Archivi giornalieri: 14 giugno 2016

Sant’ Eliseo

Sant’ Eliseo


Sant' Eliseo

Nome: Sant’ Eliseo
Titolo: Profeta
Ricorrenza: 14 giugno

La fonte per ricostruirne la vita è il ciclo di Eliseo» che include anche narrazioni relative alle guerre di Israele contro Damasco e Moab e notizie sui contemporanei re di Giuda. Il ciclo è costituito da racconti popolari simili ai «Fioretti di S. Francesco», collegati tra loro da criteri associativi esteri ai contenuti e alla cronologia quali somiglianze di parole, di personaggi, di luoghi, più interessati a esprimere la venerazione dei discepoli verso il maestro padre che non alla storicità dei fatti. Eliseo esercita il ministero profetico nella seconda metà del X sec., nel regno del Nord, vicino a Galgala, senza un vincolo stretto con un santuario, mentre segnano Joram, Jeu, oacaz e Joas: è in rapporto con i «figli dei profeti», legati da una vita comunitaria, in gran parte celibi, di basso livello economico.

La sua attività si svolge nella seconda metà del secolo a.C. Il ciclo narrativo che lo riguarda è trasmesso dalla Bibbia nel Secondo libro dei Re. Inizia il suo ministero divenendo discepolo del profeta Elia, al quale chiede i due terzi del suo spirito, cioè la parte del figlio maggiore. Elia acconsente e gli getta addosso il proprio mantello; Eliseo può allora dividere
le acque del fiume Giordano, gesto simbolico che significa fedeltà al carisma ricevuto e promessa di salvezza annunciata dal suo stesso nome che significa «Dio è mia salvezza».

Il suo insegnamento è trasmesso attraverso il racconto di una decina dì miracoli. Il primo riguarda una povera vedova indebitata cui i creditori minacciano di portare via i figli. Il profeta prima esorta la vedova a chiedere in prestito molti vasi, poi moltiplica l’olio e invita la donna a riempirli tutti con l’unico orcio che ha in casa.

II secondo miracolo riguarda una facoltosa donna di Sunem, che si mostra generosa verso il profeta. Viene guarita dalla sterilità e partorisce un figlio. II bambino, divenuto ragazzo, improvvisamente si ammala e muore. II profeta lo richiama in vita e lo restituisce alla mamma.

Il terzo miracolo racconta della guarigione di un famoso generale siro di nome Naamàn, ammalatosi di lebbra. Avendo sentito parlare delle virtù taumaturgiche del profeta, egli si mise in viaggio e raggiunse Eliseo, ma il profeta gli mandò a dire di andare a bagnarsi nel fiume Giordano. Dapprima indispettito, Naamàn eseguì l’ordine ed ecco che il suo corpo tornò perfettamente guarito.

I miracoli di Eliseo rivelano la vicinanza e la benedizione di Dio verso tutte le persone giuste, a qualunque popolo appartengano.

Regione

Fondo Futuro: un’opportunità in più per 3500 persone

Spesso se vuoi avviare un’attività è impossibile ricevere un prestito quando non hai garanzie patrimoniali alle spalle.

Per questo nasce Fondo Futuro, il fondo della Regione Lazio di oltre 35milioni di euro per finanziare i progetti e le attività di 3500 persone.

A chi si rivolge il programma?

 

  • microimprese, in forma di società cooperative, società di persone e ditte individuali, costituite e già operanti, ovvero in fase di avvio di impresa che abbiano o intendano aprire sede operativa nella regione Lazio
     
  • soggetti titolari di partita IVA, anche non iscritti ad albi professionali, con domicilio fiscale nella regione Lazio. Sono escluse le società di capitali e i soggetti che negli ultimi cinque anni presentino “anomalie bancarie”

Puoi partecipare fino a ottobre

Qui tutte le info

 

Min. Lavoro: novità sui voucher altre modifiche al Jobs Act

Min. Lavoro: novità sui voucher altre modifiche al Jobs Act 0

Voucher o buoni lavoro

Voucher o buoni lavoro

Ministero del Lavoro: modifiche alla disciplina dei voucher o buoni lavoro, solidarietà espansiva e trasformazione dell’Isfol
 

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Come già annunciato qualche settimana fa la normativa sul lavoro occasionale di tipo accessorio e l’utilizzo dei buoni lavoro o voucher subirà a breve diverse modifiche finalizzate a combattere illegalità e precarietà nel mercato del lavoro.

Leggi anche: Min. Lavoro: stretta su uso improprio dei voucher

Lo scorso 10 giugno il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, ha approvato in via preliminare il testo del decreto di cui abbiamo accennato con lo scorso articolo dopo le anticipazioni del Sole 24 Ore.

Si tratta un decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive ai cinque decreti legislativi emanati in attuazione della legge delega n. 183 del 2014 meglio conosciuta come Jobs Act.

In particolare la modica più importante e di cui si sente più parlare riguarda il Decreto legislativo n. 81 del 2015 e le modifiche apportate riguardano il lavoro accessorio ovvero i cosiddetti voucher o buoni lavoro e sono essenzialmente due:

  • la prima modifica punta a garantirne la piena tracciabilità dei voucher, mutuando la procedura già utilizzata per tracciare il lavoro a chiamata o intermittente;
  • la seconda modifica, esclude il settore agricolo dall’applicazione del limite imposto ai committenti imprenditori, i quali possono avvalersi di prestazioni di lavoro accessorio per compensi non superiori a 2.000 euro per ciascun committente.

Tracciabilità dei voucher attraverso la comunicazione preventiva alla DTL e sanzioni per mancata comunicazione

I committenti, imprenditori non agricoli o professionisti che usano i voucher o buoni lavoro ovvero ricorrono a prestazioni di lavoro accessorio, avranno l’obbligo di comunicare alla sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, mediante sms o posta elettronica, almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione di lavoro accessorio, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione. I committenti imprenditori agricoli sono tenuti a comunicare, nello stesso termine e con le stesse modalità di cui al primo periodo, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione con riferimento ad un arco temporale non superiore a 7 giorni.

Si avrà inoltre un aumento dei controlli specifici da parte dell’ispettorato del lavoro e in caso di violazione degli obblighi di comunicazione, sarà applicata la stessa sanzione prevista per il lavoro intermittente, ossia da 400 a 2.400 euro per ciascun lavoratore per cui venga omessa la comunicazione.

Altre modifiche al Jobs Act

Altre modifiche di cui si parla nel comunicato del Ministero del Lavoro riguardano:

  • ’espressa previsione della possibilità di trasformare i contratti di solidarietà «difensivi» in contratti di solidarietà «espansivi»
  • La possibilità che, per gli accordi conclusi e sottoscritti in sede governativa entro il 31 luglio 2015, riguardanti imprese di rilevante interesse strategico per l’economia nazionale, possa essere concessa a domanda e con decreto interministeriale, la reiterazione della riduzione contributiva;
  • La possibilità anche per l’ISFOL (che assume la denominazione di INAPP) di accedere ai dati elementari detenuti dall’ISTAT, dall’INPS, dall’INAIL e dall’Agenzia delle entrate e da altri enti e amministrazioni.
  • La modifica al decreto legislativo n. 149 del 2015 consente, almeno nella fase di avvio, l’allocazione della sede dell’Ispettorato presso un immobile in uso al Ministero del lavoro e delle politiche sociali seppure non di proprietà dello stesso.
  • Con riferimento al decreto legislativo n. 150 del 2015 si prevede che l’ANPAL effettui la verifica dei residui passivi a valere sul fondo di rotazione.
  • Modifiche alla disciplina sul diritto al lavoro delle persone con disabilità.

Rimaniamo in attesa della pubblicazione definitiva delle modifiche in Gazzetta Ufficiale e delle successive istruzioni operative e nel frattempo ricordiamo che per ora quindi la procedura rimane invariata.

 

 

  DISPOSIZIONI INTEGRATIVE E CORRETTIVE DEL JOBS ACT (430,7 KiB, 51 download)