Archivi giornalieri: 30 maggio 2012

Terremoto in Emilia Romagna – Per l’Inca, la sicurezza sul lavoro resta una priorità assoluta

29-05-2012

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Le nuove scosse di terremoto che si sono succedute questa mattina, in Emilia Romagna, colpendo sopratutto gli operai mentre erano a lavoro, ripropone ancora una volta il problema della sicurezza nei posti di lavoro.

E’ una tragedia che si aggiunge ad altra tragedia, inaccettabile quanto prevedibile, a causa della superficialità con la quale sono stati costruiti i capannoni industriali.

Queste morti sono sulla coscienza di coloro che con incuria e sciatteria considerano la sicurezza sul lavoro un costo insostenibile per la nostra economia.

Queste tragedie siano di monito per le istituzioni che hanno il compito di vigilare affinchè le misure di prevenzione vengano attuate nel rispetto della legge.

L’Inca Calabria incontra i giovani

28-05-2012

NEWS

 

L’Inca Cgil Calabria, giovedì 31 maggio presso l’aula magna del Comune di Longobucco presenterà la ricerca dell’Inca e della Cgil Calabria su “Giovani, tra istruzione, lavoro e futuro” che sarà approfondita con un incontro – dibattito con i ragazzi delle scuole superiori. L’iniziativa sarà coordinata da Gianni Paone, responsabile Inca Calabria.

Seguiranno, nelle prossime settimane altri incontri organizzati dalle Camere del lavoro e dall’Inca territoriali, con studenti, giovani lavoratori, precari e disoccupati.

Fra i tanti dati messi a disposizione dalla ricerca è emerso che il 92% dei giovani intervistati, ritiene che per trovare lavoro in Calabria, ci sia bisogno di raccomandazioni e amicizie. Questo dato riconduce necessariamente al tema della ‘Ndrangheta, vista nel 91% dei casi come ”molto diffusa” sul territorio, tanto che solo il 29% ritiene che lo Stato faccia qualcosa per combatterla, mentre l’87% ritiene che la politica sia collusa con la mafia.

Questa la fotografia offerta dai dati Cgil  che ci riporta davanti ad una realtà pericolosa
in cui i giovani perdono  fiducia nelle istituzioni, nella propria terra, nelle proprie radici.

Gli emigranti salentini contro l’Eternit svizzera

28-05-2012

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L’Inca in prima fila per garantire assistenza legale e medico legale gratuita alle vittime e alle loro famiglie. Sono infatti almeno 200 i morti nella provincia di Lecce e 1.000 i parenti, che dopo la sentenza di Casale Monferrato, si stanno organizzando per  promuovere una class action contro il colosso svizzero della Eternit.

Per questo motivo, l’associazione “Emigranti esposti e familiari vittime amianto Svizzera”, con la presenza delle istituzioni locali e dell’Inca, si è riunita in  assemblea  con lo scopo di coinvolgere il più alto numero di ex lavoratori dell’azienda Eternit, prima di decidere se costituirsi parte civile o meno.

Nel corso dell’assemblea è stata accolta con grande speranza la notizia che,  se nella seconda fase del processo di Casale, la condanna non sarà di omicidio colposo, ma di omicidio con dolo e aggravante,  gli anni della prescrizione passeranno da 10 a 30, con il risultato che anche i familiari di alcune vittime decedute anni fa, entreranno a far parte del processo.