Archivi giornalieri: 21 settembre 2021

Esonero contributivo decreto Sostegni bis: prime indicazioni

Esonero contributivo decreto Sostegni bis: prime indicazioni

Il decreto Sostegni bis ha previsto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali, fruibile entro il 31 dicembre 2021, per i datori di lavoro privati dei settori del turismo e degli stabilimenti termali e del commercio, nonché del settore creativo, culturale e dello spettacolo.

L’esonero contributivo è riconosciuto a partire dal 26 maggio 2021, nel limite del doppio delle ore di integrazione salariale già fruite nei mesi di gennaio, febbraio e marzo. Ai fini del riconoscimento del beneficio, pertanto, i datori di lavoro devono aver fruito, almeno parzialmente, dei trattamenti di integrazione salariale nei mesi di gennaio e/o febbraio e/o marzo 2021.

Con la circolare INPS 21 settembre 2021, n. 140 si forniscono le prime indicazioni operative, specificando quali datori di lavoro possono accedere al beneficio, l’assetto, la misura e la durata dell’esonero. Con apposito messaggio saranno fornite le istruzioni per richiedere l’esonero e le modalità di compilazione delle dichiarazioni contributive da parte dei datori di lavoro.

Cumulo pensione con redditi da lavoro autonomo: dichiarazione a INPS

Il messaggio 21 settembre 2021, n. 3154 ricorda che i titolari di pensione sono tenuti a produrre all’Ente erogatore della pensione la dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo riferiti all’anno precedente, entro lo stesso termine previsto per la dichiarazione ai fini IRPEF per lo stesso anno.

I titolari di pensione con decorrenza compresa entro il 2020, soggetti al divieto di cumulo parziale della pensione con i redditi da lavoro autonomo, avranno perciò tempo fino al 30 novembre 2021 per comunicare all’INPS i redditi da lavoro autonomo conseguiti lo scorso anno.

I pensionati soggetti al divieto di cumulo della pensione con i redditi da lavoro autonomo, che svolgono nell’anno in corso attività di lavoro autonomo, sono tenuti a comunicare anche il reddito che prevedono di conseguire nel 2021.

Il messaggio indica, inoltre, le categorie di pensionati esclusi dall’obbligo di dichiarare i redditi da lavoro autonomo e chiarisce quali sono i redditi da dichiarare, la modalità di presentazione della dichiarazione e il regime sanzionatorio che sarà eventualmente applicato.

Il Presidente Tridico all’evento su protezione sociale e PNRR

Il Presidente Tridico all’evento su protezione sociale e PNRR

Venerdì 24 settembre il Presidente dell’INPS Pasquale Tridico parteciperà all’evento “La protezione sociale in Italia fra Covid e PNRR” (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), organizzato dall’Università degli Studi di Milano.

Nel programma (pdf 205KB) i relatori e le indicazioni per iscriversi e seguire l’incontro online.

Ticket di licenziamento: chiarimenti sulla contribuzione dovuta

Ticket di licenziamento: chiarimenti sulla contribuzione dovuta

L’Istituto, con la circolare 17 settembre 2021, n. 137, interviene nuovamente in merito all’obbligo di versamento del cd. ticket di licenziamento, introdotto dall’articolo 2, commi da 31 a 35, della legge 92/2012, per fornire chiarimenti sulla contribuzione dovuta.

In particolare, la circolare fornisce indicazioni sulla misura del contributo e sulla determinazione della base di calcolo (massimale ASpI e NASpI ).

La circolare fa riferimento, inoltre, al versamento del contributo in misura maggiore o minore di quella dovuta per rinviare a un successivo messaggio, nel quale saranno illustrate le indicazioni operative per la regolarizzazione dei periodi di paga scaduti alla data di pubblicazione della circolare.

La circolare INPS 19 marzo 2020, n. 40 aveva già fornito un quadro riepilogativo delle fattispecie che comportano l’obbligo di versamento del ticket e delle tipologie contrattuali per le quali, invece, il contributo non è dovuto.

Francesco Casula e Tonino Bussu

La trasmissione condotta dal Prof. Francesco Casula, storico e studioso di lingua e letteratura sarda, proporrà 16 personaggi sardi (scrittori, romanzieri, poeti, cantadores, amanti della lingua sarda, militanti del movimento linguistico) che dialogheranno con il conduttore sullo status del

Pensioni

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 21 Settembre 2021 9:21 | Ultimo aggiornamento: 21 Settembre 2021 9:23
Pensione a 63 anni solo per i lavori gravosi. Quindi...tutti gravosi: da 65 a 203
Pensione a 63 anni solo per i lavori gravosi. Quindi…tutti gravosi: da 65 a 203 FOTO ANSA

Pensione, a fine anno scadono i tre anni di sperimentazione di Quota 100, cioè la legge che consente di andare in pensione con 62 anni di età e 38 di contributi previdenziali. Il risultato dell’esperimento è stato che in pensione anticipata sono andati circa trecentomila italiani che in gran parte avevano buoni lavori e discrete retribuzioni. Insomma è andato in pensione prima chi si poteva permettere un assegno pensionistico un po’ tagliato. Se Quota 100 voleva essere un aiuto a chi guadagna poco proprio non lo è stato. E questa mano data invece a chi poteva permettersi di andare in pensione prima è costata la modica cifra di 12/15 miliardi (le stime oscillano). Insomma una sperimentazione fallimentare.

 
 

La bandiera della pensione prima

Quota 100 non può che essere ammainata, anzi si è ammainata da sola. Ma sventola la bandiera dell’andare in pensione prima. Prima di che? Prima dell’età pensionabile tanto di legge quanto teorica in Italia. Sarebbe 66/67 anni di età. Ma tra eccezioni e agevolazioni varie l’età effettiva in cui si va in pensione in Italia (dati Inps) oscilla tra i 62 e i 63 anni. All’omaggio alla bandiera della pensione prima non si sottrae nessuna forza politica, tanto meno sindacale.

 

Dopo Quota 100?

Dopo Quota 100 che a dicembre finisce come tenere alta la bandiera della pensione prima? La Lega che di Quota 100 è stata lo sponsor aveva proposto la proroga di Quota 100. Elementare e…sfacciato. I sindacati hanno chiesto pensione svincolata sostanzialmente dall’anagrafe e legata all’anzianità contributiva. Vie diverse ma convergenti verso l’obiettivo della pensione poco dopo i 60 anni di età. Però un nuovo o confermato abbassamento dell’età pensionabile in Italia mentre l’Italia ha firmato contratto con l’Europa che prevede come condizione l’utilizzo del miliardi europeo per altro che non siano le pensioni… E allora ecco la sperimenta creatività.

Ape sociale rafforzata

L’attenzione va messa sul “rafforzata”. L’Ape sociale è misura già in atto che facilita e anticipa sostegno previdenziale. Sostegno e anticipo che riguarda soprattutto gli addetti a lavori definiti gravosi, quelli insomma per cui a 65 anni di età o giù di lì è davvero troppo faticoso/pericoloso. Bene, giusto. Che c’entra però con la bandiera della pensione prima? C’entra perché i lavori definiti e riconosciuti come gravosi si avviano a diventare da 65 che erano a 203 che già si allineano e schierano, non esclusi ulteriori arruolamenti. Con tutto il rispetto per chi li svolge, anche il bidello o il macellaio diventano (Corriere della Sera) lavori gravosi.

Tutti gravosi, ci stanno tutti

Con due-trecento lavori gravosi che fanno andare in pensione prima l’età pensionabile italiana non viene abbassata ma in pensione ci si va prima. E quel prima sono i 63 anni di età che simulano l’addio a Quota 100 ma confermano il robusto sconto sull’età pensionabile di legge. E’ la quadratura del cerchio. Aggiungere opzione donna per la pensione e il cerchio è ancora più quadrato. Età pensionabile alta ma in pensione prima dell’età è piattaforma di lavoro che trova tutti i partiti interessati e disponibili.

San Matteo

 

San Matteo


San Matteo

autore Caravaggio anno 1602 titolo San Matteo e l’angelo
Nome: San Matteo
Titolo: Apostolo ed evangelista
Nascita: I secolo, Sconosciuto
Morte: I secolo, Sconosciuto
Ricorrenza: 21 settembre
Tipologia: Festa

S. Matteo, che prima si chiamava Levi, è l’autore del primo Vangelo, che scrisse in aramaico, ed è uno dei primi Apostoli che Gesù chiamò alla sua sequela.

Giudeo di nascita, figlio di Alfeo, secondo S. Marco egli esercitava il mestiere di gabelliere in Cafarnao. Quando il Maestro Divino gli disse di seguirlo, stava appunto seduto al banco delle gabelle sulle rive del lago. Ecco il tratto evangelico : « E Gesù tornò verso il mare; e tutto il popolo andava a lui e li ammaestrava. E nel passare vide Levi d’Alfeo, seduto al banco della gabella, e gli disse : Seguimi. Ed egli, alzatosi, lo segui ».

Mirabile generosità! Matteo aveva un ufficio che gli assicurava una certa agiatezza. Ma questa pronta rinuncia ai beni per seguire Gesù gli meritò una tale abbondanza di grazia da raggiungere le più alte cime della perfezione cristiana. S. Matteo ebbe in seguito la fortuna di ospitare in casa sua il Salvatore, onde i Farisei si scandalizzarono moltissimo, perché Gesù mangiava coi pubblicani e coi peccatori. Ma conosciamo la solenne risposta di Gesù: « Non son venuto per i sani, ma per i malati ».

Ricevuto lo Spirito Santo nella Pentecóste, predicò il Vangelo nella Giudea e nelle contrade vicine e poco dopo la dispersione degli Apostoli per il ‘mondo, scrisse il Vangelo destinato ai Giudei.

S. Matteo, siccome scriveva per i suoi connazionali, volle dimostrare che Gesù Crocifisso era il Messia aspettato, il Redentore d’Israele profetato dalle Scritture. Ad ogni passo infatti si trova l’espressione: « Come è stato scritto da Isaia profeta, dai profeti », ecc. ecc.; e minuziosamente prova come le profezie e le promesse dell’Antico Testamento si siano compiute in Gesù Cristo.

Predicò poi il Vangelo nell’Africa, in Etiopia, e si sa per testimonianza di Clemente Alessandrino, che praticava l’esercizio della contemplazione e conduceva vita austerissima, non mangiando altro che erbe, radici e frutta selvatica.

Fu trucidato da una squadra di feroci pagani, mentre celebrava il santo sacrificio. Le sue reliquie furono trasportate dopo trecento anni in Bretagna, e di qui nella sontuosissima cattedrale a lui dedicata nella città di Salerno.

Martirio di San Matteo

autore Caravaggio anno 1599-1600 titolo Martirio di san Matteo

Come gli altri Evangelisti, anche S. Matteo è figurato dai quattro misteriosi animali descritti dal profeta Ezechiele, e nell’Apocalisse da S. Giovanni. È comune sentenza dei Ss. Padri della Chiesa che l’animale che aveva la figura quasi d’uomo raffigura S. Matteo, il quale appunto comincia il Vangelo colla generazione temporale di Gesù.

PRATICA. Ad onore di S. Matteo leggiamo oggi un tratto di Vangelo.

PREGHIERA. Ci vengano in aiuto, o Signore, le preghiere del tuo beato apostolo ed evangelista Matteo, affinché ciò che non ottengono le nostre forze, ci sia donato per sua intercessione.

MARTIROLOGIO ROMANO. Festa di san Matteo, Apostolo ed Evangelista, che, detto Levi, chiamato da Gesù a seguirlo, lasciò l’ufficio di pubblicano o esattore delle imposte e, eletto tra gli Apostoli, scrisse un Vangelo, in cui si proclama che Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abramo, ha portato a compimento la promessa dell’Antico Testamento.

Il Cristo benedicente

titolo Il Cristo benedicente
autore Fernando Gallego anno 1492

IL TETRAMORFO

Il tetramorfo è una raffigurazione iconografica di “Quattro esseri viventi” citati nell’Apocalisse accanto al Trono dell’Altissimo e divenuti simbolo degli Evangelisti, derivano dalle creature dal quadruplice aspetto descritte dal profeta Ezechiele nel racconto della sua visione: “Avevano sembianza umana, ma ciascuno quattro volti e quattro ali. Le loro gambe erano diritte e i piedi simili agli zoccoli di un bue, lucenti come bronzo fuso. Di sotto le ali, ai lati apparivano mani d’uomo; tutti e quattro avevano lo stesso aspetto e identiche ali. Il loro aspetto era: davanti d’uomo, di leone a destra, di bue a sinistra e di aquila dietro.”

Sant’Ireneo di Lione fu il primo a collegare il quaternario con i Vangeli, specificando come il leone esprima il concetto della regalità, il bue del sacrificio, l’uomo dell’incarnazione e l’aquila dello Spirito che sorregge la Chiesa.

Fu invece san Girolamo ad associare gli “animali” agli Evangelisti:

  • il Vangelo di Matteo inizia con l’incarnazione ed è simboleggiato dall’uomo simili ad un angelo, probabilmente perché egli insiste, con la genealogia, sull’umanità di Gesù;
  • Marco è raffigurato con un leone il suo racconto comincia con la figura del Battista, “Voce di uno che grida nel deserto”;
  • Luca è simboleggiato con un bue ovvero con un vitello, simbolo del sacrificio di Zaccaria che apre il vangelo;
  • Giovanni, infine viene raffigurato con un’aquila, compie con il suo Prologo al Vangelo con una visione maggiormente spirituale e teologica, rivolta verso l’Assoluto.