Domande invalidità civile – Difesa e tutela dei cittadini

INCA1.jpg

NEWS

Mancata convocazione a visita e ritardo nella comunicazione del verbale definitivo

A 13 mesi dall’introduzione dell’invio telematico delle domande di invalidità civile, di handicap e disabilità, continuiamo a registrare come l’applicazione delle fasi procedurali da parte dell’Inps incida pesantemente sui diritti delle persone disabili e dei loro familiari, sui quali grava l’onere dell’assistenza.
 
Ci riferiamo principalmente alle domande presentate dal 1° ottobre 2010. L’Inps ha dato indicazioni di sottoporre tutti i verbali alla verifica della Commissione Medica Superiore a Roma che ha di fatto bloccato la definizione di migliaia di domande e ha allungato in modo inaccettabile i tempi.

A questo proposito c’è da sottolineare che, così facendo, l’Inps non rispetta nemmeno i tempi stabiliti dal proprio Regolamento (emanato ai sensi della legge n. 241/90 e s. m. i.), che prevede  90 giorni per il riconoscimento dell’invalidità civile. Consideriamo che per analogia lo stesso termine é applicabile anche al riconoscimento dell’handicap e della disabilità.
 
I danni sono importanti e gravi: si tratta di una sottrazione di diritti che finisce per incidere addirittura sul reddito del lavoratore disabile e dei suoi familiari che devono ricorrere ad altri espendienti per potersi curare o per assicurare la cura necessaria.
 
Quasi quotidianamente i giornali riportano denunce da parte dei patronati, dei Comitati Regionali Inps, di Cittadinanzattiva (in rappresentanza di oltre 70 associazioni) rispetto ad una situazione non più sopportabile. Non é legittimo infatti che l’Inps modifichi restrittivamente i criteri di valutazione sanitaria per la concessione dell’indennità di accompagnamento riportando a nuova vita i contenuti dell’emendamento al dl 78/2010 che fu bocciato dal Parlamento. 
 
Nei casi di mancata convocazione a visita e di ritardo, peraltro inaccettabile, nella consegna dei verbali definitivi e validati, il nostro patronato metterà in atto tutte le operazioni (diffida, azione legale, etc.) necessarie a tutelare e difendere soprattutto le persone per le quali  l’illeggittimo allungamento dei tempi é causa di disagi e difficoltà gravi e importanti.
 
E’ utile ricordare che, nel caso di una richiesta di riconoscimento di invalidità civile o di handicap, il verbale con l’esito dell’accertamento sanitario permette di accedere non solo alle prestazioni economiche ma anche ad altre prestazioni o agevolazioni (ad es. prestazioni a carico del welfare locale, Isee, agevolazioni fiscali, diritto al sostegno durante l’apprendimento e l’istruzione, bollo auto, inserimento in graduatoria per l’accesso alle case popolari, iscrizione al collocamento obbligatorio, 30 giorni per cura, esenzione ticket, esenzione del requisito reddituale per il datore di lavoro con limitazione dell’autosufficienza,  esenzione dal test di italiano per lo straniero richiedente il permesso CE per lungosoggiornanti con gravi limitazioni della capacità di apprendimento linguistico derivanti dall’età, ecc.).

 

 

Domande invalidità civile – Difesa e tutela dei cittadiniultima modifica: 2011-02-07T13:24:00+01:00da vitegabry
Reposta per primo quest’articolo

Un pensiero su “Domande invalidità civile – Difesa e tutela dei cittadini

  1. Ho presentato domanda di invalidità civile sono stato sottoposto a visita a dicembre 2010 e attendo il verbale che mi dovrebbe essere trasmesso. Per la verità gli uffici INPS dove risiedo hanno verificato che a sistema risulta l’invalidità riconosciuta del 50% ma il verbale e in fase di validazione fermo a Roma. Come me altri disabili attendono il verbale che deve arrivare. Le procedure telematiche hanno rallentato di molto le fasi concessorie dell’Iter.

I commenti sono chiusi.