce pericoli ed ostacoli. Si fa giudeo coi Giudei, greco coi Greci, romano coi Romani e nella sua profonda umiltà si stima debitore a tutti, mentre a tutti porta la luce, la salvezza e la vita. Nelle sue missioni è preso, flagellato, imprigionato, contraddetto, ma il suo cuore è saldo e nulla potrà separarlo dalla carità di Cristo. La sua parola risuonerà ovunque apportatrice di pace, di luce e di salvezza. Dove non può arrivare colla persona, arriva colle sue lettere e collo zelo dei suoi seguaci. Naturalmente tanto bene esacerbava l’animo protervo dei Giudei che dopo averlo combattuto riuscirono ad averlo tra le mani. Ma Paolo appella a Cesare quale cittadino romano e viene condotto a Roma. Quivi l’attendeva nuovamente la prigionia. Ma anche dal tenebroso e tetro carcere mamertino egli lancia al mondo la sua parola scritta. A Roma s’incontrò pure con S. Pietro, Principe degli Apostoli, col quale doveva rendere testimonianza alla verità subendo il martirio. Paolo tratto davanti a Nerone viene condannato alla decapitazione. Un colpo di spada lo getta tra le braccia del suo amato Signore. Era il 29 giugno.

Paolo risuscita il giovane Eutico

Alla vigilia della sua partenza, Paolo, nel giorno di domenica, radunò i fedeli per predicare la Parola del Signore e celebrare la Santa Messa. Paolo prolungò il discorso, si fece notte ed il cenacolo fu illuminato da lampade. La gente che ascoltava il discepolo era tanta e affollava la casa. Un giovanetto un ragazzo chiamato Eutico, che stava seduto sulla finestra, fu preso da un sonno profondo mentre Paolo continuava a conversare e, sopraffatto dal sonno, cadde dal terzo piano. La gente accorse, il giovane era senza vita. Paolo allora scese giù, si gettò su di lui, lo abbracciò e disse: «Non vi turbate; è ancora in vita!» Poi risalì, spezzò il pane e ne mangiò e dopo aver parlato ancora molto fino all’alba, partì. Intanto avevano ricondotto il ragazzo vivo, e si sentirono molto consolati.

REGOLA «Mihi vivere Christus est, et mori lucrum» («Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno»)

PRATICA. — Chiediamo a S. Paolo l’amore delle anime e preghiamo per gli apostoli che si dedicano alla loro salvezza.

PREGHIERA. — O inclito Maestro delle genti, insegnateci la via che condusse voi ad un amore sì vivo a Gesù, perchè noi pure possiamo amarlo ora e sempre.

È morto Bud Spencer: un gigante del cinema e del nuoto

Venti volte campione nazionale di nuoto e poi grande protagonista nel cinema, co-protagonista di molti successi con Terence Hill

 

27 giugno 2016 – Milano

È morto questa sera in un ospedale romano Carlo Pedersoli, per tutti Bud Spencer. Era nato a Napoli (quartiere Santa Lucia) il 31 ottobre del 1929. Grazie al fisico scultoreo, era un gigante di 1,92 e 103 chili (poi anche 120-130…), venne scritturato come comparsa in `Quo Vadis?´ e poi finisce sul set di `Annibale´ dove non incontra mai il giovane attore Mario Girotti – Terence Hill – che diverrà il suo partner d’eccellenza pochi anni più tardi. Approdò infatti al cinema per caso, girando il primo film da protagonista, “Dio perdona… io no!”, a 38 anni. Insieme hanno scritto alcune tra le stagioni più felici della produzione italiana: dalla serie indimenticabile degli `Spaghetti western´
 
 

Un giovanissimo Carlo Pedersoli in azzurro
Un giovanissimo Carlo Pedersoli in azzurro
«Papà è volato via serenamente alle 18.15. Non ha sofferto, aveva tutti noi accanto e la sua ultima parola è stata `grazie”. Queste le parole del figlio Giuseppe, con cui ha annunciato la morte del celebre attore che in età giovanile fu anche uno degli atleti di punta del nuoto italiano. Il napoletano nel luglio 1950, a 20 anni, fu il primo italiano a scendere sotto il minuto nei 100 stile: 59″5. Venti volte campione nazionale (stile, rana e farfalla) ha preso parte a due Olimpiadi (Helsinki 1952 e Melbourne 1956) ed è stato azzurro di pallanuoto fino al 1960, praticando inoltre rugby e pugilato. “Ho amato il rugby, lo sport più leale e corretto – raccontava Bud Spencer alla festa per i suoi 85 anni -. E per avere un’ottima postura nelle scene dei western ho fatto anche tiro a segno. Oltre a pugilato, football americano, automobilismo”.
 

Carlo Pedersoli in tuffo. Farabolafoto
Carlo Pedersoli in tuffo. Farabolafoto
A proposito della sua esperienza sul ring, palcoscenico naturale per uno che nei film ha semra distribuito cazzotti a destra e a manca, ricordava: “Ero troppo buono”. “Avevo un gran destro e anche un gran sinistro, combattevo nei pesi massimi, ma quando vedevo l’avversario in difficoltà, non avevo la cattiveria per mandarlo al tappeto, per finirlo”. Per il suo 85° compleanno, nel 2014, la Fin lo invità al Polo Natatorio di Ostia, dove venne accolto dal c.t. del Setterosa e dalle ragazze della nazionale giovanile. E in quell’occasione diede la stura ai ricordi sportivi: “Credo di aver praticato tutti gli sport. Da atleta ricordo le partite di pallanuoto a Camogli, in mare, dove ogni volta si rischiava di essere linciati dal pubblico, che noi d’altronde provocavamo. E poi ricordo la gomitata rifilata a un sovietico in casa loro: in partita mi tirava… dove non si più dire”.
Alle Olimpiadi ha giocato contemporaneamente a pallanuoto (giocava con la SS Lazio) e preso parte alle gare di nuoto. “Oggi non si può fare – ricordava – ma anche allora i due sport venivano ritenuti incompatibili. Chi ammiro? Federica Pellegrini, è un fenomeno. Ma tutti gli atleti del nuoto vanno ammirati: fanno uno sport molto faticoso e… noioso”. In Germania, dov’era popolarissimo, quasi quanto in Italia, gli hanno anche intitolato una piscina.
 

 

VIA Umberto I!

di Francesco CasulaCarta2_regno_feudale_di_Sardegna
Via i Savoia – non solo Carlo feroce – dalla Toponomastica Sarda


Alcune motivazioni perché Umberto I di Savoia non è degno di essere intestatario di una Via, una Piazza o altri simili ed equivalenti “onori” e riconoscimenti nei paesi e nelle città della Sardegna

Umberto I di Savoia, re d’Italia dal 1878 al 1900 fu responsabile (o comunque corresponsabile in quanto capo dello stato) delle scelte più devastanti e perniciose, che furono prese dai Governi, che operarono durante il suo regno, nei confronti della Sardegna. In modo particolare nel campo economico e fiscale, nel campo ambientale (con la deforestazione selvaggia), nel campo delle libertà civili e della democrazia, con leggi liberticide e una repressione feroce.

1. campo fiscale.
Le tasse che la Sardegna paga sono superiori alla media delle tasse che pagano le altre regioni italiane, talvolta persino superiori a quelle delle regioni più ricche. Scrive Giuseppe Dessì nel romanzo Paese d’ombre “La legge del 14 luglio 1864 aveva aumentato le imposte di cinque milioni per tutta la penisola, e di questi oltre la metà furono caricati sulla sola Sardegna, per cui l’isola si vide triplicare di colpo le tasse.
In molti paesi del Centro, quando gli esattori apparivano all’orizzonte, venivano presi a fucilate e se ne tornavano, a mani vuote, ma più spesso l’esattore, spalleggiato dai Carabinieri, metteva all’asta casette e campicelli e tutto questo senza che nessuno tentasse di difendere gli isolani. I politici legati agli interessi del governo, predicavano la rassegnazione. I sardi si convincevano di essere sudditi e non concittadini degli italiani…”

a. tassa sul macinato
Durante il suo regno permarrà l’imposta sul macinato (istituita nel 1868 ed abolita nel 1880), l’imposta più odiosa di tutte, “perché gravava sulle classi più povere, consumatrici di pane e di pasta e particolarmente dura in Sardegna, dove il grano veniva di solito macinato nelle macine casalinghe fatte girare dall’asinello”. (Natalino Sanna, Il cammino dei sardi, vol.III, Editrice Sardegna, pagina 440).
b. aggio esattoriale
Scrive lo storico Ettore Pais: ”Nelle altre province del regno l’aggio esattoriale ha una media che non supera il 3%, in Sardegna non è minore del 7% e in alcuni comuni arriva persino a 14%” (F. Pais Serra, Antologia storica della Questione sarda a cura di L. Del Piano, Cedam, Padova, 1959, pagina245).
c. sequestro di immobili
A dimostrazione che la pressione fiscale in Sardegna era fortissima e comunque più forte che nelle altre regioni ne è una riprova il fatto che dal 1 gennaio 1885 al 30 giugno 1897 – anni in cui Umberto I è re – si ebbero in Sardegna “52.060 devoluzioni allo stato di immobili il cui proprietario non era riuscito a pagare le imposte, contro le 52.867 delle altre regioni messe insieme” (F. Nitti, Scritti nella Questione meridionale, Laterza, Bari, 1958,pagina 162). Ed ancora nel 1913 – regnante il figlio Vittorio Emanuele III, di cui vedremo –, la media delle devoluzioni ogni 1000.000 abitanti era 110,8 in Sardegna e di 7,3 nel regno, è sempre Nitti nel libro sopra citato a scriverlo.

2. Campo economico
In seguito alla rottura dei Trattati doganali con la Francia (1887) e al protezionismo tutto a beneficio delle industrie del Nord, fu colpita a morte l’economia meridionale e quella sarda. Con la “guerra” delle tariffe voluta da Crispi, i prodotti tradizionali sardi (ovini, bovini, vini, pelli, formaggi) furono deprivati degli sbocchi tradizionali di mercato.
La “Guerra delle tariffe con la Francia – scrive ancora Giuseppe Dessì in Paese d’ombre – aveva interrotto le esportazioni in questo paese e diversi istituti bancari erano falliti. Clamoroso fu il fallimento del Credito Agricolo Industriale Sardo e della Cassa del Risparmio di Cagliari”.
Mentre Raimondo Carta Raspi annota: ”Nel solo 1883 erano stati esportati a Marsiglia 26.168 tra buoi e vitelli, pagati in oro. Malauguratamente il protezionismo a beneficio delle industrie del nord e la conseguente guerra doganale paralizzarono per alcuni anni questo commercio e l’isola ne subì un danno gravissimo non più rifuso coi nuovi trattati doganali” (Raimondo Carta Raspi, Storia della Sardegna, Ed. Mursia, Milano, 1971, pagina 882)
Dopo il 1887 tale commercio crollerà vertiginosamente e con esso entrerà in crisi e in coma l’intera economia sarda. Salgono i prezzi dei prodotti del Nord protetti: le società industriali siderurgiche e meccaniche fanno pagare un occhio della testa – sostiene Gramsci – ai contadini, ai pastori, agli artigiani sardi con le zappe, gli aratri e persino i ferri per cavalli e buoi.
Di contro crollano i prezzi dei prodotti agricoli non più esportabili: il vino, da 30-35 e persino 40 lire ad ettolitro, rende adesso non più di 6-7 lire. Discende bruscamente il prezzo del latte. Anche come conseguenza di ciò arrivano in Sardegna gli spogliatori di cadaveri.

3. Campo ambientale
L’Isola del «grande verde», che fra il XIV e XII secolo avanti Cristo fonti egizie, accadiche e ittite dipingevano come patria dei Sardi shardana è sempre più solo un ricordo. La storia documenta che l’Isola verde, densa di vegetazione, foreste e boschi, nel giro di un paio di secoli fu drasticamente rasata, per fornire carbone alla industrie e traversine alle strade ferrate, specie del Nord d’Italia. Certo, il dissipamento era iniziato già con Fenici Cartaginesi e Romani, che abbatterono le foreste nelle pianure per rubare il legname e per dedicare il terreno alle piantagioni di grano e nei monti le bruciarono per stanare ribelli e fuggitivi, ma è con i Piemontesi che il ritmo distruttivo viene accelerato. Essi infatti bruciarono persino i boschi della piana di Oristano per incenerire i covi dei banditi mentre i toscani li bruciarono per fare carbone e amici e parenti di Cavour, come quel tal conte Beltrami “devastatore di boschi quale mai ebbe la Sardegna”, mandò in fumo il patrimonio silvano di Fluminimaggiore e dell’Iglesiente.
Con l’Unità d’Italia infine si chiude la partita con una mostruosa accelerazione del ritmo delle distruzioni, specie con il regno di Umberto I a fine Ottocento. Scriverà Eliseo Spiga” lo stato italiano promosse e autorizzò nel cinquantennio tra il 1863 e il 1910 la distruzione di splendide e primordiali foreste per l’estensione incredibile di ben 586.000 ettari, circa un quarto dell’intera superficie della Sardegna, città comprese”. (La sardità come utopia, note di un cospiratore, Ed. CUEC, Cagliari 2006, pagina 161).
Mentre il poeta Peppino Mereu, a fine Ottocento, mette a nudo la “colonizzazione” operata dal regno piemontese e dai continentali, cui è sottoposta la Sardegna, proprio in merito alla deforestazione: Sos vandalos chi cun briga e cuntierra/benint dae lontanu a si partire/sos fruttos da chi si brujant sa terra, (I vandali con liti e contese/ vengono da lontano/a spartirsi i frutti/dopo aver bruciato la terra). E ancora: Vile su chi sas jannas hat apertu/a s’istranzu pro benner cun sa serra/a fagher de custu logu unu desertu (Vile chi ha aperto la porta al forestiero /perché venisse con la sega/e facesse di questo posto un deserto).
E Giuseppe Dessì, sempre nel suo romanzo Paese d’ombre scrive: La salvaguardia delle foreste sarde non interessava ai governi piemontesi, la Sardegna continuava ad essere tenuta nel conto di una colonia da sfruttare, specialmente dopo l’unificazione del regno.

– SEGUE –
4. Gli spogliatori di cadaveri
Gramsci in un articolo del 1919 sull’Avanti, censurato e scoperto tra Carte d’archivio decenni dopo e fortemente critico nei confronti della politica italiana postunitaria, scrive che : I signori di Torino e la classe borghese torinese ha ridotto allo squallore la Sardegna, privandola dei suoi traffici con la Francia ha rovinato i porti di Oristano e Bosa e ha costretto più di centomila Sardi a lasciare la famiglia per emigrare nell’Argentina e nel Brasile”.
Infatti in seguito alla rottura dei Trattati doganali con la Francia (1887) e al protezionismo tutto a beneficio delle industrie del Nord, fu colpita a morte l’economia meridionale e quella sarda: di qui lì emigrazione biblica.
Con la “guerra” delle tariffe voluta da Crispi, i prodotti tradizionali sardi (ovini, bovini, vini, pelli, formaggi) furono deprivati degli sbocchi tradizionali di mercato. Nel solo 1883 – ricorda lo storico Carta-Raspi – erano stati esportati a Marsiglia 26.168 tra buoi e vitelli, pagati in oro. Dopo il 1887 tale commercio crollerà vertiginosamente e con esso entrerà in crisi e in coma l’intera economia sarda.
Salgono i prezzi dei prodotti del Nord protetti: le società industriali siderurgiche e meccaniche fanno pagare un occhio della testa – annota Gramsci – ai contadini, ai pastori, agli artigiani sardi con le zappe, gli aratri e persino i ferri per cavalli e buoi.
Di contro crollano i prezzi dei prodotti agricoli non più esportabili: il vino, da 30-35 e persino 40 lire ad ettolitro, rende adesso non più di 6-7 lire. Discende bruscamente il prezzo del latte. E s’affrettano a sbarcare in Sardegna quelli che Gramsci chiama “Gli spogliatori di cadaveri” .
1° categoria di spogliatori di cadaveri
Sono gli industriali caseari. I signori Castelli – scrive Gramsci – vengono dal Lazio nel 1890, molti altri li seguono arrivando dal Napoletano e dalla Toscana. Il meccanismo dello sfruttamento (ed è un lascito della borghesia peninsulare non più rimosso) è semplice: al pastore che privo di potere contrattuale, deve fare i conti con chi gli affitta il pascolo e con l’esattore, l’industriale affitta i soldi per l’affitto del pascolo, in cambio di una quantità di latte il cui prezzo a litro è fissato vessatoriamente dallo stesso industriale.
Il prezzo del formaggio cresce ma va ai caseari e ai proprietari del pascolo o ai grandi allevatori non ai pastori che conducono una vita di stenti, aggravati dalle annate di siccità e dalle alluvioni:conseguenze e prodotti del disboscamento della Sardegna, opera di un’altra categoria di spogliatori di cadaveri.
2° categoria di spogliatori di cadaveri
Sono gli industriali del carbone – secondo Gramsci – che scendono dalla Toscana. Stavolta il lascito perla Sardegna è la degradazione catastrofica del suo territorio. L’Isola è ancora tutta boschi. Gli industriali toscani ne ottengono lo sfruttamento per pochi soldi: a un popolo in ginocchio anche questi pochi soldi paiono la salvezza, scrive ancora Gramsci.
Così – continua l’intellettuale di Ales – L’Isola di Sardegna fu letteralmente rasa suolo come per un’invasione barbarica. Caddero le foreste. Che ne regolavano il clima e la media delle precipitazioni atmosferiche. La Sardegna d’oggi alternanza di lunghe stagioni aride e di rovesci alluvionanti, l’abbiamo ereditata allora.
Massajos ridotti in miseria dalla politica protezionista di Crispi e pastori spogliati dagli industriali caseari, s’affollano alla ricerca di un lavoro stabile nel bacino minerario del Sulcis Iglesiente. Dove troveranno altri spogliatori di cadaveri.
3° categoria di spogliatori di cadaveri
Sono quelli che arrivano dalla Francia, dal Belgio e da Torino per un’attività di rapina delle risorse del sottosuolo. Ricordiamo che il 9 settembre del 1848, ad appena otto mesi dalla Fusione perfetta, fu esteso alla Sardegna un Editto, già operante nella terraferma, che assegnava la proprietà delle miniere – e tutte le risorse del sottosuolo – allo Stato. Questo, per quattro soldi le darà in concessione a pochi “briganti”, in genere stranieri ma anche italiani.
“Essi si limiteranno – scrive Gramsci – a pura attività di rapina dei minerali, alla semplice estrazione, senza paralleli impianti per la riduzione del greggio e senza industrie derivate e di trasformazione”.
Certo, gli occupati nelle industrie estrattive passeranno da 5 mila (1880) a 10 mila (1890) ma in condizioni inumane di lavoro (11 ore consecutive) e di vita: La Commissione parlamentare istituita dopo i moti del 1906 scriverà: “Si mangia un tozzo di pane durante il lavoro e per companatico mangeranno polvere di calamina o di minerale”.
Sempre nella relazione della Commissione parlamentare si dice testualmente: S’attraversano ancora oggi nel Sulcis Iglesiente villaggi nati allora, lascito della borghesia mineraria con intonaci scomparsi, pavimenti trascurati, filtrazioni di umidità, insetti immondi, annidati dappertutto.
Ad essere date in concessione non erano solo le miniere di carbone ma anche quelle di piombo, argento, zinco, rame.

5. Nel campo delle liberta e della democrazia. La “Caccia grossa” e i fatti di Sanluri.
Umberto I non fu solo connivente con la politica coloniale,autoritaria, repressiva e liberticida dei Governi di fine Ottocento, da Crispi in poi, ma un entusiasta sostenitore: appoggio le infauste “imprese” in Africa (con l’occupazione dell’Eritrea (1885-1896) e della Somalia (1889-1905), che tanti lutti e spreco di risorse finanziarie comportò: ben 6.000 uomini (morirono nella sola battaglia e sconfitta di Adua nel 1896 e 3.000 caddero prigionieri.
Fu altrettanto sostenitore del tentativo, di imporre leggi liberticide da parte del governo del generale Pelloux nel 1898, tendenti a restringere le libertà (di associazione , riunione ecc) garantite dallo Statuto. Sempre nel 1898 (8 e 9 maggio), “le truppe del generale Fiorenzo Bava Beccaris spararono sulla folla inerme uccidendo circa 80 dimostranti e ferendone più di 400” Franco della Paruta, Storia dell’Ottocento, Ed. Le Monnier, Firenze, 1992, pagina 461).
Ebbene il re Umberto, ribattezzato dagli anarchici Re mitraglia, forse per premiare il generale stragista per la portentosa “impresa” non solo lo insignì della croce dell’Ordine militare di savoia ma in seguito lo nominerà senatore!
Questo in Italia. In Sardegna l’anno seguente nel 1899 assisteremo alla “Caccia grossa”! Il capo del governo, il generale Pelloux – quello delle leggi liberticide che non passeranno solo per l’ostruzionismo parlamentare della Sinistra – invierà in Sardegna un vero e proprio esercito che, con il pretesto di combattere il banditismo, nella notte fra il 14 e il 15 maggio arrestò migliaia di persone.
Ecco come descrive la Caccia grossa Eliseo Spiga ”Lo stato rispondeva la banditismo cingendo il Nuorese con un vero e proprio stato d’assedio, senza preoccuparsi… di un’intera società che si vedeva invasa e tenuta in cattività come un popolo conquistato…Ed ecco gli arresti, a migliaia donne, vecchi e ragazzi… sequestrate tutte le mandrie e marchiate col fatidico GS, sequestro giudiziario… venduti in aste punitive tutti i beni degli arrestati e dei perseguiti… Gli arrestati furono avviati a piedi, in catene, ai luoghi di raccolta. Un sequestro di persona in grande, per fare scuola”- ((La sardità come utopia, note di un cospiratore, Ed. CUEC, Cagliari 2006, pagina 162).
Ma la Sardegna, la repressione poliziesca durante il regno di Umberto I l’aveva conosciuta anche prima del 899, in particolare a Sanluri. In questo grosso centro del Campidano, in un clima di povertà, di incertezza e disperazione, il 7 agosto 1881, scoppiò una sommossa popolare contro il carovita e gli abusi fiscali, (SU TRUMBULLU DE SEDDORI ), sommossa repressa violentemente: ci furono 6 morti.
Il fatto suscitò notevole apprensione in tutta l’isola. e in gran parte della terra ferma, per i morti e per le gravi conseguenze giudiziarie.
L’8 novembre 1882 ebbe inizio il “PROCESSO” giustamente chiamato della fame, perché venivano processati dei poveracci morti di fame: tale processo per il numero degli imputati e per la sua durata, (terminò il 26 febbraio 1883) fu ritenuto uno dei processi più importanti dell’isola.
La sentenza fu molto pesante, soprattutto verso alcuni imputati giovanissimi: venne condannato a 10 anni di reclusione Franceschino Garau Manca, detto “Burrullu” di anni 16, mentre Giuseppe Sanna Murgano di anni 19 ed Antonio Marras Ledda di anni 18 furono condannati a 16 anni di Lavori Forzati.

Lavoro e fisco

Ultimissime Lavoro – Fiscale 28/06/2016

Giurisprudenza

CORTE DI CASSAZIONE

Ordinanza

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 giugno 2016, n. 12071

Fiscale

Tributi – Notifica cartella di pagamento presso la sede legale o effettiva di società – Consegnatario estraneo all’organizzazione societaria – Irrilevanza – Notifica valida – Onere della società di provare l’estraneità del consegnatario all’organizzazione societaria

Sentenza

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 21 giugno 2016, n. 12783

Fiscale

Tributi – IVA – Contratto di leasing simulato – Rapporto di lease-back – Assimilazione ai fini fiscali a operazioni di credito e finanziamento esenti ex art. 10, DPR n. 633 del 1972 – Conseguente indetraibilità dell’Iva corrisposta dall’utilizzatore del bene

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 giugno 2016, n. 13108

Fiscale

Tributi – Imposte sui redditi – Accertamento – Redditi di impresa – Componenti negativi per operazioni con imprese residenti o localizzate in paesi black list – Mancata separata indicazione nella dichiarazione dei redditi – Indeducibilità – Regolarizzazione – Dichiarazione integrativa dopo la contestazione – Esclusione

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 giugno 2016, n. 13126

Fiscale

Tributi – IRPEF – Accertamento – Eccezione di nullità dell’avviso per mancata produzione della delega del Direttore provinciale al funzionario per la sottoscrizione – Inammissibile se non formulata nel giudizio di primo grado

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 giugno 2016, n. 13148

Fiscale

Tributi – Agevolazioni fiscali “prima casa” – Mancato trasferimento della residenza entro 18 mesi – Demolizione e ricostruzione dell’abitazione – Ultimazione dei lavori oltre il termine – Causa di forza maggiore esimente – Esclusione – Decadenza

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 giugno 2016, n. 13149

Lavoro

Licenziamento per giusta causa – Esecuzione di ordini provenienti dal responsabile gerarchico – Violazioni dolose di leggi e doveri d’ufficio – Legittimità

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 giugno 2016, n. 13150

Lavoro

Rapporto di lavoro – Prospetti paga – Consegna – Prova a carico del datore di lavoro – Corrispondenza della retribuzione percepita dal lavoratore rispetto a quella risultante dal prospetto paga

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 giugno 2016, n. 13157

Lavoro

Rapporto di lavoro – Dipendente postale – Contratto a termine – Nullità – Esigenze tecniche, organizzative e produttive – Prova

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 giugno 2016, n. 13165

Fiscale

Fallimento ed altre procedure concorsuali – Azione revocatoria – Forme processuali dopo l’entrata in vigore del D.Lgs. n. 169/07 – Rito camerale – Inammissibile

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 25 maggio 2016, n. 10797

Fiscale

Tributi – Imposta ipotecaria e catastale – Successione mortis causa – Immobile sottoposto a vincolo storico-culturale – Applicazione in misura proporzionale

Legislazione

AGENZIA DELLE ENTRATE

Provvedimento

AGENZIA DELLE ENTRATE – Provvedimento 27 giugno 2016, n. 101754

Fiscale

Provvedimenti del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 1° dicembre 2015 e del 23 marzo 2016

AGENZIA DELLE ENTRATE – Provvedimento 27 giugno 2016, n. 101801

Fiscale

Modifiche ed integrazioni al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 10 febbraio 2015 e successive modificazioni e integrazioni

DECRETO LEGISLATIVO

DECRETO LEGISLATIVO 09 giugno 2016, n. 114

Fiscale

Norme di attuazione dell’articolo 8 dello Statuto speciale della Regione autonoma della Sardegna – legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, in materia di entrate erariali regionali

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO FINANZE – Decreto ministeriale 15 giugno 2016

Fiscale

Interpello per i contribuenti che aderiscono al regime dell’adempimento collaborativo di cui all’articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 128

Prassi

AGENZIA DELLE ENTRATE

Circolare

AGENZIA DELLE ENTRATE – Circolare 28 giugno 2016, n. 30/E

Fiscale

Articolo 67, comma 1, lettera c-ter), testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica del 22 dicembre 1986, n. 917 (Tuir) – Rimborso obbligazioni emesse dalla Repubblica Argentina

GARANTE PRIVACY

Comunicato

GARANTE PROTEZIONE DATI PERSONALI – Comunicato 23 giugno 2016

Lavoro, Fiscale

Privacy: la prima guida del Garante sul nuovo Regolamento Ue

INPS

Comunicato stampa

INPS – Comunicato 27 giugno 2016

Lavoro

Osservatorio sui Lavoratori domestici: pubblicati i dati 2015 e il documento di statistiche in breve

Messaggio

INPS – Messaggio 27 giugno 2016, n. 2831

Lavoro

Corresponsione della somma aggiuntiva per l’anno 2015 (c.d. quattordicesima – articolo 5, commi da 1 a 4, del decreto legge 2 luglio 2007, n. 81, convertito con modificazioni nella legge 3 agosto 2007, n. 127).

Questa e-mail viene inviata gratuitamente a seguito della sua registrazione su www.teleconsul.it.

Per informazioni o Assistenza Tecnica clicca qui. Per cancellarti clicca qui.