Archivio mensile:gennaio 2011

Indennità congedo straordinario per assistenza lavoratori dipendenti privati

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Ripristinata la possibilità di conguaglio

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In  un messaggio di fine anno (n. 31250/10), l’Inps ha sciolto il nodo relativo alla propria competenza a erogare l’indennità sostitutiva della retribuzione durante il periodo di fruizione del congedo straordinario da parte di lavoratori dipendenti di un datore di lavoro che versa all’Inps la contribuzione di malattia e maternità a norma dell’articolo 20 della legge 133/08. 

L’Inps, infatti, sentito il Ministero del Lavoro, afferma che, “indipendentemente dall’Ente pensionistico a cui il datore di lavoro versa la contribuzione per IVS, é ripristinata la possibilità di conguaglio degli importi erogati a titolo di indennità per congedo straordinario”.

Questa precisazione dell’istituto previdenziale interessa particolarmente le lavoratrici ed i lavoratori occupati presso le imprese dello Stato, degli Enti pubblici e degli enti locali privatizzati o a capitale misto, ed anche gli iscritti all’ Inpgi, all’ Enpals e all’ Ipost.

Ricordiamo anche le indicazioni già emanate dall’Inps nel 2009 relative alla presentazione delle domande :

1. qualora il lavoratore richiedente la prestazione sia dipendente di un’azienda di non immediata classificabilità, dovrà richiedere al proprio datore di lavoro una dichiarazione di responsabilità attestante che la propria azienda appartiene ad una delle tipologie delle imprese destinatarie dell’obbligo contributivo. Tale dichiarazione deve essere presentata dal lavoratore interessato all’Inps;

2. qualora l’azienda non rilasci la dichiarazione di responsabilità (o altra documentazione idonea) l’Inps accetta la domanda, ma il riconoscimento dell’indennità sarà possibile solo dopo la verifica, col datore di lavoro, della sussistenza dell’obbligo contributivo di cui all’art. 20 della legge 133/2008. Il datore di lavoro comunque anticipa l’indennità al lavoratore e poi successivamente conguaglia con l’INPS.

Per maggiori ed ulteriori informazioni ci si può rivolgere alle sedi del patronato Inca presenti su tutto il territorio nazionale.

Decreto flussi immigrazione: l’Inca chiede la sospensione dei click day

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Dichiarazione di Morena Piccinini, presidente Inca

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Il Patronato Inca Cgil denuncia i continui blocchi del sistema informatico delle domande di nulla osta al lavoro per il decreto flussi 2010.  A tre giorni dall’avvio della procedura telematica, gli uffici del Patronato si trovano nella impossibilità di supportare quei datori di lavoro che, pur in un momento così difficile sul piano occupazionale, fanno richiesta di assunzione di manodopera straniera.

“Questa situazione inaccettabile – spiega Morena Piccinini, presidente Inca – sta creando gravi disagi agli utenti, all’organizzazione del lavoro degli uffici e alla stessa immagine del Patronato”.

“Peraltro – aggiunge il Presidente – il ministero degli interni -, nonostante le preoccupazioni espresse più volte dopo le esperienze passate nelle scorse edizioni, il Patronato non è mai stato coinvolto in nessun confronto che aiutasse l’avvio regolare dell’inoltro telematico delle richieste. 

Nell’unico incontro, che si è tenuto il 12 gennaio, a 5 giorni dall’avvio della procedura, il ministero degli interni si è limitato a illustrare le modalità tecniche del sistema informatico, senza dare la possibilità ai Patronati di intervenire nel merito”.

“Ancora una volta – sottolinea Piccinini -, questo Governo mentre pretende il rispetto delle regole da parte degli immigrati, agisce senza alcun riguardo verso gli immigrati stessi e  i patronati, che si sono impegnati ad agevolare e ad aiutare i datori di lavoro nell’inoltro delle domande”.

“Per questa ragione – continua il Presidente -, visti i pochi giorni mancanti per il primo click day (31 gennaio) e il perdurare del disservizio, denunciamo come venga a mancare il tempo indispensabile per poter istruire adeguatamente le domande di gestione dei flussi”.

“Pertanto, diventa indispensabile che il Ministero si faccia carico di questa situazione, sospendendo l’intera procedura, prorogando i termini per i click day, fino a quando non sarà in grado di garantire la ripresa dell’operatività senza alcun blocco”.

Indennizzo per i soggetti danneggiati dal vaccino antinfluenzale

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 Parità di trattamento con l’identico interesse collettivo
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Ci sono stati segnalati casi di persone che hanno contratto, dopo aver effettuato il vaccino antinfluenzale, la sindrome di Parsonage-Turner. Per questo motivo ricordiamo che una
sentenza del giudice di Ravenna del 2007 ha riconosciuto il diritto all’indennizzo ex legge 210 ad un cittadino che, a seguito di vaccino antinfluenzale, aveva contratto, in quel caso, la sindrome di Guillaume-Barré (poliradicolonevrite acuta).

Il motivo principale della positiva decisione del giudice di Ravenna fu che il diritto all’indennizzo spetta anche in caso di vaccinazione non obbligatoria purché consigliata in base alle campagne di sensibilizzazione.

Il giudice aveva radicato la propria decisione in due sentenze della Corte Costituzionale (nn. 27/98 e 423/00) che sostengono come “lo stesso diritto all’indennizzo va esteso sempre in via interpretativa anche a quei trattamenti sanitari che fossero comunque consigliati attraverso campagne di sensibilizzazione promosse dall’autorità amministrativa sulla base della legge”.

Ambedue le sentenze dell’Alta Corte poggiano su due considerazioni:
1. non è lecito richiedere che il singolo esponga a rischio la propria salute per un interesse collettivo senza che la stessa collettività sia disposta a condividere, come possibile, il peso delle eventuali conseguenze negative;
2. “non vi è ragione di differenziare il caso in cui il trattamento sanitario sia imposto per legge da quello in cui esso sia, in base ad una legge, promosso dalla pubblica autorità in vista della sua diffusione capillare nella società”.

Forte di queste considerazioni, il giudice di Ravenna sostiene che la ratio costituzionale del diritto all’indennizzo “si poggia sull’esistenza di  un interesse pubblico alla promozione della salute collettiva tramite il trattamento sanitario, il quale, viene dalla legge assunto ad oggetto di un obbligo legale o di una politica pubblica di diffusione tra la popolazione”.

Da questo consegue l’esigenza di parità di trattamento delle diverse ipotesi di vaccinazione poiché portano in sé un identico interesse collettivo alla promozione alla salute.

Indagine della Comunità di S.Egidio sui non autosufficienti

Come curarsi a casa

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A Napoli aumenta il numero di anziani che vivono in condizioni di povertà e non autosufficienza, ma diminuiscono i servizi. Lo dimostra un’indagine elaborata dalla Comunità di Sant’Egidio che promuove dal 2006 a Napoli, dopo le città di Novara, Messina, Savona, Livorno, Roma e Catania, il programma “A casa è meglio” finanziato dal comune (e da Enelcuore fino al 2009).

Dai dati emerge che in Campania – dove si registra la più bassa aspettativa di vita del territorio nazionale – l’assistenza domiciliare copre un fabbisogno minino, raggiungendo appena lo 0,5 % degli ultrasessantacinquenni e collocando la regione all’ultimo posto per numero di anziani utenti di servizi e strutture. Nato per rispondere alle loro esigenze e, al contempo, proporre un modello di cure domiciliari, il progetto prevede una serie di interventi di prevenzione, protezione, assistenza e sostegno (rivolti agli anziani e alle loro famiglie) nel rione Sanità, zona di Napoli caratterizzata da una presenza significativa di anziani poveri e, spesso, isolati dal resto del quartiere.
 
Nell’ambito del programma è stata realizzata anche la guida “Come curarsi a casa”, un vademecum che raccoglie indirizzi e informazioni utili per gli anziani e per le loro famiglie su tutti i servizi disponibili, dai sussidi che si possono ottenere, al dischetto H per disabili, dalle richieste per l’assistenza domiciliare integrata, la carta d’identità a domicilio e gli altri iter praticabili, alle associazioni presenti sul territorio.
 
I risultati del progetto sono stati presentati nel corso di un incontro organizzato nel capoluogo campano dalla Comunità di Sant’Egidio venerdì scorso. Anziani e disabili non protestano certo in maniera violenta o clamorosa, ma affrontare le emergenze solo quando esplodono non è una scelta inadeguata (sul piano sanitario, sociale e umano) e alla fine anche costosa? Ci sono nuove sfide a cui bisogna rispondere, secondo gli organizzatori, con scelte coraggiose ed efficaci: aiutare gli anziani ad invecchiare a casa propria è la nuova frontiera. Migliorare la qualità della vita degli anziani, sostengono da Sant’Egidio, è un grande investimento di civiltà e di cultura ed è anche un segno di speranza di cui Napoli ha profondamente bisogno. Ecco, dunque, la proposta dell’associazione: attuare un sistema di protezione sociale attorno all’anziano e alla sua casa, coinvolgendo, in una rete di prossimità, diversi soggetti. Un appello sottoscritto dagli stessi anziani, come Maria che in una lettera aperta per evitare l’istituto scrive: “Aiutate me e tutti gli anziani a restare a casa, forse vivrò di più, sicuramente vivrò meglio”.

Redattore sociale

Disabili in piazza a difesa della legge 68

Il voltafaccia del Governo

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“Un voltafaccia, un tradimento, un vero e proprio bluff”. A largo Chigi, sotto il ministero dei Rapporti con il Parlamento, sono stati in tanti ieri mattina a rispondere all’appello lanciato  dalle associazioni dei familiari di persone con disabilità per chiedere al governo garanzie sulla decisione – precedenza a orfani e vedove e diminuzione della percentuale disabili – che mette a rischio ben 10mila posti di lavoro riservati alle persone disabili in quota del 7% ai sensi del collocamento mirato (Legge 68/99).
 
Con loro anche le principali associazioni nazionali a difesa dei diritti delle persone disabili: Anmic (Mutilati e invalidi civili), Uic (Unione italiana ciechi), Fish (Federazione italiana superamento handicap), Aism (Sclerosi multipla), Comunità Capodarco di Roma, Casa della Solidarietà onlus, Coordinamento delle consulte municipali, Cgil, Cisl e Uil non hanno infatti fatto mancare appoggio e condivisione della protesta. Presenti anche i deputati del partito Democratico, Cesare Damiano, Amalia Schirru e Luciana Pedoso.
 
Due le delegazioni che sul finire del presidio si sono mosse: la prima, con i deputati Damiano, Schirru e Pedoso, si è diretta da Elio Vito, ministro per i rapporti con il Parlamento; la seconda, più composita e numerosa, si è invece diretta sotto la sede della presidenza della Camera. Entrambe chiedono certezze sulla quota riservata del 7% e garanzia per i diritti di inserimento lavorativo per le persone con disabilità. Quella con i deputati si è diretta dal ministro Vito per chiedere di sollecitare il parere favorevole di Tremonti alla ‘legislativa’ in commissione Lavoro sulla proposta di legge Schirru, proposta (numero 3720) che chiarisce l’interpretazione da dare alla modifica della 68/99 introdotta all’articolo 5, comma 7 del decreto-legge 102/2010 convertito dalla legge 126 del 2010 e che con la ‘legislativa’ diventerebbe subito legge senza passare dal Parlamento. La seconda delegazione, più numerosa e chiassosa, si è invece diretta sotto la Presidenza della Camera affinché – sostengono i partecipanti – si chiarisca il “voltafaccia fatto dal Governo all’intera categoria dei disabili e non da oggi”.
 
“Per un’interpretazione autentica della legge 68/99, per il diritto dei disabili a lavorare, per evitare la guerra tra poveri, si deve – hanno poi aggiunto tanti tra i partecipanti – evitare che per garantire una categoria si danneggia un’altra. Entrambe hanno diritto, ma non una a scapito dell’altra”. Alla base del contenzioso tra il mondo della disabilità italiana e il governo, infatti, c’è l’interpretazione autentica del comma 2 dell’articolo 1 della legge 23 novembre 1998, n. 407, in materia di applicazione delle disposizioni concernenti le assunzioni obbligatorie e le quote di riserva in favore dei disabili, volta al rispristino del 7% dei posti riservati nelle aziende pubbliche e private con più di 15 dipendenti. Messa duramente a rischio per un totale di 10mila posti nel 2011 dalla modifica alla 68/99 introdotta all’articolo 5, comma 7 del decreto-legge 102/2010 convertito dalla legge 126 del 2010 sulle missioni internazionali. Modifica che non solo da precedenza a orfani e vedove nelle assunzioni ‘obbligatorie’, ma restringe anche la quota del7% riservata alla disabilità.

“Eppure ci aveva rassicurato – dicono i promotori del presidio – e anche in commissione Lavoro, su proposta della deputata Schirru, tutti i deputati in modo bipartisan avevano inoltrato un’interrogazione al ministro Sacconi. Disse che un tavolo tecnico stava lavorando per noi, ma con quali risultati?”.

Redattore sociale

Al via il decreto flussi

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Annuo nuovo… nuova lotteria

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E’ partito il 17 gennaio, non senza problemi, l’iter per ottenere nuovi permessi di soggiorno. E’ possibile quindi registrarsi online sul sito www.interno.it dove si può scaricare l’applicativo per registrarsi e compilare le domande per l’ingresso dei lavoratori extracomunitari (non stagionali) in base al decreto flussi 2010. In totale sono circa 100mila i nuovi ingressi che saranno autorizzati. Ed è vietato sbagliare: il ministero raccomanda vivamente di utilizzare il modulo giusto, poiché in caso di errore non sarà possibile modificare la domanda con la conseguenza che l’istanza verrà rigettata.

Due settimane di tempo per iscriversi, poi il primo invio delle richieste scatterà il 31 gennaio dalle ore 8: chi prima arriva avrà più possibilità di successo. Quel giorno sarà possibile spedire le domande per i lavoratori subordinati dei paesi che hanno stipulato accordi con l’Italia e che quindi godono di 52.080 ingressi riservati (Albania, Algeria, Bangladesh, Egitto, Filippine, Ghana, Marocco, Moldavia, Nigeria, Pakistan, Senegal, Somalia, Sri Lanka, Tunisia, India, Perù, Ucraina, Niger e Gambia). Il secondo click day è fissato per il 2 febbraio sempre dalle 8, quando sarà possibile inviare le domande relative a 30mila colf e badanti. Dal 3 febbraio, infine, sempre a partire dalle 8 del mattino, si potranno inviare le domande per tutti i restanti settori, riservate ad 11mila ingressi.

Forse per l’enorme quantità di accessi, forse per alcuni errori nel software per la compilazione delle domande, ma il primo giorno dopo poco più di un’ora e mezza dall’apertura della parte dedicata alle domande non sono stati Al via ilpochi i problemi segnalati dagli utenti pronti a compilare i moduli. Lo denuncia il “Progetto Melting Pot Europa” che ha pubblicato una guida completa per orientarsi in questa giungla legislativa. Sul sito sono segnalati errori nei campi da compilare e sessioni che scadono continuamente. “Attendiamo nelle prossime ore – si legge – la risoluzione di queste problematiche che nulla di buono fanno prevedere per la delicata procedura di assunzione tramite il decreto flussi”.

Per presentare la richiesta, gli irregolari devono “uscire” dall’Italia e provare a rientrare da regolari. Ma i pochi posti disponibili non riescono a supportare le domande, sempre in numero maggiore rispetto alle vere opportunità lavorative. La Cgil e il patronato Inca, pur mantenendo “profonde critiche” al decreto flussi, “offriranno ancora una volta la loro consulenza e il loro servizio ai lavoratori immigrati, e ai loro datori di lavoro, che intendono presentare la domanda”. Così il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, e il presidente dell’Inca, Morena Piccinini.

In realtà, sostengono le due dirigenti sindacali, “i datori di lavoro presentano la domanda per lavoratori già presenti nel nostro Paese e, nel caso dell’esito positivo della domanda, il lavoratore deve rientrare nel suo Paese d’origine e chiedere il visto per motivi di lavoro con il rischio di essere segnalato dalla polizia di frontiera al momento d’uscita dal paese, così come previsto dalla legge 94/2009 che introduce l’aberrante reato di clandestinità”.

n. 448 del 20 gennaio 2011

 

Direzione Provinciale del Lavoro di Modena  

 

www.dplmodena.it  

                                                                                                                                                                                            

NEWSLETTER LAVORO

 

 newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro

 

   Convegno                                                                              

>     Convegno Nazionale

La Direzione provinciale del lavoro di Modena, in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, per celebrare i 10 anni dall’istituzione del proprio sito internet (www.dplmodena.it), organizza un convegno dal titolo: “dplmodena.it – La tecnologia al servizio della conoscenza – 10 anni di informazione in materia di lavoro“.

Nei prossimi giorni pubblicheremo le modalità di iscrizione per chi vorrà partecipare al convegno.

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   Le Novità in materia di Lavoro                                               

>     Min.Lavoro: modalità operative per l’invio telematico del prospetto informativo dei disabili

Il Ministero del Lavoro ha emanato una lettera circolare concernente le modalità operative per l’invio telematico del prospetto informativo dei disabili.

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>     Min.Sviluppo Economico: nuove tariffe per la corrispondenza attinente le procedure giudiziarie

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il Decreto 25 novembre 2010, con le disposizioni in materia di invii di corrispondenza rientranti nell’ambito del servizio postale universale e tariffe degli invii di corrispondenza raccomandata e assicurata attinenti alle procedure amministrative e giudiziarie.

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>    Governo: modalità di concessione degli aiuti di Stato alle imprese

E’ stato pubblicato il D.P.C.M. del 23 dicembre 2010, con le modalità di applicazione della comunicazione della Commissione europea «Quadro temporaneo dell’Unione per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’accesso al finanziamento nell’attuale situazione di crisi economica e finanziaria».

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>    Min.Lavoro: chiarimenti in materia di regimi di autorizzazione all’incontro tra domanda e offerta di lavoro

Il Ministero del Lavoro ha emanato la circolare n. 3/2011, concernente i chiarimenti operativi alle novità normative contenute nella Legge n. 183/2010 (c.d. Collegato lavoro) in materia di regimi di autorizzazione all’incontro tra domanda e l’offerta di lavoro.

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>     Min.Lavoro: addizionale su contributi agricoli per la copertura degli oneri per danno biologico

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il Decreto 21 ottobre 2010 con la determinazione, per l’anno 2009, dell’addizionale sui contributi assicurativi agricoli per la copertura degli oneri relativi al danno biologico.

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>     Reg.Emilia Romagna: proroga ammortizzatori sociali in deroga per il 2011

La Regione Emilia Romagna fornisce le prime indicazioni operative per la prosecuzione, nel corso del 2011, degli interventi di ammortizzatori sociali in deroga di cui alla DGR 692/2009.

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>     TFR: aggiornato il coefficiente di rivalutazione per il mese di dicembre 2010

A dicembre, il coefficiente per rivalutare le quote di trattamento di fine rapporto (TFR), accantonate al 31 dicembre 2009, è: 2,935935%.

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>     INPS: modifica del saggio di interesse legale

L’INPS informa della variazione all’1,50% del saggio di interesse legale.

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>     Min.Lavoro: Fondo Nazionale per le politiche sociali e Fondo per le non autosufficienze anno 2010

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato i Decreti Interministeriali del 4 ottobre 2010, con i quali vengono ripartite fra le Regioni e le Province autonome le risorse del Fondo Nazionale per le politiche sociali e del Fondo per le non autosufficienze per l’anno 2010.

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>     INPS: gestione separata – chiarimenti in ordine all’obbligo contributivo sui compensi

L’INPS fornisce alcuni chiarimenti in ordine all’obbligo contributivo sui compensi percepiti per la partecipazione ai collegi nazionali o territoriali di gestione di albi o elenchi professionali o degli enti di previdenza privati o privatizzati delle professioni alla luce della circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 105 del 12 dicembre 2001.

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>     INPS: nuove modalità di gestione delle rateazioni in fase amministrativa

L’INPS fornisce le disposizioni che trovano applicazione a decorrere dal 1° gennaio 2011, per quanto riguarda le Nuove modalità di gestione delle rateazioni in fase amministrativa.

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   Gli approfondimenti della DPL di Modena                                 

>      Rappresentatività, nodo gordiano irrisolto (dr.Ariano)

>      Il licenziamento dei lavoratori disabili avviati dai servizi per il collocamento obbligatorio (dr.Millo)

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   Sentenze della Cassazione in materia di lavoro                       

>      Assegni familiari e truffa nei confronti dell’INPS

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Pensioni: il pagamento

Pensioni: il pagamento
Modalità di pagamento e delega

Il pensionato può chiedere il pagamento della pensione nei seguenti modi:

  • riscossione diretta presso l’ufficio postale
  • accredito in conto corrente bancario
  • accredito in conto corrente postale
  • accredito su libretto di risparmio postale

Cosa fare
Il pensionato deve presentare una domanda alla sede Inpdap di appartenenza indicando la modalità preferita.
Per la riscossione diretta deve utilizzare l’apposito modulo di domanda (vedi Sezioni di riferimento in fondo alla pagina)  con i dati dell’ufficio postale presso il quale vuole riscuotere la pensione.

Anche per gli accrediti il pensionato deve usare gli appositi moduli di domanda (vedi Sezioni di riferimento).Con l’accredito in conto corrente bancario e/o postale la pensione viene accreditata sul conto intestato al pensionato indipendentemente dalla sua residenza. L’accredito, infatti, può essere effettuato presso tutte le agenzie bancarie o presso gli uffici postali del territorio nazionale.

Ci sono dei casi in cui anche se risulta l’accredito bancario o postale, il pensionato non riscuote alcune rate della pensione (per esempio: il pensionato cambia conto corrente e non comunica all’Istituto le nuove coordinate). In questo caso il pensionato può chiedere il rinnovo delle rate di pensione non riscosse con una semplice domanda da inoltrare alla sede Inpdap di appartenenza.

Modalità di riscossione attraverso Poste Italiane
Il pensionato può riscuotere la propria pensione attraverso Poste Italiane con le seguenti modalità:

  • con riscossione diretta presso l’ufficio postale
  • con accredito in conto corrente postale
  • con accredito su libretto di risparmio postale

Dal mese di dicembre 2010 il pensionato che intenda modificare le modalità di riscossione della propria pensione sul circuito postale, ha la possibilità di presentare la richiesta direttamente all’ufficio postale di competenza che provvederà a comunicare all’Inpdap la variazione (per esempio; richiesta di accredito su conto corrente postale in luogo del pagamento in contanti).

Delega
Solo nel caso di riscossione diretta presso l’ufficio postale il pensionato può delegare in via continuativa un rappresentante per riscuotere al suo posto la pensione. È la riscossione con mandato speciale.

Il pensionato deve presentare alla Sede Inpdap di appartenenza il modulo di richiesta (vedi Sezioni di riferimento in fondo alla pagina), debitamente compilato, con le firme autenticate del pensionato delegante e del delegato. L’autentica della firma si può fare anche al momento della presentazione del modulo.

Per revocare il mandato speciale il pensionato deve presentare una domanda in carta semplice alla sede Inpdap che eroga la pensione.

Amianto: Firmato il regolamento del Fondo

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Lo ha annunciato il Senatore Felice Casson (Pd) 

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“Finalmente il governo e il ministro Sacconi hanno firmato il regolamento per il Fondo per le vittime dell’amianto”. Lo ha detto il senatore Felice Casson, vicepresidente del gruppo Pd, intervenendo in aula nel corso della discussione sugli infortuni sul lavoro.

“Il 7 dicembre scorso – ha aggiunto – il Senato aveva invitato all’unanimità, per la terza volta, il ministro del lavoro e il governo a intervenire il più rapidamente possibile nell’emanazione del regolamento per avviare il Fondo a favore delle vittime dell’amianto. Il ministro Sacconi si era impegnato personalmente affermando che nel giro di pochissimi giorni tale regolamento sarebbe stato emanato e sarebbe stato reso operativo in breve tempo; ma da allora non se ne erano avute più notizie”.

Nuovamente sollecitato dal Senatore Casson, il ministro Sacconi ha finalmente fatto sapere che il regolamento è stato firmato. “D’altra parte – spiega Casson -, erano passati quasi due anni dal termine fissato dal Parlamento per l’emanazione del regolamento ed era necessario dare una risposta alle decine di migliaia di lavoratori i che aspettavano notizie in proposito.

“Non conosciamo ancora il testo definitivo – precisa il Senatore -. Insieme a tutte le associazioni lo valuteremo e decideremo come continuare la lotta per ottenere giustizia per tutte le vittime”.

INPS: circolari e messaggi

Gentile Cliente,
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni > INPS comunica > normativa 

 

>>> Titolo:  Circolare numero numero 6 del 14-01-2011
  Contenuto:  Decreto del Ministro dell?Economia e delle Finanze 7 dicembre 2010 ? Modifica del saggio di interesse legale?.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 5 del 13-01-2011
  Contenuto:  Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, legge 8-8-1995, n.335. Chiarimenti in ordine all?obbligo contributivo sui compensi percepiti per la partecipazione ai collegi nazionali o territoriali di gestione di albi o elenchi professionali o degli enti di previdenza privati o privatizzati
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 4 del 13-01-2011
  Contenuto:  Art. 30 del Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito con modificazioni dalla Legge 30 luglio 2010, n. 122. Rateazioni in fase amministrativa
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 3 del 13-01-2011
  Contenuto:  Convenzione fra l?INPS e la CONFIMPRESE ITALIA, per la riscossione delle quote associative sulla disoccupazione agricola, ai sensi dell?art.2 della legge 27 dicembre 1973, n.852. Istruzioni operative e contabili. Variazione al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 2 del 12-01-2011
  Contenuto:  Art. 34, della legge 4 novembre 2010, n. 183. Modifiche alla disciplina ISE/ISEE.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 1 del 10-01-2011
  Contenuto:  Assegni familiari e quote di maggiorazione di pensione per l’anno 2011. Tabelle dei limiti di reddito familiare da applicare ai fini della cessazione o riduzione della corresponsione degli assegni familiari e delle quote di maggiorazione di pensione. Limiti di reddito mensili da considerare ai fini
Tipologia:  CIRCOLARE

Diversabilità – Convenzione ONU

 

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UE ratifica Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità

L’Unione Europea ratifica la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Si tratta del primo trattato, in senso assoluto, che vuole garantire a queste persone il godimento dei propri diritti, al pari di qualunque altro cittadino.

Stabilendo norme minime per tutelare e salvaguardare una lunga serie di diritti civili, politici, sociali ed economici per i disabili, la convenzione rispecchia il più ampio impegno dell’Unione a costruire, entro il 2020, un’Europa senza barriere per i suoi cittadini disabili, circa 80 milioni, come stabilito nella strategia della Commissione europea sulla disabilità.

“È una buona notizia per questo nuovo anno e una pietra miliare nella storia dei diritti dell’uomo, poiché per la prima volta l’UE diventa parte contraente di un trattato internazionale sui diritti umani – ha dichiarato Viviane Reding, vicepresidente della Commissione europea e commissario UE per la Giustizia – La convenzione ONU promuove e tutela i diritti umani e le libertà fondamentali delle persone affette da disabilità. Nel mese di novembre, la Commissione ha presentato una strategia UE sulla disabilità, da attuarsi nel prossimo decennio: si tratta di misure concrete, con una tempistica concreta, che tradurranno in pratica la convenzione ONU. In questa occasione, invito tutti gli Stati membri che non l’hanno ancora ratificata a farlo con tempestività. È nostra responsabilità collettiva garantire che le persone con disabilità non debbano affrontare ulteriori ostacoli nella vita di tutti i giorni.”