Né tabù né talmud: ma quale cabala per il n.18??

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Un consulente legale dell’Inca scrive…

“Ho iniziato la mia professione di avvocato, che ho avuto l’onore di esercitare sempre in difesa dei più deboli, quando un numero 3 ha intaccato il muro del codice civile. Infatti, nel 1966 l’art. 3 della L. 604, aveva intaccato il principio della licenziabilità “ad nutum” (cioè senza motivo alcuno).

Nel 1970 (con la legge 300) viene introdotto un numero felicissimo per la Cabala: il 18, ove il 3 domina.

Ora con questi numeri perché il Sindacato deve trattare?
Non è abbastanza libero ed elastico un mercato del lavoro in cui i datori di lavoro possono licenziare:
1) per giusta causa
2) per giustificato motivo soggettivo ed oggettivo
3) per necessità economiche ed aziendali
4) per esigenze collettive etc.?

E’ quindi corretto sostenere che l’art. 18 è un falso problema per il mercato del lavoro. Ma perché allora da più parti si ritiene un problema questo art. 18? Dove è l’anomalia e quale la Cabala per risolverla?

Il problema è che noi operatori di giustizia abbiamo visto come vi possa essere un uso ed un effetto anomalo, intollerabile tanto per le aziende, quanto per i lavoratori.

Così abbiamo visto, in alcuni casi, operare la reintegra dopo oltre 10 anni e più dal licenziamento, per effetto del processo del lavoro, e normalmente una controversia dura anni ed anni.

Ma questo è una anomalia dell’art. 18 o è una anomalia della giustizia?

Questa Cabala dei numeri non deve essere risolta da astrologi e/o matematici; e non deve essere risolta in sede di mercato del lavoro con il Ministro Fornero, ma deve essere risolto a Via Arenula, al Ministero della Giustizia, con l’av. Severino.

La nostra Repubblica ha sempre avuto i migliori “processualisti” e contemporaneamente il peggiore processo civile: basterebbe che qualsiasi modesto esperto trovasse il modo per cui l’accertamento di merito, in sede giudiziaria, si esaurisca in non oltre sei mesi, con vantaggio delle imprese, delle aziende, dei lavoratori.

Su questo si può e si deve trattare per migliorare il tutto, ritrovando la strada di un riformismo vero che elimini gli ostacoli nei diritti di tutti.

Abbiamo visto come riforme possono essere approvate in tempi brevissimi: cosa impedisce che vi sia una corsia preferenziale o una precedenza assoluta per tutte le controversie con domanda di reintegra ex art. 18?”

Avv. G. SANTE ASSENNATO

Né tabù né talmud: ma quale cabala per il n.18??ultima modifica: 2012-01-30T10:41:00+01:00da vitegabry
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