Archivi giornalieri: 2 febbraio 2016

Contributi INPS 2016 per artigiani e commercianti

di in 1 febbraio 2016 Inps
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Con la Circolare numero 15 del 29 gennaio 2016 l’INPS rende noti importi e aliquote dei contributi INPS 2016 per artigiani e commercianti.

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Con la Circolare numero 15 del 29 gennaio 2016 l’INPS rende noti importi e aliquote dei contributi INPS 2016 per artigiani e commercianti.

Dal 1 gennaio 2012, le aliquote contributive pensionistiche di finanziamento e di computo delle gestioni pensionistiche dei lavoratori artigiani e commercianti iscritti alle gestioni autonome dell’INPS sono incrementate di 1,3 punti percentuali e successivamente di 0,45 punti percentuali ogni anno fino a raggiungere il livello del 24 per cento.

In base a quanto detto sopra le aliquote per il calcolo dei contributi INPS 2016 per artigiani e commercianti, per l’anno 2016, sono pari alla misura del 23,10 %.

Resta invariata anche per il 2016 la riduzione del 50% dei contributi dovuti dagli artigiani e dagli esercenti attività commerciali con più di sessantacinque anni di età, già pensionati presso le gestioni dell’Istituto.

Inoltre per i coadiuvanti e i coadiutori di età inferiore a ventuno anni, continuano ad applicarsi le agevolazioni stabilite dall’art. 1, comma 2, della legge 2 agosto 1990, n. 233 ovvero si avrà la riduzione contributiva al 20,10 % (artigiani) e 20,19% (commercianti) applicabile fino a tutto il mese in cui il collaboratore interessato compie i 21 anni.

Contributi INPS 2016 per artigiani e commercianti

IVS sul minimale di reddito

L’ISTAT ha comunicato, nella misura del -0,1 %, la variazione percentuale verificatasi nell’indice dei prezzi al consumo, per le famiglie degli operai e degli impiegati, tra il periodo gennaio 2014-dicembre 2014 ed il periodo gennaio 2015-dicembre 2015. Tuttavia la Legge di Stabilità 2016 ha stabilito che la variazione della contribuzione INPS non può essere inferiore a ZERO e in caso contrario rimane invariata rispetto all’anno precedente. Pertanto le aliquote contributive risultano determinate come segue:

Artigiani Commercianti
titolari di qualunque età e coadiuvanti / coadiutori di età superiore ai 21 anni 23,10 % 23,19 %
coadiuvanti / coadiutori di età non superiore ai 21 anni 20,10 % 20,19 %

 

In caso di riduzione per i coadiuvanti e i coadiutori di età inferiore a ventuno anni, il contributo calcolato sul reddito “minimale” risulta così suddiviso:

  Artigiani Commercianti
titolari di qualunque età e coadiuvanti / coadiutori di età superiore ai 21 anni 3.599,03 (3.591,59 IVS + 7,44 maternità)   3.613,02 (3.605,58 IVS + 7,44 maternità)
coadiuvanti / coadiutori di età non superiore ai 21 anni 3.132,59 (3.125,15 IVS + 7,44 maternità) 3.146,58 (3.139,14  IVS + 7,44 maternità)

 

Per i periodi inferiori all’anno solare, il contributo sul “minimale” rapportato a mese risulta pari a:

  Artigiani Commercianti
titolari di qualunque età e coadiuvanti / coadiutori di età superiore ai 21 anni 299,92 (299,30 IVS + 0,62 maternità) 301,09 (300,47  IVS +0,62 maternità)
coadiuvanti / coadiutori di età non superiore ai 21 anni 261,05 (260,43 IVS + 0,62 maternità) 262,22 (261,60  IVS + 0,62 maternità)

 

Contribuzione IVS sul reddito eccedente il minimale

Il contributo per l’anno 2016 è dovuto sulla totalità dei redditi d’impresa (circolare n. 102 del 12 gennaio 2003) prodotti nel 2015 per la quota eccedente il predetto minimale di €15.548,00 annui in base alle citate aliquote e fino al limite della prima fascia di retribuzione annua pensionabile pari, per il corrente anno, all’importo di € 46.123,00.

Per i redditi superiori a € 46.123,00 annui resta confermato l’aumento dell’aliquota di un punto percentuale, disposto dall’art. 3-ter della legge 14 novembre 1992, n. 438.

Le aliquote contributive, pertanto, risultano determinate come segue:

  scaglione di reddito Artigiani Commercianti
titolari di qualunque età e coadiuvanti / coadiutori di età superiore ai 21 anni fino a 46.123,00 23,10 % 23,19 %
da 46.123,00 24,10 % 24,19 %
coadiuvanti / coadiutori di età non superiore ai 21 anni fino a 46.123,00 20,10 % 20,19 %
da 46.123,00 21,10 % 21,19 %

 

Massimale imponibile di reddito annuo.

Il contributo previdenziale massimo dovuto per l’IVS risulta come segue:

lavoratori con anzianità contributiva al 31 dicembre 1995
  Artigiani Commercianti
titolari di qualunque età e coadiuvanti / coadiutori di età superiore ai 21 anni 18.064,92 (46.123,00*23,10% +30.749,00*24,10%) 18.134,10 (46.123,00*23,19 % +30.749,00*24,19%)
  coadiuvanti / coadiutori di età non superiore ai 21 anni 15.758,76 (46.123,00*20,10% +30.749,00*21,10%) 15.827,94 (46.123,00*20,19% +30.749,00 *21,19%)

 

Lavoratori privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, iscritti con decorrenza gennaio 1996 o successiva
  Artigiani Commercianti
titolari di qualunque età e coadiuvanti / coadiutori di età superiore ai 21 anni 23.716,85 (46.123,00*23,10% +54.201,00*24,10%) 23.807,14 (46.123,00*23,19 % +54.201,00*24,19%)
  coadiuvanti / coadiutori di età non superiore ai 21 anni 20.707,13 (46.123,00*20,10% +54.201,00*21,10%) 20.797,42 (46.123,00*20,19% +54.201,00*21,19%)

 

Termini e modalità di versamento dei contributi INPS 2016 per artigiani e commercianti

I contributi INPS 2016 per artigiani e commercianti devono essere versati tramite F24, alle seguenti scadenze:

  • 16 maggio, 22 agosto, 16 novembre 2016 e 16 febbraio 2017, per il versamento delle quattro rate dei contributi dovuti sul minimale di reddito;
  • entro i termini previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche in riferimento ai contributi dovuti sulla quota di reddito eccedente il minimale, a titolo di saldo 2015, primo acconto 2016 e secondo acconto 2016.

  Circolare numero 15 del 29-01-2016 (100,0 KiB, 68 download)

 

 

Fonte: INPS

 

Un esperimento rischioso

 

Autorizzati in Gran Bretagna l’uso e la distruzione di embrioni umani ·

02 febbraio 2016

 
 

 

In Gran Bretagna la Human Fertilisation and Embryology Authority ha autorizzato i ricercatori del Francis Crick Institute a utilizzare la tecnica gene-editing su embrioni umani congelati. È la tecnica detta del “taglia e cuci” applicato a embrioni umani, che consentirebbe, con maggiore efficienza e precisione rispetto a tecnologie precedenti, di intervenire sul genoma, eliminando o disattivando geni “difettosi”. In Cina la tecnica è stata sperimentata un anno fa per la prima volta, per prevenire la talassemia. In Gran Bretagna i ricercatori si propongono di studiare quali sono i geni che ostacolano o impediscono lo sviluppo embrionale, per “correggerli”.

Non si può sottovalutare l’interesse scientifico di questa ricerca: aumentare le conoscenze embriologiche dei primi giorni di vita, studiare le cause genetiche dell’infertilità e di aborti spontanei, tuttora sconosciute. Il problema etico riguarda i mezzi: l’uso e la distruzione di embrioni umani. Si riapre infatti la domanda che la bioetica si sta ponendo già da decenni: gli embrioni sono mucchi di cellule o soggetti umani sin dall’inizio della loro esistenza? La ricerca scientifica, il possibile (nemmeno certo) aumento delle conoscenze giustifica la distruzione di esseri umani, seppur all’inizio — ancora impercettibile a occhio nudo — del loro percorso di sviluppo? Un percorso che li porterebbe a nascere, se non fossero usati per la sperimentazione e fossero loro garantite le condizioni indispensabili per l’esistenza.

Un paradosso: per prevenire aborti spontanei e infertilità, dunque per aumentare le chance di sviluppo degli embrioni e per far nascere più bambini nel futuro, si distruggono embrioni oggi.

Certo, gli embrioni utilizzati sono quelli congelati, avanzati dall’uso delle tecnologie riproduttive. Embrioni che avrebbero comunque un futuro incerto, soprattutto in Gran Bretagna, dove vengono periodicamente eliminati perché considerati un costo sociale. Ma, anche se “residui”, sono sempre embrioni umani: il loro statuto ontologico non cambia.

Gli sperimentatori britannici cercano legittimazione dicendo che si tratta di una ricerca di base, la quale nulla avrebbe a che vedere con la selezione eugenetica di embrioni umani e la produzione di bambini “su misura”. Ma la connessione c’è: una volta scoperta la modalità per identificare i geni responsabili di aborti spontanei e della infertilità, tale identificazione potrebbe essere usata per “scartare” embrioni malati nell’ambito della procreazione assistita e impiantare solo gli embrioni sani. Oppure si potrebbe usare per prevenire la malattia, mediante sostituzione di geni “difettosi”: ma si tratta di un’ipotesi molto futuribile, e poco praticabile. Gli stessi scienziati sono consapevoli che interventi correttivi di questo genere possono provocare mutazioni inaspettate in un’altra parte del genoma, mutazioni anche trasmissibili geneticamente ai discendenti e si impegnano a non trasferire gli embrioni in utero. Ma questo non è eticamente sufficiente per legittimare l’esperimento: prima di tutelare le generazioni future, si devono tutelare le generazioni presenti.

E che fine ha fatto la moratoria sottoscritta da molti scienziati dopo l’esperimento cinese, con appelli anche su riviste scientifiche come «Science» e «Nature»? Si chiedeva la sospensione momentanea di una tecnologia che suscitava forti preoccupazioni nella comunità scientifica. Preoccupazioni che però non hanno impedito, in questo caso, l’autorizzazione di un esperimento insicuro, incerto, rischioso. Un esperimento, oltretutto, i cui risultati non consentirebbero comunque di prevenire radicalmente i “difetti genetici”, perché molte malattie sono causate da cambiamenti epigenetici.

L’argomento sta suscitando un dibattito internazionale globale: è indispensabile, oggi, a fronte della forte pressione proveniente dal mondo scientifico e industriale verso l’avanzamento delle conoscenze, richiamare la necessità di un tempo per la riflessione etica. Una riflessione equilibrata che sappia identificare i percorsi di prudenza e saggezza per conciliare le esigenze della ricerca e dell’avanzamento della conoscenza con il primato, riconosciuto in molti documenti internazionali, dell’essere umano, non riducibile a oggetto.

di Laura Palazzani
 Vicepresidente del Comitato nazionale italiano per la bioetica

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Presentazione del Signore (Festa della Candelora)

 


 Presentazione del Signore (Candelora)
Nome: Presentazione del Signore (Candelora)
Ricorrenza: 02 febbraio

«Oro puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo lo tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele» (Luca 2, 29-31).

Questa festa è chiamata con svariati nomi, ciascuno dei quali ricorda un fatto avvenuto in questa giornata in cui la Sacra Famiglia ci diede l’esempio della più perfetta ubbidienza.

Iddio nell’Antico Testamento aveva prescritto che ogni figlio primogenito fosse consacrato a Lui in memoria del beneficio fatto al suo popolo quando tutti i primogeniti degli Egiziani perirono sotto la spada dell’Angelo sterminatore risparmiando invece gli Ebrei.

Un’altra legge poi ordinava che ogni donna ebrea si presentasse al Tempio per purificarsi, quaranta giorni dopo la nascita del bambino, oppure dopo ottanta, se era una figlia, portando alcune vittime da sacrificarsi in ringraziamento ed espiazione.

Siccome le due cerimonie potevano compiersi tutte due assieme, Giuseppe e Maria portarono Gesù alla città santa, quaranta giorni dopo il Natale.

Benché Maria non fosse obbligata alla legge della purificazione, poiché Ella fu sempre vergine e pura, tuttavia per umiltà ed ubbidienza volle andare come le altre.

Ubbidì poi al secondo precetto di presentare ed offrire il Figlio all’Eterno Padre; ma l’offrì in modo diverso dal come le altre madri offrivano i loro figliuoli. Mentre per le altre madri questa era una semplice cerimonia. senza timore di dover offrire i figli alla morte, Maria offrì realmente Gesù in sacrificio alla morte. poiché Ella era certa che l’offerta che allora faceva doveva un giorno consumarsi sull’altare della croce.

Giunti nel recinto del tempio venne loro incontro un vecchio venerando di nome Simeone, uomo giusto e pio, a cui lo Spirito Santo aveva promesso che non sarebbe morto prima d’aver mirato il Salvatore del mondo. Illuminato dal cielo aveva riconosciuto che il figlio di Maria era appunto l’aspettato delle genti. Presolo fra le braccia nell’entusiasmo della riconoscenza esclamò: « Or lascia, o Signore, che il tuo servo, secondo la tua parola, se ne vada in pace… »: poi benedisse i genitori del Bambino dicendo a Maria: « Ecco Egli è posto a rovina e resurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione; ed anche a te una spada trapasserà l’anima ».

Maria istruita nella Sacra Scrittura aveva già intravvisto tutte le pene che doveva patire il suo Figlio. e nelle parole di Simeone ne ebbe la dolorosa conferma.

Maria a tutto acconsente. e con mirabile fortezza, offre Gesù all’Eterno Padre, ma la sua anima fu in quel momento attraversata da una spada.

Fatta l’offerta come prescritto dalla legge del Signore, Maria e Giuseppe ritornarono nella Galilea, alla loro città di Nazaret. E il Bambino cresceva e si fortificava pieno di sapienza, e la .grazia di Dio era con Lui.

PRATICA — Maria per ubbidienza volle adempiere quanto prescriveva la legge, quantunque non vi fosse obbligata. Impariamo anche noi ad ubbidire a tutte le leggi, perchè, come dice la Sacra Scrittura, l’uomo ubbidiente riporterà vittoria.

PREGHIERA — Dio onnipotente ed eterno, supplichiamo umilmente la tua maestà, che come l’Unigenito Figlio tuo quest’oggi fu presentato al Tempio nella sostanza di nostra carne, così tu faccia che noi siamo presentati a te con animo purificato.

FILASTROCCA – Per la santa Candelora se nevica o se plora dell’inverno siamo fora; ma se l’è sole o solicello siamo sempre a mezzo inverno

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