11-05-2012
NEWS
Il solo taglio giusto è quello della precarietà
In provincia di Udine solo un’assunzione su dieci è a tempo indeterminato. Questa la ricerca resa nota dall’Osservatorio principale del lavoro, in occasione della giornata anti-precarietà. L’88,5% dei nuovi rapporti di lavoro attivati nel 2011 corrisponde a contratti a termine, con una forte componente di forme atipiche: tra interinali (15,3%), collaborazioni coordinate (10,3%) e lavoro intermittente (7,5%), la percentuale di contratti atipici rappresenta un terzo delle assunzioni complessive.
A fronte di realtà lavorative così frammentate la Cgil è scesa in piazza in 70 città italiane
con lo slogan “Il solo taglio giusto è quello della precarietà”. Il giorno dei precari è stato anche l’occasione per ribadire le richieste del sindacato: prima di tutto la cancellazione delle 46 forme contrattuali attualmente vigenti e dei contratti truffa. Poi prevedere un’indennità di disoccupazione che includa tutti i precari, garantire loro l’equo compenso, investire nell’innovazione, con lo scopo di combattere la disoccupazione e garantire la creazione di nuovi posti di lavoro.
Per il segretario generale della Cgil, Camusso, intervenuta a Roma, “è necessario superare la precarietà per capire che paese vogliamo, bisogna dare seguito a questa iniziativa per dimostrare che non è un problema dei singoli, ma la somma delle condizioni di precarietà di ciascuno sono una delle ragioni per cui questo Paese continua a regredire”. Per la Camusso la situazione in cui oggi si trova l’Italia “deve far dire a tutti noi che la precarietà fa parte della crisi del Paese e per superarla l’unico modo è creare il lavoro che significa crescita”.