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Una giornata di studio su “Il ruolo del Patronato nella tutela del diritto del malato” è indetta per il 24 aprile p.v. presso il Centro Congressi Hotel Savoia Country di Bologna, dall’AIMM (Associazione nazionale malati di Meniere) con la partecipazione del patronato Inca e i pazienti dell’Unità di otorinolaringoiatria dell’Ospedale Maggiore di Bologna. L’incontro analizzerà il ruolo svolto dal patronato per la tutela dei malati e le possibili sinergie da sviluppare tra il patronato e l’Associazione stessa per corrispondere al meglio alle esigenze di assistenza e conoscenza dei diritti degli affetti da tale sindrome.
Una malattia, quella di Meniere che, descritta per la prima volta dal medico Prosper Ménière nel 1861, è u causata da un aumento della pressione dei fluidi dell’orecchio interno (labirinto), che provoca attacchi ricorrenti di sordità, tinnito (ronzii o fischi in una o ambedue le orecchie), vertigini (gravi problemi di equilibrio), nausea, vomito, una sensazione di pressione aumentata all’interno dell’orecchio, tutti sintomi che riducono notevolmente la qualità della vita degli affetti da tale sintomatologia.
Per l’Inca parteciperanno: Franca Gasparri del Collegio di Presidenza e Marco Bottazzi, coordinatore medico legale del patronato della Cgil.
Da qualche mese ho attacchi ricorrenti di sordità, tintinnio (ronzii o fischi in nell’orecchio sx ), vertigini (gravi problemi di equilibrio), nausea, vomito, una sensazione di pressione aumentata all’interno dell’orecchio, tutti sintomi che riducono notevolmente la qualità della vita degli affetti da tale sintomatologia alcuni giorni addirittura sono in condizioni pietosi in dieci giorni con frequenza di ogni cinque giorni ho avuto vomico per circa un’ora, sudorazione abbondante e afflosciamento sono andato in ospedale senza essere refertata alcuna diagnosi, un’altro medico del policlinico di Catanzaro dopo avermi ascoltato e visitato sospetta la sindrome di meniere. mi domando in queste condizioni posso continuare a svolgere il proprio lavoro senza limitazioni oppure devo segnalare il tutto al datore di lavoro.
Maurizio
Non sono in grado di entrare nel merito della tua domanda, posso solo consigliarti di consultare il tuo medico di famiglia che ti farà eventualmente sottoporre a tutti gli accertamenti clinici necessari, e deciderete insieme alla fine il da farsi, anche nei confronti dell’azienda. Ti saluto e ti ringrazio della visita