Archivi giornalieri: 17 novembre 2016
Equitalia
La Manovra di Renzi: Via Equitalia si Equientrate – legge di bilancio. I fondi ci sono!
Renzi circa un anno fa aveva affermato che Equitalia è un simbolo di approccio vessatorio! La sua chiusura non porterà altro che dei benefici per tutti. In questo modo, si paga meno ma pagano tutti. Come? Semplice con equientrate e l’accorpamento dei 2 enti.
La manovra anche se sembra un po troppo azzardata ci può stare tutta anche in tema di spending review. Questo è quanto confermato dallo stesso Matteo Renzi che attraverso un Twitter commenta le misure della legge di stabilità 2017, ricordando anche le altre manovre proposte:
- abbassamento del canone Rai dagli attuali € 100 a € 90;
- € 2 miliardi per sanità al fine di facilitare l’accesso a farmaci oncologici, vaccini, epatite C, ma anche al fine di migliorare il servizio ospedaliero con l’assunzione di medici e infermieri.
All’interno della manovra, inoltre saranno previsti anche nuovi incentivi e tantissime altre buone misure che variano e che troveranno copertura per le pensioni più basse finanche ad arrivare alle scuole, alle assunzioni e alle ristrutturazioni. Senza tralasciare competitività ed investimenti sulle infrastrutture come il ponte di messina.
Per tutti gli approfondimenti in merito, consigliamo: Legge di stabilità 2017 (legge di bilancio): Tagli IRES – IRI – RITA – IRPEF – PENSIONI – Sgravi sul Lavoro
Seguendo la pagina Facebook del premier renzi, è possibile ancora una volta notare come va all’attacco delle opposizioni, affermando che
“chi dice che “sono solo promesse”, ricordo che stiamo parlando di un disegno di legge che ha tutte le coperture”.
Infatti la manovra è stata approvata dal governo. Questa è la strada giusta per intraprendere quel cammino di riforme che ci eravamo prefissati e che malgrado i tanti attacchi delle opposizioni, stiamo cercando di portare avanti. Renzi sottolinea appunto il fatto che passo dopo passo, il governo e la sua squadra sta provando a cambiare le cose.
Sulle polemiche sollevate in merito all’U.E. e alla possibile bocciatura della legge di bilancio, il premier afferma che se l’U.E. vuole discutere con noi lo può fare tranquillamente ma che inizi però anche a rispettare gli accordi presi in merito all’Immigrazione, dove ancora oggi, purtroppo stanno prevalendo egoismi e non vi è un clima di solidarietà. Ovviamente, appena si decideranno a darci una mano, le spese si abbasseranno notevolmente. Questo in breve quanto confermato dallo stesso premier Matteo Renzi al TG1.
- Come fanno le opposizioni a votare no?
- Cambiano nel 2017 gli sgravi contributivi per le assunzioni stabili
- Sisma bonus
- Ecobonus e previsioni nella legge di bilancio: manovra politica o economica?
- Quanto costa la manovra economica di renzi?
- La legge di bilancio 2017 promossa dal premier: cosa prevede?
- 1) Tema migranti: cosa prone il premier?
- 2) Canone Rai 2017 fissato a € 90 e chiusura Equitalia
- 3) Tema sanità
- 4) Pensioni e 14esima
- 5) Rinnovo contratti della pubblica amministrazione
- 6) cultura e turismo: promosso nuovamente il bonus cultura
- 7) Ape social e riforma pensioni
Come fanno le opposizioni a votare no?
Ancora una volta il premier Renzi, lancia la sfida alle opposizioni, in merito al referendum del 4 dicembre prossimo. Se vince il no, vuol dire:
- No all’aumento dei soldi per la Sanità;
- No alla cancellazione di Equitalia;
- No all’aumento dei soldi per la scuola;
- No alle pensioni.
Non si può dire sempre e solo no,. Tropo facile!
Il premier, infine, al di la di quelle che sono le polemiche che si stanno sollevando in questi giorni, si dice fiducioso, e speranzoso sul tema di confronto in parlamento sul tema Sanità e Pensioni.
Per tutti gli approfondimenti sul referendum, consigliamo il nostro approfondimento per comprendere tutti i motivi del perché votare Si e del perché votare NO. per maggiori informazioni consulta: Data e Quorum Referendum Costituzionale del 4 Dicembre 2016
Cambiano nel 2017 gli sgravi contributivi per le assunzioni stabili
Ancora, una volta il premier difende il suo operato e quello del suo governo, affermando che con la manovra in atto, ci saranno ben 700 milioni al fine di finanziare gli sconti per chi assume, (sgravi contributivi a livello nazionale, e non solo su base regionale), finanziati ad agevolare giovani con il percorso Garanzia Giovani e al fine di favorire l’alternanza scuola-lavoro, finanche a considerare il patto per il sud, che si aggiunge alle agevolazioni, degli incentivi, per le aziende che assumono nel Mezzogiorno under 29 oppure gli over 50. In questo caso gli sconti variano in base alla categoria, e comprendono sgravi contributivi del 100% o del 50% (fino a € 8.060 all’ano).
Anche per i contratti derivanti dalla garanzia giovani, si potrà accedere ad uno sconto ridotto, per i contratti a termine sopra i 6 mesi.
Sisma bonus
Non sono neanche passati tanti mesi, dalle scosse di terremoto che hanno coinvolto e sconvolto il centro Italia. Tutta l’Italia ancora oggi, si stringe intorno alle famiglie delle vittime e aiuta con tutti i mezzi a loro disposizione, queste popolazioni. Non vi sono bandiere politiche che tengano, ma sono tutti un’anime sulla possibilità di eliminare e ridurre il più queste catastrofi.
Anche il governo dal lato suo, sta facendo il possibile è ha inserito all’interno della legge di bilancio, il sismabonus che prevede una incentivo del 50% ma che può arrivare fino all’85% nel caso di miglioramento di 2 classi di rischio.
Su questa direzione, il premier cerca di incentivare e rafforzare la manovra. L’agevolazione, prevede una stabilizzazione per i prossimi 5 anni ovvero fino al 2021. La manovra vale per i seguenti immobili:
- condomini;
- abitazioni singole.
Le somme spese per la ristrutturazione di detti immobili, si potranno recuperare, in un arco di tempo pari a 5 anni anziché 10. Ancora una volta le percentuali di sconto cambiano e variano, passando dal 70 e 80% per le case al 75 e 85% per i condomini, in caso di miglioramento.
La spesa totale prevista è pari a € 96.000 per anno ed è possibile usufruire dell’agevolazione del sismabonus dal 2017 anche in caso di seconde case, o per le attività produttive le quali potranno richiedere l’agevolazione.
In quest’ultimo caso, però bisogna precisare che al momento riguarda le zone sismiche a 3. Una manovra senza precedenti, che prevede anche la possibilità di portare in detrazione le spese sostenute per la classificazione e verifica sismica.
Sarà inoltre possibile cedere la detrazione sulle parti comuni dei condomini a soggetti terzi.
Ecobonus e previsioni nella legge di bilancio: manovra politica o economica?
Ancora incentivi all’interno della politica economica promossa dal Premier, il quale prevede la possibilità di portare in detrazione il 65% delle spese sostenute per appartamento, fino ad un massimo di € 40.000 estensibile al 70% in caso di applicazione del cosiddetto cappotto dell’edificio fino ad arrivare al 75% se poi viene comprovato con certificazione il miglioramento della prestazione energetica sia invernale che estiva.
Ancora una volta, sono previsti premi per i condomini che intraprendono la strada dell’isolamento, in base ai consumi ottenuti. Per questo però saranno previsti dei controlli a campione, con una detrazione recuperabile in un tempo massimo di 10 anni, e che anche in questo caso è stabilizzata fino al 2021.
Quanto costa la manovra economica di renzi?
La manovra economica di renzi ha un costo totale di 27 miliardi, ma che non tocca il fondo sanitario. Secondo le sue parole, è una manovra che guarda al merito e all’equità, serve all’Italia e che al di la delle dicerie non è una mossa pre-elettorale, come vogliono far credere le opposizioni. Le misure, saranno finanziate a partire dal 2017, e gli anni di austerità stanno giungendo al termine, proseguono il tracciato delineato nel 2013, in merito anche al taglio delle tasse.
La manovra economica, è il trampolino di lancio per la crescita e la ripresa economica, spinta sopratutto dal rilancio degli investimenti e dalla competitività, e che prevede anche un aumento del PIL oltre l’1%. Questo è dovuto sopratutto al fatto che i margini di deficit per l’anno prossimo, sono fissati al 2,3%.
La legge di bilancio 2017 promossa dal premier: cosa prevede?
Secondo le parole del premier Matteo Renzi:
l’Italia non va ancora bene ma dopo due anni e mezzo va un po’ meglio di prima, non siamo contenti, abbiamo fame di risultati positivi ma Italia va meglio. Passo dopo passo.
con queste parole, il premier ha sintetizzato e illustrato quella che è la legge di bilancio. A questa si deve aggiungere anche il fatto è stato approvato il dl. sui fondi 2016, il cosiddetto fondo della presidenza il quale interviene per chiudere definitivamente la questine Equitalia aprendo un capitolo nuovo e che abbiamo accennato all’inizio di quest’articolo.
La filosofia utilizzata per stilare la legge di stabilità 2017 è: merito e bisogno. Questo connubio, tiene insieme competitività ed equità, che serve per dare una chance a chi ci prova ancora ad investire in questo paese ed una mano a chi non ce la fa.
La legge di stabilità del 2017 è composta da 6 capitoli, che a nostro avviso merita particolare attenzione il capitolo inerente a competitività sulla quale ci sono 20 miliardi da utilizzare in più anni, considerando anche il gli interventi per Industria 4.0 e il super ammortamento.
Questo è quanto detto dal premier Matteo Renzi in merito:
1) Tema migranti: cosa prone il premier?
Anche l”impegno finanziario per l’accoglienza dei migranti vale circa lo 0,2% ed è posto fuori dal Patto di stabilità questo lo ha chiarito diverse volte il premier che ha anche annunciato un riconoscimento ai sindaci che finora hanno accolto i rifugiati. Questo sforzo, prevede un bonus da 500 euro per persona ospitata. Noi ci auspichiamo che comunque ci siano delle linee guida e dei tetti massimi per l’ospitalità di queste persone, con una redistribuzione equa in base anche alle possibilità economiche dei comuni. Non ci resta che attendere.
2) Canone Rai 2017 fissato a € 90 e chiusura Equitalia
Ancora una novità proposta dalla legge di stabilità è l’abbassamento del canone Rai a € 90. A questa si aggiunge anche l’operazione Equitalia e la sua chiusura, con un incasso per le casse dello stato di circa 4 miliardi per la rottamazione del meccanismo che moltiplica gli interessi di mora sulle vecchie cartelle.
Le opposizioni in questo tema promettono battaglia, in quanto la sua soppressione prevede il reintegro delle sue funzioni presso l’agenzia delle entrate. Ma vi è un problema del personale. Al momento l’agenzia delle Entrate è un ente pubblico e per accedere ad un pubblico impiego è prevista la selezione tramite concorso pubblico. Equitalia invece è un S.P.A. e per tanto un ente privato. Quindi l’assorbimento dei dipendenti non potrebbe avvenire in maniera automatica. Come procedere in questi casi? Per tutte le informazioni, in merito consigliamo ancora una volta il nostro approfondimento: Equitalia Addio : Arrivo Equientrate nel 2017.
Il premier annuncia ancora una volta l’addio a Equitalia tramite un decreto a parte ancora in via di limatura, dove ha già specificato che non ci saranno sconti per nessuno. Chi deve pagare, pagherà! Non vi sarà nessun condono in merito nemmeno in vista della seconda edizione della voluntary disclosure, che dovrà fruttare circa € 2 miliardi. L’unica agevolazione, riguarda solo la possibilità di una minore sanzione e di minori interessi da pagare.
3) Tema sanità
In calcio d’angolo si salva anche la sanità, per la quale sono previsti circa 2 miliardi in più, di cui, secondo quanto affermato dal ministro Lorenzin, un miliardo sarà destinato al piano vaccini, al fine di combattere l’epatite C, e ai nuovi farmaci oncologici ormai disponibili, testati ed in commercio, fino anche ad arrivare alla possibilità di stabilizzare circa 7.000 precari tra medici e infermieri.
In questo modo, il tema della sanità torna al centro dell’attenzione, con un’istituzione centralizzata e diramata alle regioni, ma sotto stretto controllo da parte del ministero, dove la qualità delle prestazioni deve e tonerà al centro dell’attenzione.
4) Pensioni e 14esima
Previsti fondi anche per le pensioni minime. In questo caso si parla di un aumento di un miliardo in 3 anni, contro i 6 previsti fino ad oggi.
5) Rinnovo contratti della pubblica amministrazione
Secondo quanto stabilito dai sindacati, le risorse previste dal Governo non sono sufficienti, al fine di rinnovare i contratti della pubblica amministrazione, fermi solo a € 1,9 miliardi, comprese polizia e forze armate e nuove assunzioni. Una nota dolente questa per il governo in vista delle prossime elezioni, ma che conferma la line di voler ridurre la spesa pubblica, con un miglioramento ed efficienza dei servizi offerti grazie anche alla riqualificazione del personale.
6) cultura e turismo: promosso nuovamente il bonus cultura
Stando a quanto detto dal ministro Franceschini, vi sono nuovi incentivi per cultura-turismo , in linea con quelle che erano le prerogative del governo e che avevano visto la luce già dall’anno precedente.
Questa manovra di bilancio contiene delle misure straordinarie e di grande portata per la cultura e il turismo. Queste le parole di Franceschini, che si esprime sulla legge di bilancio, sottolineando come anche per il 2017 il bilancio del Mibact è in aumento.
La legge di stabilità del 2017, prevede la prima volta dopo tantissimi anni, anche delucidazioni per gli albergatori e per tutto il mondo del turismo, con incentivi per costoro, che prevede circa 3 miliardi per il bonus ristrutturazioni degli alberghi. Anche in questo caso, il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca non nasconde la sua grande soddisfazione.
Per tutte le informazioni in merito al bonus cultura, consigliamo il seguente approfondimento: Bonus 18 anni 500 € o bonus cultura: al via il 15 settembre anche tramite app
7) Ape social e riforma pensioni
Infine l’ultimo tema che tratteremo riguarda l’Ape social, ovvero la riforma volta ai cittadini che vogliono andare in pensione anticipatamente ma che abbiano i seguenti requisiti: almeno 30 anni di contributi nel caso si tratti di soggetti disoccupati e invalidi o che abbiano un parente entro il 1° grado con grave disabilità; che abbia raggiunto i 36 anni di contributi facendo dei lavori cosiddetti pesanti o usuranti.
Questo permette di andare in pensione fino a 3 anni prima senza nessun onere ma solo se si ha un assegno pensionistico inferiore a € 1350 lordi.
Per tutti gli approfondimenti sulla riforma pensioni e sul tema dell’Ape, consigliamo i seguenti temi:
- Pensione anticipata 2016: come accedervi senza rimetterci?
- Ultime news sulla rofirma pensioni 2016 -APE – RITA – PRECOCI – USURANTI sempre più verso l’accordo;
- Pensione anticipata per lavori usuranti e precoci: il Si del Governo;
- Riforma pensioni e uscita anticipata: approvato il decreto sull’APE;
- Riforma Pensioni ultime notizie: uscita anticipata esentasse, quota 41 e 10 mesi, APE, RITA, esodati, gestione separata.
Non ci resta dunque che attendere l’invio a Bruxelles del Documento programmatico di bilancio, su cui la Commissione farà le sue valutazioni per poi capire se effettivamente il testo così approvato possa andar bene o meno.
Pensione anticipata
Pensione anticipata nel 2017: oggi si può con l’APE!
E’ di poche ore fa la notizia annunciata ai giornali da parte del premier Matteo Renzi, in merito alla nuova riforma pensioni. Oggi sono state introdotte nuovi requisiti per per andare in pensione nel 2017 con un anticipo rispetto a quello prospettato ma con delle penalità di non poco conto. Ma di cosa si tratta? Vediamo di capirci di più.
La nuova formula proposta dal premier Renzi si chiama APE è rappresenta il nuovo meccanismo di pensionamento anticipato; infatti APE sta per Anticipo Pensionistico, il quale dovrebbe permettere al contribuente di andare in pensione ed abbandonare il mercato del lavoro con una maggiore flessibilità. Questo però non è esente da penalizzazioni! Su questo argomento il premier è stato molto chiaro.
Quindi al momento con l’APE possono andare in pensione tutti i soggetti a partire dai 63 anni.
Per maggiori approfondimenti visita la nostra sezione sulla riforma pensioni 2016! Potrebbe anche essere di vostro interesse Riforma pensioni: ultime notizie.
Tornando al nostro discorso,in merito alla possibilità di andare in pensione anticipatamente, per quanto riguarda la flessibilità in uscita, sono stati fatti interventi che andranno ad essere inseriti interventi decisivi nella legge di Stabilità del 2017 e che sono molto differenti rispetto a quelle proposte per il 2016. Per approfondimenti consultate: Legge di stabilità 2016: NO pensioni anticipate, NO IMU, SI taglio IRES.
Il nuovo meccanismo definito APE è definito come il nuovo strumento che consente di andare in pensione prima, grazie alla flessibilità in uscita con penalizzazioni. In questo modo da una parte vengono anche agevolati tutti i i soggetti che erano in procinto di raggiungere la pensione, ma che non sono potuti andare in pensione a causa del cosiddetto scalone secco che era stato previsto dalla riforma Fornero, e che per tanto non hanno più tale possibilità. Con l’APE, questi soggetti potrebbero andare in pensione anticipatamente.
Per approfondimenti consigliamo: Riforma pensioni 2016: tutto su proposta di governo, legge Fornero, pensione anticipata e reversibilità.
Oggi il governo sta lavorando appunto affinché venga creato un nuovo meccanismo che permette a chi vuole di andare in pensione anticipatamente con una penalizzazione sull’assegno ma solo per un certo periodo di tempo. Tutto questo, secondo quanto confermato anche dal sottosegretario alla presidenza Tommaso Nannicini, vede il governo al lavoro per poter inserire il decreto nella legge di stabilità 2017 attraverso interventi ad hoc che consentano la flessibilità in uscita.
Ovviamente adesso non ci resta che sentire anche cosa ne pensano i sindacati di questa manovra per i nati del ’51, ’52, 53 aspettando poi la legge di stabilità 2017per saperne di più.
Ape e riforma pensione 2016: in pensione prima con assegno anticipato dalle banche
Ora, sulla base di quanto premesso sopra, passiamo ad analizzare come intende procedere il governo al rilascio della pensione anticipata.
Infatti l’APE come tutte le riforme pensionistiche non porta altro che a delle pesanti ripercussioni sui conti pubblici dello Stato Italiano. Per tanto è possibile andare in pensione attraverso un prestito garantito dalle banche, ovvero una sorta di prestito pensionistico, che permetterà a tutti i lavoratori di andare in pensione fino a 3 anni prima, ma con una assegno provvisorio. Quest’assegno infatti è ridotto a causa delle penalizzazioni e che dovrebbe essere anticipato dalle banche.
Quinidi il lavoratore che vorrà uscire prima dal mondo del lavoro per propria scelta, riceverà questo prestito dalle banche per un massimo di 3 anni di anticipo e che poi dovrà rimborsare quando andrà in pensione a regime. Il rimborso viene erogato direttamente dall’INPS attraverso delle trattenuta sull’assegno nel momento in cui il lavoratore avrà maturato definitivamente i requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia.
Vi è anche però da considerare il caso in cui il lavoratore perde il lavoro ma non ha l’età per la pensione o anche quello che prevede un prepensionato dall’azienda nel caso in cui vi sia messo in atto un piano di riorganizzazione.
In questo caso avremo 2 situazioni differenti; nel primo caso avremo che il costo dell’Operazione di prepensionamento ovvero dell’APE andrebbe a gravare sulle casse dello Stato, anche se verrebbe messo in atto sempre il meccanismo del prestito.
Nel secondo caso, invece, a farsi carico della spesa sarebbe l’azienda con un intervento dello Stato che dovrebbe pagare un’assicurazione a garanzia del rischio morte.
Quindi i soggetti coinvolti in questo caso con l’APE sarebbero:INPS, BANCHE, ASSICURAZIONI! Troppi dal nostro punto di vista.
IN questo modo la manovra non andrebbe ad incidere e a gravare sull’INPS o sul DEFICIT, e che poi dovrebbe essere restituito in rate una volta maturati i requisiti pieni per la pensione.
Dal punto di vista tecnico, il sottosegretario Nannicini afferma che tale manovra non costerebbe oltre qualche centinaio di milioni e quindi potrebbe essere molto fattibile stando alle strette condizioni di Bruxelles.
Prima di fare un tale annuncio, anche i premier Renzi si è sentito e confrontato con il ministro Poletti e anche il presidente dell’INPS, confermando che l’APE potrà ben essere inserita nella legge di Stabilità 2017.
Per un maggior confronto in tale ipotesi, potete anche considerare il Simulatore per il calcolo della pensione.
L’obiettivo ultimo del Premier è quello di andare incontro a quegli «sfigati», così definiti da LUI, ovvero coloro che dovevano andare in pensione ma che non ci sono potuti andare.
>>Per ulteriori informazioni potete sempre consultare la nostra categoria riforma pensioni dove troverete tutte le informazioni di cui avete bisogno>>
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NEWSLETTER LAVORO n. 756 del 17 novembre 2016 settimana dal 10 al 17 novembre
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Sant’ Elisabetta d’Ungheria
Non si può dire che una volta perdessero tempo nello sposare le figliole, se Andrea II d’Ungheria, cugino dell’imperatore di Germania, fidanzò la sua Elisabetta a soli 4 anni! Aveva ragione quello scrittore, che protestava contro certi genitori troppo previdenti, dicendo: «Le maritano nella culla!”
È vero che il fidanzato, Luigi, dei duchi di Turingia, non aveva molto di più: 11 anni. Si sposarono quando Luigi ne aveva 20 ed Elisabetta 14. E fu un matrimonio felice. «Se io amo tanto una creatura mortale” diceva Elisabetta alla serva Isentrude «quanto dovrei amare di più il Signore, immortale e padrone di tutti!”
Ella amava teneramente Luigi, e Luigi amava lei, per la sua bellezza, la sua gentilezza e la sua grazia. Non ch’ella si rendesse seducente con mondani accorgimenti. Tutt’altro. Tra le gentildonne della Turingia, ornate e superbe, la duchessa era quasi disprezzata per la sua semplicità nel vestire e per la sua modestia nel vivere. Niente trine, niente maniche larghe, niente guanti, niente corone in testa’. Un velo nero era tutto il suo ornamento. E in chiesa, sotto quel velo nero, la duchessa quindicenne era sempre in preghiera.
Nel castello di Wartburg, poi, non sì distingueva quasi di tra le serve, sempre in faccende, quasi mai in ricevimenti. D’altra parte, la giovanissima duchessa avrebbe avuto poco tempo per le distrazioni mondane. A 15 anni aveva avuto il suo primo figlio; a 17 una figlia; a 20 un’altra figlia, ed era già vedova da 20 giorni!
Il dolce e affettuoso connubio era durato poco, non offuscato da incomprensioni, anche se qualche volta il marito trovava eccessiva la devozione della moglie. Elisabetta, per esempio, si faceva svegliare di notte, all’insaputa del marito, per pregare, inginocchiata al lato del letto coniugale. Isentrude, incaricata di ciò, tirava i piedi della signora. Ma una notte, nell’oscurità, tirò quelli del duca, che venne così a sapere dell’abitudine ascetica della moglie. “Anche quando il marito viveva” dichiarò poi la serva “ella era come una religiosa: umile e caritatevole, tutta dedita alla preghiera”. E aggiunse: “Compiva tutte le opere di carità nella più grande gioia dell’anima e senza mai mutar di volto”.
Giovane, bella, ilare e pia. Ecco la duchessa Elisabetta a 20 anni, con un marito che l’adorava e tra serve che l’ammiravano. Ma nell’estate del 1227 Luigi parte per la Crociata, mentre Elisabetta attende il terzo figlio. Dopo tre mesi, al castello giunge un messaggero abbrunato. 11 duca è morto in Italia. “Morto!” grida Elisabetta “e con lui è morto ogni mio bene nel mondo».
La fedele Isentrude, nella sua genuina testimonianza, insiste sul reciproco affetto dei due sposi, e noi con lei vi insistiamo volentieri, per dimostrare che la pietà divina non opprime né sopprime l’affetto umano. “Si amavano” dice Isentrude “d’un amore meraviglioso, e s’incoraggiavano dolcemente, l’uno con l’altra, nel lodare e servire Dio”.
Appena vedova, si scatenano contro Elisabetta le cupidigie dei fratelli di suo marito, che forse non l’avevano mai sopportata. Viene scacciata dal castello di Wartburg; le sono tolti figlioli, per i quali ella rinunzia all’eredità.
Ora è povera. Si veste di bigio, come le Terziarie francescane, e si dedica tutta alle opere dì misericordia. Uno zio vorrebbe che si risposasse. Dopo tutto non ha che vent’anni! Ella risponde nello spirito e dietro l’esempio di San Francesco, la cui fama ha già in vaso il mondo. Risponde curando i lebbrosi e i tignosi, e mettendosi sotto la direzione spirituale di un religioso terribilmente esigente, che per ogni piccola ammenda le infligge la flagellazione.
Ed ella accetta ogni umiliazione, pensando alle rose, che quando sono sommerse dall’acqua sembrano morire, ma, passata la piena, si raddrizzano più belle e fiorenti di prima.
Per quattro anni fa vita di estrema penitenza e di intensa carità, non mangiando, non dormendo, dando tutto ai poveri, accorrendo al capezzale degli ammalati, componendo i morti più abbandonati e repugnanti. E tutto questo, dai 20 anni ai 24. Nel fiore, non della vita, ma della giovinezza. Nell’età più bella e più cara: da 20 a 24 anni.
Non meraviglia se, sulla sua tomba. sbocciarono subito i miracoli, e se Gregorio IX, a soli quattro anni dalla morte, la proclamò degna degli altari. I francescani poi, la presero come Patrona del Terz’Ordine, insieme con San Luigi di Francia. Un re e una figlia di re, nell’abito grigio delle allodole di Santa Maria degli Angioli!
fonte:Le Grandi Religioni