Immigrati – Nuovi ostacoli sul percorso dell’integrazione

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Le strutture della Cgil e del patronato Inca al fianco degli immigrati per sostenere i loro diritti

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Situazione difficile per gli immigrati in Italia. Al test di lingua italiana obbligatorio per chi chiede il permesso Ce per soggiornanti di lungo periodo si aggiunge lo sciopero dei lavoratori delle Prefetture e della Questure, impiegati nei servizi all’immigrazione che hanno organizzato una manifestazione a Roma in piazza Santi Apostoli, per chiedere l’immediata proroga dei contratti e la futura stabilizzazione.

Il 31 dicembre 2010 i lavoratori precari del ministero dell’Interno saranno licenziati di fatto e quindi non potrà più essere garantito il servizio agli immigrati che chiedono permessi, carte di soggiorno, ricongiungimenti familiari e cittadinanza. Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa e i lavoratori chiedono una risposta immediata, che arrivi entro il 31 dicembre, per il mantenimento in servizio e la garanzia dei diritti degli immigrati.

Ad una situazione già di per sè precaria dunque dal 9 dicembre 2010, gli immigrati che presentano domanda per il rilascio del Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno), devono dimostrare di possedere una conoscenza della lingua italiana pari al livello A2 del quadro di riferimento europeo. Questo ulteriore requisito, introdotto con il pacchetto sicurezza del 2009, oltre a creare un pericoloso legame tra competenza linguistica e diritti,  lascerà nella precarietà e nell’instabilità giuridica chi non riuscirà a soddisfare questo nuovo requisito, pur avendo maturato i 5 anni di regolare presenza in Italia ed un reddito adeguato.
 
La Cgil, l’Inca e il Sindacato scuola umbra che hanno un’incidenza della popolazione immigrata su quella autoctona che colloca l’Umbria al secondo posto tra le regioni italiani, dopo l’Emilia Romagna ha deciso quest’oggi di presentare in una conferenza stampa le problematiche di quella che appare  una procedura macchinosa e complicata: chi non possiede già la certificazione o un titolo di studio conseguito in Italia, dovrà richiedere, in via telematica, allo Sportello Unico della Prefettura, di poter sostenere il test, aspettare la convocazione presso i Centri Territoriali Permanenti entro 60 giorni dalla richiesta, svolgere l’esame ed, infine, attendere l’esito, che sarà valutato insieme agli altri requisiti previsti per l’ottenimento del Permesso per lungo soggiornanti.

Molti aspetti appaiono assolutamente confusi: non è chiaro, ed esempio, se la richiesta della carta di soggiorno e la prenotazione del test possano avvenire contestualmente o se prima occorre superare il test e, solo successivamente, presentare la domanda di carta di soggiorno.

In quest’ultimo caso, in attesa del test, l’immigrato potrebbe rischiare di perdere gli altri requisiti quali, ad esempio, il lavoro. E’ evidente che i tempi di attesa per il rilascio del titolo di soggiorno a tempo indeterminato si allungheranno notevolmente. Ciò desta preoccupazione, anche in ragione del fatto che, in Umbria, questo sistema potrebbe compromettere il lavoro svolto fino ad oggi dalle Questure nella riduzione dei tempi di rilascio dei permessi di soggiorno. A riguardo va detto anche che, se da gennaio il Ministero degli Interni non rinnoverà il contratto dei dipendenti a tempo determinato delle Questure e delle Prefetture, gli uffici si paralizzeranno ulteriormente.
Inoltre, altro elemento di criticità è che l’esito del test sarà visualizzabile su internet e l’immigrato non riceverà neanche un attestato che certifica la conoscenza della lingua. Peraltro, non sappiamo ancora, né in cosa consisterà il test, né le sue modalità di somministrazione. L’auspicio è che lo svolgimento della prova e il suo contenuto siano omogenei in tutta Italia.

La CGIL monitorerà le modalità di applicazione a livello locale di questo meccanismo così farraginoso, fiduciosa della collaborazione con le Questure e le Prefetture.

Immigrati – Nuovi ostacoli sul percorso dell’integrazioneultima modifica: 2010-12-15T09:05:37+01:00da vitegabry
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