Archivi giornalieri: 10 dicembre 2010

Lavoro – Manutenzione sicura uguale a sicurezza sicura

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Do it safety

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L’Agenzia europea e la Presidenza belga dell’UE mostrano come la manutenzione sicura può salvare vite umane

Le statistiche indicano che il 10-15% di tutti gli incidenti mortali sul lavoro in Europa è riconducibile a operazioni di manutenzione. Alla luce di questi dati, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) ha unito le proprie forze a quelle della Presidenza belga dell’UE per organizzare  una conferenza che dimostri come, attraverso una manutenzione sicura, sia possibile migliorare le norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

La conferenza “Maintenance: Do It Safely” (Manutenzione: falla in sicurezza) coincide con la pubblicazione della relazione dell’EU-OSHA Safe Maintenance in Practice (Manutenzione sicura nella pratica), in cui vengono delineate le strategie chiave che le imprese dovrebbero adottare per prevenire i rischi connessi alla manutenzione. Jukka Takala, direttore dell’EU-OSHA, ha affermato: “queste strategie comprendono la garanzia di una dirigenza legata a una cultura della sicurezza e la diffusione di chiare procedure lavorative, attraverso il coinvolgimento dei lavoratori nell’attuazione delle norme di sicurezza, attraverso la realizzazione di una valutazione dei rischi e di corsi di formazione sulla sicurezza, nonché l’attuazione di misure preventive”. La relazione descrive in dettaglio esempi di migliori prassi per la manutenzione sicura, fra cui quelle dei seminari sulla manutenzione dei motori dell’Air France, in cui è attualmente presente uno strumento di simulazione per favorire l’individuazione di problemi relativi alla sicurezza, all’ergonomia o alla produzione già in fase di progettazione.

Alla conferenza non solo si terranno workshop, tavole rotonde e riunioni di esperti, ma saranno presenti anche i partner ufficiali della campagna dell’EU-OSHA “Ambienti di lavoro sani e sicuri” che otterranno il riconoscimento per il loro impegno nella manutenzione sicura. Fra i partner sono annoverate numerose imprese e associazioni provenienti dal settore pubblico e privato, comprese alcune delle più famose società europee.

In occasione della conferenza, imprenditori ed esperti in materia di SSL provenienti da tutta Europa, condivideranno idee sulle migliori prassi volte a rendere più sicure le operazioni di manutenzione, siano essi esponenti di governi, grandi imprese o PMI. Il workshop “Manutenzione sicura tramite progettazione”, ad esempio, analizzerà come sia possibile ridurre gli infortuni attraverso il miglioramento della progettazione e dell’organizzazione del lavoro e dei luoghi di lavoro, nonché mediante l’utilizzo di moderne tecnologie.

wwww.osha.europa.eu/it

Eternit – I numeri del maxi processo

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Eternit – I numeri del maxi processo

Imputati, vittime, accuse, udienze

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Ecco in sintesi il processo Eternit,la più grande causa mai celebrata in Europa in materia di morti da amianto.

Gli imputati – Sono due, indicati dai pm (anche se le difese hanno da eccepire) come “gli effettivi responsabili della società Eternit spa”. C’è Stephan Schmidheiny, 64 anni, svizzero, miliardario: Forbes lo colloca al 354/o posto fra gli uomini piu’ ricchi del mondo. E c’è il barone belga Jean Louis Marie Ghislain De Cartier De Marchienne, 89 anni.

Le vittime  – Alla fine delle indagini preliminari il capo d’accusa elencava 2.191 morti (di cui 1.649 a Casale Monferrato e 386 a Bagnoli) e 665 malati, ma il conto dovrà essere aggiornato. Le richieste di costituzione di parte civile sono state 6.392, quasi tutte accolte dal tribunale.

Le accuse – Sono disastro ambientale (per l’inquinamento e la dispersione delle fibre-killer) e omissione volontaria di cautele nei luoghi di lavoro. I fatti contestati vanno dal 1952 al 2008.

Il processo – Si svolge nella maxi-aula 1 del Palazzo di Giustizia; il pubblico puo’ seguirlo in teleconferenza nella maxi-aula 2. Per accorciare i tempi del dibattimento (solo le difese avevano chiesto di interrogare tremila persone) il presidente Giuseppe Casalbore ha stabilito che per ogni capitolo di prova non si possano sentire piùdi due testi. Finora sono state celebrate trentun udienze.

 

(ANSA).

Libera. Giornata internazionale contro la corruzione

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Week end di mobilitazione per la raccolta delle firme in calce all’appello di Libera

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Da Aosta a Palermo, attraversando Bologna, Firenze, Roma, Napoli. A distanza di 15 anni, dal milione di firme raccolte per sostenere l’approvazione della legge 109/96 per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, Libera e Avviso Pubblico rilanciano e si mobilitano per un obiettivo: una valanga di cartoline per seppellire la corruzione.

Un milione e mezzo da firmare e consegnare al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano quale garante della Costituzione. Nel prossimo week end in oltre 300 luoghi sarà possibile firmare la cartolina appello e contemporaneamente si potrà firmare anche nelle 400 botteghe di Altromercato e Botteghe del Mondo.

“Signor Presidente – è detto nell’appello – siamo profondamente preoccupati per il diffondersi della corruzione nel nostro paese. La corruzione minaccia il prestigio e la credibilità delle Istituzioni, inquina e distorce gravemente l’economia, sottrae risorse destinate al bene della comunità, corrode il senso civico e la stessa cultura democratica”.

La cartolina appello da firmare conclude: “ci rivolgiamo a Lei per chiederle di intervenire, nelle forme e nei modi che riterrà più opportuni, affinché governo e parlamento ratifichino quanto prima e diano concreta attuazione ai trattati, alle convenzioni internazionali e alle direttive comunitarie in materia di lotta alla corruzione, non alle norme, introdotte con la legge Finanziaria 2007, per la confisca e l’uso sociale dei beni sottratti ai corrotti”.

L’appello può essere firmato anche on line su www.libera.it. “La corruzione – ricorda Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – è una tassa occulta, che trasforma risorse pubbliche, destinate a servizi e opere, in profitti illeciti”.

“E’ come se ogni italiano fosse costretto a versare 1.000 euro l’anno nelle casse del malaffare e dell’illegalità. Una zavorra  ancora più insopportabile in una fase di crisi economica e di tagli alla spesa dello Stato. Davanti alla costi della corruzione diretti e indiretti non si deve tacere. L’Italia onesta – conclude Libera – ha bisogno di un segnale chiaro e forte contro l’illegalità”.

(ANSA).

-PROTESTA REGIONE LAZIO: VENERDI’ MANIFESTAZIONE DAVANTI GIUNTA REGIONALE

VENERDI’ 10, ORE 16, MANIFESTAZIONE SOTTO LA REGIONE LAZIO

 
PROTESTA REGIONE LAZIO: VENERDI’  MANIFESTAZIONE DAVANTI GIUNTA REGIONALE – Via Maria Drago Mazzini – ore 16.00

Prosegue nel Lazio la protesta dei Movimenti Uniti Contro la Crisi. Domani, venerdì 10 dicembre, alle ore 16.00, è indetta a Roma una manifestazione davanti alla sede della Giunta regionale per sostenere l’iniziativa di lotta avviata con la manifestazione dello scorso 25 novembre e proseguita con l’occupazione delle impalcature al dodicesimo piano del palazzo della Giunta, dove ancora oggi rimangono sette rappresentanti dei movimenti, tra cui un esponente dell’Unione Sindacale di Base.

Dichiara Maria Teresa Pascucci, della USB Lazio: “Dal 25 novembre siamo in attesa di risposte sulle numerose vertenze aperte e insolute, che la Polverini finge di non conoscere e alle quali risponde solo attraverso l’uso della polizia, nel tentativo di ridurre le problematiche sociali e del lavoro ad un mero problema di ordine pubblico.”
“Proprio in questi giorni – continua Pascucci – la Giunta ha approvato, in gran fretta, una finanziaria regionale da 25 miliardi nella quale vengono azzerate le risorse per il reddito minimo garantito, per l’edilizia popolare, per la cultura e per le infrastrutture. Mentre sul piano dell’occupazione agli 85.000 cassaintegrati, ai 2.000 Lsu ed a migliaia di disoccupati nel Lazio si aggiungeranno presto le migliaia di precari che da gennaio in questa regione non vedranno i contratti rinnovati, di cui 2.500 solo nella sanità pubblica”.
“Invitiamo tutti a sostenere e a partecipare alla manifestazione di domani, per imporre alla Regione politiche di sostegno al reddito e all’occupazione, ricordando alla Presidente che la Regione Lazio è la sede istituzionale dei cittadini e dei lavoratori di questa regione e non ´Palazzo Polverini` ”, conclude la rappresentante USB.