Archivio mensile:maggio 2011

Minatori: L’Inps dice “no” alla loro pensione

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I sindacati chiedono l’intervento immediato del inistro Sacconi
Una vera e propria beffa quella che sta capitando a decine di minatori, molti dei quali ex dipendenti di aziende minerarie del Sulcis, che si sono visti comunicare dall’Inps il mancato accoglimento della domanda di pensione  perché anche loro soggetti alle Forche Caudine della legge “Tremonti”( la n.122 del luglio 2010, quella per intenderci che allunga le “finestre” pensionistiche di un anno, n.d.r.).

Eppure in più di una occasione – fanno sapere i sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil – l’Inps aveva (ed ha) ribadito che a questa “gestione speciale” stabilita da una legge del 1960 (la n.5,  n.d.r.) non si applicano le decorrenze previste per altre gestioni, proprio per la peculiarità di un settore che vede la maggioranza dei lavoratori operare nel sottosuolo.

Il paradosso, se non si interviene urgentemente, potrebbe essere per molti di loro quello di tornare a lavorare, nonostante accordi siglati nel settore, peraltro in crisi, prevedano decorrenze applicate  secondo la legge del 1960, tuttora in atto.

Filctem, Femca, Uilcem hanno immediatamente chiesto l’intervento urgente del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi.

Istat – Rapporto preoccupante ….

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Istat – Rapporto preoccupante ….

….. con una crisi che ha riportato indietro le lancette di quasi dieci anni

In Italia ”la crisi ha portato indietro le lancette della crescita di ben 35 trimestri, quasi dieci anni” e l’attuale ”moderata ripresa” ne ha fatti recuperare 13. E’ quanto si legge nel rapporto annuale dell’Istat, in cui si sottolinea anche che nel decennio 2001-2010 l’Italia ”ha realizzato la performance di crescita peggiore tra tutti i Paesi dell’Unione europea, con un tasso medio annuo di appena lo 0,2% contro l’1,3% registrato dall’Ue e l’1,1% dell’Uem”.        

Sono quasi due milioni gli italiani con limitazioni della salute non  raggiunti da alcun tipo di sostegno. Si tratta di persone che vivono sole o con altre persone con limitazioni, o in un contesto familiare parzialmente o del tutto incapace di è residente nel Mezzogiorno. 

Sono circa 800 mila le donne licenziate o messe in condizione di doversi dimettere a causa di una gravidanza.  Si tratta dell’8,7% delle madri che lavorano o che hanno lavorato in passato e la percentuale sale al 13,1% per le donne giovani nate dopo il 1973.In generale, sottolinea l’Istat, il 15% delle donne smette di lavorare per la nascita di un figlio. 

Sono circa un quarto gli italiani (il 24,7% della popolazione, piu’ o meno 15 milioni) ”che sperimentano il rischio di povertà o di esclusione sociale”. Si tratta di un valore superiore alla media Ue che e’ del 23,1%.

Nel mondo del lavoro, a causa della crisi, si è diffusa ”la condizione di precarieta”: la quota di lavoratori con contratti a tempo determinato o collaborazioni ha raggiunto ”il 30,8% del totale dei giovani occupati, mantenendosi oltre il milione di unita”’.         

L’oltre mezzo milioni di occupati in meno (-2,3%) in due anni è, quindi, il risultato di una perdita di 501 mila posti tra gli under 30 (-13,2%), di un calo dei 322 mila unità nella fascia d’età compresa tra i 30 e i 49 anni (-2,3%) e di un aumento di 291 mila occupati tra gli over-50 (+5,2%).

(ANSA).

Seminario per esperti della prevenzione all’Università di Napoli

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Normative a confronto

Si terrà il 24 maggio p.v. a Napoli, presso l’Università Federico II, facoltà di medicina e chirurgia, un seminario indirizzato ai medici del lavoro, medici competenti, esperti della prevenzione sul tema dell’inidoneità lavorativa per infortunio o malattia professionale o malattia comune e sulle malattie professionali alla luce delle recenti novità normative.

Il seminario sarà coordinato dal responsabile della Consulenza medico legale dell’Inca Cgil nazionale, dr. Marco Bottazzi.

Immigrazione – la doppia espulsione non è ostativa alla sanatoria colf e badanti

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Comunicato stampa dell’Associazione studi fiuridici sull’immigrazione

La c.d. “doppia espulsione” non è ostativa alla sanatoria colf e badanti del settembre 2009: lo stabilisce un’importante sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato.

L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato (massimo organo della giustizia amministrativa), in data 10.5.2011, ha definitivamente messo la parola fine alla controversa questione della ’ammissibilità alla regolarizzazione 2009 di colf e badanti degli stranieri condannati per non avere eseguito le espulsioni (si tratta di un meccanismo complesso della legge Bossi-Fini secondo cui lo straniero espulso deve allontanarsi immediatamente e se non lo fa viene arrestato e penalmente punito). Secondo una circolare del Capo della polizia non poteva beneficiare della regolarizzazione lo straniero che aveva avuto una condanna di quel tipo. Sulla questione la giurisprudenza si è divisa sino alla decisione  dell’Adunanza Plenaria che ha deciso la non ostatività di quei tipi di condanna. La decisione giunge dopo la nota sentenza della Corte di giustizia dell’U.E. del 28 aprile scorso che ha decretato il de profundis dei reati della Bossi-Fini di inosservanza della espulsione, in quanto incompatibili con la disciplina comunitaria delle decisioni di rimpatrio. Conseguentemente il Consiglio di Stato, ritenendo abolito tale reato ha deciso che le relative condanne non possono essere ostative alla regolarizzazione del 2009. Termina così felicemente l’odissea – durata oltre un anno e mezzo – di colf, badanti e datori di lavoro (italiani e non) che potranno finalmente regolarizzare i loro rapporti di lavoro e, con essi, evitare le pesanti sanzioni penali, amministrative e contributive.

Tale decisione si inserisce felicemente nel novero dei provvedimenti giudiziari che hanno cassato talune innovazioni fortemente volute dall’attuale compagine governativa in materia di immigrazione:

– aggravante di clandestinità: dichiarata incostituzionale nel 2010;
– omessa esibizione del permesso di soggiorno da parte di irregolari: abolitio criminis ad opera delle Sezioni Unite della Corte di cassazione il 24.2.1011;
– reato di disobbedienza all’ordine di allontanamento: incompatibile col diritto europeo e pertanto abolito per opera della CGE e di tre sentenze della Corte di cassazione del 28 aprile;
– esclusione dalla sanatoria del 2009 per “doppia espulsione”: illegittima ad opera del Consiglio di Stato.

www.asgi.it

Lavori usuranti e benefici pensionistici

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Pubblicate le norme per l’accesso anticipato al pensionamento

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 108 dell’11 maggio 2011 ed entrerà in vigore il 26 maggio 2011, il decreto legislativo n. 67 del 21 aprile 2011 recante norme in materia di accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti.

La disposizione di legge è volta a consentire ai lavoratori dipendenti impegnati in lavori o attività connotati da un particolare indice di stress psico-fisico, di maturare il diritto al trattamento pensionistico di anzianità con un anticipo di età rispetto alla generalià dei lavoratori dipendenti.

Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del suddetto decreto legislativo è prevista l’emanazione da parte del Ministero del lavoro di concerto con il Ministero dell’economia di un decreto attuativo per definire nel dettaglio gli aspetti procedurali.

In attesa del decreto attuativo, ci limitiamo a fare delle prime considerazioni sull’applicazione del dispositivo di legge in favore dei potenziali destinatari dei benefici previsti per lo svolgimento di lavori usuranti che hanno cessato l’attività lavorativa e che hanno maturato i requisiti ridotti per il diritto a pensione.

Alcuni destinatari dell’anticipo pensionistico, che hanno cessato l’attività lavorativa dal 1° luglio 2008 e che hanno perfezionato i requisiti agevolati previsti per i lavoratori dipendenti “usurati”, potrebbero conseguire la pensione di anzianità con decorrenza dal 1° giugno 2011.

Infatti, sono destinatari del provvedimento i lavoratori che maturano i requisiti per il diritto a pensione di anzianità anticipata dal 1° luglio 2008 ed i benefici spettano con effetto dalla prima decorrenza utile dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo.

In altre parole i lavoratori dipendenti che hanno cessato l’attività lavorativa e che negli ultimi dieci anni hanno svolto attività lavorative usuranti per un periodo di tempo pari ad almeno sette anni, compreso l’anno di maturazione dei requisiti, potrebbero conseguire la pensione di anzianità dal 1° giugno 2011, ovviamente se in possesso dei previsti requisiti (anagrafici, contributivi, quota) e nel rispetto del regime delle decorrenze delle pensioni di anzianità.

Ad esempio, un lavoratore, destinatario dei benefici per lavoro usurante che ha maturato i requisiti ridotti per il diritto a pensione nel 1° semestre 2010 e che ha perso il lavoro, per acquisire il diritto a pensione di anzianità dal 1° giugno 2011 deve presentare all’Istituto previdenziale, presso il quale è iscritto, la domanda di accesso al beneficio completa di documentazione e di elementi di prova, in data certa, dai quali emerga la sussistenza dei requisiti necessari per l’anticipo del pensionamento (tipologia delle attività svolte, i periodi di espletamento di dette attività, dimensione ed assetto organizzativo dell’azienda).

Contestualmente o, comunque, entro il mese di maggio il lavoratore deve presentare, pur in assenza della comunicazione dell’esito della domanda di riconoscimento dei benefici da parte dell’Istituto previdenziale, anche la domanda di pensione di anzianità.

Le sedi del patronato Inca dislocate su tutto il territorio nazionale, sono a disposizione per fornire ulteriori e più dettagliate informazioni.

Notizie dal Ministero del Lavoro

 
Notizie
 
 

 

13 maggio 2011

Cinque per mille
Pubblicati gli elenchi dei soggetti che hanno chiesto di accedere al beneficio per l’esercizio finanziario 2011
 
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato gli elenchi dei soggetti che hanno presentato domanda di iscrizione per accedere al beneficio del 5 per mille per l’esercizio finanziario 2011 (anno d’imposta 2010), con particolare riferimento a:

– enti del Volontariato;
– enti della ricerca scientifica e dell’Università;
– enti della Ricerca Sanitaria;
– associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI ai fini sportivi, che svolgono una rilevante attività di carattere sociale.

Per ulteriori informazioni vai alla Sezione dedicata del sito dell’Agenzia delle Entrate

n. 465 del 19 maggio 2011

Direzione Provinciale del Lavoro di Modena  

 

www.dplmodena.it  

                                                                                                                                                                                            

NEWSLETTER LAVORO

n. 465 del 19 maggio 2011

 

 newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro

 

   Le Novità in materia di Lavoro                                           

>    Min.Interno: utilizzo del modello Q per le nuove assunzioni di cittadini extracomunitari

Il Ministero dell’Interno ha emanato la circolare prot. 3666/2011, con la quale ha comunicato che in caso di assunzione di un cittadino extracomunitario regolarmente soggiornante in Italia, il datore di lavoro dovrà ancora trasmettere alla Questura il contratto di soggiorno su modello “Q”.

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>    TFR: aggiornato il coefficiente di rivalutazione per il mese di aprile 2011

Il TFR accantonato al 31 dicembre 2010 va rivalutato per i lavoratori che hanno cessato il loro rapporto tra il 15 aprile ed il 14 maggio 2011, dell’1,689595%.

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>    INPS: accesso ispettivo, potere di diffida e verbalizzazione unica

L’INPS fornisce, al proprio personale ispettivo, le indicazioni operative in ordine alla corretta ed omogenea applicazione della normativa in materia di accesso ispettivo e verbalizzazione unica.

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>    INPS: contributi dovuti dai concedenti per i piccoli coloni e compartecipanti familiari – anno 2011

L’INPS comunica i contributi dovuti dai concedenti per i piccoli coloni e compartecipanti familiari per l’anno 2011.

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>    Governo: pubblicato il c.d. “decreto dello sviluppo”

Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato il Decreto Legge 13 maggio 2011, n. 70 “sullo sviluppo”, che è entrato in vigore il 14 maggio 2011.

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   Gli approfondimenti della DPL di Modena                              

>      Apprendistato: il perché di un cambiamento (Massi)

>      Il parere dei Consulenti del Lavoro sulla proroga dell’apprendistato (Camera)

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   Le Sentenze della di Cassazione in materia di lavoro            

>       Procedura di mobilità ed avviamento di lavoratori disabili

>       Intermediazione di manodopera ed indulto

>       Infortuni sul lavoro e costituzione in parte civile delle Organizzazioni Sindacali

>       Avviamento al lavoro del disabile e rifiuto del datore di lavoro

>       Licenziamento e ricollocazione del lavoratore

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A Perugia, il 23 maggio Sit in di protesta degli invalidi civili

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“A Perugia, il 23 maggio prossimo, alle ore 10, davanti alla sede regionale dell’Inps, in via Canali. sit in di protesta degli invalidi civili contro i disservizi derivanti dalla nuova procedura telematica, fortemente voluta dall’Inps, introdotta per decreto dal 1° gennaio 2010.

L’iniziativa, promossa dall’Inca e dal Coordinamento di associazioni umbre per il rispetto dei diritti delle persone con disabilità (cui hanno aderito, fra gli altri la Federazione italiana per il superamento dell’handicap, il Forum del terzo settore, la lega dei consumatori, cittadinanza attiva, oltre ai sindacati pensionati di Cgil, Cisl e Uil) è rivolta anche contro la campagna diffamatoria – si legge in un comunicato stampa -, orchestrata da alcuni settimanali  e quotidiani con l’avallo dell’INPS, tende a far transitare l’idea che l’Umbria sia il Paradiso dei Falsi Invalidi (da Panorama del 24/3/2011: “Delle 100.000 verifiche straordinario dello scorso anno ne sono state definite finora 47.000 con il 23 % delle revoche ma con punte del 53 % in Sardegna e del 47 % in Umbria”  o ancora
L’Umbria con il 6,8 % e la Sardegna con il 6,6 % sono le regioni con le maggiori percentuali di invalidi civili rispetto alla popolazione”).

Nello stesso giornale si è persino arrivati a mettere in copertina una  vignetta con un  Pinocchio in carrozzina con l’epiteto “SCROCCONI”.

“Denunciamo  l’assoluta non veridicità di queste affermazioni – continua la nota -, dovute ad un modo FALSO di fare statistica. Ma soprattutto contestiamo la strisciante operazione culturale che vuole minare dalle fondamenta la  normativa in materia, stravolgendo di fatto i principi ispiratori della  Convenzione ONU sui diritti delle Persone con disabilità.

“Delle 417 indennità revocate in Umbria nell’anno 2010, pari all’8,4 %  dei 3857 casi esaminati ( e non al 47 % come dice Panorama), il 50 % riguardava malati oncologici, sottoposti a trattamenti chemioterapici, in  seguito fortunatamente guariti. Sul   rimanente 50 % si aprirà un contenzioso giudiziario, di cui si vedranno gli sviluppi”.

“E qui si apre il discorso sull’INPS che continua ad applicare dei propri criteri di valutazione  nel riesaminare in modo sistematico tanti casi di invalidità civile, in modo difforme dalla normativa vigente, con il solo obiettivo di tagliare le prestazioni economiche e fare cassa”.

“Così può accadere – affermano i promotori della protesta -, come è effettivamente accaduto, che un giovane cerebroleso di bell’aspetto si veda togliere l’indennità di accompagnamento perché “non sembra un malato”,  o che decine di persone vadano a sottoporsi a visita INPS in ambulanza, tanto stanno bene. E si continuano a sottoporre a visita disabili dalla nascita e a chiedere le mappe cromosomiche a persone affette da sindrome di Down. Esiste un diritto dei disabili che non può essere abbattuto dal fuoco delle bugie”.

4 e 5 giugno “La pasta dell’Auser che aiuta gli anziani nelle principali piazze italiane”

 

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Contro la solitudine e l’emarginazione degli anziani solidarietà e legalità unite per sostenere il Filo d’Argento, il telefono amico degli anziani

Sabato 4 e domenica 5 giugno 2011, torna nelle principali piazze italiane, “la Pasta dell’Auser”, l’appuntamento con la solidarietà  a sostegno del Filo d’Argento Auser, il servizio di telefonia sociale che aiuta gli anziani soli.

La Pasta dell’Auser è un  aiuto concreto e un gesto di amicizia  a favore di  milioni di persone anziane in Italia che vivono in solitudine. I volontari dell’associazione  distribuiranno gli spaghetti biologici frutto del Progetto Libera Terra che, grazie alla legge 109 del 1996, restituisce alla collettività beni confiscati alle mafie con l’obiettivo di sviluppare un circuito economico legale e virtuoso.

Solidarietà e legalità unite insieme con la “La Pasta dell’Auser”, buona due volte perché unisce il sapore della solidarietà a quello dell’impegno per la legalità e la giustizia. 
 
L’iniziativa è mirata al sostegno delle attività promosse dal  Filo d’Argento Auser, una rete di solidarietà rivolta agli anziani soli a rischio di emarginazione che attraversa tutta l’Italia. Il numero Verde Nazionale gratuito (800995988)  è attivo tutto l’anno festivi compresi dalle 8 alle 20.  

I volontari si impegnano in attività di compagnia telefonica, trasporto per visite e controlli, accompagnamento per servizi vari,  aiuto per piccoli interventi domiciliari, consegna della spesa e dei farmaci, informazioni. 

In un anno i 20.000  volontari del Filo d’Argento Auser  hanno realizzato oltre 2 milioni di interventi di aiuto a favore di 430.000 anziani in difficoltà. I punti di ascolto sono presenti in tutte le Regioni.

Il Filo d’Argento segue la fascia d’utenza più fragile, gli over 75 che vivono da soli, soprattutto donne. Opera contro la solitudine, il rischio di emarginazione, ma anche per la promozione del “benessere sociale” della popolazione anziana.  

Con i servizi di trasporto sociale e sanitario, il Filo d’Argento  cerca di rispondere ad una domanda di mobilità molto forte  da parte degli anziani. Si va dalla visita ad amici e parenti, alle visite ai propri cari al cimitero, all’accompagnamento alle funzioni religiose, fino al trasporto per visite specialistiche, terapie, controlli o altre prestazioni sanitarie.  I trasporti di persone in un anno sono stati oltre 1 milione, in questo servizio si concentra il 54% delle attività di aiuto alla persona. 
 
Sono 5  milioni e 600mila gli anziani che vivono in totale solitudine, in condizioni di fragilità ed a rischio di emarginazione sociale. Da oltre 20 anni la rete Auser è impegnata a restituire  la speranza e il sorriso a migliaia di anziani soli.

Corte di Giustizia su part-time verticale annuo

 

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L’anzianità contributiva va computata prendendo in considerazione anche i periodi non lavorati

La Corte di Giustizia europea ha emanato il 10 giugno 2010 una sentenza sul part time verticale annuo ed i suoi effetti nel computo dell’anzianità contributiva.

Confermando che la normativa dell’Unione europea  riconosce la legittimità del calcolo della pensione effettuato secondo la regola del “pro rata temporis” nel caso di lavoro a tempo ridotto,  la Corte di Giustizia con la sentenza sopracitata esclude  che la  stessa regola possa essere applicata  per il conseguimento del diritto a pensione  dei lavoratori con contratto di lavoro part time verticale annuo per i quali l’anzianità contributiva va computata prendendo in considerazione anche i periodi non lavorati.

La sentenza della Corte europea trae origine da una causa intentata da alcuni  dipendenti dell’Alitalia,  che avevano richiesto ed ottenuto la trasformazione del proprio rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale di tipo verticale ciclico; di conseguenza, essi avevano lavorato in alcuni mesi dell’anno  ma non in altri. L’INPS considerava, quali periodi contributivi utili per la pensione, solo i periodi lavorati escludendo quelli di inattività e ricorreva. La Corte d’Appello di Roma decideva quindi di sospendere il procedimento e sottoponeva il caso alla Corte di Giustizia europea per  la valutazione della conformità alla direttiva europea e in particolare al principio di non discriminazione della normativa italiana che omette di considerare, nell’anzianità contributiva utile per l’acquisizione della pensione, i periodi non lavorati nel contratto di part time verticale.

Verifica esistenza in vita pensionati all’estero

 

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Nuova campagna di verifica Inps

I pensionati residenti all’estero sono nuovamente tenuti a dimostrare la loro esistenza in vita. L’iniziativa risponde ad un preciso obbligo del contratto di fornitura del servizio, teso ad evitare il pagamento di prestazioni a persone diverse dai legittimi beneficiari.

La nuova campagna di verifica è iniziata nel mese di maggio per i pensionati residenti nel continente americano, nel mese di giugno inizierà la verifica nei restanti paesi (Europa, Africa, Asia, Oceania) e a luglio interesserà i pensionati con pagamenti semestrali (in tutto il mondo).

Saranno interessati tutti i pensionati che non hanno fornito all’Istituto un certificato di esistenza in vita con data di validità successiva al 1 settembre 2010. Come è noto, pur essendo da tempo scaduta la competenza dell’ICBPI per il pagamento delle pensioni all’estero, il mandato è stato prorogato fino a settembre 2011 poiché ancora non è stato firmato il contratto con la Citibank.

I pensionati, per provare la loro esistenza in vita, devono riscuotere una mensilità di pensione presso uno sportello della Western Union. Successivamente saranno ripristinate le modalità di pagamento precedenti se la riscossione sarà effettuata entro il giorno 20 del mese corrispondente. I pensionati interessati dall’iniziativa avrebbero dovuto tempestivamente ricevere una lettera contenente tutte le indicazioni in merito alle modalità dell’accertamento. Queste lettere sono però partite in ritardo e i pensionati del continente americano non sono stati avvisati in tempo utile per la riscossione del rateo di pensione di maggio presso la Western Union.

Ciò ha creato notevoli disagi e proteste. Conseguentemente i Patronati del Cepa (Centro Patronati) hanno inviato all’INPS, in data 13 maggio, una nota critica, riepilogativa dei disagi creatisi e una richiesta di incontro con la Direzione Generale dell’INPS su tale specifica problematica.

I pensionati residenti all’estero possono rivolgersi per maggiori informazioni alle sedi del patronato Inca i cui indirizzi sono reperibili sul sito www.inca.it.