Archivi giornalieri: 2 dicembre 2010

n. 442 del 2 dicembre 2010

NEWSLETTER LAVORO

n. 442 del 2 dicembre 2010

 

 newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro

 

   Le Novità in materia di Lavoro                                               

>      ENPALS: gli interessi di mora per il raggiungimento del tetto massimo delle sanzioni civili

L’Enpals comunica la nuova misura degli interessi di mora da applicare sul debito contributivo dopo il raggiungimento del tetto massimo delle sanzioni civili.

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>     Reg. Emilia Romagna: disposizioni per la promozione della legalità nel settore edile

E’ stata approvata, dalla Regione Emilia-Romagna, la Deliberazione legislativa con le disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata.

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>    INPS: incentivi per le assunzioni dei lavoratori con sussidio mensile

L’Inps ha affermato che il datore di lavoro il quale assuma un lavoratore che gode di una indennità di sostegno del reddito, ha diritto alla al riconoscimento degli importi mensili non ancora maturati dal soggetto alla data di assunzione.

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>    INPS: incentivi a chi assume lavoratori titolari dell’indennità di disoccupazione

L’Inps fornisce le istruzioni per usufruire degli incentivi ai datori di lavoro che assumono lavoratori titolari dell’indennità di disoccupazione ordinaria con requisiti normali o dell’indennità speciale di disoccupazione edile.

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>    Contratti: rinnovato il CCNL per i dipendenti del settore ceramica e delle piastrelle

E’ stato siglato dalla Confindustria Ceramiche e dai sindacati dei chimici di Cgil, Cisl e Uil, il nuovo contratto per i lavoratori del settore ceramica e delle piastrelle.

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>    Min.Lavoro: le istruzioni per i nuovi tentativi di conciliazione presso le Direzioni Provinciali del Lavoro

Il Ministero del Lavoro ha emanato la nota circolare con la quale fornisce le prime istruzioni operative relative ai tentativi di conciliazione presso le Direzioni Provinciali del Lavoro, alla luce dell’entrata in vigore della Legge 4 novembre 2010, n. 183.

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>     INPS: retribuzione minimale applicata nel calcolo della disoccupazione agricola

L’INPS fornisce alcuni chiarimenti alle indicazioni riportate nella circolare n. 52/2007 riguardo alla retribuzione minimale per l’anno 2007, da applicare anche nel computo dell’indennità di disoccupazione agricola.

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   La Monografia – il DURC                                                           

>    Il Manuale Operativo sul DURC – Introduzione (dr. Lippolis) per approfondire il DURC

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   Gli Approfondimenti della DPL di Modena                               

>    Il Durc negli appalti di lavori edili (dr. Lippolis)

>    Certificati di malattia: semplificata la procedura, aumentate le responsabilità (dr.Anastasio)

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   Gli Eventi                                                                              

>      Univ.Roma Tre: incontro – Governo e mercato del lavoro e politiche del lavoro. Le sfide di oggi

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Sicurezza sul lavoro – L’Italia nel mirino della UE

NEWS

Procedura d’infrazione per l’Italia

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L’Italia nel mirino della Commissione Europea per non aver recepito correttamente la normativa europea sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

In seguito al ricorso presentato da Marco Bazzoni, operaio metalmeccanico e delegato per la sicurezza, i servizi della Commissione intendono proporre all’esecutivo europeo l’avvio di una procedura d’infrazione per la violazione dell’articolo 5 della direttiva europea, relativo alla deresponsabilizzazione del datore di lavoro.

La proposta per l’avvio di una procedura d’infrazione potrebbe arrivare dall’esecutivo comunitario il prossimo gennaio.

Oltre alla violazione dell’articolo 5, Bruxelles ritiene che nell’ordinamento italiano ci siano anche altre disposizioni che possono risultare non congrue con il diritto europeo: la postizipazione dell’obbligo di valutazione del rischio di stress legato al lavoro e la proroga dei termini impartiti per la redazione del documento di valutazione dei rischi per una nuova impresa  o per le modifiche sostanziali apportate a un’impresa esistente.

Cumulabilità tra indennità degli ammortizzatori sociali e reddito da lavoro

NEWS

Crisi occupazionale e cassa integrazione

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La crisi occupazionale non accenna a diminuire e le ore di cassa integrazione hanno superato il miliardo; ne fanno le spese i lavoratori delle aziende in crisi che, sospesi,  spesso non vogliono arrendersi all’inattività e cercano qualche lavoretto per tenersi impegnati e per   arrotondare la magra indennità che sostituisce la retribuzione.

Sulla compatibilità e la cumulabilità di indennità erogate attraverso gli “ammortizzatori in deroga”  con altri redditi da lavoro intervengono due recenti circolari dell’Inps, che chiariscono aspetti importanti.

Innanzi tutto l’Inps ribadisce che il lavoratore è obbligato ad inviare una  comunicazione preventiva all’Istituto prima di iniziare qualsiasi attività, pena la decadenza dal diritto a percepire le indennità legate agli ammortizzatori in deroga. Se il nuovo contratto di lavoro è a tempo pieno e indeterminato, il lavoratore decadrà dal beneficio a percepire l’indennità  in quanto  la nuova occupazione  sostituirà a tutti gli effetti quella precedente, che aveva dato origine al diritto all’integrazione del reddito.

In caso diverso, se il lavoratore lavora solo per qualche ora la settimana, l’indennità sarà cumulabile con il reddito da lavoro nella misura in cui mettendo insieme le ore lavorate e le ore indennizzate non venga superato il limite dell’orario massimo settimanale di lavoro . L’Istituto previdenziale chiarisce che il lavoratore in cassa integrazione, a seguito della sospensione di un rapporto di lavoro a tempo pieno,  può cumulare parzialmente, fino a concorrenza con l’importo dell’indennità, il reddito derivante da un successivo lavoro part time, anche se a tempo indeterminato,  anche se tale attività venga a sovrapporsi,  in termini temporali, con il lavoro che ha dato luogo all’integrazione salariale.

Per quanto riguarda la cumulabilità delle indennità legate agli ammortizzatori sociali con il reddito derivante da lavoro autonomo, l’Inps precisa che, per ovviare al problema della difficoltà di collocare temporalmente il reddito  da lavoro autonomo, spetterà al lavoratore interessato dimostrare e documentare l’effettivo ammontare dei guadagni e la loro collocazione  nel tempo, al fine di acquisire  l’eventuale differenza tra importo dell’indennità e reddito conseguito con il lavoro autonomo.

Si tratta di disposizioni complesse e di obblighi a cui il lavoratore o la lavoratrice non possono sfuggire, pena la perdita dei loro diritti. L’Inca é al servizio di tutti gli interessati, in un momento tanto difficile del loro percorso lavorativo e delle loro condizioni di vita.

Bilancio Inps: per INCA resta il nodo della CIG

Il Presidente del patronato Inca alla presentazione del Bilancio Inps 2009

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“L’Inps mantiene la caratteristica di essere una delle strutture più moderne della Pubblica Amministrazione: moderna perchè caratterizzata da un alto tasso di innovazione ed efficienza e da un’alta attenzione al rapporto con il cittadino, con le imprese, con le altre Pa.” Così Morena Piccinini, presidente dell’Inca, il patronato della Cgil, è intervenuta alla presentazione del Bilancio sociale dell’Inps 2009.

Un’efficacia, ha detto Piccinini “di cui si deve dare atto all’Inps, anche in questi mesi difficili, non solo per la tempestività nell’erogazione delle pensioni, ma anche nei sostegni al reddito”. “Una tempestività che per molti lavoratori – ha sottolineato la presidente del patronato – ha fatto la differenza tra una vita dignitosa e una vita non dignitosa”.

Non tutto, però, è risolto. “Nei sostegni al reddito – ha ricordato Piccinini- abbiamo ancora dei problemi legislativi perchè non tutti i lavoratori sono coperti da protezioni. Per questo sarebbero opportuni ulteriori interventi normativi”. Inoltre parlando del personale dell’Inps, Piccinini ha spiegato che “l’Istituto ha perso circa 6.000 addetti in otto anni”. “Sono tanti – ha concluso – siamo alla soglia di guardia e il dato ora va modificato”.

(Adnkronos)

Malattie professionali spesso sottostimate

NEWS

Un convegno per migliorare la sicurezza e salute sul lavoro

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Fortemente sottostimate e caratterizzate da un decorso subdolo, che le porta a manifestarsi quando ormai il lavoratore non è più in servizio. Sono le caratteristiche delle malattie professionali e delle conseguenti morti. A parlare di malattie invisibili e di infortuni prevedibili è Francesco Tomei, ordinario di Medicina del lavoro all’universita’ capitolina La Sapienza, durante la presentazione del 73° congresso nazionale della Società italiana di medicina del lavoro e igiene industriale (Simlii).

L’appuntamento – “Luoghi di lavoro: malattie invisibili e infortuni evitabili” – organizzato dalla Scuola di specializzazione in medicina del lavoro della Sapienza, diretta da Tomei, è in programma da oggi fino al 4 dicembre a Roma. Qui esperti del settore, dirigenti aziendali, autorita’ stituzionali e il patraonto della Cgil, si confronteranno per individuare strategie più efficaci così da ridurre le malattie professionali e gli incidenti sul lavoro, per migliorare le attività e la produttività delle imprese, sia pubbliche che private. Ci si interrogherà, inoltre, sul ruolo del medico del lavoro come promotore della sicurezza.

Tra gli altri, sarà illustrato uno studio che documenta l’incidenza del rumore presente in alcune attivita’ lavorative nella comparsa di patologie cardiologiche. “Sono stati identificati, inoltre – spiega Tomei – biomarkers precoci di stress prima della comparsa di effetti negativi sulla salute e un algoritmo per valutare il rischio di esposizione ad amianto e radon”. 

Tomei parla di “malattie invisibili, perchè è frequente, anzi spesso prassi consolidata dei medici, non chiedere ai loro pazienti notizie sulle cause lavorative che possono aver determinato la malattia, con conseguenti difficoltà di diagnosi e impossibilità di prevenzione”. Invece “le malattie invisibili possono essere prevenute, si può riconoscere la causa e possono essere curate tempestivamente”.

A porre l’accento sull’importanza del ruolo del medico di famiglia, “primo osservatorio di epidemiologia sul territorio”, è il rettore della Sapienza Luigi Frati che ricorda anche come nel primo ateneo capitolino sia “forte l’attenzione per le malattie del lavoro”.

“Credo che dalla collaborazione tra Istituzioni e da congressi come questo – afferma – si possano individuare buoni percorsi da seguire e strategie nuove per il Paese”.

Della possibilità invece di inserire nei programmi scolastici questo tema, per educare e sensibilizzare tutti, parla il senatore Oreste Tofani, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta contro gli infortuni sul lavoro. 

“Altro aspetto su cui si può fare tanto – aggiunge Tomei – è quello degli infortuni. E proprio riguardo a quelli in edilizia sarà messo a fuoco, durante il congresso, l’effetto delle ultime normative di contrasto all’uso di droghe e alcol sul luogo di lavoro, che hanno portato a una riduzione degli incidenti mortali del 54% negli ultimi 9 anni”.

“La prevenzione degli infortuni – avverte Tomei – sarà efficace solo quando non sarà più intesa, com’è ancora oggi nella maggior parte delle aziende, come un adempimento burocratico o adeguamento a norma di legge, che intralcia l’attività e che per giunta cosa. Ma solo quando verrà intesa come elemento che concorre a un miglior prodotto aziendale. Il medico del lavoro deve essere inteso come un membro dell’equipe aziendale e non come un ostacolo alle attivita’”, conclude. Sarà oggetto di un particolare approfondimento, poi, la salute delle donne e quella degli immigrati nei luoghi di lavoro.

(Adnkronos)