Archivio mensile:luglio 2017

Sant’ Alessio

 

Sant’ Alessio


Sant' Alessio

 
 
 
Nome: Sant’ Alessio
Titolo: Mendicante
Ricorrenza: 17 luglio
Protettore di: mendicanti

« Santo Alesso ‑ vi è detto ‑ fue figliuolo d’uno nobilissimo uomo di Roma, il quale aveva nome Eufemiano, il quale era il maggiore che visse nella corte dello Imperatore; ed era questo Eufemiano di tanta ricchezza e di tanta magnificenza, che continuamente aveva a suo servizio tremila donzelli, e’ quali istavano vestiti di vestimenta di seta e cintole d’oro. Ed era costui tanto misericordioso inverso de’ poveri, che ogni dì nella sua abitazione aveva tre mense di poveri pellegrini, d’orfani e di vedove ».

Alessio era nato quando Eufemiano e sua moglie, Egle, erano già vecchi; era cresciuto virtuosamente e, giunto in età adatta, aveva tolto per moglie una nobile e ricca fanciulla. La vigilia delle nozze, però, si legge ancora, « si tolse dalle sue stanze e partissi, e andonne occultamente al mare ».

Giunse per mare a Edessa, in Asia Minore, dove si fece povero volontario. « Ciò che aveva portato seco, diede ai poveri ‑ si legge ‑ e vestendosi di panni di vestimenta vile, si stava cogli altri poveri sotto il portico della chiesa della Vergine Maria a ricevere la limosina; e della limosina che riceveva, quella che era a lui di necessità, prendeva per sé, e l’altro dava alli poveri bisognosi ».

Il padre lo fece ricercare invano, dai suoi tremila servitori, alcuni dei quali giunsero anche a Edessa, lo videro, ma non lo riconobbero. Pianto ormai per morto, Alessio restò a Edessa per diciotto anni; poi riprese il mare e tornò a Roma. Per andare fino in fondo sulla via deIl’umiliazione, si presentò alla casa paterna, fingendosi un povero pellegrino. Fu accolto con la consueta generosità, e ospitato in un sottoscala del palazzo. Vi restò, ignoto a tutti, altri diciassette anni.

Sentendosi prossimo alla morte, versò su un foglio la propria confessione e aspettò, steso sotto la scala, il momento del trapasso. Quel giorno nella città, si udì una voce dal cielo dire: « Cercate l’uomo di Dio, che preghi per la città di Roma! ». « Cercate nel monte Aventino, in casa di Eufemiano ».

Eufemiamo cercò, e con lui cercò l’Imperatore, detto Arcadio Onorio, e con loro cercò il Papa, Innocenzo. Non trovarono nessuno, finché si ricordarono del pellegrino nel sottoscala. Era morto, « e la sua faccia ‑ si legge ‑ risplendeva a modo d’uno angiolo. Dal foglio di carta che egli stringeva sul petto, venne conosciuta la verità, e cioè che il pellegrino sconosciuto a tutti era proprio Sant’Alessio, scomparso alla vigilia delle nozze e vissuto di elemosine nella casa del proprio padre ».

L’ultimo discorso di Thomas Sankara

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29 anni fa un piccolo uomo dalla pelle nera sfidò i potenti del mondo.

Disse che la politica aveva senso solo se lavorava per la felicità dei popoli. Affermò, con il proprio esempio personale, che la politica era servizio, non potere o arricchimento personale. Sostenne le ragioni degli ultimi, dei diversi e delle donne. Denunciò lo strapotere criminale della grande finanza. Irrise le regole di un mondo fondato su di una competività che punisce sempre gli umili e chi lavora. E che arricchisce sempre i burattinai di questa stupida arena. Urlò che il mondo era per le donne e per gli uomini, tutte le donne e tutti gli uomini e che non era giusto che tanti, troppi, potessero solo guardare la vita di pochi e tentar di sopravvivere.

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Thomas Sankara e Fidel Castro

Nel luglio del 1987, in occasione della riunione dell’OUA (Organizzazione per l’Unità Africana) ad Addis Abeba, Thomas Sankara fece sentire la sua voce contro il debito africano (vedi video seguente).
Le sue idee al non determinato pagamento del presunto “debito pubblico” causarono disagio presso alcuni partecipanti all’assemblea che lo ritenevano un giovane in grado di sconvolgere il gioco di potere vigente in Africa.

Parole profetiche le sue quando disse “Se il Burkina Faso da solo, rifiuta di pagare il debito, non sarò qui alla prossima conferenza. Invece col sostegno di tutti, potremo evitare di pagare, destinando le nostre magre risorse al nostro sviluppo.”
Gli altri presidenti presenti in sala applaudirono con entusiasmo l’intervento di Sankara ma nessuno di loro poi aderì alle sue proposte, lasciandolo di fatto solo ed isolato.

Tre mesi dopo questo discorso Sankara venne assassinato (15 ottobre 1987) in un colpo di Stato organizzato dal’ex-compagno d’armi e collaboratore Blaise Compaoré con l’appoggio di Francia, Stati Uniti d’America e militari liberiani.

Oltre a ucciderlo, tentarono di cancellarne ogni memoria.

Madonna delCarmine

Beata Vergine Maria del Monte Carmelo

 Beata Vergine Maria del Monte Carmelo

Beata Vergine Maria del Monte Carmelo

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Nome: Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
Ricorrenza: 16 luglio

Il Monte Carmelo fu, fin dai tempi più remoti, assai famoso in Palestina ma oggi territorio israeliano. Su di esso infatti si ritiravano uomini di santa vita per onorarvi, ancor prima che nascesse, la Vergine Madre di Dio. Venne santificato pure da un lungo soggiorno che vi fece il profeta Elia.

Continuarono poi sempre pii solitari a ritirarsi sul Monte Carmelo, ma quando la spada di Maometto assoggettò la Palestina, a stento alcuni riuscirono a salvarsi nascondendosi nelle spelonche.

Verso il secolo XI, un pio sacerdote calabrese eresse sui ruderi di una cappella anteriore una chiesetta alla Vergine, ed, avendo raccolti altri compagni, ebbe dal patriarca di Gerusalemme una regola di vita. Ebbe così inizio l’ordine dei Carmelitani che fu poi approvato dai Sommi Pontefici Onorio II e Gregorio IX.

Ma la festa della Madonna del Carmine è strettamente legata al grande devoto della Vergine, S. Simone Stock. Era questi un inglese che, per onorare la Madre di Dio, si era dato ad austerissime discipline, rinnovando le mortificazioni dei primi eremiti. E quando, sul principio del xm secolo, l’Ordine Carmelitano si estese in Inghilterra, S. Simone, attratto dalla devozione che i Carmelitani professavano a Maria, volle entrare nel loro Ordinè. Accettato, chiese di vedere il Monte Carmelo, e così visitò a piedi nudi tutti i luoghi sacri della Palestina, trattenendovisi per ben sei anni. Solo Iddio è testimonio delle fervorose preghiere che il Santo fece su quel sacro suolo nelle notti silenziose!

Ed appunto in una di quelle notti gli apparve la Vergine che, consegnandogli uno scapolare, gli disse con dolcezza: Figlio, prendi il segnale del mio amore.

E che questo sia il segnale dell’amore di Maria ce lo dice il seguente versetto, riferito allo scapolare: Protego nunc, in morte juvo, post funera salvo! —Avranno, dice Maria, la mia protezione in vita, saranno da me aiutati in morte e dopo la morte li condurrò in cielo.

S. Simone, per soddisfare il desiderio della Regina del Cielo, con grande zelo propagò questa devozione, che si estese rapidamente.

Anche i Papi si tennero onorati di appartenere alla milizia di Maria, e concessero molte indulgenze agli ascritti. Il Privilegio sabatino che godono gli ascritti all’abitino del Carmine assicura la liberazione dal Purgatorio, per intercessione di Maria, il primo sabato dopo la morte.

La solennità della Beata Vergine del Carmine si celebra il 16 luglio, in ricordo dell’apparizione e della consegna dello scapolare a S. Simone.

Il Beniamino di Maria, l’apostolo dell’abitino del Carmine, morì proprio il 16 luglio del 1265 in età di oltre cento anni.

PRATICA. Impariamo ad amare Maria, e portiamo sempre sul nostro corpo l’abitino del Carmine.

PREGHIERA. O Dío, che decorasti l’ordine del Carmelo del titolo singolare della tua beatissima sempre Vergine e Madre Maria, concedi propizio che mentre oggi ne celebriamo la festa con solenne ufficio, muniti della sua protezione, meritiamo di giungere ai gaudi eterni.

Pensione anticipata

Pensione anticipata e Precoci, ultime notizie: Damiano e Sacconi contro Fornero

Tornano a parlare sulla riforma pensionistica Damiano e Sacconi e si scagliano contro l’adeguamento all’aspettativa di vita voluto dalla legge Fornero

 
 
 
 
Pensione anticipata e Precoci, ultime notizie: Damiano e Sacconi contro Fornero
 
 
 
 
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Le ultime novità sulle Pensioni anticipate per lavoratori precoci [VIDEO], quota 41 e le altre categorie che vorrebbero uscire dal mondo del lavoro arrivano dalla conferenza stampa tenuta dal Presidente della commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, e da quello della Commissione Lavoro al Senato Maurizio Sacconi. I due esponenti, da tempo a favore di maggior flessibilità del sistema pensionistico, sono intervenuti in una conferenza congiunta per chiedere al Governo di eliminare l’aumento dell’età pensionabile dovuto dall’adeguamento dell’aspettativa di vita, che alzerà la soglia a 67 anni, come previsto dalla Legge Fornero del 2011.

 
 
 

Ultime novità pensione anticipata e precoci: Parlano Sacconi e Damiano contro l’aspettativa di vita

Il nodo della questione legata alla pensione anticipata è piuttosto semplice.

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Moltissimi lavoratori nel 2011 sono stati obbligati a rinviare l’uscita dal mondo del lavoro a causa della riforma Fornero, e ora che nel 2017 sono ad un passo dall’agognato traguardo il rischio è che tutto possa slittare ancora di un anno per via del prossimo adeguamento dell’età all’aspettativa di vita. Questo meccanismo, introdotto sempre dalla Legge Fornero è al centro di molte polemiche, e i due Presidenti Sacconi e Damiano nella conferenza stampa di ieri hanno chiesto al Governo e al Parlamento di sospendere la norma o la posticipi. Ecco le dure parole contro la Fornero: “L’italia si caratterizza già ora per il primato globale dell’età di pensione. Fermo restando gli obiettivi di sostenibilità per il futuro, crediamo che un po’ di buon senso aiuterebbe gli italiani a ritrovare fiducia nel sistema previdenziale”.

Ma come bloccare questo aumento, già previsto per il prossimo autunno e che porterebbe l’età pensionabile a 67 anni? L’unico modo è una norma all’interno della prossima legge di Bilancio secondo quanto hanno suggerito ieri Damiano e Sacconi visto che i tempi sono molto stretti e non ci saranno altre finestre possibili per agire.

Pensioni anticipate e ultime novità precoci: età pensionabile a 70 anni nel 2050

Cesare Damiamo, parlando sulle #Pensioni per #precoci e per gli altri lavoratori ha poi lanciato l’allarme spiegando che questi adeguamenti biennali procedendo di questo passo porterebbero nel 2051 ad uscire dal lavoro a 70 anni. Damiano spiega infine come non si possa mantenere questa norma e che il Governo ed il parlamento devono affrontare la situazione tramite “Una nuova normativa che impedisca il procedere di questa gradualità nel corso del tempo”.

Intanto anche i sindacati sembrano confermare il loro appoggio, con Susanna Camusso che ha ribadito come questa questione vada affrontata il prima possibile e sia una cosa prioritaria da sistemare.

La Camusso ha anche chiesto al Governo di fornire risposte che fino ad oggi non sono mai arrivate e ha sollecitato una maggior chiarezza da parte dell’esecutivo su questo punto. Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con il presidente della Commissione lavoro? Fatecelo sapere e se volete restare aggiornati con tutte le novità sulle pensioni anticipate e su quelle per i precoci cliccate segui in alto, noi continueremo a seguire tutto quello che accade anche in questa calda estate e vi riporteremo le notizie passo dopo passo.

 

Malattie rare: riconosciuto nesso causale

Tumori professionali

Malattie rare: riconosciuto nesso causale 

di Lisa Bartoli

Anche una malattia rara come l’angiosarcoma epitelioide può essere di origine professionale. E’ quanto ha stabilito il Giudice del lavoro di Taranto,  che ha condannato l’Inail a pagare agli eredi di un dipendente dello stabilimento siderurgico tarantino, deceduto nel 2011 a causa del tumore, sia la rendita ai superstiti sia l’una tantum, previste dall’articolo 85 del DPR 1124/65.

La sentenza, emessa il 7 luglio scorso ( n. 2702), giunge dopo lo svolgimento di ben due consulenze tecniche medico legali, a dimostrazione di quanto sia stato difficile l’accertamento del nesso causale tra malattia e lavoro.  “La recente decisione – commenta Massimiliano Del Vecchio, consulente legale di Inca, che ha patrocinato il ricorso – è importante perché da un lato conferma i gravissimi rischi da esposizione a diossina patiti dai lavoratori addetti allo stabilimento siderurgico di Taranto, dall’altro perché attribuisce la natura di tecnopatia ad una patologia rara come l’angiosarcoma epitelioide”.   

Certificata comunque una esposizione prolungata  del lavoratore (dal 1969 al 1994) a sostanze fortemente nocive, come l’amianto e la diossina, le due perizie medico legali hanno avuto esiti diversi: nella prima, il consulente tecnico, dopo aver premesso che l’angiosarcoma epitelioide è una raro tumore che colpisce i tessuti molli, la cui genesi non è nota, conclude a sfavore del riconoscimento dell’origine lavorativa della patologia, attribuendo il valore di “una  modesta concausa all’insorgenza della malattia”: “non posso affermare – si legge nel testo della perizia riportato in sentenza – che trattasi di patologia di certa od elevata probabilità/di probabile origine professionale. Ritengo però di non dover escludere totalmente una concausa chimica (diossina) legata ad altre attività lavorative e/o all’ambiente della cokeria/ed area sottoprodotti”.

La seconda perizia, disposta dal tribunale di Taranto che ha ritenuto “non appaganti” le conclusioni, ribalta l’esito precedente, dopo le obiezioni sollevate dal legale di Inca, in difesa del riconoscimento del nesso causale, ponendo in risalto i 26 anni di esposizioni “a significative dosi di diossina”, subite dal lavoratore, che hanno favorito “mutazioni cellulari” (e, quindi, la trasformazione neoplastica). Da ciò la decisione del giudice del lavoro di ritenere l’angiosarcoma epitelioide, “responsabile del decesso del lavoratore” e “concausalmente ascrivibile all’attività lavorativa”.

 

Documentazione per domande di Ape sociale

Documentazione per domande di Ape sociale

Per edili, vale dichiarazione delle Casse

Gli operai edili, che vogliono presentare domanda di Ape sociale, potranno sostituire le attestazioni dei datori di lavoro per certificare le mansioni svolte in via continuativa, con una idonea dichiarazione sottoscritta dai responsabili delle Casse edili, così come era stato più volte richiesto dai sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil, che lamentavano le difficoltà di questi lavoratori nel rintracciare tutti i datori di lavoro presso cui hanno svolto l’attività.

Lo ha precisato il ministero del Lavoro in una nota, diffusa il 13 luglio, sottolineando che il documento rilasciato dalle Casse edili dovrà essere allegato alla domanda telematica di Ape sociale, accompagnato da una dichiarazione del lavoratore richiedente nella quale preciserà di essere nell’impossibilità di rintracciare i datori di lavoro. Ciò consentirà, avverte la nota ministeriale, ai competenti uffici del Ministero del lavoro, dell’Inail e dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro le verifiche di loro competenza.
“Una prima vittoria”, ha commentato Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil. “Il mio primo pensiero – aggiunge – va a quei lavoratori, circa 2mila dei 23mila over 63, che stanno ancora sulle impalcature, che possono tirare un sospiro di sollievo e forse finalmente poter guardare al proprio futuro con maggiore serenità. Sapere di aver contribuito, insieme a Filca e Feneal, a modificare una circolare ingiusta e a restituire ad alcuni lavoratori il diritto a scendere dalle impalcature e godersi finalmente la propria pensione, è per noi una soddisfazione enorme, che ci riempie di orgoglio”.
“Per questo – sottolinea Genovesi – devo ringraziare tutte le nostre strutture, gli iscritti, i lavoratori che, con la loro incessante mobilitazione, ancora ieri con un presidio davanti al ministero del Lavoro, hanno contribuito in modo determinante a raggiungere questo importante obiettivo. Le casse edili sono già in condizioni di poter certificare rapidamente la continuità contributiva. La macchina è pronta per rispondere immediatamente alla richiesta del lavoratore”.

Per la Fillea, resta però il tema dei requisiti di accesso all”Ape, troppo restrittivi: “In questo settore – chiarisce il sindacalista – 36 anni di contributi, di cui gli  ultimi 6 su 7 continuativi, sono condizioni che solo in pochi possono raggiungere, per le caratteristiche strutturali del lavoro edile, frammentato, discontinuo e segnato generalmente da lunghi periodi di non lavoro e carriere in cui il lavoro nero e grigio rappresentano purtroppo una costante generalizzata”.

“Continueremo la nostra battaglia – assicura Genovesi – per cambiare i requisiti di accesso alla pensione anticipata e per garantire che sulle spalle degli edili al peso di un lavoro gravoso e faticoso si aggiunga anche la disperazione per una pensione inarrivabile”. Risolto il problema della documentazione, la Fillea lancia infine un messaggio ai lavoratori edili: “Abbiamo portato a casa un procedimento che vale anche per le domande del 2018 e 2019, ma ora la priorità è non perdere tempo”. “Quindi, chiamateci, cercate la sede di Patronato a voi più vicina; la scadenza di quest’anno, il 15 luglio, è ormai alle porte ed entro quella data dovete presentare la domanda di Ape”.
“I nostri funzionari e operatori di Patronato – assicura – sono a vostra disposizione per aiutarvi a compilare le domande telematiche. E’ importante sapere che le documentazioni, così come indicato dal messaggio dell’Inps, possono essere allegate successivamente, e questo è un bene ma è importante compilare senza errori la richiesta telematica. Sul nostro sito potete trovare facilmente il recapito delle sede più vicina e l’opuscolo dell’Inca contenente tutte le informazioni sui requisiti per l’accesso all’anticipo pensionistico”.

San Bonaventura

 

San Bonaventura


San Bonaventura

 
 
 
Nome: San Bonaventura
Titolo: Vescovo e dottore della Chiesa
Ricorrenza: 15 luglio

Nell’anno 1221 nasceva in Bagnoregio (Lazio) San Bonaventura che al fonte battesimale fu chiamato Giovanni. Essendosi ammalato gravemente all’età di quattro anni, la mamma lo raccomandò a S. Francesco d’Assisi, colà di passaggio, promettendo di offrirlo al Signore nell’ordine dei Frati Minori, se avesse riacquistata la salute. S. Francesco pregò per lui e quando lo seppe risanato, esclamò: « O buona ventura » e da allora Giovanni fu chiamato Bonaventura.

Cresciuto negli anni, nel 1242 si associò ai seguaci del poverello d’Assisi, ove in breve fece mirabili progressi nella virtù e nella scienza.

Fatta la professione, venne mandato all’Università di Parigi, alla scuola del dottissimo Padre Ales. I progressi che fece negli studi furono tali che dopo solo sette anni venne eletto professore di filosofia e teologia nella medesima Università.

I suoi esempi rifulgevano davanti ai confratelli ed essi, nonostante la sua giovine età, lo elessero priore generale dell’ordine nel 1256.

Nella nuova carica era sempre così puntuale e preciso, che per stimolare i ritrosi ed animare i fervidi alla imitazione di S. Francesco, si serviva più del suo esempio che della sua autorità.

La sua fama si estese: tutti ormai stimavano il Padre Bonaventura uomo eccezionale, perciò il papa Clemente IV gli offrì l’arcivescovado di York (Inghilterra). Ma S. Bonaventura riuscì a indurre il Santo Padre a desistere dal suo progetto.

Però Gregorio X, successore di Clemente IV, vedendo i doni che Dio aveva elargito a questo religioso, e considerando il gran bene che avrebbe potuto fare alla Chiesa, lo elesse cardinale. S. Bonaventura non voleva e si era persino rifugiato in Francia; ma tutto fu inutile. Costretto dall’ubbidienza si portò a Roma dove il Papa, consacrandolo vescovo di Albano, lo nominò legato pontificio assieme a San ‘Tommaso d’Aquino per il concilio che si stava per aprire in Lione.

Ma S. Tommaso lungo il viaggio s’ammalò e morì, e S. Bonaventura per il troppo lavoro fu preso da atroce malore e da vomito continuo, onde in pochi giorni passò’ all’eternità. Era il 14 luglio del 1274.

Come si è già accennato, S. Bonaventura era dottissimo ed in mezzo alle sue molteplici occupazioni trovò modo di scrivere numerosi volumi che rivelano la profondità della sua dottrina e l’acutezza del suo ingegno. Ad una vecchietta che lo lodava per la sua scienza rispose: « Voi potete amar Dio più di qualsiasi sapiente ed è questo l’unico mezzo per essere a Lui accetti ».

Un fraticello laico perciò ripeteva: « Vecchierella, vecchierella, se tu amerai il Signore più di Padre Bonaventura, sarai più santa di Padre Bonaventura ».

PRATICA. La perfezione cristiana non consiste in altro che nel conoscere, amare e servire fedelmente il Signore.

PREGHIERA. O Dio, che desti al tuo popolo il beato Bonaventura ministro di eterna salute, deh! fa’ che, come lo avemmo dottore sulla terra, meritiamo di averlo intercessore in cielo.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Lióne, in Frància, la deposizione di san Bonaventura, Cardinale e Vescovo di Albàno, Confessore e Dottore della Chiesa, dell’Ordine dei Minori, famosissimo per la dottrina e la santità della vita. La sua festa tuttavia si celebra nel giorno precedente.

Lavoro e Diritti

Il datore di lavoro può imporre come vestirsi in azienda?

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Il datore di lavoro può imporre ai suoi dipendenti come vestirsi in azienda durante l’attività lavorativa? Vediamo cosa prevede la legge.

E’ discriminatorio il comportamento attuato dal datore di lavoro che imponga ai suoi dipendenti come vestirsi in azienda durante l’attività lavorativa? Ovvero il capo può decidere come devono vestirsi i propri sottoposti al lavoro? Vediamo cosa prevede la legge.

Spesso le Aziende chiedono come comportarsi in caso di reprimende nei confronti di dipendenti che adottano un abbigliamento, per così dire, poco consono ad un ambiente lavorativo, ed ogni volta, il punto di partenza della mia consulenza è sempre la policy.

 

Non mi stancherò mai di dirlo! Avere policies ben redatte, come estensione ed integrazione dei C.C.N.L., assicurano una salvaguardia preziosa.

Come vestirsi in azienda?

E’ necessario fare un distinguo tra i vari tipi di abbigliamento.

 

Quando la divisa è obbligatoria per la sicurezza.

Consideriamo innanzitutto l’abbigliamento per lavorazioni particolari, ad esempio tute e tutti i dispositivi di protezione individuali necessari ed obbligatori per lo svolgimento della mansione (DPI).

In questo caso è la legge che prevede come vestirsi in azienda, in quanto si tratta di salvaguardia della salute del lavoratore imposta dal T.U. 81/2008 sulla Sicurezza e Salute nei luoghi di lavoro, in cui i DPI necessari risultano dal DVR (documento di valutazione dei Rischi) aziendale e da cui discendono obblighi riguardo la consegna, la manutenzione e l’uso che, con la firma sul foglio di consegna, impegnano fortemente e democraticamente il lavoratore.

La divisa come immagine aziendale

Diverso invece è il caso dell’Azienda che voglia dare una connotazione visibile del proprio brand, chiedendo ai propri dipendenti di indossare una divisa (accade nel settore pubblico e privato).

Parte della sociologia del lavoro vi vede una spersonalizzazione del dipendente, mentre la parte più numerosa, la interpreta come un forte vincolo di identificazione, orgoglio ed anche comodità nel non dover investire in abbigliamento per il lavoro a proprie spese.

Il cosiddetto tempo tuta o tempo divisa

Si inserisce l’argomento relativo al cosiddetto “tempo tuta” e cioè se il lavoratore debba iniziare la prestazione già con l’abbigliamento aziendale o se invece, il cambio sia ricompreso nell’orario di lavoro.

La Cassazione con la Sentenza 1352/2016 ha ribadito ancora una volta che si tratti di tempo retribuito, ogni qualvolta si ravvisi etero direzionalità.

Leggi anche: Tempo divisa: il tempo impiegato per indossare la divisa da lavoro va pagato

Ma tutto il personale è quindi obbligato ad indossare l’abbigliamento consigliato?

In realtà la prassi giurisprundenziale prevede che l’indicazione vada rivolta a chi abbia contatti con il pubblico, sottinteso il concetto che il Dipendente sia il biglietto da visita dell’azienda, per buona norma, ad esempio, il personale al ricevimento clienti, i magazzinieri (identificabili anche per motivi di sicurezza – oltre naturalmente al personale di cantiere con obbligo di esposizione di cartellino identificativo).

Ma sempre con regolamento interno, concertato con le eventuali rappresentanze sindacali, è possibile estendere il ventaglio dei consigli, sulla non manifestazione di dettagli che identifichino fortemente il proprio credo (la dipendente con il velo), orientamento politico e filosofico.

Una nota Azienda che si occupa di distribuzione alimentare al pubblico, chiede ai propri dipendenti tatuati di indossare maglie a maniche lunghe per evitare una sensazione negativa nel cliente che acquista il cibo.

Un’altra chiede che non si indossino monili per non arrecare danno alla clientela durante i trattamenti.

Gli ospedali richiedono che il personale di sala operatoria non indossi gioielli per le possibili contaminazioni.

Il casual friday

In occasione del “casual friday” molte società ricalcano l’abitudine statunitense di adottare un abbigliamento casual, andrebbe da se’ che, in caso di appuntamenti con personale esterno, ci asterrà dal jeans e sneakers; purtroppo non sempre si può confidare nel buon senso e diventa necessario precisarlo per scritto.

Infine, si ritorna sul vecchio adagio “è l’abito che fa il monaco?”, assolutamente no, ma si tratta di rispetto, per se stessi, per il proprio lavoro e per i propri colleghi, non serve una mise firmata, semplicemente trasmettere un’idea di ordine.

Bonus Asilo nido

 Bonus Asilo nido


Dal 17 luglio, il via per le domande

di Fulvia Colombini, del collegio di Presidenza Inca


Lunedì prossimo, 17 luglio, sarà disponibile la procedura informatica Inps per la richiesta del ”  di 1.000 euro. L’Inca lancia una campagna di informazione – Mamme e papà…”ho vinto il bonus per l’asilo nido” – rivolta ai genitori che possono far domanda.

Si tratta di un contributo economico, una tantum, che potrà essere richiesto dal 17 luglio prossimo dai genitori di bimbi nati o adottati dal 1 gennaio 2016. Potranno accedervi coloro che sono residenti in Italia, cittadini italiani o comunitari, in possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo, gli stranieri aventi lo status di rifugiato politico e di protezione sussidiaria.

Il bonus è finalizzato al pagamento delle rette degli asilo nido pubblici e privati, o per aiutare ad assistere, a casa, i figli, al di sotto dei tre anni di età, affetti da gravi patologie croniche. Il genitore richiedente dovrà dimostrare di aver sostenuto tali spese, allegando tutta la documentazione richiesta. Il bonus sarà riconosciuto direttamente dall’Inps al genitore in 11 rate da 90,91 euro per coloro che mandano i bambini all’asilo nido e in un’unica soluzione ai genitori di bambini ammalati che non possono frequentare le strutture per l’infanzia. Per i bambini che già hanno frequentato gli asili nido l’Inps dovrebbe corrispondere gli arretrati dal 1 gennaio 2017 ad oggi, sempre nei limiti di 1.000 euro annui.

Attenzione però! Non si tratta di un diritto per tutti perché questi bonus verranno erogati entro il limite di spesa stanziato di 144 milioni di euro per il 2017; pertanto, superato tale plafond le richieste eccedenti non saranno prese in considerazione. Quindi, visto che non sono previsti altri requisiti di tipo reddituale o di carichi familiari, bisogna fare attenzione di non perdere la corsa perché chi prima presenta la domanda, avrà maggiori possibilità di rientrare tra gli aventi diritto.

L’Inca e la Cgil hanno ripetutamente criticato la politica dei bonus saltuari perché secondo noi occorre introdurre dei veri e propri diritti, per tutti i destinatari che abbiano le stesse condizioni e non trasformare sempre ogni novità in una corsa ad ostacoli, come avverrà anche nel caso dei BONUS ASILO NIDO. In Italia, il tasso di natalità si mantiene sempre ai minimi storici e di parecchio inferiore alla media europea, anche perché i diritti non sono mai acquisiti una volta per tutte, ma sempre soggetti a modifiche, ad estemporaneità e sono di breve respiro.

Tuttavia, l’Inca, con tutte le sue sedi dislocate sul territorio, è a disposizione per aiutare tutti nell’invio corretto della richiesta. Nelle sedi del Patronato della Cgil mettiamo, inoltre, a disposizione la nostra professionalità attraverso una consulenza specifica rivolta alla “maternità e genitorialità” al fine di aiutare  le madri e i genitori che lavorano e che vengono presi in carico, a districarsi nel complesso panorama dei diritti e delle possibilità legate alla cura dei figli.

San Camillo de Lellis

Nome: San Camillo de Lellis
Titolo: Sacerdote
Ricorrenza: 14 luglio
San Camillo de Lellis
Protettore di: malati, ospedali, personale ospedaliero

Annunziato da un sogno nasceva il 25 maggio del 1550 a Bucchianico nella diocesi di Chieti San Camillo de’Lellis, da madre di età assai avanzata, la quale morì poco dopo la nascita del figlio.

All’età di 6 anni perdette anche il padre e quindi si spiega come il piccolo Camillo, abbandonato a se stesso, ‘abbia avuto una giovinezza assai libera fino a quando il Signore lo chiamò a mutar vita nell’anno 1574.

Appena l’età glielo permise, si diede al mestiere delle anni, già esercitato da suo padre e che per S. Camino’ fu fatale. Appassionandosi infatti ognor più al gioco, e.in esso arrischiando grosse somme, il poveretto si trovò ridotto in breve alla povertà più estrema. Abbandonò quindi il mestiere delle armi e per sostentarsi si ridusse a far il manovale in un convento di Cappuccini. Il guardiano, vedendolo di buona indole, gli fece una paterna ammonizione, che Camillo ascoltò con umiltà. Gettatosi poi ai piedi del frate, promise di riparare il male compiuto. Infatti dopo alcuni giorni di riflessione e di preghiera, chiese di essere ammesso tra i figli di S. Francesco e potè vestire l’abito dei Cappuccini.

Ma una ferita riportata da soldato al collo del piede, resa sempre più molesta per l’urtare continuo che vi faceva l’abito, lo costrinse ad abbandonare il convento.
Fu duro pel fervoroso novizio deporre quell’abito, Abbandonare quel luogo, ma rimessosi interamente alle disposizioni della Divina Provvidenza si recò a Roma. Qui era il campo del suo apostolato.

Sotto la direzione di S. Filippo Neri passò al servizio degli incurabili nell’ospedale di S. Giacomo e lì maturò l’idea di fondare una Congregazione di religiosi con l’unico scopo di servire gl’infermi. Perciò, benchè di età già avanzata, circa il 1580 si mise a frequentare con i fanciulli i primi corsi di studi. I condiscepoli, giovani e spensierati, lo deridevano, ma Camillo fu costante ed ebbe la gioia di divenire sacerdote.

Le sue maniere affabili e dolci gli attirarono alcuni altri sacerdoti ed il Santo potè dar principio alla vagheggiata Congregazione dei Chierici Regolari ministri degli infermi.

Non è facile dire il bene che questi religiosi hanno fatto e fanno nella Chiesa: S. Filippo Neri li diceva non uomini, ma angeli in carne, tant’era la loro delicatezza e premura cogli infermi.

Il cuore di S. Camillo esultava vedendo tanti dolori leniti e tante anime soccorse proprio negli estremi momenti, ed era sempre il primo al letto degli infermi per prodigare le sue cure sapienti. Il Signore premiò questo zelo col dargli il dono dei miracoli e della profezia che il Santo usò per alleviare le miserie umane.

Consumato dalle privazioni e dalle fatiche, e colpito contemporaneamente da cinque diversi penosissimi mali da lui chiamati « le misericordie del Signore », passò a ricevere il premio della sua laboriosa vita il 14 luglio del 1614 in età di 64 anni.

Benedetto XIV l’iscrisse nell’albo dei Santi, e Leone XIII lo dichiarò celeste patrono di tutti gli ospedali.

PRATICA. Benefichiamo, visitiamo, solleviamo i poveri nelle loro pene, per poter udire nel giorno del giudizio da Gesù le consolanti parole: «Ebbi fame e mi saziaste, ebbi sete e mi deste da bere, fui ignudo e mi vestiste, infermo e carcerato e mi visitaste… venite ora al premio che vi ho preparato ».

PREGHIERA. O Dio, che decorasti S. Camillo della prerogativa di una singolare carità, a favore delle anime sofferenti, deh! infondici per suoi meriti lo spirito del tuo amore, affinchè nell’ora della nostra morte meritiamo di vincere il nemico e di giungere alla corona celeste

 

NEWSLETTER LAVORO n. 790 del 13 luglio 2017

NEWSLETTER LAVORO

n. 790 del 13 luglio 2017

settimana dal 5 al 12 luglio 2017

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Novità in materia di Lavoro

 

12-07 INPS: pensionamento anticipato per i lavoratori precoci e Ape sociale
L’INPS ha emanato il messaggio n. 2884 del 11 luglio 2017, con la quale fornisce ulteriori precisazioni in merito al beneficio della riduzione del requisito contributivo di accesso al pensionamento anticipato per i lavoratori precoci e all’indennità di Ape sociale.

 

11-07 INPS: cir.109 – le istruzioni per l’incentivo triennale per assunzioni a tempo indeterminato
L’INPS ha emanato la circolare n. 109 del 10 luglio 2017, con la quale fornisce le indicazioni e le istruzioni per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi all’esonero contributivo a carico del datore di lavoro, nella misura massima di euro 3.250 annui, per le assunzioni a tempo indeterminato, anche in apprendistato, effettuate nel corso degli anni 2017 e 2018.

 

11-07 Governo: riforma della PA – norme integrative sul licenziamento disciplinare
Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 10 luglio 2017, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che, in attuazione della legge di riforma della pubblica amministrazione, prevede disposizioni integrative e correttive al DLvo n. 116/2016, in materia di “licenziamento disciplinare”.

 

12-07 Editoria

WKI: Nuovissimo! eBook FLESSIBILITA’ IN USCITA DAL RAPPORTO DI LAVORO

di Eufranio Massi e Roberto Camera

Analizza, con taglio pratico, le varie forme di recesso dal rapporto di lavoro: 1. NUOVE DIMISSIONI ONLINE 2. PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI (ART. 7, LEGGE N. 300/1970) 3. LICENZIAMENTI INDIVIDUALI E TENTATIVO OBBLIGATORIO DI CONCILIAZIONE 4. CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI, RISOLUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO E CONFRONTO CON LE REGOLE DELL’ART. 18 5. TRANSAZIONI IN MATERIA DI LAVORO E ASSOGGETTAMENTO CONTRIBUTIVO E FISCALE 6. CERTIFICAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO

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10-07 Agenzia Entrate: Guida – le spese sanitarie nella dichiarazione dei redditi
L’Agenzia delle Entrate, in data 6 luglio 2017, ha pubblicato una guida che fornisce tutte le informazioni necessarie sulle diverse tipologie di spesa sanitaria che i contribuenti possono riportare nella propria dichiarazione dei redditi 730 o Redditi Pf.

 

10-07 MISE: Fondo di garanzia per le PMI – nuove modalità di accesso
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 157 del 7 luglio 2017, il Decreto 6 marzo 2017, con le nuove modalità di valutazione delle imprese ai fini dell’accesso al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese e articolazione delle misure di garanzia.

 

10-07 INPS: Guida per pensionati titolari di trattamenti di importo basso
L’INPS, per venire incontro alle esigenze della particolare utenza rappresentata dai titolari di trattamenti previdenziali o assistenziali di importo basso, ha realizzato una breve guida che consente loro di verificare se possono aver diritto a trattamenti integrativi della pensione, erogabili d’ufficio o a domanda, o a detrazioni fiscali.

 

09-07 Fondazione dei Consulenti del Lavoro: Libretto di Famiglia – istruzioni per l’uso
La Fondazione dei Consulenti del Lavoro ha pubblicato la circolare n. 8 dell’8 luglio 2017, con la quale fornisce alcuni chiarimenti sul modo di utilizzo delle prestazioni di lavoro occasionale con il libretto di famiglia.

 

04-07 Editoria

WKI: Tutte le RIVISTE per il CONSULENTE del LAVORO, il FISCALISTA e il MANAGER a 10€

Da oggi è possibile, con soli 10 €, consultare liberamente l’Edicola professionale con tutte le riviste IPSOA, il Fisco, Cedam e UTET Giuridica, utili per la tua professione. Edicola professionale comprende le seguenti Riviste (in formato digitale):

•  IPSOA Quotidiano    •  il fisco    •  Amministrazione & Finanza    •  Bilancio e reddito d’impresa    •  Controllo di Gestione    •  Cooperative e enti non profit    •  Corriere Tributario    •  Diritto & Pratica del Lavoro    •  Guida alle Paghe Per approfittare dell’offerta clicca qui

 

09-07 Fondazione dei Consulenti del Lavoro: voucher – il nuovo contratto di prestazione occasionale
La Fondazione dei Consulenti del Lavoro ha pubblicato la circolare n. 7 del 6 luglio 2017, con la quale analizza la disciplina del Contratto di Prestazione Occasionale, alla luce delle istruzioni fornite dall’Inps nella circolare n.107/2017 e dall’Agenzia delle Entrate nella risoluzione n.81/E.

 

06-07 INPS: cir.108 – istituzione del servizio civile universale – riscatto ai fini pensionistici
L’INPS ha emanato la circolare n. 108 del 6 luglio 2017, con la quale fornisce le indicazioni di carattere generale relative alla disciplina del rapporto di servizio civile universale, con particolare riferimento al riscatto dei corrispondenti periodi ai fini pensionistici.

 

06-07 INAIL: navi – modifica servizi online denuncia di iscrizione e di variazione con apertura nuova PAN
L’Inail ha pubblicato l’istruzione operativa del 5 luglio 2017, con la quale informa che è disponibile, nei servizi online, la funzionalità che consente l’apertura di posizione assicurativa per navi abilitate alla navigazione tramite rilascio del passavanti provvisorio, ovvero navi per le quali è stata richiesta l’iscrizione a uno dei registri previsti per la navigazione.

 

06-07 ANPAL: incentivo Occupazione SUD – invio DID tramite Numero Unico del Lavoro
L’ANPAL comunica che i datori di lavoro che sono in possesso della copia della dichiarazione di immediata disponibilità del lavoratore interessato, potranno contattare il “Numero Unico per il Lavoro” istituito dall’Agenzia per inviare copia della documentazione.

 

29-04 Formazione

ALTALEX: Master in diritto del lavoro e della previdenza sociale

Milano, dal 6 Ottobre al 10 Novembre 2017 Parma, dal 10 ottobre al 16 Dicembre 2017 8 incontri, 40 ore in aula Scopo del Master è quello di acquisire gli strumenti operativi e concettuali, sia nella prospettiva dell’impresa sia in quella di tutela degli interessi del lavoratore. Coordinatore scientifico: Prof. Avv. Rocchina Staiano

Programma    •  La nozione di subordinazione e le forme di lavoro flessibile    •  Il sistema della previdenza sociale    •  I contratti di lavoro, gli effetti e le loro vicende    •  La cessazione del rapporto di lavoro    •  La responsabilità civile nel rapporto di lavoro    •  Il lavoro alle dipendenza della pubblica amministrazione    •  Il processo del Lavoro e della previdenza sociale (I parte)    •  Il processo del Lavoro e della previdenza sociale (II parte) Al termine del ciclo di lezioni è prevista la selezione di un candidato che avrà l’opportunità di pubblicare, sotto il coordinamento della Direzione Scientifica, un proprio lavoro nella collana Ebook Altalex. Fino al 12 luglio, sconto ulteriore del 15% sulla quota di iscrizione. Per consultare il programma completo ed iscriverti >> clicca qui

 

Le nuove Prestazioni Occasionali

 

12-07 INPS: Prestazioni Occasionali – cambiano i valori per l’agricoltura e chiarimenti sul computo dei dipendenti
L’INPS ha emanato il messaggio n. 2887 del 12 luglio 2017, con la quale, a seguito degli approfondimenti condotti con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, fornisce ulteriori istruzioni volte ad integrare e rivalutare la misura minima della retribuzione oraria da assumere a riferimento per la regolazione del compenso delle prestazioni di lavoro occasionale nel settore dell’agricoltura.

 

05-07 INPS: cir.107 – i primi chiarimenti sulle Prestazioni Occasionali
L’INPS ha emanato la circolare n. 107 del 5 luglio 2017, con la quale fornisce i primi chiarimenti in sul Lavoro occasionale, previsto dall’articolo 54 bis della Legge 21 Giugno 2017, n. 96.

 

04-07 Agenzia Entrate: F24 – causali contributo per le Prestazioni Occasionali
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 81/E del 3 luglio 2017, ha provveduto all’istituzione delle causali contributo per il Libretto di Famiglia ed il contratto di prestazione occasionale.

 

05-07 Formazione

Master IPSOA Gestione dei conflitti aziendali e delle relazioni sindacali

Roma, dal 27 ottobre 2017 4 lezioni, dalle 9.30 alle 17.30 Il Master si rivolge prevalentemente a consulenti del lavoro e avvocati, con l’obiettivo di:

– Esaminare i principali istituti contrattuali per individuare il rapporto di lavoro più idoneo alla realtà aziendale. – Conoscere i più importanti istituti che regolano il rapporto di lavoro, alla luce delle recenti modifiche normative. – Fornire gli strumenti di lavoro per una corretta gestione amministrativa del personale, attraverso una completa ed approfondita conoscenza dell’attuale impianto normativo. Fino al 7 luglio è possibile iscriversi con lo Sconto 35% € 650 + IVA (anziché € 1.000 + IVA)

Per consultare il programma completo ed iscriverti >> clicca qui

 

Sentenze di Cassazione

 

12-07 Cassazione: indennità di disoccupazione pagata ad uno straniero all’estero
sentenza n. 16997 del 10 luglio 2017

 

Approfondimenti

 

12-07 IPSOA QUOTIDIANO: Congedo per la malattia del figlio: condizioni per usufruirne
approfondimento di Roberto Camera

 

06-07 Articolo: I tirocini extra curriculari: tra aspetti positivi e rischi di elusione
approfondimento di Eufranio Massi

 

06-07 Articolo: L’apprendistato degli “over 29”: regime contributivo
approfondimento di Eufranio Massi

 

Agenzia delle Entrate

 

Scadenzario fiscale – Luglio 2017
Vai sul sito dell’Agenzia delle Entrate per vedere le Scadenze tributarie del mese di Luglio 2017, raggruppate per Adempimento.

 

22-06 Formazione

IPSOA: Calendario master autunnali – I master IPSOA per consulenti del lavoro

La Scuola di formazione IPSOA offre ai consulenti del lavoro la possibilità di aggiornarsi sulle novità e di approfondire gli argomenti più rilevanti in tema di amministrazione del personale e contenzioso del lavoro.

Master: I rapporti di lavoro nella crisi aziendale Napoli, dal 16 maggio 2017 Verona, dal 20 ottobre 2017 Modena, dal 27 ottobre 2017

Master: Gestione dei conflitti aziendali e delle relazioni sindacali Padova, dal 19 maggio 2017 Roma, dal 27 ottobre 2017

Master: Diritto del lavoro e organizzazione aziendale Roma, dal 27 ottobre 2017

Grazie all’accordo con IPSOA puoi iscriverti con lo sconto ulteriore del 5% su tutte le quote. Consulta il programma, scegli quello di tuo interesse ed iscriviti copiando il buono 000721-708034.

Anticipo pensionistico

Anticipo pensionistico: quanto dura l’indennità?

L’indennità Ape sociale è un istituto sperimentale, la sperimentazione è prevista per il periodo da maggio 2017 a dicembre 2018.

Chi in quest’arco di tempo potrà far valere i requisiti richiesti potrà, nei limiti delle risorse stanziate, ottenere l’erogazione dell’indennità fino al raggiungimento dell’età pensionabile.

I requisiti

Possono chiedere l’APe sociale:

  • chi ha compiuto (o compie) i 63 anni di età;
  • chi non ha ancora raggiunto l’età pensionabile;
  • chi risiede in Italia;
  • chi può far valere contribuzione non inferiore ai 30/36 anni (a seconda della categoria cui appartiene)
  • chi non è titolare di una pensione diretta;
  • chi si trova in una delle condizioni disagiate indicate dalla Legge di Bilancio 2017.

Per quanto tempo si percepisce?

La norma non prevede né una durata massima, né una durata minima dell’indennità Ape sociale.

Esempi:

  1. Una persona nata nel dicembre 1950 potrebbe ottenere l’indennità per i soli mesi da maggio a luglio 2017, poi a partire da agosto percepirà la pensione di vecchiaia.
  2. Una persona nata nell’aprile 1954 potrebbe ottenere l’indennità da maggio 2017 fino ai 67 anni e 2/3 mesi (a seconda di quelli che saranno gli incrementi dell’aspettativa di vita) e quindi per almeno 4 anni.

In considerazione dei ritardi legati alla pubblicazione del decreto attuativo, per il 2017 l’indennità può avere decorrenza retroattiva dal primo giorno del mese successivo a quello di maturazione dell’ultimo requisito, sempreché a tale data si sia verificata anche la cessazione di qualsiasi attività lavorativa.

La decorrenza non può in ogni caso essere precedente il 1° maggio 2017, anche se si potevano far valere tutti i requisiti prima del 30 aprile 2017.

Cosa si percepisce?

L’indennità Ape sociale è un importo pari alla pensione maturata al momento dell’accesso; non può però essere superiore ai 1.500 euro mensili.

L’indennità è erogata per dodici mensilità l’anno.

Non è prevista l’erogazione di una tredicesima mensilità e non c’è rivalutazione annua dell’indennità.

L’indennità è soggetta a tassazione al pari del reddito da lavoro dipendente.

Il titolare di indennità Ape sociale non può richiedere l’assegno al nucleo familiare.

Il Patronato Acli vicino a te!

Fai il test online e se hai i requisiti, vieni a trovarci nei nostri uffici negli orari di apertura oppure puoi fissare un appuntamento.

La scadenza si avvicina! I nostri operatori possono aiutarti ed assisterti nella verifica dei tuoi requisiti e nell’invio della domanda.