Archivi giornalieri: 12 settembre 2021

Contributo a fondo perduto perequativo: dichiarazione al 30 settembre

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Contributo a fondo perduto perequativo: dichiarazione al 30 settembre

L’Agenzia delle entrate ha individuato i quadri in Dichiarazione dei Redditi per accedere al contributo a fondo perduto perequativo.

L’Agenzia delle entrate ha individuato i quadri delle dichiarazione dei redditi 2020 e 2019 che devono essere confrontati ai fini della verifica dei requisiti per accedere al contributo a fondo perduto perequativo. Il riferimento è al contributo a fondo perduto spettante alle imprese che hanno subito un calo di utile. A differenza degli altri contribuito a fondo perduto erogati durante l’emergenza Covid-19, quello perequativo tiene conto non del calo di fatturato ma del calo di utile.

Ecco in chiaro tutte le ultime novità.

Contributo a fondo perduto perequativo: cos’è e come funziona

Il D.L. 73/2021, decreto Sostegni-bis, ha introdotto il c.d. fondo perduto perequativo.

Nello specifico, il contributo a fondo perduto è riconosciuto  a favore di tutti i soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione o che producono reddito agrario, titolari di partita IVA residenti o stabiliti nel territorio dello Stato. Il contributo a fondo perduto, in ogni caso, non spetta ai soggetti la cui partita IVA risulti non attiva alla data del 25 luglio 2021. Data di entrata in vigore del decreto Sostegni-bis.

I potenziali beneficiari devono avere un monte ricavi-compensi 2019 non superiore a 1o milioni di euro.

Il contributo a fondo perduto  spetta a condizione che vi sia un peggioramento del risultato economico d’esercizio (calo di utile) relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020, rispetto a quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019. Il calo di utile deve essere  pari o superiore alla percentuale definita con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze.

Ancora, l’ammontare del contributo a fondo perduto è determinato applicando al calo di utile la percentuale che verrà definita con un ulteriore decreto del Ministro dell’economia e delle finanze. L’importo spettante sarà calcolato al netto dei contributi a fondo perduto per Covid-19 eventualmente già riconosciuti dall’Agenzia delle entrate.

I quadri della dichiarazione dei redditi da confrontare

Considerati i dati da confrontare per verificare il calo di utile, con il provvedimento del 4 settembre 2021, Prot. n. 227357/2021, l’Agenzia delle entrate ha individuato gli specifici campi delle dichiarazioni dei redditi nei quali sono indicati gli ammontari dei risultati economici d’esercizio da confrontare ai fini dell’accesso al contributo a fondo perduto.

Successivamente, con un ulteriore provvedimento, l’Agenzia delle entrate definirà: il modello, le istruzioni e le specifiche tecniche per presentare telematicamente le istanze con cui richiedere il contributo.

Ad oggi, non è ancora possibile richiedere il contributo.

Le indicazioni per i contribuenti forfettari

Possono accedere al contributo a fondo perduto perequativo anche i contribuenti in regime forfettario o quelli in regime dei c.d di vantaggio, ex minimi.

Nello specifico, per i soggetti citati, i dati da confrontare sono contenuti rispettivamente ai righi:

  • LM36, col. 1.
  • LM8, col. 1.

Dovrà essere preso in considerazione il reddito d’impresa e di lavoro autonomo forfettario (analitico se nel regime di vantaggio) al lordo delle perdite.

Difatti, i contribuenti in regime forfettario dovranno considerare il reddito 2020 e 2019, reddito abbattuto applicando gli indici di redditività corrispondenti all’attività svolta.

Proroga dell’invio della dichiarazione: si passa dal 10 al 30 settembre

Una delle condizioni per richiedere il contributo a fondo perduto perequativo è l’invio della dichiarazione dei redditi 2021 entro il 10 settembre 2021. Rispetto al termine ordinario del 30 novembre.

Tale condizione ha portato a numerose e sostenute lamentele soprattuto da parte dei Commercialisti chiamati ad anticipare la scadenza per l’invio del modello Redditi, in un periodo già fin troppo impegnativo per via delle varie scadenze di Settembre.

E’ proprio di ieri la pubblicazione di un comunicato stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze che annuncia l’imminente emanazione del Dpcm che dispone la proroga al 30 settembre, del termine di presentazione del modello Redditi 2021, per coloro che intendono accedere al contributo a fondo perduto perequativo.

Per tutti gli altri contribuenti, invece, la scadenza per l’invio del modello dichiarativo resta il 30 novembre.

A breve, dopo l’approvazione del decreto MEF, l’Agenzia delle entrate detterà le modalità di presentazione dell’istanza telematica per richiedere il contributo a fondo perduto.

Attenzione, l’istanza andrà presentata direttamente o tramite il proprio consulente di fiducia, entro 30 giorni dalla data di avvio della procedura telematica.

L’importo del contributo non potrà essere superiore a 150 mila euro.

Ad ogni modo, il contributo a fondo perduto in esame non rileva:

  • ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap e
  • del rapporto di deducibilità degli interessi passivi e dei componenti negativi.

In alternativa all’accredito cash sul conto corrente,  il contribuente può optare per il riconoscimento dell’intero sostegno sotto forma di credito d’imposta. Credito d’imposta da utilizzare in compensazione (senza applicazione degli ordinari limiti di compensazioni ), presentando l’F24 esclusivamente tramite i servizi telematici delle Entrate.

Santissimo Nome di Maria

 

Santissimo Nome di Maria


Santissimo Nome di Maria

autore Ilian Rachov titolo Madonna col Bambino
Nome: Santissimo Nome di Maria
Titolo: L’amore di Maria verso il Figlio
Ricorrenza: 12 settembre
Tipologia: Memoria facoltativa

Dopo il nome di Gesù non v’è nome più dolce, più potente, più consolante che quello di Maria; nome dinanzi a cui s’inchinano riverenti gli Angeli, la terra si allieta, l’inferno trema.

Tre sono i principali significati di questo nome:
Mare: dall’ebraico Maryam, nome adatto ad esprimere la sovrabbondanza delle grazie sparse sopra di lei. Come invero tutti i fiumi sboccano nell’oceano, così tutti i tesori delle grazie celesti, tutte le eccelse prerogative e carismi furono versati sopra l’anima della Vergine, la quale è chiamata: « Madre di grazie ».

Amarezza: anche questo conviene moltissimo alla Vergine il cui cuore nuotò in un mare di angoscia, precisamente come aveva predetto il Profeta: « Immenso come il mare è il tuo cordoglio ». Come la Vergine era stata colmata più di tutti i Santi di grazia, così più di tutti loro doveva bere il calice amaro della passione del suo Figliuolo Gesù.

 

Stella: con questo appellativo la Chiesa invoca la Vergine nel bellissimo inno « Ave, Maris Stella ». S. Bernardo intreccia sapientemente a questo significato le più belle pagine di eloquenza e le più consolanti considerazioni: « Ella è la pura e gloriosa stella che sorge da Giacobbe ed illumina tutto il mondo; la sua luce brilla nei cieli e penetra negli abissi, percorre la terra, infiamma d’amor divino ogni cuore, suscita le virtù e distrugge il vizio. Ella è la candida e dolce stella dalla Provvidenza innalzata sopra il profondo mare dell’universo, per illuminarlo con lo splendore del suo esempio ». Maria è ancora giubilo al cuore, melodia soave all’orecchio, balsamo salutare ad ogni sorta di miserie; come l’arcobaleno indica la fine della tempesta ed annunzia il ritorno della calma, così il nome di Maria entrato in un’anima ne allontana il peccato e la dispone alla pace col Signore.

Il culto del Santissimo Nome della beata Vergine Maria che il Martirologio Romano ricorda in questo giorno, rievoca l’ amore della Madre di Dio verso il suo Figlio santissimo ed è proposta ai fedeli la figura della Madre del Redentore, perché sia invocata con profonda devozione. E’ un culto che si diffuse nel corso dei secoli in tutta la Chiesa, ed i Pontefici arricchirono d’indulgenze l’invocazione dei nomi di Gesù e di Maria.

Nel 1513 il Papa Giulio II da Roma concesse alla Spagna una festa in onore del nome di Maria. San Pio V la sopprese, Sisto V la ripristinò e si estese poi nel 1671 al Regno di Napoli fino a raggiungere Milano. Dopo la vittoria riportata nel nome di Maria contro i Turchi da Giovanni Sobieski, re di Polonia, il Beato Pontefice Innocenzo XI il 12 settembre 1683, in memoria e grato del prodigio, estese questa festa a tutta la Chiesa, fissandola alla domenica fra l’Ottava della Natività. Fu infine san Pio X a riportarla al 12 settembre.

PRATICA. S. Bernardo ci raccomanda: «Nei pericoli, nelle angustie, nelle perplessità, invoca Maria. Un sì bel nome non si parta dalla tua bocca, non si parta dal tuo cuore ».

PREGHIERA. Deh! concedi, Dio onnipotente, che tuoi fedeli, i quali si rallegrano del nome e della protezione della SS. Vergine Maria, siano liberati, per la sua amorevole intercessione, da tutti i mali in terra, e meritino di giungere ai gaudii eterni nel cielo.

 

MARTIROLOGIO ROMANO. In questo giorno si rievoca l’ineffabile amore della Madre di Dio verso il suo santissimo Figlio ed è proposta ai fedeli la figura della Madre del Redentore perché sia devotamente invocata.

Santissimo Nome di Maria

autore Ilian Rachov titolo Madonna col Bambino

Scrive il Manzoni:

IL NOME DI MARIA

Tacita un giorno a non so qual pendice Salia d’un fabbro nazaren la sposa; Salia non vista alla magion felice D’una pregnante annosa;

E detto: “Salve” a lei, che in reverenti Accoglienze onorò l’inaspettata, Dio lodando, sclamò: Tutte le genti Mi chiameran beata.

Deh! con che scherno udito avria i lontani Presagi allor l’età superba! Oh tardo Nostro consiglio! oh degl’intenti umani Antiveder bugiardo!

 

Noi testimoni che alla tua parola Ubbidiente l’avvenir rispose, Noi serbati all’amor, nati alla scola Delle celesti cose,

Noi sappiamo, o Maria, ch’Ei solo attenne L’alta promessa che da Te s’udia, Ei che in cor la ti pose: a noi solenne È il nome tuo, Maria.

A noi Madre di Dio quel nome sona: Salve beata! che s’agguagli ad esso Qual fu mai nome di mortal persona, O che gli venga appresso?

Salve beata! in quale età scortese Quel sì caro a ridir nome si tacque? In qual dal padre il figlio non l’apprese? Quai monti mai, quali acque

Non l’udiro invocar? La terra antica Non porta sola i templi tuoi, ma quella Che il Genovese divinò, nutrica I tuoi cultori anch’ella.

In che lande selvagge, oltre quei mari Di sì barbaro nome fior si coglie, Che non conosca de’ tuoi miti altari Le benedette soglie?

O Vergine, o Signora, o Tuttasanta, Che bei nomi ti serba ogni loquela! Più d’un popol superbo esser si vanta In tua gentil tutela.

Te, quando sorge, e quando cade il die, E quando il sole a mezzo corso il parte, Saluta il bronzo, che le turbe pie Invita ad onorarte.

Nelle paure della veglia bruna, Te noma il fanciulletto; a Te, tremante, Quando ingrossa ruggendo la fortuna, Ricorre il navigante.

La femminetta nel tuo sen regale La sua spregiata lacrima depone, E a Te beata, della sua immortale Alma gli affanni espone;

A Te che i preghi ascolti e le querele, Non come suole il mondo, né degl’imiE de’ grandi il dolor col suo crudele Discernimento estimi.

Tu pur, beata, un dì provasti il pianto, Né il dì verrà che d’oblianza il copra: Anco ogni giorno se ne parla; e tanto Secol vi corse sopra.

Anco ogni giorno se ne parla e plora In mille parti; d’ogni tuo contento Teco la terra si rallegra ancora, Come di fresco evento.

Tanto d’ogni laudato esser la prima Di Dio la Madre ancor quaggiù dovea; Tanto piacque al Signor di porre in cima Questa fanciulla ebrea.

O prole d’Israello, o nell’estremo Caduta, o da sì lunga ira contrita, Non è Costei, che in onor tanto avemo, Di vostra fede uscita?

Non è Davidde il ceppo suo? Con Lei Era il pensier de’ vostri antiqui vati, Quando annunziaro i verginal trofei Sopra l’inferno alzati.

Deh! a Lei volgete finalmente i preghi, Ch’Ella vi salvi, Ella che salva i suoi; E non sia gente né tribù che neghi Lieta cantar con noi:

Salve, o degnata del secondo nome, O Rosa, o Stella ai periglianti scampo, Inclita come il sol, terribil comeOste schierata in campo.

Nome di Maria

PREGHIERA AL NOME DI MARIA

O potente Madre di Dio e Madre mia Maria, è vero che non sono degno neppure di nominarti, ma Tu mi ami e desideri la mia salvezza.

Concedimi, benché la mia lingua sia immonda, di poter sempre chiamare in mia difesa il tuo santissimo e potentissimo nome, perché il tuo nome è l’aiuto di chi vive e la salvezza di chi muore.

Maria purissima, Maria dolcissima, concedimi la grazia che il tuo nome sia da oggi in poi il respiro della mia vita. Signora, non tardare a soccorrermi ogni volta che Ti chiamo, poiché in tutte le tentazioni e in tutte le mie necessità non voglio smettere di invocarti ripetendo sempre: Maria, Maria. continua >>

INNO AL NOME DI MARIA

Inno al Nome di Maria

O dolce Nome, Maria, Maria,
speme e conforto dell’alma mia,
col cuor sul labbro, finché vivrò:
o dolce Nome, t’invocherò.

Allor che l’alba rimena il giorno,
allor che il sole fa in mar ritorno,
ovunque stia, ovunque andrò:
o dolce Nome, t’invocherò.

Nel mar crudele di questa vita,
se la mia nave andrà smarrita,
a te mia stella mi volgerò;
o dolce nome t’invocherò.

Tu sei la stella che fuga i venti,
che doma e placa l’onde frementi,
che mille e mille navi salvò:
o dolce Nome, t’ invocherò.

La sospirata placida calma
per te sicura godrà quest’alma:
per te beato ognor sarò:
o dolce Nome, t’ invocherò.

Perché sia lungi timore e doglia,
perché sia lungi ogni rea voglia,
a te, Maria. sol penserò:
o dolce Nome, t’ invocherò.

Quando al confine del viver mio,
a quel confine pur giunto anch’io,
l’estreme voci proferirò:
o dolce Nome, t’ invocherò.

In quei tremendi mortali affanni,
del fier nemico le insidie, i danni,
per sì bel nome non temerò:
o dolce Nome, t’ invocherò.