Archivi giornalieri: 22 maggio 2011

A Perugia, il 23 maggio Sit in di protesta degli invalidi civili

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“A Perugia, il 23 maggio prossimo, alle ore 10, davanti alla sede regionale dell’Inps, in via Canali. sit in di protesta degli invalidi civili contro i disservizi derivanti dalla nuova procedura telematica, fortemente voluta dall’Inps, introdotta per decreto dal 1° gennaio 2010.

L’iniziativa, promossa dall’Inca e dal Coordinamento di associazioni umbre per il rispetto dei diritti delle persone con disabilità (cui hanno aderito, fra gli altri la Federazione italiana per il superamento dell’handicap, il Forum del terzo settore, la lega dei consumatori, cittadinanza attiva, oltre ai sindacati pensionati di Cgil, Cisl e Uil) è rivolta anche contro la campagna diffamatoria – si legge in un comunicato stampa -, orchestrata da alcuni settimanali  e quotidiani con l’avallo dell’INPS, tende a far transitare l’idea che l’Umbria sia il Paradiso dei Falsi Invalidi (da Panorama del 24/3/2011: “Delle 100.000 verifiche straordinario dello scorso anno ne sono state definite finora 47.000 con il 23 % delle revoche ma con punte del 53 % in Sardegna e del 47 % in Umbria”  o ancora
L’Umbria con il 6,8 % e la Sardegna con il 6,6 % sono le regioni con le maggiori percentuali di invalidi civili rispetto alla popolazione”).

Nello stesso giornale si è persino arrivati a mettere in copertina una  vignetta con un  Pinocchio in carrozzina con l’epiteto “SCROCCONI”.

“Denunciamo  l’assoluta non veridicità di queste affermazioni – continua la nota -, dovute ad un modo FALSO di fare statistica. Ma soprattutto contestiamo la strisciante operazione culturale che vuole minare dalle fondamenta la  normativa in materia, stravolgendo di fatto i principi ispiratori della  Convenzione ONU sui diritti delle Persone con disabilità.

“Delle 417 indennità revocate in Umbria nell’anno 2010, pari all’8,4 %  dei 3857 casi esaminati ( e non al 47 % come dice Panorama), il 50 % riguardava malati oncologici, sottoposti a trattamenti chemioterapici, in  seguito fortunatamente guariti. Sul   rimanente 50 % si aprirà un contenzioso giudiziario, di cui si vedranno gli sviluppi”.

“E qui si apre il discorso sull’INPS che continua ad applicare dei propri criteri di valutazione  nel riesaminare in modo sistematico tanti casi di invalidità civile, in modo difforme dalla normativa vigente, con il solo obiettivo di tagliare le prestazioni economiche e fare cassa”.

“Così può accadere – affermano i promotori della protesta -, come è effettivamente accaduto, che un giovane cerebroleso di bell’aspetto si veda togliere l’indennità di accompagnamento perché “non sembra un malato”,  o che decine di persone vadano a sottoporsi a visita INPS in ambulanza, tanto stanno bene. E si continuano a sottoporre a visita disabili dalla nascita e a chiedere le mappe cromosomiche a persone affette da sindrome di Down. Esiste un diritto dei disabili che non può essere abbattuto dal fuoco delle bugie”.

4 e 5 giugno “La pasta dell’Auser che aiuta gli anziani nelle principali piazze italiane”

 

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Contro la solitudine e l’emarginazione degli anziani solidarietà e legalità unite per sostenere il Filo d’Argento, il telefono amico degli anziani

Sabato 4 e domenica 5 giugno 2011, torna nelle principali piazze italiane, “la Pasta dell’Auser”, l’appuntamento con la solidarietà  a sostegno del Filo d’Argento Auser, il servizio di telefonia sociale che aiuta gli anziani soli.

La Pasta dell’Auser è un  aiuto concreto e un gesto di amicizia  a favore di  milioni di persone anziane in Italia che vivono in solitudine. I volontari dell’associazione  distribuiranno gli spaghetti biologici frutto del Progetto Libera Terra che, grazie alla legge 109 del 1996, restituisce alla collettività beni confiscati alle mafie con l’obiettivo di sviluppare un circuito economico legale e virtuoso.

Solidarietà e legalità unite insieme con la “La Pasta dell’Auser”, buona due volte perché unisce il sapore della solidarietà a quello dell’impegno per la legalità e la giustizia. 
 
L’iniziativa è mirata al sostegno delle attività promosse dal  Filo d’Argento Auser, una rete di solidarietà rivolta agli anziani soli a rischio di emarginazione che attraversa tutta l’Italia. Il numero Verde Nazionale gratuito (800995988)  è attivo tutto l’anno festivi compresi dalle 8 alle 20.  

I volontari si impegnano in attività di compagnia telefonica, trasporto per visite e controlli, accompagnamento per servizi vari,  aiuto per piccoli interventi domiciliari, consegna della spesa e dei farmaci, informazioni. 

In un anno i 20.000  volontari del Filo d’Argento Auser  hanno realizzato oltre 2 milioni di interventi di aiuto a favore di 430.000 anziani in difficoltà. I punti di ascolto sono presenti in tutte le Regioni.

Il Filo d’Argento segue la fascia d’utenza più fragile, gli over 75 che vivono da soli, soprattutto donne. Opera contro la solitudine, il rischio di emarginazione, ma anche per la promozione del “benessere sociale” della popolazione anziana.  

Con i servizi di trasporto sociale e sanitario, il Filo d’Argento  cerca di rispondere ad una domanda di mobilità molto forte  da parte degli anziani. Si va dalla visita ad amici e parenti, alle visite ai propri cari al cimitero, all’accompagnamento alle funzioni religiose, fino al trasporto per visite specialistiche, terapie, controlli o altre prestazioni sanitarie.  I trasporti di persone in un anno sono stati oltre 1 milione, in questo servizio si concentra il 54% delle attività di aiuto alla persona. 
 
Sono 5  milioni e 600mila gli anziani che vivono in totale solitudine, in condizioni di fragilità ed a rischio di emarginazione sociale. Da oltre 20 anni la rete Auser è impegnata a restituire  la speranza e il sorriso a migliaia di anziani soli.

Corte di Giustizia su part-time verticale annuo

 

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L’anzianità contributiva va computata prendendo in considerazione anche i periodi non lavorati

La Corte di Giustizia europea ha emanato il 10 giugno 2010 una sentenza sul part time verticale annuo ed i suoi effetti nel computo dell’anzianità contributiva.

Confermando che la normativa dell’Unione europea  riconosce la legittimità del calcolo della pensione effettuato secondo la regola del “pro rata temporis” nel caso di lavoro a tempo ridotto,  la Corte di Giustizia con la sentenza sopracitata esclude  che la  stessa regola possa essere applicata  per il conseguimento del diritto a pensione  dei lavoratori con contratto di lavoro part time verticale annuo per i quali l’anzianità contributiva va computata prendendo in considerazione anche i periodi non lavorati.

La sentenza della Corte europea trae origine da una causa intentata da alcuni  dipendenti dell’Alitalia,  che avevano richiesto ed ottenuto la trasformazione del proprio rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale di tipo verticale ciclico; di conseguenza, essi avevano lavorato in alcuni mesi dell’anno  ma non in altri. L’INPS considerava, quali periodi contributivi utili per la pensione, solo i periodi lavorati escludendo quelli di inattività e ricorreva. La Corte d’Appello di Roma decideva quindi di sospendere il procedimento e sottoponeva il caso alla Corte di Giustizia europea per  la valutazione della conformità alla direttiva europea e in particolare al principio di non discriminazione della normativa italiana che omette di considerare, nell’anzianità contributiva utile per l’acquisizione della pensione, i periodi non lavorati nel contratto di part time verticale.

Verifica esistenza in vita pensionati all’estero

 

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Nuova campagna di verifica Inps

I pensionati residenti all’estero sono nuovamente tenuti a dimostrare la loro esistenza in vita. L’iniziativa risponde ad un preciso obbligo del contratto di fornitura del servizio, teso ad evitare il pagamento di prestazioni a persone diverse dai legittimi beneficiari.

La nuova campagna di verifica è iniziata nel mese di maggio per i pensionati residenti nel continente americano, nel mese di giugno inizierà la verifica nei restanti paesi (Europa, Africa, Asia, Oceania) e a luglio interesserà i pensionati con pagamenti semestrali (in tutto il mondo).

Saranno interessati tutti i pensionati che non hanno fornito all’Istituto un certificato di esistenza in vita con data di validità successiva al 1 settembre 2010. Come è noto, pur essendo da tempo scaduta la competenza dell’ICBPI per il pagamento delle pensioni all’estero, il mandato è stato prorogato fino a settembre 2011 poiché ancora non è stato firmato il contratto con la Citibank.

I pensionati, per provare la loro esistenza in vita, devono riscuotere una mensilità di pensione presso uno sportello della Western Union. Successivamente saranno ripristinate le modalità di pagamento precedenti se la riscossione sarà effettuata entro il giorno 20 del mese corrispondente. I pensionati interessati dall’iniziativa avrebbero dovuto tempestivamente ricevere una lettera contenente tutte le indicazioni in merito alle modalità dell’accertamento. Queste lettere sono però partite in ritardo e i pensionati del continente americano non sono stati avvisati in tempo utile per la riscossione del rateo di pensione di maggio presso la Western Union.

Ciò ha creato notevoli disagi e proteste. Conseguentemente i Patronati del Cepa (Centro Patronati) hanno inviato all’INPS, in data 13 maggio, una nota critica, riepilogativa dei disagi creatisi e una richiesta di incontro con la Direzione Generale dell’INPS su tale specifica problematica.

I pensionati residenti all’estero possono rivolgersi per maggiori informazioni alle sedi del patronato Inca i cui indirizzi sono reperibili sul sito www.inca.it.

Disabilità e discriminazione

Uguaglianza nel lavoro: una sfida continua

Limitato accesso all’istruzione, alla formazione professionale e al reinserimento, fino alle differenze salariali rispetto al resto della popolazione attiva e all’esclusione da alcune professioni. Sono queste al mondo le forme più diffuse di discriminazione nel lavoro per le persone con disabilità secondo quanto afferma un rapporto dell’Ufficio internazionale del lavoro (Ilo) dal titolo “Uguaglianza nel lavoro: una sfida continua”.

Secondo quanto riporta lo studio, circa il 10% della popolazione mondiale, ovvero circa 650 milioni di persone, presenta una disabilità fisica, mentale, sensoriale o intellettuale. Di questi, oltre 470 milioni sono in età lavorativa. “Secondo i dati disponibili – si legge nello studio -, il tasso di occupazione di queste persone è molto più basso rispetto alle persone che non hanno disabilità”. Difficile fare delle stime accurate a causa delle differenze nelle definizioni nazionali e nei metodi statistici utilizzati. Negli Stati Uniti, infatti, un’indagine del Dipartimento del Lavoro ha rilevato come le persone con disabilità abbiano un tasso di disoccupazione del 16,2%, a fronte di un tasso del 9,2% per persone senza disabilità. In Svezia, invece, nel 2008, il 62% delle persone con disabilita’ ha un lavoro rispetto al 75% delle persone non disabili. In generale, però, si nota come le persone con disabilità abbiano salari più bassi. Negli Stati uniti, nel 2007, il reddito medio di una persona con disabilità con un lavoro a tempo pieno tutto l’anno era di 34.200 dollari, rispetto ai 40.700 dollari per le persone senza disabilità.

Discriminazione sul lavoro che viene messa in evidenza anche dalle denunce presentate dagli stessi disabili. Durante il 2008-09, la Commissione australiana per i diritti umani ha ricevuto 980 denunce relative alla disabilità, il 43% di tutte le denunce ricevute. Il 40% delle denunce relative alla disabilità sono collegate al lavoro. Oppure il caso canadese dove tra il 2007 e il 2009, 102 casi di discriminazione sul lavoro su un totale di 206 presentati alla Canadian human rights commission (Chrc) erano legati alla disabilità.

Le Nazioni unite, inoltre, stimano che l’80% delle persone con disabilità nei paesi in via di sviluppo vive nella povertà, molti dei quali nelle aree rurali. Secondo la Banca mondiale, inoltre, il 20% dei poveri del mondo soffre di qualche forma di disabilità. Un importante passo in avanti della normativa in questa materia è rappresentato dall’entrata in vigore della Convenzione delle Nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità. Negli ultimi anni, infatti, paesi come il Mozambico e il Kazakistan hanno adottato o modificato la loro legislazione del lavoro includendo misure rivolte alle persone con disabilità. Sono in diversi, però, i paesi che nel tempo si sono dotati di leggi contro le discriminazioni. Nel 2007, il Cile e la Corea hanno adottato norme che vietano la discriminazione della disabilità. Altri paesi, come la Thailandia (2007), Giordania (2007), Spagna (2007), Etiopia (2008), Malaysia (2008), Cambogia (2009) e Vietnam (2010), hanno adottato leggi specifiche in materia di diritti delle persone disabili. Non mancano, quindi, i segnali di speranza. In Giamaica, per esempio, nel corso del 2008 e del 2009, il governo ha stanziato 20 milioni di dollari giamaicani per un progetto destinato a fornire piccoli prestiti a persone con disabilità che desiderano avviare una propria attività. Nel Regno Unito, nel 2008, il governo ha invece garantito l’accesso al Programma di lavoro per 2.000 persone con difficoltà di apprendimento e 1.500 disabili mentali. In Slovenia, nel 2007, sono state inserite in programmi di formazione professionale il 27% di persone in più rispetto al 2006. Buoni esempi che vanno ad aggiungersi a quelli in tema di accessibilità degli ambienti di vita e di lavoro.

www.figliefamiglie

INPS: circolari e messaggi

 


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>>> Titolo:  Messaggio numero numero 11226 del 20-05-2011
  Contenuto:  Articolo 5, commi da 1 a 4, del decreto legge 2 luglio 2007, n. 81, convertito con modificazioni nella legge 3 agosto 2007, n. 127 (c.d. quattordicesima). Chiarimenti.
Tipologia:  MESSAGGIO

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>>> Titolo:  Messaggio numero numero 10994 del 18-05-2011
  Contenuto:  Si trasmette il comunicato stampa diramato in data odierna dall?Ufficio Stampa dell?Istituto alle agenzie di stampa e ai quotidiani a diffusione nazionale. Si interessano i responsabili della comunicazione per la più ampia diffusione sugli organi di informazione locali.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 11002 del 18-05-2011
  Contenuto:  Si fa seguito al messaggio n. 7201 del 22.03.2011, con il quale sono stati trasmessi gli elenchi delle strutture convenzionate, per comunicare a tutte le Strutture territoriali le ulteriori modifiche intervenute successivamente.
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Attivo Rls Cgil Roma e Lazio

 

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Presentazione ricerca Ires

Il 24 maggio p.v. alle ore 9.00 a Roma presso il Nuovo Teatro Colosseo, Via Capo d’Africa 29a, si terrà il consueto incontro con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza della Cgil di Roma e del Lazio.

Nel corso dell’incontro che ha lo scopo di informare e formare gli Rls per aiutare a far crescere una nuova cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, sarà presentata la ricerca dell’Ires Cgil “Infortuni e malattie professionali nel Lazio”.

Parteciperà all’iniziativa oltre all’Assessore alla Provincia, Smeriglio e l’Assessore al Comune, Bordoni anche l’on. Boccuzzi del Pd e Franca Gasparri della Presidenza dell’Inca.

Concluderà i lavori Claudio Di Berardino, segretario generale delal Cgil di Roma e del Lazio.

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