Archivi giornalieri: 14 settembre 2010

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Sicurezza nei luoghi di lavoro: Lotito (Civ Inail) risponde al ministro Tremonti

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“Regole diverse per i piccoli non sono di per sé efficaci per la tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro. Fondamentale rimane soprattutto una politica della prevenzione mirata alla piccola impresa”. E’ questa la risposta di Franco Lotito, presidente del Civ Inail, all’articolo di Giulio Tremonti, pubblicato il 10 settembre sul “Corriere della sera”, nel quale il ministro richiama la necessità di liberare le piccole imprese dal rispetto delle norme, considerate eccessivamente burocratiche.

Lotito, in una lettera inviata a Tremonti, chiede di appurare in che modo l’opera di alleggerimento normativo possa determinare un salto di qualità nella condizione dell’infortunistica nella realtà della piccolissima impresa artigiana”.

“Insomma – sostiene Lotito – nutro qualche dubbio circa la possibilità che l’opera di alleggerimento normativo, ancorché utile, possa produrre di per sé un salto di qualità”.

“I dati dell’Inail – ricorda Lotito – dicono che l’indice di frequenza degli infortuni denunciati nelle aziende artigiane è di 36 ogni 1000 addetti, mentre quello delle imprese industriali in senso generale è di 28”.

“Dicono – continua Lotito – che l’indice di frequenza (nell’universo artigiano) nel settore delle costruzioni è di 78; che sale ad 89 nella produzione di mezzi di trasporto (auto, moto, navi, treni, ecc).

“I dati della Commissione “Morti Bianche” per conto loro dicono che nel 2007 su un totale di 1205 infortuni mortali ben 740 si sono verificati nell’universo della piccolissima impresa.”

Secondo il presidente del Civ Inail quindi “proprio questi dati possono testimoniare la sostanziale irrilevanza dell’impianto normativo dal punto di vista dell’efficacia dell’azione di tutela della salute. Quand’anche si liberasse l’imprenditore dagli obblighi burocratici che questo considera “di troppo”, il problema di come liberare il lavoratore (e sovente lo stesso imprenditore) della micro impresa dal rischio dell’infortunio rimane”.

In sostanza, chiarisce Lotito “quello che occorre è una vera e propria politica della Prevenzione mirata alla piccola impresa, fatta certo di normative più semplici ed accessibili, ma anche e soprattutto di cose concrete: insomma sostenendo investimenti che migliorino l’affidabilità della macchine, favorendo le buone pratiche, sostituendo l’assillo burocratico con la consulenza, mettendo a disposizione dei Rappresentanti per la Sicurezza della buona formazione, mettendo in campo forme di incentivo davvero efficaci, offrendo cioè all’impresa il vantaggio di uno scambio forte: zero infortuni, zero premi assicurativi.

“Parlo – conclude Lotito – di investimenti che un Istituto come l’Inail può e deve sostenere avendone i mezzi finanziari, la competenza professionale e l’esperienza”.

FITTHC: “Salva la salute dei lavoratori”

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La difesa della salute vince sul “look vintage”

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La Federazione internazionale dei lavoratori del tessile, dell’abbigliamento e del cuoio (FITTHC) ha accolto positivamente l’annuncio di Levis e H&M di eliminare la sabbiatura nella produzione mondiale di jeans.

“E’ la giusta decisione, per proteggere la salute dei lavoratori. H&M e Levis – tra i leaders mondiali di jeans –  indicano qual è la giusta strada da percorrere in questo campo adottando un comportamento socialmente responsabile” ha dichiarato Patrick Itschert, segretario generale della FITTHC. La posizione dei fabbricanti coincide con il pressante appello della FITTHC, lanciato due anni fa, di eliminare dappertutto nel mondo l’utilizzo della silice cristallina nella sabbiatura dei capi di abbigliamento.

Da allora la Federazione internazionale conduce una campagna di sensibilizzazione sui rischi mortali di questo processo che consiste nello spruzzo di sabbia con aria compressa con un effetto abrasivo del jeans. Il risultato è di un tessuto più morbido e con un look vintage di tendenza. Studi scientifici hanno dimostrato il nesso tragico tra sabbiatura e silicosi, una delle peggiori malattie polmonari.

Solo in Turchia, dal 2005 ad oggi più di 50 lavoratori sono morti a causa di questa malattia incurabile, contratta nelle fabbriche di jeans. La campagna, organizzata dai lavoratori, i loro sindacati, medici specializzati e organizzazioni della società civile, ha portato il governo turco ad aprile 2009 ad approvare una legge che proibisce questa tecnica. Purtroppo, dopo questa legge, molti produttori hanno semplicemente trasferito la fabbricazione in altri paesi dove vige una legislazione meno restrittiva, come l’Egitto, la Cina, il Bangladesh, il Pakistan ed altri.

Telemarketing e assicurazione Inail

Il rischio professionale …… corre sul filo

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In una recente nota (n. 5941/2010), l’Inail ha precisato che per le attività di Telemarketing ricorre l’obbligo di essere assicurati anche nel caso in cui sia previsto l’uso esclusivo del telefono a linea fissa e cioè in assenza di una connessione a centralini.
 
L’assicurazione INAIL, dunque, riguarda anche i lavoratori addetti alla propaganda commerciale (“call center out bound” conto terzi) che utilizzano un telefono a linea fissa, in quanto sussiste il rischio professionale dell’incendio innescato da possibili dispersioni, falsi contatti e surriscaldamenti.

L’attività di telemarketing prevede, nell’ambito del Call center, due modalità principali, telemarketing outbound (il contatto telefonico fra cliente e operatore avviene su iniziativa di quest’ultimo, il quale contatta uno o più clienti mediante liste di numeri di telefono usualmente fornite dall’azienda) e telemarketing inbound (le telefonate giungono al Call center direttamente dal cliente, di solito mediante la composizione di un numero verde; in questo caso l’operatore, oltre a fornire le informazioni richieste dal cliente, avrà il compito di indirizzare la telefonata verso lo scopo commerciale individuato dall’azienda).

L’INAIL già in precedenza aveva affermato (nota INAIL n. 467 del 17 gennaio 2007) che, sotto il profilo del requisito oggettivo, “è soggetto all’obbligo assicurativo il personale addetto ai centralini telefonici e agli sportelli automatizzati, in quanto operante in ambienti organizzati caratterizzati dal funzionamento di apparecchiature elettroniche complesse”.

Nel 2009 (nota 6862 del 2 luglio) , aveva precisato, inoltre che “l’uso dell’apparecchio telefonico è comunque sufficiente per affermare l’esistenza del requisito oggettivo ai fini della tutela infortunistica per il personale di un call center, anche in assenza di centralini o altri sportelli automatizzati”.

Il rischio è, quindi, legato all’uso degli apparecchi o delle macchine è presunto per legge e non ammette prova contraria,  rendendo così obbligatoria l’iscrizione all’Inail per il personale addetto all’uso del telefono a linea fissa, anche in assenza di collegamento a centralini o ad altri sportelli automatizzati, così come disposto, tra l’altro, dai commi 1 e 4 dell’art.1 del DPR n.1124/65.

INPS: circolari e messaggi


Gentile Cliente,
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni > INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi

 

>>> Titolo:  Circolare numero numero 123 del 08-09-2010
  Contenuto:  Convenzione fra l?INPS e la Cassa Assicurativa Rischio Vita per i dipendenti dell?industria alimentare per la riscossione dei contributi destinati al finanziamento della Cassa Assicurativa.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 122 del 08-09-2010
  Contenuto:  Convenzione fra l?INPS e le Associazioni CONFARTIGIANATO Imprese, CNA, CASARTIGIANI, CLAAI, CISL, UIL per la riscossione dei contributi da destinare al finanziamento del sistema bilateralità artigiana.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 121 del 08-09-2010
  Contenuto:  Convenzione tra l?INPS e l?A.M.P.I. (Associazione Mediterranea Piccole Imprese) ai sensi dell?art. 18 della legge 23 luglio 1991 n. 223, per la riscossione dei contributi associativi dovuti dai propri iscritti sulle prestazioni temporanee. Istruzioni procedurali e contabili. (Circolare 2006, n.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 120 del 08-09-2010
  Contenuto:  Convenzione fra l?INPS e la Confederazione Europea dei Sindacati Autonomi del Commercio (C.E.S.A.C.) per la riscossione dei contributi di assistenza contrattuale, ai sensi della legge 4 giugno 1973, n.311. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 119 del 07-09-2010
  Contenuto:  Trasmissione telematica delle certificazioni di malattia all?Inps. Nuove modalità di invio degli attestati ai datori di lavoro pubblici e privati tramite PEC.
Tipologia:  CIRCOLARE