Invalidità civile – Audizione del Cepa (Inas, Inca, Ital e Acli)

13-06-2012

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Ieri, i rappresentanti dei patronati aderenti al Cepa (inas, Inca, Ital e Acli) sono stati auditi dalla Commissione lavoro, previdenza sociale del Senato, in merito alle nuove procedure telematiche per il riconoscimento dell’invalidità civile, introdotte con la legge n. 102/2009.

Nella relazione i Patronati hanno sottolineato come, a distanza di due anni dall’entrata in vigore della legge, che avrebbe dovuto garantire rapidità e trasparenza nelle modalità di riconoscimento dello stato di invalidità civile, handicap e disabilità, sono stati più volte costretti a denunciare i disagi  a cui i disabili e/o i loro familiari sono stati sottoposti  per difficoltà riconducibili esclusivamente a ingiustificate e persistenti lacune operative alle quali non si è ancora data soluzione.

Sono state altresì evidenziate tutte quelle criticità che anziché combattere il fenomeno dei falsi invalidi hanno solo contribuito con procedure rigide e farraginose a creare pesanti disagi ai veri disabili  rallentando e in alcuni casi negando il diritto alle prestazioni assistenziali, come:

• la partecipazione dei medici dell’Inps nelle commissioni mediche delle Asl che, secondo l’impianto legislativo avrebbero dovuto garantire una maggiore celerità nella fase di accertamento sanitario, non ha dato i risultati sperati perché  dai  dati forniti dal Civ dell’Istituto previdenziale, le presenze dei medici Inps  sono state  assicurate solo nel 51% dei casi e, nelle cause giudiziarie, questa presenza è addirittura scesa al 37%;

• l’inefficienza organizzativa nelle modalità di trasmissione dei verbali sanitari trasmessi dalle Commissioni  all’istanza medica superiore nazionale ha prodotto un blocco delle notifiche degli esiti sanitari anche nei casi di malattie oncologiche rischiando di vanificare i diritti di quei cittadini affetti da tali patologie.

A tali difficoltà, secondo i patronati del Cepa, contribuisce in maniera preponderante la mancata cooperazione telematica tra l’Inps e le Asl che blocca di fatto tutte le procedure amministrative a partire dalla comunicazione di convocazione a visita che sarebbe dovuta essere contestuale all’invio della domanda, così come nella redazione e registrazione del verbale sanitario. Difficoltà che, peraltro, si ripercuotono anche nell’attività dei Patronati che riescono con estrema difficoltà a seguire lo stato di avanzamento delle pratiche dei loro assistiti.

A ciò si aggiunge che il moltiplicarsi delle verifiche sia sugli esiti degli accertamenti sanitari sia sulle prestazioni incidono sui costi della pubblica amministrazione.

I patronati del Cepa hanno sottolineato l’urgenza di intervenire nella maniera più sollecita possibile per risolvere i problemi di natura politica, organizzativa e tecnologica fra Inps e Asl;  per definire, così come prevede la legge, la presenza del medico Inps nelle commissioni sanitarie; per reintrodurre il ricorso amministrativo contro il diniego dell’Inps; per un riordino complessivo delle norme in materia di riconoscimento dell’invalidità civile; per il ripristino di tutte le fasi del contenzioso giudiziario; per l’adeguamento delle tabelle di valutazione.

L’audizione si è conclusa con l’impegno della Commissione di andare ad un ulteriore approfondimento e di convocare nuovamente i patronati nella prossima settimana. 

 

Invalidità civile – Audizione del Cepa (Inas, Inca, Ital e Acli)ultima modifica: 2012-06-14T16:33:00+02:00da vitegabry
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