Archivio mensile:febbraio 2011

Falsi invalidi: Comitato Inps Sardegna contro Ente nazionale

 

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Nell’isola cancellazioni senza alcuna visita agli invalidi

Il Comitato regionale Inps Sardegna ha respinto i dati diffusi dall’Inps nazionale sulle percentuali di revoche delle pensioni di invalidità che indicano la provincia di Sassari fra quelle con il tasso più alto di falsi invalidi (76% di revoche) e la Sardegna fra le regioni meno virtuose in Italia (53% di revoche).

Il Comitato Inps sardo non condivide ”nel modo più assoluto i dati comunicati, sia per il metodo e ancora piu’ per il merito”. Infatti ”i dati elaborati dall’Inps nazionale, attuando una vera e propria manipolazione strumentale dei risultati proposti, non tengono conto di alcune fortissime
disfunzioni organizzative che hanno visto la cancellazione di centinaia di pensioni di invalidità senza che gli invalidi fossero neanche convocati a visita”.

La denuncia del Comitato Inps Sardegna sottolinea, inoltre, che contro le decisioni di revoca ”sono stati presentati sino ad oggi circa il 100% di ricorsi che non hanno concluso ancora
l’iter”, e pertanto le revoche non possono esser considerate effettive. ”In questo contesto l’unica certezza gravissima è ai danni degli utenti – ha aggiunto il presidente del Comitato,
Giovanni Basciu – con la sospensione delle pensioni che l’Inps in modo unilaterale effettua senza aver concluso gli accertamenti”. Infine il Comitato regionale ritiene che l’Inps
nazionale spieghi le motivazioni che hanno portato ”ad un fallimento gigantesco del nuovo Progetto dell’invalidità civile considerando che ormai anche in Sardegna vi sono 15.000 domande  arretrate. Un progetto che non va a regime a causa delle direttive poco chiare e molto confuse”.

(ANSA)

Laboratorio Europeo Precari Italiani

 

NEWS

Non sei l’unica, non sei il solo!

Parli tre lingue, sei al tuo quarto master all’ estero, e ……….?

Hai la residenza in Italia, lavori a Parigi,hai un contratto di diritto ………..?

Il tuo datore di lavoro ti chiede di aprire partita IVA in ……….?

Hai un contratto di lavoro stagionale nella ristorazione, hai già
seminato contributi previdenziali in ………..?

Le tue collaborazioni occasionali si ripetono ………?

Stai facendo un “Erasmus” o uno stage e ………..?

Non sei l’unica, non sei il solo!

Se queste domande sono anche tue, qualche diritto lo avrai già perso per strada e qualche fregatura l’avrai già presa.

A Parigi l’INCA Francia promuove incontri con giovani migranti italiani per avviare una prima fase di monitoraggio delle diverse esperienze di lavoro e di studio. L’obiettivo è quello di sviluppare in maniera adeguata tutte le azioni di tutela della condizione di “Lavoratrice/re” in raccordo con le organizzazioni sindacali francesi e la CGIL in Italia.

Ci si può iscrivere inviando una e-mail a: incafrancia@gmail.com
o con Doodle: http://doodle.com/summary.html?pollId=d5xyz77btvypy43r
indicando la data preferita per l’incontro.

 

www.incafrancia.fr

Il tunnel carpale nelle addette alle imprese di pulizia

 

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I risultati di uno studio su 99 lavoratrici

Recenti pubblicazioni scientifiche hanno confermato l’incremento della  frequenza della Sindrome del tunnel carpale (STC) in molti settori lavorativi, tra questi settori è esperienza comune nella pratica di Patronato rientra anche quello dell’attività propria delle imprese di pulizia.

Settore che malgrado segnalazioni nell’ambito di pubblicazioni generali sul tema vede  scarse indagini epidemiologiche e di settore.

Un recente articolo scientifico curato dai colleghi  dell’Unità Operativa Ospedaliera di Medicina del Lavoro dell’Ospedale G. Salvini di Garbagnate, aiuta a comprendere la correlazione tra la sindrome del tunnel carpale e il sovraccarico biomeccanico degli arti superiori in addetti di imprese di pulizie.

Gli Autori dello studio hanno sottoposto a sorveglianza sanitaria 99 lavoratrici addette ad attività di pulizia di reparti ed uffici ospedalieri.

Nella newsletter dell’Inca vengono riportati i risultati.

3° 2011 numero newsletter.doc

Milleproroghe, non c’è la “tagliola” sui precari

Tagliola rinviata

Nel maxiemendamento al dl Milleproroghe viene confermata la norma che rinvia l’entrata in vigore della “tagliola” per i precari. E’ quanto vien e riferito da fonti di agenzia. Il provvedimento prevede la possibilità di impugnare i licenziamenti sino al 31 dicembre 2011, prorogando quindi l’applicazione del termine di 60 giorni per i ricorsi.

Le commissioni Bilancio e Affari Costituzionali avevano l’emendamento del Pd, ma il governo ha tentato il colpo di mano: nei giorni scorsi fonti dell’esecutivo avevano annunciato che la modifica sarebbe stata eliminata con il maxiemendamento. Al contrario, la modifica viene invece approvata e per ora non c’è la “tagliola”.

“Un risultato molto positivo e molto importante”. E’ il commento del segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, che lo definisce “il frutto di una mobilitazione durata due anni contro le norme sbagliate del collegato lavoro che ottiene risultati per i giovani e i precari”. In questo modo, spiega, per tutto l’anno in corso non si applica la norma del collegato lavoro che fissava al 23 gennaio i termini per impugnare licenziamenti.

“Il Parlamento batte un colpo a favore dei precari”, osserva il sindacalista secondo il quale: “Nonostante le contrarietà e le dichiarazioni di intervento da parte del governo, la norma che proroga a tutto il 2011 i termini per i ricorsi dei contratti temporanei illegittimi è rimasta nel testo definitivo del maxiemendamento al mille proroghe”.

Fammoni fa sapere che “non è il primo stop al collegato lavoro, già altre norme sono state rinviate alla Corte Costituzionale. Un risultato che conferma le nostre ragioni e che vedrà proseguire la mobilitazione contro le altre norme sbagliate e incostituzionali del collegato, come la certificazione, l’arbitrato di equità, l’apprendistato a 15 anni, e per fare conoscere a tutti i lavoratori precari – conclude – i diritti che possono a questo punto ancora esercitare e che dimostra come le tagliole possono anche ritorcersi contro chi le mette”.

Rassegna.it

n. 452 del 17 febbraio 2011

                                                                                                                                                                       

NEWSLETTER LAVORO

n. 452 del 17 febbraio 2011

 

 newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro

 

   Le Novità in materia di Lavoro                                               

>    Min.Lavoro: tassazione ridotta al 10% sui premi di produttività

L’Agenzia delle Entrate, congiuntamente al Ministero del Lavoro, ha emanato la circolare n. 3/E/2011, relativamente all’art. 1, comma 47, della Legge n. 220/2010 – imposta sostitutiva del 10% sulle componenti accessorie della retribuzione corrisposte in relazione ad incrementi di produttività.

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>    Min.Lavoro: la circolare n. 5 in materia di appalti e subappalti

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha emanato la circolare n. 5 in materia di appalti e subappalti.

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>     INPS: lavoro occasionale accessorio – gestione segnalazioni e chiarimenti operativi

L’INPS ha fornito le indicazioni operative sull’avvio del nuovo sistema organizzativo di trattamento delle richieste di chiarimenti o di intervento provenienti da utenti interni ed esterni, per quanto attiene il lavoro occasionale accessorio, attivo dal 15 febbraio 2011.

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>     Min.Lavoro: reddito del datore di lavoro agricolo per l’assunzione di un lavoratore domestico

Il Ministero del Lavoro ha stabilito che il reddito del datore di lavoro, titolare di azienda agricola, ai fini dell’assunzione di un lavoratore subordinato del settore domestico all’interno delle quote previste dai decreti di programmazione dei flussi di ingresso, debba fare riferimento ad indici di capacità economica di tipo analitico con rinvio ad altri ambiti tributari.

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>     INPS: artigiani ed esercenti attività commerciali – contribuzione per l’anno 2011

L’INPS ha comunicato che le aliquote contributive per il finanziamento delle gestioni pensionistiche dei lavoratori artigiani e commercianti iscritti alle gestioni autonome dell’INPS, per il corrente anno 2011, restano confermate nella misura pari al 20,00%.

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>     INPS: nuovo canale telematico per la presentazione dei ricorsi amministrativi

L’INPS comunica che, a partire dal 21 febbraio 2011, l’istanza relativa ai ricorsi amministrativi, in particolare per le ipotesi che rientrano nella previsione dell’articolo 443 c.p.c., dovrà avvenire attraverso una delle seguenti modalità con accesso telematico.

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>     INPS: le retribuzioni per i lavoratori all’estero in Paesi privi di accordi in materia di sicurezza sociale

L’INPS comunica la determinazione, per l’anno 2011, delle retribuzioni convenzionali per i lavoratori all’estero in Paesi non legati all’Italia da accordi in materia di sicurezza sociale.

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>     INPS: aliquote contributive relative alla Gestione separata – anno 2011

L’INPS comunica aliquote contributive, aliquote di computo, massimale e minimale per l’anno 2011 relative alla Gestione separata.

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   Le Sentenze di Cassazione in materia di lavoro                       

>      Conciliazione in sede sindacale e rispetto delle firme

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Congedi di maternità, gli Stati membri tirano il freno

Speriamo che …..

donnaincinta1.jpgNella sessione plenaria del 18-21 ottobre 2010 il Parlamento europeo aveva approvato a larga maggioranza il progetto di direttiva che dovrebbe fissare nuove regole minime per i congedi di maternità. Il testo licenziato dall’Europarlamento porta il periodo di congedo obbligatorio da 14 a 20 settimane, tutte remunerate al 100% dell’ultima retribuzione o della retribuzione mensile media, e prevede che nei paesi con regimi di congedo parentale per entrambi i genitori, le ultime 4 settimane debbano essere considerate come congedo di maternità, retribuite almeno al 75% dello stipendio.  Il progetto di direttiva approvato a Strasburgo va quindi oltre la proposta della Commissione europea, che era di 18 settimane, con pagamento al 100% dello stipendio soltanto nelle prime 6 settimane.  Gli Stati membri devono inoltre garantire ai padri un congedo di paternità retribuito, di almeno 2 settimane.

La proposta del Parlamento europeo si è però scontrata a dicembre 2010 con il forte disaccordo espresso dagli Stati membri durante il Consiglio Occupazione, affari sociali e pari opportunità, dove la maggior parte dei ministri ha espresso grandi preoccupazioni per il costo eccessivo di queste misure. La Presidenza belga, che aveva caldeggiato l’esito positivo di questo dossier, ne ha quindi affidato le sorti alle successive presidenze di Ungheria e Polonia. È probabile, a questo punto, che venga abbandonata la proposta dell’Europarlamento, che era stata salutata con una certa soddisfazione dai sindacati europei, per tornare al testo originario della Commissione.

www.osservatorioinca.org

Servizi sociali: arriva la scure, nessuno protesta

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Tagli, tagli, tagli……

scure1.jpg

I “tagli” hanno colpito pesantemente la spesa pubblica, negli ultimi anni. E hanno soprattutto colpito la spesa per i servizi sociali. E ciò è avvenuto in un periodo in cui i bisogni sono in aumento, come nel caso degli anziani non autosufficienti, e, appunto, le risorse diminuiscono, creando così notevoli difficoltà soprattutto alle Regioni e agli altri enti locali.

E stupisce il silenzio che regna intorno a questi tagli. Rispetto ad altri paesi la comunicazione pubblica sul welfare dei servizi è molto carente e frammentaria. Quello dei tagli di spesa sembra essere un tema troppo tecnico per essere affrontato dai media nazionali. Non c’è stato un vero dibattito sui tagli possibili: in quale modo esercitarli, chi preservare dalle scelte più difficili, che cosa mantenere e che cosa sacrificare.

Persino sull’azzeramento del fondo per la non autosufficienza, 400 milioni di euro che vengono a mancare da quest’anno, le reazioni sono state a dir poco modeste da parte di sindacati, associazioni del terzo settore e soprattutto dell’associazione dei Comuni. Sono loro infatti che più di tutti pagheranno il taglio, perché prevalenti beneficiari di un fondo a destinazione sociale, che l’anno scorso ha rappresentato un quarto della loro spesa sociale per la terza età.

L’unico “successo” si è registrato per il non profit, con i fondi in parte ripristinati sul 5 per mille. Per il resto il panorama è desolante. A partire dal fondo nazionale per le politiche sociali che quest’anno è stato ridotto a 275 milioni di euro (erano più del triplo solo tre anni fa). Il fondo per la famiglia è passato dai 185 milioni dell’anno scorso a 51. Poi ci sono i fondi letteralmente svuotati: dopo il piano straordinario per i nidi è toccato al fondo per la non autosufficienza.

Altri, come quello per gli affitti, sono ridotti a una cifra simbolica: giovani coppie e famiglie in crisi potranno sperare quasi soltanto negli aiuti che Regioni e Comuni hanno deciso di mantenere. Mentre le riduzioni sul servizio civile rischiano di mortificare un’esperienza il cui valore è riconosciuto a livello europeo. Nel complesso, se nel 2008 per i principali fondi sociali lo stanziamento superava i due miliardi di euro, quest’anno siamo a meno di un quarto. I tagli colpiscono la rete dei servizi, erogati a livello locale. Prestazioni gestite a livello nazionale, preponderanti in termini di spesa, non sono state minimamente sfiorate da alcuna ipotesi di riforma. Valga per tutti l’esempio dell’indennità di accompagnamento: una misura granitica per cui verranno spesi quest’anno tredici miliardi di euro.

Tutti i servizi sociali dei comuni italiani costano la metà di questa sola misura: 6,6 miliardi nel 2008 secondo l’Istat. Il messaggio che il governo manda è esplicito: ci disimpegniamo dal welfare dei servizi, mentre manteniamo salda la gestione del welfare monetario, quello che riguarda i vari assegni familiari, per l’assistenza e l’invalidità. Un insieme di misure ingessate, poco efficienti e perequative, che assorbono i quattro quinti della nostra spesa sociale. Il divario tra domanda di aiuti e risorse disponibili si allarga particolarmente per i non autosufficienti. Per loro oggi l’offerta di assistenza poggia essenzialmente su due colonne portanti.

Da una parte, la rete dei servizi domiciliari, residenziali e intermedi, che Regioni ed altri enti locali erogano. Per mantenere e sviluppare questa rete, ancora sotto-dotata rispetto a molti paesi europei, le Regioni dovranno sempre più attingere risorse dalla sanità e dal socio-sanitario, che presentano disponibilità ben maggiori del sociale. Con il rischio di “sanitarizzare” l’assistenza, di spostarla verso le situazioni più gravi e di ridurne i contenuti più propriamente sociali, di accompagnamento, promozionali, preventivi.

Dall’altra, un’erogazione monetaria nata trent’anni fa e da allora mai migliorata, l’indennità di accompagnamento, insensibile alle condizioni economiche di chi la percepisce e priva di alcun vincolo di utilizzo, quindi votata a essere la fonte primaria del welfare fai-da-te, quello del mercato sommerso delle assistenti familiari.

Sarebbe necessaria invece una vera ristrutturazione della spesa sociale: per riformare le erogazioni monetarie nazionali di tipo sociale, superandone i crescenti limiti; per rafforzare un sistema dei servizi penalizzato in Italia a favore dei trasferimenti economici; per qualificare in modo non episodico il lavoro privato di cura.

Spot Inca Cgil

Disorientamento

disorientamento1.jpgLo spot della nuova campagna istituzionale Inca Cgil si intitola “Disorientamento”. E’ una parodia del disorientamento dei giovani, i più esposti alla precarietà del lavoro e alle incertezze del futuro, dove tutto diventa possibile, anche una strana quanto comica “rivolta delle macchine”, che incute sconcerto, timore e poi la rassegnazione, interrotta da voce fuori campo che avverte: “Il mondo del lavoro sta cambiando. Non rassegnarti alle sorprese”.

Lo spot, in un incessante susseguirsi di situazioni che richiamano la sfiducia e il timore di non essere più capaci di riconoscere il confine tra realtà e fantasia, vuole essere la provocazione dell’Inca, il patronato della Cgil, per incitare i giovani a lottare per difendere la loro identità, i loro diritti, sia nel lavoro che nella vita.

Lo spot sta uscendo sulla La7 e prossimamente lo si potrà vedere nella pagine di repubblica.it e corriere.it e, nel prossimo mese di marzo, nelle sale cinematografiche di tutta Italia.

Ma lo spot sta girando anche su you tube e sulla pagina Facebook IncaGiovani. Se ne parla anche sulle pagine del Corriere della Sera di ieri nella rubrica di Enrico Marro e sul blog http://summonte.splinder.com/.

Convegno su “La salute nei luoghi di lavoro”

NEWS

La salute ieri, oggi, domani”

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Si terrà il 18 e 19 febbraio p.v. presso l’Auditorium Ospedale S. Donato di Arezzo, promosso dal Centro per la salute F. Basaglia con il patrocinio della provincia di Arezzo e della Regione Toscana un convegno su un problema di grande attualità nel nostro Paese come quello della salute nei luoghi di lavoro.

Lo testimoniano la quasi quotidiana catena di morti e feriti che si registra nei cantieri e nelle fabbriche, i continui richiami del Presidente Napolitano tesi a sostenere l’attenzione su questo tema, la tensione  e la durezza dello scontro che sulle condizioni di lavoro si è aperto nell’ultimo anno tra organizzazioni dei lavoratori e imprese.

Il centro Basaglia, con questo convegno, intende offrire un’occasione di riflessione e approfondimento che, partendo dai contenuti di esperienze passate, esamina i cambiamenti intercorsi e cerca di delineare percorsi di miglioramento utili anche per gli atti della programmazione sanitaria della regione Toscana.

Parteciperà oltre ai lavoratori, amministratori pubblici, imprenditori e operatori dei servizi, anche il patronato Inca Cgil con una relazione su “Infortuni e malattie professionali in Italia e in Toscana”.

Programma.pdf

I jeans che uccidono

Il “sandblasting” mortale

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Per essere veramente bello un jeans deve essere un po’ usurato. I dettami della moda ormai da alcuni impongono pantaloni che sembrano già usati in origine. Per questo molte case di moda utilizzano un trattamento detto “sandblasting”, sabbiatura, per scolorire i loro jeans. Una tecnica, però, molto pericolosa, per i lavoratori  che contraggono in soli 6-24 mesi una forma acuta di silicosi, spesso letale. Lo denunciano le organizzazioni aderenti alla Clean Clothes Campaign, che da alcuni mesi hanno iniziato una campagna per dire basta all’uso di questa tecnica e da oggi lanciano la campagna internazionale per l’abolizione dei jeans sabbiati.
 
“Migliaia fra attivisti, medici, sindacalisti e organizzazioni per i diritti umani chiedono l’immediata eliminazione di questa tecnica- sostengono i promotori dell’iniziativa-. I produttori di denim hanno volontariamente ignorato i continui appelli di sindacati, organizzazioni per i diritti dei lavoratori e associazioni mediche. I grossi marchi internazionali della moda, del calibro di Diesel, Dolce & Gabbana e Armani hanno rifiutato di instaurare un dialogo che portasse all’eliminazione definitiva del sandblasting dalle loro filiere di produzione, dimostrando molta più attenzione verso i loro interessi che verso i diritti dei loro lavoratori”.
 
La campagna di comunicazione virale per sensibilizzare i consumatori sul tema sarà portata avanti attraverso diversi canali. Prima di tutto i cittadini saranno invitati a inviare una lettera di pressione ai più importanti marchi di moda e a firmare l’appello internazionale rivolto a imprese e governi. Attraverso il social network Facebook, inoltre, verrà chiesto agli utenti di cambiare l’immagine del proprio profilo con il logo della campagna e a inviare foto e video  con lo slogan della campagna. Infine i consumatori critici potranno trasformarsi in veri e propri attivisti scaricando dal sito una “tasca virale” da ritagliare e infilare nei jeans sabbiati in vendita nei negozi alla moda. Tra i marchi incriminati, in particolare Dolce& Gabbana, Armani, Diesel, Replay e Cavalli.
 
La Clean Clothes Campaign, ribadiscono le associazioni, “chiede ai produttori che ancora vendono jeans sabbiati di eliminare tale tecnica dai loro stabilimenti con effetto immediato e invita i consumatori a prendere parte attivamente alla campagna comunicando alle imprese di abbigliamento la loro indisponibilità a comprare jeans assassini”. Tra gli aspetti più critici secondo gli attivisti il fatto che i pantaloni vengano lavorati in paesi in cui mancano le basilari condizioni di igiene e sicurezza sul lavoro (Bangladesh, Cina, Messico, Pakistan e Egitto) rendendo impossibile per i produttori garantire le procedure di sicurezza. La silicosi è una malattia professionale che si contrae in seguito all’esposizione alla polvere di silice.  La patologia è stata diagnosticata in associazione con la sabbiatura del denim per la prima volta in Turchia nel 2005. Un medico ha osservato che i lavoratori di sesso maschile per lo più giovani che avevano lavorato nelle fabbriche di jeans, contraevano la malattia che in precedenza, era stata associata con il lavoro nelle miniere e nei cantieri edili, nonché con la fabbricazione di vetro e cerami. In Turchia, dove la tecnica è stata proibita nel 2009, gli attivisti hanno già intentato cause legali contro i marchi affinché vengano accertate le responsabilità per i danni provocati e vengano assicurate cure mediche e risarcimenti adeguati alle vittime del sandblasting. Alcune imprese come Levi-Strauss e Hennes & Mauritz (H&M) hanno annunciato che cesseranno la vendita di jeans sabbiati, “segno che un cambiamento di rotta è possibile- sostengono le associazioni-. Anche Gucci ha fornito una strategia chiara per abolire il sandblasting dai suoi stabilimenti. Mancano all’appello le altre imprese italiane contattate da Abiti Puliti che non hanno ancora espresso una posizione chiara e pubblica in tal senso come Dolce&Gabbana, Armani, Diesel, Replay e Cavalli”. Per info
http://www.cleanclothes.org/news/killer-jeans%23action

Redattore sociale

circolari e messaggi

Gentile Cliente,
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni > INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi

>>> Titolo: Circolare numero numero 35 del 11-02-2011
Contenuto: Soppressione dell?Istituto Postelegrafonici (IPOST). Aspetti contributivi legati al trasferimento all?Istituto delle funzioni già esercitate da IPOST. Istruzioni operative. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia: CIRCOLARE

>>> Titolo: Messaggio numero numero 3598 del 11-02-2011
Contenuto: Lavoro occasionale accessorio. Gestione segnalazioni e chiarimenti operativi.
Tipologia: MESSAGGIO

>>> Titolo: Messaggio numero numero 3566 del 11-02-2011
Contenuto: Bonus fiscale di cui all’art.44 del decreto legge 1° ottobre 2007, n. 159, convertito dalla legge 29 novembre 2007, n.222. Richiesta di restituzione del beneficio da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Tipologia: MESSAGGIO

>>> Titolo: Messaggio numero numero 3441 del 10-02-2011
Contenuto: valore documentale delle stampe delle domande di accertamento delle invalidità civili e dei certificati medici provenienti dall’ambiente INVCIV2010.
Tipologia: MESSAGGIO

>>> Titolo: Messaggio numero numero 3487 del 10-02-2011
Contenuto: Fondo per il perseguimento di politiche attive a sostegno del reddito e dell’occupazione per il personale delle società del Gruppo FS. Accesso all’assegno straordinario di sostegno al reddito. Adempimenti.
Tipologia: MESSAGGIO

>>> Titolo: Circolare numero numero 34 del 10-02-2011
Contenuto: Artigiani ed esercenti attività commerciali: Contribuzione per l?anno 2011.
Tipologia: CIRCOLARE

>>> Titolo: Circolare numero numero 33 del 10-02-2011
Contenuto: Controllo delle principali prestazioni previdenziali, sgravi e riduzioni contributive poste a conguaglio nel quadro D del modello Dm10 – Conguaglio delle indennità di malattia.
Tipologia: CIRCOLARE

>>> Titolo: Circolare numero numero 32 del 10-02-2011
Contenuto: Decreto legge n.78 del 31 maggio 2010 convertito, con modificazioni, nella legge 30 luglio 2010, n. 122. Determinazione Presidenziale n. 75 del 30 luglio 2010. Nuove modalità di presentazione dei ricorsi amministrativi. Utilizzo del canale telematico.
Tipologia: CIRCOLARE

>>> Titolo: Messaggio numero numero 3336 del 09-02-2011
Contenuto: Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del personale del Credito. Proroga della sospensione del contributo ordinario di finanziamento al Fondo, regolamentato dal D.I. n. 158/2000, modificato dal D.I. n. 51635 del 26
Tipologia: MESSAGGIO

>>> Titolo: Messaggio numero numero 3335 del 09-02-2011
Contenuto: Fondi di solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione, della riconversione e della riqualificazione professionale del personale delle Poste Italiane S.p.A. Riattivazione del contributo ordinario dello 0,50% di finanziamento del Fondo.
Tipologia: MESSAGGIO

>>> Titolo: Messaggio numero numero 3334 del 09-02-2011
Contenuto: Fondo di solidarietà per il personale già dipendente da imprese di assicurazione poste in liquidazione coatta amministrativa, di cui al D.I. 351, del 28 settembre 2000, modificato dal D.I. n. 229 del 18 dicembre 2010. Sospensione del contributo ordinario di finanziamento al Fondo fino a dicembre
Tipologia: MESSAGGIO

>>> Titolo: Messaggio numero numero 3333 del 09-02-2011
Contenuto: Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione, della riconversione e della riqualificazione professionale del personale già dipendente dall’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, inserito nel ruolo provvisorio ad esaurimento del Ministero delle Finanze, distaccato e
Tipologia: MESSAGGIO

>>> Titolo: Circolare numero numero 31 del 09-02-2011
Contenuto: Determinazione per l?anno 2011 delle retribuzioni convenzionali di cui all?art. 1 e 4, co.1, del decreto-legge 31.7.1987, n. 317, convertito con modificazioni in legge 3.10.1987, n. 398 per i lavoratori all?estero in Paesi non legati all?Italia da accordi in materia di sicurezza sociale.
Tipologia: CIRCOLARE

>>> Titolo: Circolare numero numero 30 del 09-02-2011
Contenuto: Gestione separata di cui all?art. 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335. Aliquote contributive, aliquote di computo, massimale e minimale per l?anno 2011.
Tipologia: CIRCOLARE

>>> Titolo: Circolare numero numero 29 del 09-02-2011
Contenuto: Per il corrente anno la variazione percentuale ai fini della perequazione automatica delle pensioni è stata accertata dall?ISTAT nella misura del 1,6%.
Tipologia: CIRCOLARE

>>> Titolo: Circolare numero numero 28 del 08-02-2011
Contenuto: Soggetti abilitati alla cura degli adempimenti in materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale dei lavoratori dipendenti, ivi compresa la trasmissione telematica della documentazione previdenziale.
Tipologia: CIRCOLARE

>>> Titolo: Circolare numero numero 27 del 08-02-2011
Contenuto: L?Istituto ha avviato negli ultimi anni un processo di riorganizzazione delle proprie funzioni nell?ottica di accrescere l?efficienza dei risultati operativi e migliorare la correntezza gestionale delle attività che è chiamato a presidiare.
Tipologia: CIRCOLARE

>>> Titolo: Circolare numero numero 26 del 08-02-2011
Contenuto: Gestione delle visite mediche di controllo mediante Data Mining: rilascio procedura.
Tipologia: CIRCOLARE