Archivi giornalieri: 2 maggio 2012

Disoccupazione – Una situazione drammatica

02-05-2012

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A confermare che la situazione occupazionale nel nostro Paese è drammatica arrivano oggi i dati dell’Istat a certificare che il tasso di disoccupazione continua a crescere: a marzo ha  raggiunto il 9,8 per cento, il livello più alto da gennaio del 2004.

Ancor più drammatica la situazione per i giovani. Il tasso di disoccupazione di chi ha tra i 15 e i 24 anni, a marzo, è arrivato al 35,9%, in aumento di due punti percentuali su febbraio. Anche in questo caso si tratta del tasso più alto da gennaio 2004. Inoltre, guardando le serie trimestrali, il dato sulla disoccupazione giovanile risulta essere il più alto dal quarto trimestre del 1992.
 
La crescita dei senza lavoro colpisce di più gli uomini che sono il 3,9% in più rispetto a febbraio e il 23,4% in più su base annua mentre le donne, la cui situazione è solo lievemente migliore, a marzo  sono salite dell’1,3% rispetto a febbraio.

‘Un vero e proprio dramma sociale che questi numeri non raccontano a pieno: il dato reale della disoccupazione è ben più alto di quello formale e anche solo considerando una parte degli scoraggiati sale attorno al 13%, cioè ben più della media europea”. E’ quanto affermato Fulvio Fammoni della Cgil Nazionale in merito ai dati Istat. E ”mentre ancora incredibilmente si teorizza l’utilità di licenziamenti facili, il lavoro sprofonda in una voragine di disoccupazione”.

Il danno morale non può essere liquidato quale quota parte del danno biologico

02-05-2012

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La Sezione Lavoro della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 5230/2012, ha stabilito che nei giudizi risarcitori è sempre necessario tenere distinto il danno morale da quello biologico.

Nel caso di specie, un lavoratore, operando su un ponteggio senza i prescritti mezzi di protezione, cadeva, riportando gravi lesioni personali. Il giudice di primo grado, su ricorso del lavoratore, condannava il datore al risarcimento del danno biologico e di quello morale, quale quota del primo.

Nella newsletter dell’Inca sono riportati i commenti e la sentenza integrale della Suprema Corte.

12° 2012 numero newsletter-1.doc

La pasta antimafia che aiuta gli anziani

2-05-2012

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Auser – La pasta antimafia che aiuta gli anziani

Solidarietà e legalità unite per sostenere il Filo d’Argento, il telefono amico degli anziani

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Si rinnova anche quest’anno l’importante appuntamento di solidarietà promosso dall’Auser. Nei giorni 5 e 6 maggio 2012 è in programma la X edizione de  “La pasta dell’Auser per ricordarsi degli anziani”, l’evento dedicato al sostegno del Filo d’Argento Auser, il servizio di telefonia sociale che aiuta gli anziani soli. 

I volontari dell’associazione  distribuiranno   90.000 pacchi di spaghetti biologici in circa 600 piazze italiane. Una pasta “buona due volte”  perché sosterrà le attività di aiuto del  Filo d’Argento agli anziani soli e perché  racchiude in sé il valore fondamentale della legalità.

La pasta dell’Auser proviene  infatti dal  Progetto Libera Terra che, grazie alla legge 109 del 1996, restituisce alla collettività beni confiscati alle mafie e sviluppa  un circuito economico legale e virtuoso.  La manifestazione ha permesso in tutti questi anni di raccogliere fondi a sostegno del Filo d’Argento e  delle attività di aiuto agli anziani soli, ha contribuito inoltre a sensibilizzare l’opinione pubblica all’impegno contro la solitudine e l’emarginazione.

Sono 5  milioni e 600mila gli anziani che vivono in totale solitudine, in condizioni di fragilità ed a rischio di emarginazione sociale. Da oltre 20 anni la rete Auser è impegnata a restituire  la speranza e il sorriso a migliaia di anziani soli.
Il Filo d’Argento Auser è dotato di un  numero Verde Nazionale gratuito (800-995988),  attivo tutto l’anno festivi compresi dalle 8 alle 20. 

I volontari si impegnano in attività di compagnia telefonica, trasporto per visite e controlli medici, accompagnamento per servizi vari,  aiuto per piccoli interventi domiciliari, consegna della spesa e dei farmaci, informazioni.

In un anno  le migliaia di volontari del Filo d’Argento Auser  hanno realizzato oltre 2 milioni di interventi di aiuto a favore di più di  433.000 anziani in difficoltà. Solo nell’ultimo anno  si sono aggiunti 68.000 utenti.  I punti di ascolto sono presenti in tutte le Regioni.

Il Filo d’Argento segue la fascia d’utenza più fragile, gli over 75 che vivono da soli, soprattutto donne. Opera contro la solitudine, il rischio di emarginazione, ma anche per la promozione del “benessere sociale” della popolazione anziana.
Tutte le informazioni  e l’elenco delle piazze sul sito  www.auser.it

Poi, un giorno, lavorando muori

02-05-2012

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Poi, un giorno, lavorando muori

 

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Di solito, quando va bene, è la cronaca. Un giornale che ti racconta in cinque righe la storia di una morte, ti dice il nome, ti dice dove, ti dice come. Una morte, due, tre, quattro, in un solo giorno, chi cade da un’impalcatura, chi resta schiacciato sotto una pressa, chi prende fuoco. Sempre e comunque gente che una mattina come tutte le altre s’è svegliata per andare a lavorare, e che dal lavoro, quel giorno, non ne è uscita viva. Così vanno le cose, ogni tanto: lavorando passi la maggior parte del tuo tempo, probabilmente fatichi, se sei fortunato ti diverti, certe volte ti pagano bene, il più delle volte ti pagano male. Poi, un giorno, lavorando muori.

Le chiamano morti bianche, e non ci potrebbe essere modo peggiore di chiamarle. Non c’è niente di candido, nella morte, soprattutto quando si tratta di una morte del genere. Perché nessuno dovrebbe morire facendo quello che fa per garantirsi una vita dignitosa, perché la morte in un posto di lavoro è ancora più sporca, più scura, più nera di qualsiasi altra morte. Perché nella maggior parte dei casi ci vorrebbe pochissimo, per non morire lavorando. Basterebbe che chi ti dà da lavorare, per esempio, non si mettesse a fare calcoli su quanto gli costa garantire la tua sicurezza. La sicurezza sul lavoro, ecco, dovrebbe essere uno di quei valori che qualcuno chiama non negoziabili. Come si può risparmiare sulla vita o anche solo sulla salute di donne e uomini che lavorando ti fanno più ricco? Roba da pazzi. O meglio, da criminali.

Infatti ci sono le leggi, per quelli così, ci sono le punizioni. Solo che ogni tanto spunta sempre qualcuno, tra coloro che le leggi le fanno, che tra una chiacchiera e l’altra riesce a smussare qualche spigolo, addolcire qualche pena, aggiungere qualche attenuante. Il guaio è che noi, di queste cose, ne sappiamo poco. Sul giornale, o in televisione, le morti sul lavoro ci vanno, ma per il tempo di un batter di ciglia. Ti dicono il nome, ti dicono dove, ti dicono come, certo. Poi basta. Il giorno dopo cambieranno il nome, cambieranno il dove, cambieranno il come. La cronaca, giusto la cronaca. Perché approfondire è noioso, complicato, rischioso. I mass-media, quelli grossi, preferiscono altri tipi di morti, preferiscono i morti ammazzati, preferiscono i coltelli, le pistole, gli strangolamenti. Di sera la televisione si riempie di racconti e ricostruzioni e testimonianze riguardanti vicende che non hanno nulla a che vedere con lo stato di salute e di virtù di una società. Fatti drammatici, per carità, ma puramente individuali vengono trasformati in spettacoli di massa, in esempi, in moniti. È che le nostre viscere sono sensibili, al sangue e alle contorsioni della psiche umana, e quello che alimentiamo così è un genere di paura che in fondo ci piace – e piace a loro, verrebbe da dire.

La faccenda degli infortuni sul lavoro, che invece è un fatto sociale, andrebbe affrontata con decisione e continuità, andrebbe indagata, analizzata, la gente dovrebbe saperne di più, capirne di più. Però no, non si può. A meno che non ci sia una strage, che a quel punto diventa uno spettacolo come un altro, non si può. Non conviene a chi specula sulla morbosità del popolo, non conviene a chi ci mette i soldi, nel giochino dell’informazione, perché chi paga la pubblicità spesso è lo stesso che si ritrova a fare i conti su come poter risparmiare sulle condizioni di sicurezza delle donne e degli uomini che lavorando lo fanno più ricco.

I nodi sono questi, quando si parla di infortuni sul lavoro: l’informazione, la cultura e le leggi. Per chi fa questo mestiere, il mestiere di raccontare agli altri ciò che accade giorno dopo giorno, si tratta di un tema che fa eccezione rispetto a tutto il resto. In tema di sicurezza sul lavoro occorre essere militanti. Avere il coraggio di andare sempre oltre la pura e nuda cronaca, di indicare le responsabilità e le colpe. Anche così – e qui siamo alla cultura – quelle donne e quegli uomini che vanno a lavorare prendendo alla leggera i rischi che magari per venti o trent’anni o solo per un giorno sono riusciti a schivare si faranno più consapevoli, e cominceranno a prestare più attenzione, e ad accettare meno compromessi. Anche così, dall’altra parte, i loro datori di lavoro si sentiranno meno tutelati. E, di conseguenza, quelli cui spetta occuparsi di regolare le nostre vite attraverso le leggi avranno meno scuse per risparmiare severità e rigore a chi continua a trattare il lavoro alla stregua di una qualsiasi voce contabile.

http://www.articolo21.org/2012/04/poi-un-giorno-lavorando-muori/

Violenza sulle donne

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Appello contro la violenza sulle donne

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Dopo gli ultimi episodi di violenza contro le donne, “Se non ora quando”, Lorella Zanardo de “Il corpo delle donne”, Loredana Lipperini e moltissimi altri, donne e uomini, chiedono un intervento forte per fermare la barbarie. L’appello è stato firmato dal Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso. Abbiamo deciso di rilanciarlo anche attraverso il nostro sito.

Nell’appello si legge tra l’altro:

«E’ tempo che i media cambino il segno dei racconti e restituiscano tutti interi i volti, le parole e le storie di queste donne e soprattutto la responsabilità di chi le uccide perché incapace di accettare la loro libertà. E ancora una volta come abbiamo già fatto un anno fa, il 13 febbraio, chiediamo agli uomini di camminare e mobilitarsi con noi, per cercare insieme forme e parole nuove capaci di porre fine a quest’orrore. Le ragazze sulla rete scrivono: con il sorriso di Vanessa viene meno un pezzo d’Italia. Un paese che consente la morte delle donne è un paese che si allontana dall’Europa e dalla civiltà. Vogliamo che l’Italia si distingua per come sceglie di combattere la violenza contro le donne e non per l’inerzia con la quale, tacendo, sceglie di assecondarla.Una legge parlamentare contro i femminicidi».
 
All’appello hanno aderito tra gli altri, Susanna Camusso, Pier Luigi Bersani, Nicola Zingaretti, Bebbe Vacca, il direttore de l’Unità, Claudio Sardo, e molti altri ancora.

La CGIL ha deciso ora di rilanciarlo anche sul suo sito e diffonderlo attraverso la sua rete per chiedere agli iscritti al sindacato, ai simpatizzanti e a tutti i cittadini di sottoscriverlo.

http://www.unita.it/italia/femminicidi-1.405966

INPS: circolari e messaggi


Gentile Cliente,
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni > INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi

 

>>> Titolo:  Circolare numero numero 59 del 27-04-2012
  Contenuto:  Prestazioni economiche di malattia, di maternità e di tubercolosi. Salari medi e convenzionali e altre retribuzioni o importi. Anno 2012.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 7268 del 27-04-2012
  Contenuto:  Effetti delle nuove norme in materia di certificazioni rispetto ai procedimenti telematici finalizzati all?applicazione e alla verifica dei benefici per le assunzioni agevolate dei lavoratori disoccupati da almeno 24 mesi (art. 8, co. 9 legge 407/1990) e dei lavoratori iscritti nelle liste di mobilità (artt. 8, co. 2 e 4, e 25, co. 9, legge 223/1991; art. 4, co. 1, decreto legge 148/1993, conv. con modd. con legge 236/1993, e succ. modd. e integrazioni).
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 58 del 27-04-2012
  Contenuto:  Decreto-legge 31 maggio 2010, n.78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n.122. Determinazioni presidenziali 30 luglio 2010, n. 75 ?Estensione e potenziamento dei servizi telematici offerti dall?INPS ai cittadini? e 24 giugno 2011, n. 277 ?Istanze e servizi-Presentazione telematica in via esclusiva-decorrenze?. Nuove modalità di presentazione delle domande di CIG IN DEROGA dal 1° aprile 2012. Utilizzo del canale telematico.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 7223 del 27-04-2012
  Contenuto:  Assegni straordinari di sostegno al reddito a carico dei Fondi di solidarietà di settore di cui all’articolo 2, comma 28, della legge n. 662 del 23 dicembre 1996. Nuovi requisiti pensionistici di cui all?articolo 24 della legge n. 214 del 22 dicembre 2011, e successive modifiche ed integrazioni.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 7222 del 27-04-2012
  Contenuto:  Procedura di acquisizione e gestione dei contratti di cessione del quinto della pensione e provvedimento ISVAP n. 2946/2011. Istruzioni operative.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 7217 del 27-04-2012
  Contenuto:  Fondi interprofessionali per la formazione continua ex articolo 118 della legge n. 388/2000 e successive modificazioni. Istituzione di un nuovo Fondo. Modalità di adesione. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 7216 del 27-04-2012
  Contenuto:  Semplificazione della domanda di autorizzazione CIGO Industria. Compilazione flusso Uniemens. Avvio fase di sperimentazione CIGO INDUSTRIA e proroga del periodo di transizione per le altre tipologie di integrazioni salariali.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 7215 del 27-04-2012
  Contenuto:  Nuove modalità di versamento delle somme di cui all?art. 4, comma 3 della legge 223/1991. Istituzione causale tributo F24. Istruzioni contabili.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 7073 del 24-04-2012
  Contenuto:  art. 16, comma 7, del D.L. 9 febbraio 2012, n. 5 ? divieto di pagamenti all?Istituto in contanti o con assegni
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 57 del 20-04-2012
  Contenuto:  Dirigenti medici e veterinari dipendenti presso strutture sanitarie iscritte alla ex Gestione INPDAP – Compensi percepiti per particolari tipologie di attività e relativi obblighi contributivi.
Tipologia:  CIRCOLARE