Cgil: “I diritti globali stanno male”

L’Italia: un Paese che non si rassegna

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“I diritti globali vivono una situazione di grande sofferenza, in tutti settori”: questo, in estrema sintesi, il ritratto della società che emerge dal “Rapporto sui diritti globali 2010. Crisi di sistema e alternative”, presentato  dalla Cgil e realizzato insieme a numerose associazioni.

L’analisi si sofferma su economia e lavoro, salute e la sicurezza, welfare e sistema giudiziario, ambiente e nuovi diritti. La fotografia dell’Italia? La povertà sta aumentando, ci sono 13,6 milioni di lavoratori che guadagnano meno di 1.300 euro netti al mese e, fra questi, 6,9 milioni (di cui il 60% donne) possono contare su meno di 1.000 euro. Però ci sono anche segnali di reazione e impegno, come ha rilevato il segretario confederale Cgil Enrico Panini: “Basti pensare alla manifestazione per la legalità  o alle quasi 600mila firme del referendum per l’acqua pubblica: ci dicono che l’Italia non si rassegna”.

Cgil: “I diritti globali stanno male”ultima modifica: 2010-05-26T10:27:12+02:00da vitegabry
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