Edilizia – Riconosciuto un caso tutelato dall’INCA

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Il Tribunale di Roma ha riconosciuto l’origine professionale della “sindrome da conflitto sub-acromiale bilaterale” insorta in un lavoratore edile tutelato dal patronato Inca.

L’INAIL aveva in sede amministrativa denegato il caso per “mancanza di rischio lavorativo” per cui il lavoratore tramite la nostra sede di Roma aveva adito le vie legali.

Il medico legale dell’Inca ha ricordato nella sua consulenza tecnica che l”a patologia muscolo-scheletrica della spalla può essere legata sia a frequenti movimenti di abduzione dell’arto superiore che a microtraumi ripetuti che assumono valore di fattori usuranti, incidenti nel corso di lavori pesanti o di lavori artigianali e che il nostro assistito aveva svolto in maniera continuativa l’attività di operaio edile specializzato e che tale attività lavorativa prevede svariati compiti con gravoso impegno fisico, l’utilizzo di strumenti specifici (piccone, pala, frullino, mazzetta e scalpello) nonché la movimentazione manuale di carichi”.

Sulla base di tali dati ha concluso che  “l’attività lavorativa svolta abbia contribuito in termini concausali all’insorgenza e all’aggravamento della patologia a carico della cuffia dei rotatori, che in assenza del sovraccarico funzionale verosimilmente non sarebbe insorta ovvero sarebbe insorta con modalità differente e, sopratutto in epoca successiva”.

37° 2010  newsletter.doc

Edilizia – Riconosciuto un caso tutelato dall’INCAultima modifica: 2010-12-04T09:20:07+01:00da vitegabry
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