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Nell’isola cancellazioni senza alcuna visita agli invalidi
Il Comitato regionale Inps Sardegna ha respinto i dati diffusi dall’Inps nazionale sulle percentuali di revoche delle pensioni di invalidità che indicano la provincia di Sassari fra quelle con il tasso più alto di falsi invalidi (76% di revoche) e la Sardegna fra le regioni meno virtuose in Italia (53% di revoche).
Il Comitato Inps sardo non condivide ”nel modo più assoluto i dati comunicati, sia per il metodo e ancora piu’ per il merito”. Infatti ”i dati elaborati dall’Inps nazionale, attuando una vera e propria manipolazione strumentale dei risultati proposti, non tengono conto di alcune fortissime
disfunzioni organizzative che hanno visto la cancellazione di centinaia di pensioni di invalidità senza che gli invalidi fossero neanche convocati a visita”.
La denuncia del Comitato Inps Sardegna sottolinea, inoltre, che contro le decisioni di revoca ”sono stati presentati sino ad oggi circa il 100% di ricorsi che non hanno concluso ancora
l’iter”, e pertanto le revoche non possono esser considerate effettive. ”In questo contesto l’unica certezza gravissima è ai danni degli utenti – ha aggiunto il presidente del Comitato,
Giovanni Basciu – con la sospensione delle pensioni che l’Inps in modo unilaterale effettua senza aver concluso gli accertamenti”. Infine il Comitato regionale ritiene che l’Inps
nazionale spieghi le motivazioni che hanno portato ”ad un fallimento gigantesco del nuovo Progetto dell’invalidità civile considerando che ormai anche in Sardegna vi sono 15.000 domande arretrate. Un progetto che non va a regime a causa delle direttive poco chiare e molto confuse”.
(ANSA)