Archivi giornalieri: 17 febbraio 2015

Trasmissione telematica certificato di decesso

 

Rilasciata l’applicazione “Comunicazione di constatazione del decesso” per i medici necroscopi che devono trasmettere telematicamente all’INPS il certificato di accertamento del decesso. A comunicarlo è l’INPS con la Circolare n. 33/2015.

La novità dà attuazione alla Legge di Stabilità 2015 (art. 1, c. 303 e seguenti della l. n. 190/2014), che ha introdotto per i medici necroscopi l’obbligo di invio telematico all’INPS del certificato di accertamento del decesso entro le 48 ore dall’evento, utilizzando le stesse modalità già in uso per la trasmissione delle certificazioni di malattia online. In caso di violazione del suddetto obbligo da parte dei medici necroscopi, si applica una sanzione di importo variabile tra 100 euro e 300 euro previste per il responsabile del procedimento amministrativo delle anagrafi comunali. 

Tumori

Tumori: per le donne più critico il rientro al lavoro dopo l’intervento al seno

Ogni anno in Italia 48mila donne scoprono di avere un tumore al seno e anche se l’evoluzione della medicina ha aumentato drasticamente le possibilità di guarigione e l’efficacia delle terapie, per chi affronta la malattia, quella del lavoro e del ‘ritorno alla normalità’ sono ancora problemi aperti. A spiegarlo è Corrado Tinterri, coordinatore del Comitato Scientifico di Europa Donna Italia, associazione che sul tema ha condotto una specifica ricerca.

L’indagine, realizzata con il contributo di Euromedia Research, fa emergere “una realtà caratterizzata da molte criticità”. Sono state intervistate 122 lavoratrici, molte non ancora ufficialmente guarite, “per delineare un quadro chiaro del loro rientro in azienda. L’81,4% testimonia di aver vissuto una profonda interferenza della malattia nell’attività lavorativa, mentre il 53,8% ammette di aver incontrato difficoltà e problemi nella ripresa del lavoro”.

Questi risultati, sottolinea Europa Donna Italia, “mettono in luce un sistema di tutele purtroppo ancora irrigidito dalla burocrazia. Oltre una donna su cinque dichiara di aver riscontrato problemi o penalizzazioni nell’applicazione della normativa per la tutela della lavoratrice con tumore”, a causa ad esempio di informazioni frammentarie, carenti, o spesso inaccessibili, oltre ad una “rigidità nella gestione dei tempi di cura”.

“Oggi che il lavoro è chiave per dare slancio alla nostra economia – conclude Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna – è doveroso che si adattino i contratti di un esercito di più di 500mila donne che lavorano anche dopo la malattia e che potrebbero farlo ancora meglio se l’impresa pubblica e privata si occupassero di questo tema”. (ANSA).

Autonomi

Regime agevolato autonomi

La legge di stabilità n.190/14 consente ai lavoratori esercenti attività d’impresa di poter usufruire di un regime fiscale agevolato, da qui discende la possibilità, a domanda, di richiedere anche un regime contributivo agevolato.

L’INPS con circolare numero 29 del 10 febbraio 2015 illustra le modalità di accesso al regime contributivo agevolato, indica la scadenza entro la quale poter esercitare tale scelta. È precisato che il versamento contributivo avverrà in percentuale sul reddito forfettario, non è dovuta la quota fissa e i versamenti vanno effettuati con le stesse decorrenza dell’acconto e il saldo dovuto per la dichiarazione dei redditi.

La scelta del regime agevolato non obbliga al rispetto del versamento contributivo minimale, pertanto nel caso di versamento inferiore i mesi accreditati saranno ridotti proporzionalmente. I titolari di pensione che hanno un’età pari a 65 anni e usufruiscono della riduzione contributiva del 50%, per poter richiedere il regime contributivo agevolato devono rinunciare al versamento contributivo scontato; i due benefici non si sommano sono alternativi.

I collaboratori familiari di età inferiore ai 21 anni che fanno parte di impresa aderente al regime agevolato, non hanno la riduzione di 3 punti sul versamento contributivo. La richiesta di regime contributivo agevolato per le imprese già costituite al 1 gennaio 2015, dovrà essere presentata, pena la decadenza, entro il 28 febbraio 2015, mentre per coloro che
costituiscono un’impresa nel 2015 e soddisfano i requisiti per richiedere il regime fiscale agevolato, devono presentare tempestivamente domanda dalla ricezione di delibera di iscrizione previdenziale.

La perdita del regime agevolato può avvenire per: mancanza dei requisiti richiesti;recesso del contribuente. L’Agenzia delle Entrate avvisa l’INPS che il soggetto non ha richiesto il regime fiscale agevolato, condizione necessaria per usufruire della regime forfettario contributivo.

da La Rivista, periodico aggiornamento e approfondimento sulle tematiche sicurezza sociale, diritti e tutele Cgil E.Romagna

Santi Sette Fondatori dell’Ordine dei Servi della Beata Vergine Maria


Santi Sette Fondatori dell'Ordine dei Servi della Beata Vergine Maria

Nome: Santi Sette Fondatori dell’Ordine dei Servi della Beata Vergine Maria
Ricorrenza: 17 febbraio

Vivevano in Firenze, all’inizio del secolo xm, sette illustri patrizi che alla nobiltà del sangue, univano una grande virtù; Bonfiglio Monaldi, Bonagiunta Manetti, Manetto dell’Antella, Amedeo degli Amedei, Uguccione degli Uguccioni, Sostegno dei Sostegni, Alessio dei Falconieri.

Ascritti alla congregazione cittadina di S. Maria Maggiore, nella festa dell’Assunta dell’anno 1233, in chiesa, furono rapiti in estasi ed ebbero una visione. Parve loro di vedere partire da un globo infocato sette raggi di vivida luce e penetrare in loro, ispirandoli a rinunciare alla vita del mondo e a ritirarsi per attendere unicamente al servizio di Dio. 

Finiti gli esercizi di pietà gli altri confratelli se ne uscirono di chiesa, essi però vi si fermarono. 

Si guardarono attoniti l’un l’altro e nessuno osava dire per primo la visione. Ruppe finalmente il silenzio Bonfiglio, raccontando quanto aveva visto e sentito, e gli altri rimasero sbalorditi nel sentirsi manifestare ognuno la propria visione. Conchiusero quindi di consacrarsi al servizio di Dio e, senza frapporre tempo, assestarono le proprie cose domestiche e si ritirarono in solitudine. 

Coll’approvazione e benedizione del Vescovo, andarono a Camarzia, nei pressi di Firenze e colà vestirono rozze lane, nascondendovi sotto il cilicio e una grossa cintura di ferro. Colla celebrazione della S. Messa di un sacerdote inviato dal Vescovo e colla S. Comunione, 
inaugurarono la nuova vita il di della Natività di Maria SS. 

Dovendo in seguito recarsi nuovamente a Firenze a chiedere al Vescovo quale regola dovevano abbracciare, al loro passaggio per le vie, i bimbi in fasce e i lattanti gridavano: — Ecco i servi di Maria, ecco i servi di Maria! 

A Camarzia la loro casa divenne meta di pellegrinaggi onde essi, per non essere disturbati, pregarono la SS. Vergine a indicare loro un luogo più solitario. E furono esauditi, poiché, apparendo loro, indicò il monte Senario. Ritiratisi su quelle alture scoscese ed impraticabili, dapprima abitarono nelle grotte scavate nel sasso dalla natura, quindi cominciarono a fabbricarsi delle capannucce di legno e più tardi una chiesa ed altri caseggiati migliori, cingendo poi il tutto di ima siepe. 

Il cardinale Goffredo Castiglione, legato pontificio per la Toscana, recatosi col Vescovo al monte, esortò quei solitari a mitigare la loro vita di penitenza e ad accogliere nella loro comunità quanti desideravano entrare. Fu così che d’allora cominciarono a moltiplicarsi i religiosi e i nuovi monasteri. 

Una visione determinò poi la regola da seguire. Apparve loro un giorno la SS. Vergine circondata da Angeli: alcuni di questi portavano simboli della passione di Gesù, altri un libro aperto con le regole di S. Agostino, altri abiti religiosi di color nero, altri infine una scritta: « Servi di Maria ». 

Così si può dire che la Madonna fu in modo sensibile e diretto la fondatrice della congregazione ed essi i cooperatori docili e fedeli. 

PRATICA. Dai sette Fondatori dobbiamo imparare la costanza nel seguire la vocazione alla quale Dio ci chiama a far la sua santa volontà. 

PREGHIERA. Signore Gesù Cristo, che per venerare i dolori della Santissima tua Madre, per mezzo dei sette santi Padri, hai fecondato la Chiesa d’una nuova famiglia di suoi servi, concedi propizio che noi ci associamo loro nel pianto, onde meritiamo di partecipare con essi ai gaudii