Archivio mensile:dicembre 2010

Edilizia – Riconosciuto un caso tutelato dall’INCA

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Newsletter Inca

Il Tribunale di Roma ha riconosciuto l’origine professionale della “sindrome da conflitto sub-acromiale bilaterale” insorta in un lavoratore edile tutelato dal patronato Inca.

L’INAIL aveva in sede amministrativa denegato il caso per “mancanza di rischio lavorativo” per cui il lavoratore tramite la nostra sede di Roma aveva adito le vie legali.

Il medico legale dell’Inca ha ricordato nella sua consulenza tecnica che l”a patologia muscolo-scheletrica della spalla può essere legata sia a frequenti movimenti di abduzione dell’arto superiore che a microtraumi ripetuti che assumono valore di fattori usuranti, incidenti nel corso di lavori pesanti o di lavori artigianali e che il nostro assistito aveva svolto in maniera continuativa l’attività di operaio edile specializzato e che tale attività lavorativa prevede svariati compiti con gravoso impegno fisico, l’utilizzo di strumenti specifici (piccone, pala, frullino, mazzetta e scalpello) nonché la movimentazione manuale di carichi”.

Sulla base di tali dati ha concluso che  “l’attività lavorativa svolta abbia contribuito in termini concausali all’insorgenza e all’aggravamento della patologia a carico della cuffia dei rotatori, che in assenza del sovraccarico funzionale verosimilmente non sarebbe insorta ovvero sarebbe insorta con modalità differente e, sopratutto in epoca successiva”.

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Test Italiano per il permesso di soggiorno

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Nuovo requisito per gli stranieri

Fra le modifiche apportate dal “Pacchetto sicurezza” al Testo Unico sull’Immigrazione, vi è quella relativa all’ulteriore requisito che gli stranieri devono possedere, per richiedere il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.

A seguito del Decreto Interministeriale del 4 giugno 2010,  dal 9 dicembre prossimo, questa norma entrerà in vigore.  Pertanto tutti gli stranieri che a partire da quella data faranno richiesta del titolo di lungosoggiornanti, dovranno superare il Test di Italiano,  che  dovrà verificare se lo straniero è in possesso di un livello di conoscenza della lingua italiana corrispondente al livello A2 del Quadro comune di riferimento europeo per la conoscenza delle lingue approvato dal Consiglio d’Europa.

Il Decreto stabilisce che sono esentati  i minori di 14 anni, coloro che sono in possesso di certificazione rilasciata da struttura sanitaria pubblica nella quale sia dichiarato che lo straniero è affetto da gravi limitazioni alla capacità di apprendimento linguistico derivanti dall’età, da patologie o handicap e gli stranieri in possesso di diploma di scuola secondaria italiana di primo o secondo grado, ecc.

Alla luce della circolare emanata dal Ministero, il rischio è di incorrere in  una fase di paralisi nella concessione di questi titoli, vista l’impossibilità di  sostenere in tempi brevi il test.  Viene infatti richiesto a tutte le Prefetture locali di stipulare apposite convenzioni con il dirigente del locale Ufficio scolastico regionale, al fine di individuare i centri di istruzione per adulti presso cui dovrà essere svolto il test, sulla base di criteri stabiliti nell’accordo quadro  fa Ministero dell’Interno e Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e, in ultimo, si dovranno definire i calendari delle sessioni di esame.

Il Patronato INCA CGIL è a disposizione per fornire gratuitamente tutte le informazioni  necessarie agli stranieri in merito alle esenzioni, inoltro telematico delle domande di partecipazione ai test di italiano e delle domande di rilascio di permesso CE per soggiornanti di lungo periodo.

Rapporto italiani nel mondo 2010

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L’apporto degli italiani nel mondo per il rinnovamento dell’Italia

E’ stato presentato oggi il V° Rapporto Italiani nel mondo a cura della Fondazione Migrantes. Dall’analisi si rileva che i cittadini italiani iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero all’8 aprile 2010 erano oltre 4 milioni degli oltre 60 residenti in Italia, un numero pari a quello degli stranieri residenti nel nostro Paese.

Nella Ricerca presentata quest’anno l’attenzione della Fondazione si è concentrata su cinque Paesi (Canada, Francia, Regno Unito, Romania e Spagna) dove sono stati somministrati 649 questionari,  con la collaborazione di associazioni, sindacati e patronati tra cui l’Inca Cgil, dai quali si è rilevato che la  presenza, degli italiani nel mondo, è in continuo aumento.

In Europa si attesta sul 55,5%, in Europa sul 33,3%, mentre tra i paesi d’insediamento, l’Argentina supera di 600mila unità la Germania, mentre la Svizzera accoglie mezzo milione di italiani, la Francia si ferma a 370mila, il Brasile raggiunge quota 273mila mentre in Australia, Venezuela e Spagna superano le 100mila unità.

In Italia, pur se ridotti, i flussi annuali con l’estero sono sempre di notevole consistenza. Un po’ più di 50mila l’anno quelli in uscita, e un po’ di meno quelli di ritorno. Bisogna mettere in conto però – secondo il Rapporto Migrantes – che le partenze specialmente quelle dei giovani, inizialmente hanno carattere di sperimentazione, per cui i protagonisti non provvedono alla cancellazione anagrafica presso il Comune di provenienza. Nel complesso, tra spostamenti  interni e verso l’estero, in andata e in rientro, temporanei  o di lungo raggio, italiani che vanno o che ritornano, si arriva a quasi 400mila spostamenti totali, 1 ogni 150 residenti.

Non è disponibile un censimento completo dei “cervelli in fuga” ma di essi circa 2mila si sono iscritti alla banca dati “Davinci” pressoché in tutte le più importanti università del mondo. Solo 1 su 4 intenderebbe rientrare in Italia, mentre gli altri si dicono soddisfatti della vita condotta all’estero, da un punto di vista sia sociale che lavorativo.

Ma il Rapporto analizza anche lo stato di salute del nostro Paese sottolineando che nel 2009 il fatturato estero delle imprese italiane è crollato (-20,7%) rispetto all’anno precedente. Alla carente capacità di innovare i prodotti si è aggiunto anche il calo della domanda internazionale. Solo in Cina, di cui siamo i terzi fornitori di merci e dove operano circa 2.000 aziende italiane, sono state incrementate le vendite del 3,5%.

E’ giustificabile la distrazione che si riscontra in Italia rispetto agli italiani nel mondo? Il Rapporto Migrantes fornisce un giudizio netto. Chi ha fatto per un certo periodo l’esperienza in emigrazione, sia che sia rimasto oltre confine sia che sia ritornato, è portatore di altre impostazioni nazionali in grado di correggere e arricchire i difetti del “Sistema Italia”. In quest’ottica andrebbe apprezzata, in particolare, la sensibilità europea propria dei migranti, che grazie al processo di integrazione comunitaria hanno visto attenuarsi le barriere nazionali e gli ostacoli che esse costituivano alla loro tutela.

In Italia – ancora secondo l’analisi della Fondazione – ristagnano gli investimenti, aumenta il debito pubblico e diminuisce la competitività: questi fattori, se non contrastati, possono avere delle conseguenze devastanti. Secondo la Fondazione è necessario affermare un nuovo concetto di solidarietà. Di questo capovolgimento di impostazione si deve far carico la rete che opera in emigrazione, dai patronati alle associazioni alle missioni cattoliche affinché l’Italia riassuma il suo ruolo e vitalizzi il dinamismo del passato, è indispensabile – ha affermato mons. G.Carlo Perego, direttore generale della Fondazione – un aiuto di ritorno da parte degli emigrati italiani, protagonisti in paesi le cui esperienze presentano stimoli utili per il rinnovamento dell’Italia.

n. 442 del 2 dicembre 2010

NEWSLETTER LAVORO

n. 442 del 2 dicembre 2010

 

 newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro

 

   Le Novità in materia di Lavoro                                               

>      ENPALS: gli interessi di mora per il raggiungimento del tetto massimo delle sanzioni civili

L’Enpals comunica la nuova misura degli interessi di mora da applicare sul debito contributivo dopo il raggiungimento del tetto massimo delle sanzioni civili.

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>     Reg. Emilia Romagna: disposizioni per la promozione della legalità nel settore edile

E’ stata approvata, dalla Regione Emilia-Romagna, la Deliberazione legislativa con le disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata.

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>    INPS: incentivi per le assunzioni dei lavoratori con sussidio mensile

L’Inps ha affermato che il datore di lavoro il quale assuma un lavoratore che gode di una indennità di sostegno del reddito, ha diritto alla al riconoscimento degli importi mensili non ancora maturati dal soggetto alla data di assunzione.

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>    INPS: incentivi a chi assume lavoratori titolari dell’indennità di disoccupazione

L’Inps fornisce le istruzioni per usufruire degli incentivi ai datori di lavoro che assumono lavoratori titolari dell’indennità di disoccupazione ordinaria con requisiti normali o dell’indennità speciale di disoccupazione edile.

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>    Contratti: rinnovato il CCNL per i dipendenti del settore ceramica e delle piastrelle

E’ stato siglato dalla Confindustria Ceramiche e dai sindacati dei chimici di Cgil, Cisl e Uil, il nuovo contratto per i lavoratori del settore ceramica e delle piastrelle.

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>    Min.Lavoro: le istruzioni per i nuovi tentativi di conciliazione presso le Direzioni Provinciali del Lavoro

Il Ministero del Lavoro ha emanato la nota circolare con la quale fornisce le prime istruzioni operative relative ai tentativi di conciliazione presso le Direzioni Provinciali del Lavoro, alla luce dell’entrata in vigore della Legge 4 novembre 2010, n. 183.

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>     INPS: retribuzione minimale applicata nel calcolo della disoccupazione agricola

L’INPS fornisce alcuni chiarimenti alle indicazioni riportate nella circolare n. 52/2007 riguardo alla retribuzione minimale per l’anno 2007, da applicare anche nel computo dell’indennità di disoccupazione agricola.

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   La Monografia – il DURC                                                           

>    Il Manuale Operativo sul DURC – Introduzione (dr. Lippolis) per approfondire il DURC

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   Gli Approfondimenti della DPL di Modena                               

>    Il Durc negli appalti di lavori edili (dr. Lippolis)

>    Certificati di malattia: semplificata la procedura, aumentate le responsabilità (dr.Anastasio)

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   Gli Eventi                                                                              

>      Univ.Roma Tre: incontro – Governo e mercato del lavoro e politiche del lavoro. Le sfide di oggi

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Sicurezza sul lavoro – L’Italia nel mirino della UE

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Procedura d’infrazione per l’Italia

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L’Italia nel mirino della Commissione Europea per non aver recepito correttamente la normativa europea sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

In seguito al ricorso presentato da Marco Bazzoni, operaio metalmeccanico e delegato per la sicurezza, i servizi della Commissione intendono proporre all’esecutivo europeo l’avvio di una procedura d’infrazione per la violazione dell’articolo 5 della direttiva europea, relativo alla deresponsabilizzazione del datore di lavoro.

La proposta per l’avvio di una procedura d’infrazione potrebbe arrivare dall’esecutivo comunitario il prossimo gennaio.

Oltre alla violazione dell’articolo 5, Bruxelles ritiene che nell’ordinamento italiano ci siano anche altre disposizioni che possono risultare non congrue con il diritto europeo: la postizipazione dell’obbligo di valutazione del rischio di stress legato al lavoro e la proroga dei termini impartiti per la redazione del documento di valutazione dei rischi per una nuova impresa  o per le modifiche sostanziali apportate a un’impresa esistente.

Cumulabilità tra indennità degli ammortizzatori sociali e reddito da lavoro

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Crisi occupazionale e cassa integrazione

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La crisi occupazionale non accenna a diminuire e le ore di cassa integrazione hanno superato il miliardo; ne fanno le spese i lavoratori delle aziende in crisi che, sospesi,  spesso non vogliono arrendersi all’inattività e cercano qualche lavoretto per tenersi impegnati e per   arrotondare la magra indennità che sostituisce la retribuzione.

Sulla compatibilità e la cumulabilità di indennità erogate attraverso gli “ammortizzatori in deroga”  con altri redditi da lavoro intervengono due recenti circolari dell’Inps, che chiariscono aspetti importanti.

Innanzi tutto l’Inps ribadisce che il lavoratore è obbligato ad inviare una  comunicazione preventiva all’Istituto prima di iniziare qualsiasi attività, pena la decadenza dal diritto a percepire le indennità legate agli ammortizzatori in deroga. Se il nuovo contratto di lavoro è a tempo pieno e indeterminato, il lavoratore decadrà dal beneficio a percepire l’indennità  in quanto  la nuova occupazione  sostituirà a tutti gli effetti quella precedente, che aveva dato origine al diritto all’integrazione del reddito.

In caso diverso, se il lavoratore lavora solo per qualche ora la settimana, l’indennità sarà cumulabile con il reddito da lavoro nella misura in cui mettendo insieme le ore lavorate e le ore indennizzate non venga superato il limite dell’orario massimo settimanale di lavoro . L’Istituto previdenziale chiarisce che il lavoratore in cassa integrazione, a seguito della sospensione di un rapporto di lavoro a tempo pieno,  può cumulare parzialmente, fino a concorrenza con l’importo dell’indennità, il reddito derivante da un successivo lavoro part time, anche se a tempo indeterminato,  anche se tale attività venga a sovrapporsi,  in termini temporali, con il lavoro che ha dato luogo all’integrazione salariale.

Per quanto riguarda la cumulabilità delle indennità legate agli ammortizzatori sociali con il reddito derivante da lavoro autonomo, l’Inps precisa che, per ovviare al problema della difficoltà di collocare temporalmente il reddito  da lavoro autonomo, spetterà al lavoratore interessato dimostrare e documentare l’effettivo ammontare dei guadagni e la loro collocazione  nel tempo, al fine di acquisire  l’eventuale differenza tra importo dell’indennità e reddito conseguito con il lavoro autonomo.

Si tratta di disposizioni complesse e di obblighi a cui il lavoratore o la lavoratrice non possono sfuggire, pena la perdita dei loro diritti. L’Inca é al servizio di tutti gli interessati, in un momento tanto difficile del loro percorso lavorativo e delle loro condizioni di vita.

Bilancio Inps: per INCA resta il nodo della CIG

Il Presidente del patronato Inca alla presentazione del Bilancio Inps 2009

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“L’Inps mantiene la caratteristica di essere una delle strutture più moderne della Pubblica Amministrazione: moderna perchè caratterizzata da un alto tasso di innovazione ed efficienza e da un’alta attenzione al rapporto con il cittadino, con le imprese, con le altre Pa.” Così Morena Piccinini, presidente dell’Inca, il patronato della Cgil, è intervenuta alla presentazione del Bilancio sociale dell’Inps 2009.

Un’efficacia, ha detto Piccinini “di cui si deve dare atto all’Inps, anche in questi mesi difficili, non solo per la tempestività nell’erogazione delle pensioni, ma anche nei sostegni al reddito”. “Una tempestività che per molti lavoratori – ha sottolineato la presidente del patronato – ha fatto la differenza tra una vita dignitosa e una vita non dignitosa”.

Non tutto, però, è risolto. “Nei sostegni al reddito – ha ricordato Piccinini- abbiamo ancora dei problemi legislativi perchè non tutti i lavoratori sono coperti da protezioni. Per questo sarebbero opportuni ulteriori interventi normativi”. Inoltre parlando del personale dell’Inps, Piccinini ha spiegato che “l’Istituto ha perso circa 6.000 addetti in otto anni”. “Sono tanti – ha concluso – siamo alla soglia di guardia e il dato ora va modificato”.

(Adnkronos)

Malattie professionali spesso sottostimate

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Un convegno per migliorare la sicurezza e salute sul lavoro

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Fortemente sottostimate e caratterizzate da un decorso subdolo, che le porta a manifestarsi quando ormai il lavoratore non è più in servizio. Sono le caratteristiche delle malattie professionali e delle conseguenti morti. A parlare di malattie invisibili e di infortuni prevedibili è Francesco Tomei, ordinario di Medicina del lavoro all’universita’ capitolina La Sapienza, durante la presentazione del 73° congresso nazionale della Società italiana di medicina del lavoro e igiene industriale (Simlii).

L’appuntamento – “Luoghi di lavoro: malattie invisibili e infortuni evitabili” – organizzato dalla Scuola di specializzazione in medicina del lavoro della Sapienza, diretta da Tomei, è in programma da oggi fino al 4 dicembre a Roma. Qui esperti del settore, dirigenti aziendali, autorita’ stituzionali e il patraonto della Cgil, si confronteranno per individuare strategie più efficaci così da ridurre le malattie professionali e gli incidenti sul lavoro, per migliorare le attività e la produttività delle imprese, sia pubbliche che private. Ci si interrogherà, inoltre, sul ruolo del medico del lavoro come promotore della sicurezza.

Tra gli altri, sarà illustrato uno studio che documenta l’incidenza del rumore presente in alcune attivita’ lavorative nella comparsa di patologie cardiologiche. “Sono stati identificati, inoltre – spiega Tomei – biomarkers precoci di stress prima della comparsa di effetti negativi sulla salute e un algoritmo per valutare il rischio di esposizione ad amianto e radon”. 

Tomei parla di “malattie invisibili, perchè è frequente, anzi spesso prassi consolidata dei medici, non chiedere ai loro pazienti notizie sulle cause lavorative che possono aver determinato la malattia, con conseguenti difficoltà di diagnosi e impossibilità di prevenzione”. Invece “le malattie invisibili possono essere prevenute, si può riconoscere la causa e possono essere curate tempestivamente”.

A porre l’accento sull’importanza del ruolo del medico di famiglia, “primo osservatorio di epidemiologia sul territorio”, è il rettore della Sapienza Luigi Frati che ricorda anche come nel primo ateneo capitolino sia “forte l’attenzione per le malattie del lavoro”.

“Credo che dalla collaborazione tra Istituzioni e da congressi come questo – afferma – si possano individuare buoni percorsi da seguire e strategie nuove per il Paese”.

Della possibilità invece di inserire nei programmi scolastici questo tema, per educare e sensibilizzare tutti, parla il senatore Oreste Tofani, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta contro gli infortuni sul lavoro. 

“Altro aspetto su cui si può fare tanto – aggiunge Tomei – è quello degli infortuni. E proprio riguardo a quelli in edilizia sarà messo a fuoco, durante il congresso, l’effetto delle ultime normative di contrasto all’uso di droghe e alcol sul luogo di lavoro, che hanno portato a una riduzione degli incidenti mortali del 54% negli ultimi 9 anni”.

“La prevenzione degli infortuni – avverte Tomei – sarà efficace solo quando non sarà più intesa, com’è ancora oggi nella maggior parte delle aziende, come un adempimento burocratico o adeguamento a norma di legge, che intralcia l’attività e che per giunta cosa. Ma solo quando verrà intesa come elemento che concorre a un miglior prodotto aziendale. Il medico del lavoro deve essere inteso come un membro dell’equipe aziendale e non come un ostacolo alle attivita’”, conclude. Sarà oggetto di un particolare approfondimento, poi, la salute delle donne e quella degli immigrati nei luoghi di lavoro.

(Adnkronos)

Francia – La comunità italiana si mobilita in difesa dell’acqua pubblica

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Acqua. Un bene pubblico

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L’Associazione INCA Francia partecipa il 4 dicembre alla manifestazione  promossa dal Comitato Parigino  Acqua Bene Comune in contemporanea alle centinaia di iniziative che si svilupperanno in Italia.

Parigi rappresenta un simbolo nella difesa dell’ acqua quale bene pubblico ripublicizzando un servizio che, sciaguratamente, era stato privatizzato. Ciò ha permesso di far crescere la responsabilità collettiva sull’uso di un bene straordinariamente importante.

“Degustation  d’eau publique”  è l’invito rivolto ai nostri connazionali e ai tanti francesi impegnati nella difesa dell’Acqua Pubblica. Ospiti della Marie del 2° Municipio Parigino, collocata non casualmente nella zona dei grandi interessi privati a partire dalla Borsa e dagli imperi bancari, dalle 15 alle 19 sono previste varie manifestazioni e collegamenti con l’Italia.

L’Associazione Inca Francia,  che ha sostenuto la nascita del Comitato Parigino, già nel corso della raccolta firme a sostegno del Referendum si era attivamente impegnata per far crescere la consapevolezza collettiva della difesa dell’ acqua quale bene pubblico. La manifestazione darà l’opportunità di sviluppare la coscienza civica e di sollecitare la moratoria sulla adozione   del decreto Ronchi in attesa della convocazione del referendum.

Presidenza Inca Francia.