Richieste cittadinanza, rischio mercato nero

Inas, Inca, Ital e Acli Liguria – Richieste cittadinanza, rischio mercato nero

Comunicato stampa di Inca Cgil, Inas, Cisl, Ital Uil e Acli regione Liguria

Dallo scorso mese di giugno le richieste di cittadinanza si possono effettuare solo in via telematica con il rischio di una proliferazione del mercato nero delle domande online. L’allarme è stato lancialo in queste settimane dai patronati di Cgil, Cisl, Uil e Acli: le richieste di coloro che chiedono la cittadinanza italiana possono essere presentate solamente sul portale del Ministero dell’interno attraverso un codice pin personale; il rischio che si corre è che ci si debba affidare obbligatoriamente a studi legali o ad altre strutture di consulenza a pagamento, se non addirittura a faccendieri.  Si tratta infatti di pratiche estremamente delicate che sino a questo momento erano seguite gratuitamente dai patronati. Con le nuove disposizioni il patronato non ha più chiavi di accesso al sistema informatico del Ministero; solo la persona che deve effettuare la pratica possiede le credenziali necessarie.

Negli anni gli uffici di patronato hanno fornito assistenza gratuita nella compilazione del modulo cartaceo e questo modo di lavorare ha arginato non poco il mercato di queste attività, terreno molto produttivo per molti faccendieri che purtroppo caratterizzano il mercato delle pratiche che riguardano il settore dell’immigrazione. Data la delicatezza della pratica, dove un errore può costare molto caro, molti cittadini infatti preferiscono avvalersi di un aiuto. Per questi motivi i patronati di Cgil, Cisl, Uil e Acli hanno ritenuto opportuno che si predispongano le necessarie procedure per l’accesso al sistema telematico del ministero dell’interno nelle modalità già in uso almeno per le altre tipologie di istanze (permessi e carte di soggiorno).

In Liguria il bacino dei possibili richiedenti la cittadinanza italiana è composto da 140mila immigrati regolari di cui il 22% minorenni. Essendo precluso l’intervento gratuito dei patronati, agli aspiranti cittadini non rimane che cercare aiuto a pagamento, con costi che possono andare dai 150 ai 500 euro per il solo invio della pratica, su cui poi si sommano le spese ministeriali.

Con la sua attività, il patronato ha avuto un ruolo decisivo nel promuovere il riconoscimento dei diritti e oggi è diventato un punto di riferimento fondamentale per i tanti stranieri che lavorano e vivono regolarmente qui. Negli anni il patronato ha saputo costruire una nuova interlocuzione con le istituzioni italiane, svolgendo un’azione importante per la modifica delle norme in materia di migrazione e spiace dover constatare l’esclusione del patronato dall’espletamento delle pratiche.

Richieste cittadinanza, rischio mercato neroultima modifica: 2015-07-02T16:13:35+02:00da vitegabry
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