Archivi giornalieri: 15 giugno 2016

 

Ultimissime Lavoro – Fiscale 15/06/2016

 
Giurisprudenza

CORTE DI CASSAZIONE

Sentenza

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 10 giugno 2016, n. 11949

Fiscale

Tributi – IRPEF – Oneri detraibilil – Interessi passivi su mutuo ipotecario contratto dalla cooperativa edilizia a proprietà indivisa – Detraibilità – Spetta alla cooperativa non al socio

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 giugno 2016, n. 12101

Lavoro

Licenziamento – Giustificato motivo oggettivo – Soppressione del posto di lavoro – Riassetto organizzativo – Nuove assunzioni – Impossibilità del c.d. repechage

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 giugno 2016, n. 12102

Lavoro

Lavoro – Guardia giurata – Riposo compensativo – Violazione – Rifiuto di svolgere compiti non conformi alla propria qualifica

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 giugno 2016, n. 12103

Lavoro

Rapporto di lavoro – Demansionamento – Mobbing – Risarcimento danni – Accertamento

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 giugno 2016, n. 12104

Lavoro

Rapporto di lavoro – Trattamento economico – Mancata fruizione della refezione aziendale – Compenso

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 giugno 2016, n. 12107

Lavoro, Fiscale

Fondo di previdenza Enpam – Obbligo contributivo – Prestazioni specialistiche rese per il Servizio sanitario nazionale – Medici – Collaborazione autonoma libero-professionale

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 giugno 2016, n. 12109

Lavoro

Rapporto di lavoro – Rifiuto di svolgere gli incarichi assegnati – Licenziamento disciplinare – Dequalificazione

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 giugno 2016, n. 12120

Fiscale

Fallimento ed altre procedure concorsuali – Fallimento – Società di fatto insolvente – Fallimento allargato alle società di capitali che partecipano come soci illimitatamente responsabili

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 maggio 2016, n. 10017

Fiscale

Lavoro – Lavoro subordinato – Estinzione del rapporto – Licenziamento individuale – Disciplinare – Intercettazioni disposte in un processo penale – Procedimento disciplinare ex art. 7 della l. n. 300 del 1970 – Utilizzabilità – Condizioni – Fondamento.

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 maggio 2016, n. 10192

Fiscale

Tributi – Agevolazioni fiscali “prima casa” – Revoca dei benefici fiscali – Immobile di lusso con superficie superiore a 200 mq – Computo del locale accatastato come cantina – Presunzione di diversa destinazione – Onere al contribuente di prova negativa – Esclusione

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 maggio 2016, n. 10203

Fiscale

Tributi – Registro – Trasferimento terreni soggetti a piani urbanistici particolareggiati – Aliquota agevolata – Opere previste dalla convenzione urbanistica già realizzate al momento del trasferimento – Esclusione dei benefici

Legislazione

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO AMBIENTE – Decreto ministeriale 12 maggio 2016, n. 101

Fiscale

Regolamento recante l’individuazione delle modalità di raccolta, di smaltimento e di distruzione dei prodotti esplodenti, compresi quelli scaduti, e dei rifiuti prodotti dall’accensione di pirotecnici di qualsiasi specie, ivi compresi quelli per le esigenze di soccorso, ai sensi dell’articolo 34 del decreto legislativo 29 luglio 2015, n. 123

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Ordinanza

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Ordinanza 03 giugno 2016, n. 351

Lavoro, Fiscale

Interventi urgenti di protezione civile in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche che nel periodo dal 27 febbraio al 27 marzo 2016 hanno colpito il territorio delle Province di Piacenza, di Parma, di Reggio Emilia, di Modena, di Bologna, dei Comuni di Alfonsine, di Faenza, di Russi, di Brisighella, di Casola Valsenio e di Riolo Terme in Provincia di Ravenna, dei Comuni di Formignana, di Vigarano Mainarda, di Argenta, di Ferrara e di Cento in Provincia di Ferrara, dei Comuni di Sant’Agata Feltria, di Gemmano, di Montecolombo e di Coriano in Provincia di Rimini e dei comuni del territorio collinare e pedecollinare della Provincia di Forli-Cesena

Prassi

CNCE

Comunicato

CNCE – Comunicato 13 giugno 2016

Lavoro

Adempimenti fondo APE

COVIP

Delibera

COVIP – Delibera 25 maggio 2016

Lavoro

Modifiche alla delibera del 31 gennaio 2008 recante le istruzioni per la redazione del «Progetto esemplificativo: stima della pensione complementare» e ulteriori disposizioni.

COVIP – Delibera 25 maggio 2016

Lavoro

Regolamento sulle modalità di adesione alle forme pensionistiche complementari.

INPS

Circolare

INPS – Circolare 14 giugno 2016, n. 101

Lavoro, Fiscale

Versamenti volontari del settore agricolo – Anno 2016

Messaggio

INPS – Messaggio 14 giugno 2016, n. 2642

Lavoro

Accordo Aran – Confederazioni Sindacali del 25 maggio 2016 – Ulteriore differimento al 31 dicembre 2020 del termine per l’esercizio dell’opzione per il TFR

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Comunicato

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 14 giugno 2016

Lavoro, Fiscale

Detassazione. Deposito contratti

MINISTERO FINANZE SECIT

Comunicato

MINISTERO FINANZE – Comunicato 14 giugno 2016, n. 107

Lavoro, Fiscale

Studi di settore: posticipato al 6 luglio 2016 il termine per versare le imposte

 

 

 

Questa e-mail viene inviata gratuitamente a seguito della sua registrazione su www.teleconsul.it.

Per informazioni o Assistenza Tecnica clicca qui. Per cancellarti clicca qui.

Welfare aziendale, potenzialità spiegate dalla Fondazione Studi

Welfare aziendale, potenzialità spiegate dalla Fondazione Studi 0

di in 15 giugno 2016 Guide
Le Circolari della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro

Le Circolari della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro

Circolare 10/2016 della Fondazione Studi dei CdL con la quale analizza la nuova normativa sul cosiddetto welfare aziendale dopo la Legge di Stabilità 2016
 

Condividi con:

FacebookTwitterGoogle

La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro ha rilasciato la circolare n.10 del 13 giugno 2016 con la quale analizza le modifiche apportate dal Legislatore e le relative condizioni previste introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 alla normativa riguardante il cosiddetto welfare aziendale.

Nella guida, redatta con la consueta cura dalla Fondazione Studi, si evidenzia come le rette degli asili nido, le spese sanitarie e per l’assistenza a disabili ed anziani, ma anche le erogazioni per attività ricreative o sportive a favore dei dipendenti o dei loro familiari potranno rappresentare una retribuzione in natura che godrà di un trattamento fiscale agevolato.

L’erogazione del welfare aziendale può avvenire inoltre anche mediante l’utilizzo di voucher e le erogazioni sono pienamente deducibili ai fini fiscali da parte dei datori di lavoro.

Al momento quindi il quadro normativo è molto competitivo, tanto da poter prospettare un ragionevole sviluppo dei piano di welfare aziendale anche in considerazione del fatto che le modifiche apportate dalla legge di stabilità 2016 consentono la piena detassazione del welfare aziendale erogato dai datori di lavoro ai lavoratori anche se di origine contrattuale. Ciò consente, a detta della Fondazione, di azzerare il cuneo fiscale, in quanto l’esclusione dalla base imponibile fiscale determina anche l’esonero ai fini contributivi.

Le Circolari della Fondazione Studi
ANNO 2016 CIRCOLARE NUMERO 10

WELFARE AZIENDALE: ORA IL QUADRO NORMATIVO E’ COMPETITIVO

La Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016), con il comma 190 dell’articolo 1 è intervenuta sulla disciplina della formazione del reddito di lavoro dipendente al fine di promuovere lo sviluppo del welfare aziendale.

L’obiettivo legislativo è perseguito attraverso un ampliamento del campo di applicazione oggettivo della disciplina dell’art. 51 comma 2 del D.P.R. n. 917/1986 (testo unico delle imposte sui redditi) nella parte in cui si individuano gli elementi che attengono al welfare e che, in tutto o in parte, non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente.

La Legge di stabilità 2016 opera su due distinti elementi tipicamente tesi a promuovere il welfare aziendale:

1) generalità di opere e servizi di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto (cfr. art. 51 comma 2 lett. f del TUIR);
2) servizi specifici di educazione, istruzione compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi, ludoteche, centri estivi e invernali e per borse di studio a favore di familiari, e servizi di assistenza e a familiari anziani o non autosufficienti (art. 51 comma 2 lett. f-bis e f-ter del TUIR).

 

 

Continua a leggere su: www.consulentidellavoro.it

INPS: incentivi per l’assunzione di lavoratori con disabilità 0

INPS: incentivi per l’assunzione di lavoratori con disabilità 0

di in 14 giugno 2016 Inps
Incentivi

Incentivi

Con la circolare 99 del 2016 l’INPS fornisce indicazioni operative per il godimento dei nuovi incentivi per l’assunzione di lavoratori con disabilità.
 

Condividi con:

FacebookTwitterGoogle

Con la circolare numero 99 del 13 giugno 2016 l’INPS fornisce le precisazioni normative e le indicazioni operative per il godimento dei nuovi incentivi per l’assunzione di lavoratori con disabilità.

A decorrere dal 1° gennaio 2016 infatti l’incentivo per l’assunzione di lavoratori con disabilità è gestito dall’INPS così come previsto dall’art. 10 del D. Lgs 151/2015 in attuazione del Jobs Act che ha modificato la legge 12 marzo 1999, n. 68.

Così come indicato dalla norma in questione al fine di realizzare una concreta promozione dell’inserimento e dell’integrazione lavorativa delle persone con disabilità nel mondo del lavoro, il nuovo incentivo in oggetto varia, rispetto a quanto precedentemente previsto, sia in entità che per le modalità di richiesta, in considerazione del grado e della tipologia di riduzione della capacità lavorativa del soggetto assunto.

La domanda di fruizione dell’incentivo dal 1 gennaio 2016 inoltre non è più gestita tramite i Centri per l’Impiego ma direttamente dall’INPS. La domanda di fruizione deve essere trasmessa, mediante apposite procedure telematiche, all’Istituo di previdenza e così come indica la circolare per i datori di lavoro che operano con il sistema UniEmens, il conguaglio di riferimento decorre dal periodo di competenza di giugno 2016 con la possibilità di recuperare assunzioni incentivate già effettuate nei mesi precedenti.

Datori di lavoro che possono accedere agli incentivi per l’assunzione di lavoratori con disabilità

L’incentivo può essere richiesto da tutti i datori di lavoro privati, soggetti o meno all’obbligo di assunzione di cui alla legge n. 68/1999, a prescindere dalla circostanza che abbiano o meno la natura di imprenditore. Rientrano inoltre tra i datori di lavoro ammessi anche gli enti pubblici economici.

Lavoratori per i quali spetta l’incentivo

L’incentivo può essere richiesto per l’assunzione dei seguenti lavoratori:

  • lavoratori disabili che abbiano una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79 per cento o minorazioni ascritte dalla prima alla terza categoria di cui alle tabelle annesse al testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre 1978, n. 915, e successive modificazioni;
  • lavoratori disabili che abbiano una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67 per cento e il 79 per cento o minorazioni ascritte dalla quarta alla sesta categoria di cui alle tabelle annesse al testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre 1978, n. 915, e successive modificazioni;
  • lavoratori con disabilità intellettiva e psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 per cento.

Assunzioni incentivate

Gli incentivi per l’assunzione di lavoratori con disabilità spettano per i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato e per le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine, anche a tempo parziale, decorrenti dal 1° gennaio 2016.

L’inventivo spetta anche per i rapporti di lavoro a termine con durata di almeno 12 mesi per l’assunzione di lavoratori con disabilità intellettiva e psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 per cento.

L’incentivo spetta anche per altri tipi di rapporti che trovate elencate nella circolare allegata a fine articolo.

A quanto ammonta l’incentivo

L’ammontare degli incentivi varia in base alle caratteristiche del lavoratore assunto e del rapporto di lavoro instaurato:

  • per i lavoratori disabili assunti a tempo indeterminato che abbiano una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79 per cento o minorazioni ascritte dalla prima alla terza categoria di cui alle tabelle annesse al testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra l’incentivo è pari al 70% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali;
  • per i lavoratori disabili che abbiano una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67% e il 79% o minorazioni ascritte dalla quarta alla sesta categoria (di cui alle tabelle annesse al T.U. delle norme in materia di pensioni di guerra) l’incentivo è pari al 35% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali;
  • per i lavoratori con disabilità intellettiva e psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%, l’incentivo è pari al 70% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali.

Durata degli incentivi

Anche la durata del beneficio varia in base alle tipologie di rapporti di lavoro e alle caratteristiche del lavoratore assunto:

  • per le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori disabili almeno al 79% o minorazioni ascritte dalla prima alla terza categoria (di cui alle tabelle annesse al T.U. delle norme in materia di pensioni di guerra) così come per le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori disabili che abbiano una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67 e il 79% o minorazioni ascritte dalla quarta alla sesta categoria delle suddette tabelle l’incentivo spetta per trentasei mesi;
  • per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori con disabilità intellettiva e psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%, l’incentivo spetta per 60 mesi;
  • per la medesima categoria di lavoratori da ultimo citata nelle ipotesi di assunzione a tempo determinato, l’incentivo spetta per tutta la durata del rapporto, fermo restando che, ai fini del riconoscimento dell’incentivo, questi deve avere una durata non inferiore a 12 mesi.

Per le condizioni di spettanza dell’incentivo, il coordinamento con altri incentivi, le procedure di ammissione all’incentivo e altre informazioni e gli allegati rimandiamo alla lettura della circolare INPS numero 99 del 13 giugno 2016.

 

 

  Circolare INPS numero 99 del 13-06-2016 (1,4 MiB, 34 download)

Pensione anticipata

 

 

Pensioni, prestito per uscire in anticipo da restituire in 20 anni

4/10

Redazione 10 ore fa
CONDIVIDI
TWEET
CONDIVIDI
E-MAIL

Omicidio Varani, valanga di messaggi per uno dei killer

Fisco, ci sono alcune importanti novità

© Imagoeconomica A lanciare l’allarme sulle pensioni è stato il sindacato Spi-Cgil.

Il prestito pensionistico per chi lascia il lavoro prima dell’età di vecchiaia dovrà essere restituito con rate fino a 20 anni con gli interessi.

È quanto spiegato dal governo nell’incontro con i sindacati, secondo quanto riferito da alcuni partecipanti alla riunione. Ci sarebbe un costo diverso per chi perde il lavoro prima di raggiungere i requisiti per l’accesso alla pensione e per chi decide di lasciare spontaneamente l’impiego.

RATA DI AMMORTAMENTO. L’ipotesi del governo – sempre secondo quanto riferito dai sindacati – è l’anticipo finanziario della pensione netta per gli anni che mancano alla pensione di vecchiaia.

Non si tratta di una penalizzazione sull’importo di pensione, ma di una rata di ammortamento del prestito di 20 anni con la copertura assicurativa e una detrazione fiscale sulla parte del capitale anticipato «per alcuni soggetti più deboli e meritevoli di tutela».

LA FORNERO NON SI TOCCA. Il governo, avrebbe spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini, non interne modificare la legge Fornero sulla previdenza, ma introdurre la flessibilità in uscita utilizzando strumenti finanziari. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha sottolineato che si uscirà dal lavoro in anticipo rispetto all’età di vecchiaia «solo con penalizzazioni più o meno alte». Il coinvolgimento degli istituti finanziari delle banche e delle assicurazioni – avrebbe spiegato Nannicini secondo quanto riferiscono partecipanti alla riunione – non viene fatto per una questione ideologica ma nasce esclusivamente dal rispetto dei vincoli di bilancio visto che è di 10 miliardi la stima dei costi previsti per la flessibilità in uscita.

ALTRO SU MSN: 

Pensioni 2016, tutte le novità

Lettore video di: RAI (Informativa sulla privacy)