Invalidità civile: raccontiamola giusta

La protesta delle Associazioni umbre

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Il 23 maggio alle ore 10 è stato indetto un  sit in, davanti alla sede regionale dell’Inps sita a Perugia in Via Canali, dal Coordinamento di Associazioni umbre  per il rispetto dei diritti delle persone con disabilità (Cittadinanzattiva, Tribunale per i diritti del malato, Fish, Acu Umbria, Forum Terzo settore, Inca Cgil, Spi Cgil, Lega consumatori, Unione nazionale consumatori).

Le Associazioni protestano  per “la diffamatoria campagna di stampa che in questi ultimi mesi è stata orchestrata da alcuni settimanali  e quotidiani con l’avallo dell’INPS e che tende a far transitare l’idea che l’Umbria sia il Paradiso dei falsi invalidi (da Panorama del 24/3/2011: “Delle 100.000 verifiche straordinario dello scorso anno ne sono state definite finora 47.000 con il 23 % delle revoche ma con punte del 53 % in Sardegna e del 47 % in Umbria”  o ancora “L’Umbria con il 6,8 % e la Sardegna con il 6,6 % sono le regioni con le maggiori percentuali di invalidi civili rispetto alla popolazione”). Nello stesso giornale si è persino arrivati a mettere in copertina una  vignetta con un  Pinocchio in carrozzina con l’epiteto “scrocconi”.

“Denunciamo  – si legge ancora nel comunicato delle Associazioni umbre – l’assoluta non veridicità di queste affermazioni, dovute ad un modo falso di fare statistica. Ma soprattutto contestiamo la strisciante operazione culturale che vuole minare dalle fondamenta la  normativa in materia, stravolgendo di fatto i principi ispiratori della  Convenzione ONU sui diritti delle Persone con disabilità.

Delle 417 indennità revocate in Umbria nell’anno 2010, pari all’8,4 %  dei 3.857 casi esaminati (e non al 47 % come dice Panorama), il 50 % riguardava malati oncologici, sottoposti a trattamenti chemioterapici, in  seguito fortunatamente guariti. Sul   rimanente 50 % si aprirà un contenzioso giudiziario, di cui si vedranno gli sviluppi.

E qui si apre il discorso sull’INPS che continua ad applicare dei propri criteri di valutazione  nel riesaminare in modo sistematico tanti casi di invalidità civile, in modo difforme dalla normativa vigente, con il solo obiettivo di tagliare le prestazioni economiche e fare cassa.
Così può accadere, come è effettivamente accaduto, che un giovane cerebroleso di bell’aspetto si veda togliere l’indennità di accompagnamento perché “non sembra un malato”,  o che decine di persone vadano a sottoporsi a visita INPS in ambulanza, tanto stanno bene. E si continuano a sottoporre a visita disabili dalla nascita e a chiedere le mappe cromosomiche a persone affette da sindrome di Down.

Esiste un diritto dei disabili che non può essere abbattuto dal fuoco delle bugie : i Pinocchi sono loro!

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Invalidità civile: raccontiamola giustaultima modifica: 2011-05-10T12:31:05+02:00da vitegabry
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