Archivi giornalieri: 30 luglio 2015

La stampa

Le due linee nel Pd: la tattica di Renzi per assorbire il colpo

Serracchiani: avrei votato per l’arresto, dobbiamo scusarci. Ma l’altro vice Guerini sostiene le ragioni degli innocentisti
LAPRESSE

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, segretario del Partito Democratico

 
 
 
 
 
 
 
30/07/2015
FABIO MARTINI
ROMA
 

Son passati pochi minuti dal voto del Senato che ha «salvato» Antonio Azzollini con i voti decisivi dei senatori Pd e sulla rete va subito in linea la festa dei nemici di Renzi. Ed è festa grande: Beppe Grillo sul suo blog e Matteo Salvini su Facebook maramaldeggiano, con le frasi classiche in casi come questi: la legge non è eguale per tutti, Renzi si è calato le braghe, in galera! In quegli stessi minuti il capo del governo mastica amaro, mentre consuma il suo frugale pranzo nello studio a Palazzo Chigi. Ogni volta che i suoi rivali lo scavalcano nel dialogo diretto col popolo «colpevolista», Renzi soffre. E stavolta soffre ancora di più perché sospetta – e qualche ora dopo saprà – che diversi senatori della minoranza Pd, pur dicendo di aver votato per l’arresto, nel segreto dell’urna hanno fatto l’opposto: per mettere in difficoltà proprio lui, il detestato premier.  

 

Ma stavolta Renzi è come un leone in gabbia: deve «abbozzare» e tacere. La scelta di lasciare libertà di coscienza e di voto ai senatori del Pd su Azzollini, il presidente del Consiglio l’ha appresa, non contrastata e alla fine condivisa già da due giorni. Dopo apposita riunione a porte chiuse dell’ufficio di presidenza del gruppo Pd Senato con tutte le anime rappresentate, il presidente Luigi Zanda aveva spiegato al premier che nel gruppo tirava un’aria insolitamente garantista: la maggioranza dei senatori democratici, leggendo le carte, si erano convinti della loro «debolezza». Renzi si era rassegnato: su questa vicenda Pd e governo, andando contro il mood colpevolista prevalente nell’opinione pubblica, avrebbero dovuto comunque soffrire. E dunque, con la libertà di voto, si era scelta la linea del «male minore». In altre parole, a Palazzo Chigi hanno capito che se il Pd si fosse impuntato a chiedere l’arresto – e l’aula avesse votato in senso contrario – ben maggiore sarebbe stato lo scorno per il presidente del Consiglio. 

 

Ma ieri all’ora di pranzo, alla prova dei fatti e davanti agli sfottò di leghisti e grillini che dilagavano sulla rete, Renzi si è dovuto inventare una linea di difesa. Non si sa rammentando l’antica sapienza della Dc – che teneva assieme divorzisti e anti-divorzisti, filo-sovietici e filo-americani – il premier ha provato ad «assorbire» entrambe le linee, quella giustizialista dell’arresto e quella garantista del rigetto della richiesta della magistratura. Renzi si è inventato un escamotage ad hoc: ha fatto rivendicare le due linea contrapposte da due pari grado. Alle 14 le agenzie hanno battuto una nota scritta di Debora Serracchiani, vice-segretario donna del Pd, con la quale si rivendicava come preferibile la linea dell’arresto. Qualche ora più tardi, col tempo «giusto» per digerire la sortita della Serracchiani, l’altro vicesegretario, l’ex Dc Lorenzo Guerini, usciva con una linea opposta, più comprensiva con le ragioni degli «innocentisti». Molto presenti anche tra i renziani, come spiega Giorgio Tonini, uno dei più autorevoli e ascoltati nel gruppo: «In casi come questo, per il principio della leale collaborazione tra le istituzioni, l’onere della prova ce l’ha chi vuole votare contro una richiesta della magistratura, ancor di più se a sostegno ci sono le decisioni di tre gradi di giudizio. Ebbene, chiunque abbia letto le carte, serenamente ha preso atto che in questo caso le richieste non avevano fondamento». Certo, il «fuoco» della rete è stato intenso, ma la linea del disimpegno ha consentito almeno a Renzi di non entrare in collisione con gli alleati del Nuovo centro destra, il partito di Azzollini che, a dispetto del cospicuo soccorso di parlamentari transfughi, resta decisivo a Palazzo Madama: i senatori di Area popolare sono trentasei. Quasi il quadruplo degli amici di Denis Verdini.  

diritto.it

Diritto.it Questioni di Diritto di Famiglia

LE NOVITA’ AL 30/07/2015

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Questioni di Diritto di Famiglia Linee guida contenti le indicazioni delle procedure e delle tecniche di procreazione medicalmente assistita – Linee guida 2015
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Questioni di Diritto di Famiglia Ricongiungimento familiare – Misure di integrazione (CGUE, 9/7/2015, C-153/14)
  Le regole e specifiche tecniche del documento informatico ai sensi Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 novembre 2014. Problematiche di raccordo con la normativa dettata per il PCT relativamente ai metadati.
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  Il contratto aleatorio, disciplina giuridica e caratteri
  La individualizzazione del trattamento in relazione alle legge di riforma dell’ordinamento penitenziario
COSTITUZIONE FINANZIARIA LA COSTITUZIONE FINANZIARIA 

La crisi economico-finanziaria, figlia della globalizzazione dell’economia, rappresenta una minaccia reale per gli ordinamenti giuridici e politici contemporanei. Nel porre l’economico al posto del politico, la globalizzazione pretende di sostituire all’ordine del Diritto costituzionale il disordine di un mercato e di una finanza senza regole e senza centro. L’emersione di poteri tecnocratici, …

Pagine 370
Autore Andrea Marrone, a cura di
Anno Edizione 2015

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SCONTO 10%

SENTENZE

NOTE A SENTENZE

rassegna.it

Newsletter del 30/07/2015

Roma: Slc Cgil, Comdata viola diritti lavoratrici madri (29/07/2015 18:18)

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Cgil Imola, 3-7/9 Festa con Camusso (29/07/2015 15:06)

Ccnl Lavanderie industriali, varata piattaforma per rinnovo(29/07/2015 14:31)

Sindacati Terni, 30/7 incontro stampa su vertenza vigilanza Ast(29/07/2015 12:40)

Cgil Basilicata, 5-6/9 Festa a Potenza (29/07/2015 12:31)

Scavi Pompei, 30/7 Attivo delegati e Rsu Cgil (29/07/2015 11:34)

Rappresentanza, firmato l’accordo con le cooperative (29/07/2015 10:01)

  Sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil l’accordo che regola la misurazione e certificazione della rappresentanza e rappresentatività nel comparto cooperativo italiano. Conteranno iscritti e voti riportati alle elezioni per il rinnovo delle Rsu

Genova: Silp, in autunno congresso straordinario (29/07/2015 09:47)

Saipem: annunciato taglio di quasi 9mila posti di lavoro(29/07/2015 09:38)

pmi,it

PMI.it mercoledì 29 Luglio 2015
 
Banca Bper

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Comunicati aran

 

Morti sul lavoro

 

Cgil, profonda indignazione per l’ennesima tragedia sul lavoro

“Non si può continuare a morire di lavoro. Proviamo profonda indignazione per l’ennesima tragedia avvenuta a Modugno e torniamo a chiedere al governo e al Parlamento un intervento legislativo per rafforzare le norme sulla sicurezza e intensificare i controlli”. Così la Cgil nazionale, la Cgil Puglia e la Cgil di Bari nel commentare l’esplosione nello stabilimento della ditta Bruscella della scorsa settimana, che ha provocato la morte di nove persone, tra cui il titolare della ditta di fuochi di artificio, Michele Bruscella di 43 anni, che è rimasto tra la vita e la morte per 48 ore.

“Siamo di fronte all’ennesimo episodio nel settore, dove si riscontrano forti illegalità e irregolarità. Occorre aggiornare al più presto e in senso restrittivo le disposizioni legislative, come unitariamente abbiamo proposto in sede di Commissione consultiva e al Ministero del Lavoro. Purtroppo non siamo stati ascoltati e ad oggi gli interessi più o meno palesi in gioco in questo comparto l’hanno avuta vinta, e a pagarne le conseguenze sono stati ancora una volta dei lavoratori, alle cui famiglie esprimiamo il nostro più sentito cordoglio”.

“La Cgil di Bari ha inviato una lettera al Prefetto chiedendo l’apertura di un tavolo interistituzionale che metta davanti alle proprie responsabilità tutti coloro che si occupano di sicurezza a garanzia dei diritti di ogni lavoratore. È indispensabile nonché urgente introdurre meccanismi di controllo anche nelle piccole imprese, e intervenire per riparare ai danni causati dai tagli della spending review, che hanno ulteriormente indebolito il sistema dei controlli, impedendo di fatto la verifica del rispetto delle norme sulla sicurezza”