Archivi giornalieri: 11 dicembre 2023

A chi sono andati i fondi Pnrr per le discipline Stem e le lingue #OpenPNRR

A chi sono andati i fondi Pnrr per le discipline Stem e le lingue #OpenPNRR

Un decreto del ministero dell’istruzione ha distribuito i fondi in maniera proporzionale sulla base della popolazione scolastica di ogni istituto. Una modalità che poteva essere integrata dall’utilizzo di ulteriori indicatori per avvicinarsi di più ai reali fabbisogni dei territori.

 

In un mondo reso sempre più interconnesso per mezzo di internet e degli strumenti digitali, la capacità di padroneggiare le nuove tecnologie rappresenta una delle competenze da garantire fin dai primi anni di istruzione. Per questo motivo, all’interno del piano nazionale di ripresa e resilienza è presente una specifica misura finalizzata a potenziare i percorsi di apprendimento delle cosiddette materie Stem (scienze, tecnologia, ingegneria, matematica) oltre che delle lingue.

Negli ultimi mesi il ministero dell’istruzione e del merito ha diffuso una serie di atti che specificano i criteri con cui sono stati ripartiti i fondi tra gli istituti scolastici e quali progetti potranno essere realizzati con le somme assegnate.

1,1 miliardi € gli investimenti del Pnrr per l’insegnamento delle discipline Stem e delle lingue. 

Le scuole beneficiarie non hanno dovuto partecipare a nessun bando per ottenere queste risorse che sono state assegnate automaticamente sulla base di un criterio demografico. Si tratta di un metodo che il ministero dell’istruzione ha utilizzato anche per altre risorse del Pnrr, come ad esempio quelle del piano Scuola 4.0. Tuttavia questa scelta comporta alcune insidie.

In primo luogo il fatto che le scuole dovranno presentare i progetti solo successivamente all’assegnazione dei fondi e che ciò potrebbe portare a delle rinunce. Non è detto infatti che tutti i soggetti beneficiari saranno in grado di presentare proposte adeguate. Il quadro della distribuzione delle risorse nei territori potrebbe quindi mutare. Ma sono proprio le scuole più in difficoltà, anche dal punto di vista organizzativo, quelle che avrebbero maggiormente bisogno dei fondi del Pnrr.

Inoltre, se da un lato è vero che anche con lo strumento dei bandi il mondo dell’istruzione ha fatto registrare delle difficoltà, come testimonia la vicenda del bando sugli asili nido, bisogna anche rilevare che la scelta di finanziare maggiormente le scuole con più studenti e insegnanti, poteva essere integrata attraverso il ricorso a indicatori ulteriori. Parliamo ad esempio delle informazioni sui divari educativi, socio-demografici e di dotazione del patrimonio edilizio scolastico. Così da poter indirizzare le risorse nei territori con maggiore fabbisogno.

Gli investimenti del Pnrr per l’insegnamento delle discipline Stem e delle lingue

La misura del Pnrr denominata Nuove competenze e nuovi linguaggi si pone l’obiettivo di investire in abilità digitali, comportamentali e applicative andando così a integrare la forte componente culturale e teorica propria del sistema educativo italiano tradizionale.

Con il Pnrr si punta a formare sia gli studenti che gli insegnanti.

Da questo punto di vista, l’investimento punterà in maniera significativa sull’insegnamento delle cosiddette materie Stem, comprensive anche delle neuroscienze. Si prevede poi anche un corso obbligatorio di programmazione per tutti gli studenti nell’arco del loro ciclo scolastico. Ciò dovrà avvenire anche attraverso metodi di insegnamento innovativi che si differenzino dalle classiche lezioni frontali. Tra gli obiettivi che si pone la misura inoltre c’è anche quello del superamento degli stereotipi di genere che continuano a scoraggiare le donne dall’intraprendere percorsi di formazione in ambito scientifico.

L’investimento però non si limita solo alle materie Stem. Si prevedono infatti anche percorsi per il potenziamento del multilinguismo, non solo tramite l’erogazione di corsi, ma anche attraverso la promozione della mobilità internazionale sia dei docenti che degli studenti.

Con questo investimento peraltro il nostro paese recepisce una raccomandazione del consiglio dell’Unione europea del 2020 che chiedeva di investire nell’apprendimento a distanza, nonché nell’infrastruttura e nelle competenze digitali di educatori e studenti.

In base al cronoprogramma del Pnrr gli obiettivi di questa misura dovranno essere conseguiti entro la fine del prossimo anno scolastico. Entro il 30 giugno del 2025 infatti ci si attende che almeno 8mila scuole abbiano avviato percorsi di orientamento nelle materie Stem rivolti agli studenti. Allo stesso tempo, dovranno essere erogati agli insegnanti almeno mille corsi annuali di lingua e metodologia.

La misura non è oggetto della proposta di modifica del Pnrr che il governo ha presentato alle istituzioni europee e che è stata recentemente approvata. Pertanto i target da raggiungere rimangono quelli indicati nella previsione originaria.

Come si distribuiscono i fondi sul territorio

Il decreto che assegna agli istituti la maggior parte dei fondi previsti dalla misura è stato firmato dal ministro Giuseppe Valditara lo scorso 12 aprile. Le risorse dedicate alla formazione degli studenti ammontano a 600 milioni. Come anticipato nell’introduzione, sono stati ripartiti tra i vari istituti di ogni ordine e grado in proporzione al numero degli studenti iscritti, come risultanti dall’anagrafe delle istituzioni scolastiche statali per l’anno 2022-2023.

Altri 150 milioni sono stati stanziati a favore dei docenti per la realizzazione di percorsi formativi di lingua e di metodologia Clil (Content language integrated learning) di durata annuale, finalizzati al potenziamento delle competenze e delle metodologie di insegnamento. In questo caso la distribuzione dei fondi è avvenuta sulla base del numero dei docenti in organico presso ciascuna scuola così come riportato nell’anagrafe. Nel primo caso come nel secondo, le scuole quindi non hanno avuto bisogno di presentare proposte per accedere a queste risorse. La definizione dei progetti da realizzare infatti viene rinviata a un secondo momento.

I fondi Pnrr sono stati assegnati automaticamente, senza che fosse necessario presentare proposte.

Questo compito spetta all’unità di missione del Pnnr del ministero. Tale ufficio dovrà procedere alla stipula degli accordi di concessione del finanziamento con i soggetti attuatori e alla definizione di indicazioni per la progettazione, la gestione e la rendicontazione. Questi passaggi risultano ancora da completare.

Il riparto delle risorse delineato dal decreto ministeriale quindi non deve considerarsi definitivo. Solo successivamente alla stipula degli accordi e all’invio di tutta la rendicontazione richiesta, le scuole beneficiarie saranno certe di ricevere i fondi. Potrebbero quindi esserci dei cambiamenti a seguito di eventuali rinunce o di proposte giudicate non consone.

Tenendo conto di queste indicazioni possiamo osservare che a livello provinciale il territorio che riceve più fondi è Roma con circa 48,5 milioni di euro. Seguono la città metropolitana di Napoli (48,4 milioni) e quella di Milano (33,9). In media ad ogni istituto sono andati circa 90mila euro.

Gli istituti coinvolti sull’intero territorio nazionale sono circa 8mila. Il maggior numero di scuole beneficiarie delle risorse si trova nel napoletano (511), seguono quelle di Roma (493), di Milano (332), di Torino (259) e di Palermo (198).

8.361 gli istituti scolastici beneficiari dei fondi Pnrr per l’insegnamento delle discipline Stem e delle lingue.

A livello di singole scuole è l’istituto di istruzione superiore Aldini Valeriani di Bologna a ricevere la maggior quota di risorse. Parliamo di circa 264mila euro, di cui 218mila per gli studenti e 46mila per gli insegnanti. Seguono l’istituto alberghiero Pietro Piazza di Palermo (261mila euro), il liceo scientifico Enrico Fermi di Aversa (250mila euro) e il polo scientifico tecnico professionale Fermi-Giorgi di Lucca (248 mila euro).

Com’è evidente, il decreto ministeriale oggetto dell’analisi non ha ripartito tutti i fondi previsti dal Pnrr per questo tipo di interventi. Altri 200 milioni infatti sono riservati alle scuole paritarie non commerciali. In questo caso però la scelta è stata quella di assegnare i fondi tramite bando pubblico. Bando che è attualmente in corso e che si chiuderà il prossimo 15 dicembre.

I restanti 150 milioni di euro invece sono stati oggetto di un altro decreto ministeriale. Con queste risorse si punta al potenziamento della mobilità internazionale di studenti e personale scolastico incrementando le risorse ordinarie del programma Erasmus+ 2021-2027. Attualmente però non sono note le modalità con cui saranno assegnati questi fondi.

Prossime scadenze

Lo scorso 15 novembre il ministero ha emanato le istruzioni operative per la “messa a terra” dei progetti da realizzare con i fondi assegnati. Per quanto riguarda la parte di investimenti dedicati agli studenti, nel documento si legge che dovranno essere posti in essere tra gli altri: 

  • percorsi con approcci pedagogici fondati sulla laboratorialità e sul learning by doing, sul problem solving e sull’utilizzo del metodo induttivo;
  • percorsi di tutoraggio per l’orientamento agli studi e alle carriere Stem, anche con il coinvolgimento delle famiglie, erogati da un formatore “mentor” qualificato;
  • percorsi di formazione per il potenziamento delle competenze linguistiche degli studenti da realizzare anche in orario extra scolastico che siano finalizzati al conseguimento di una certificazione linguistica e in preparazione alla mobilità nell’ambito del programma Erasmus+.

Per quanto riguarda gli investimenti previsti per la formazione degli insegnanti, i progetti che potranno essere realizzati riguardano i già citati corsi annuali di formazione linguistica e di metodologia Clil.

Relativamente alle modalità di erogazione dei fondi è previsto un primo acconto a seguito della sottoscrizione dell’accordo di concessione. Le restanti risorse saranno rilasciate fino a un massimo del 90% dell’importo assegnato via via che si concluderanno e saranno rendicontati i percorsi formativi. Il restante 10% invece sarà erogato sulla base della presentazione della richiesta di contributo finale attestante la conclusione dell’intervento, nonché il raggiungimento dei relativi obiettivi.

Il nostro osservatorio sul Pnrr

Questo articolo rientra nel progetto di monitoraggio civico OpenPNRR, realizzato per analizzare e approfondire il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ogni lunedì pubblichiamo un nuovo articolo sulle misure previste dal piano e sullo stato di avanzamento dei lavori (vedi tutti gli articoli). Tutti i dati sono liberamente consultabili online sulla nostra piattaforma openpnrr.it, che offre anche la possibilità di attivare un monitoraggio personalizzato e ricevere notifiche ad hoc. Mettiamo inoltre a disposizione i nostri open data che possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione.

Lavoratori dello spettacolo: domanda per l’indennità di discontinuità

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Lavoratori dello spettacolo: domanda per l’indennità di discontinuità

Le tempistiche per presentare la domanda di accesso alla nuova misura, per i periodi di competenza del 2022 e del 2023.

Pubblicazione: 11 dicembre 2023

Con il messaggio 4 dicembre 2023, n. 4332 l’INPS ha fornito le prime indicazioni in merito all’introduzione, a partire dal 1° gennaio 2024, di un’indennità di discontinuità in favore dei lavoratori del settore dello spettacolo.

Con il messaggio 6 dicembre 2023, n. 4382, l’Istituto ha precisato che i potenziali beneficiari possono presentare la domanda per accedere all’indennità di discontinuità:

  • per i periodi di competenza del 2022: entro il 15 dicembre 2023;
  • per i periodi di competenza del 2023dal 1° gennaio 2024 al 30 marzo 2024.

Magistrati onorari a esaurimento confermati: regime previdenziale

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Magistrati onorari a esaurimento confermati: regime previdenziale

Le indicazioni per i magistrati che hanno optato per il regime di esclusività e per quelli che esercitano le funzioni in via non esclusiva.

Pubblicazione: 11 dicembre 2023

Il decreto PA-bis (decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75) prevede una disciplina fiscale e previdenziale speciale per i magistrati onorari a esaurimento confermati in servizio fino al compimento del settantesimo anno di età.

La conferma in servizio richiede, oltre al possesso di un determinato numero di anni di servizio, il superamento di una procedura valutativa. Entro 30 giorni dalla comunicazione dell’esito della procedura valutativa, i magistrati onorari a esaurimento hanno la possibilità di optare per il regime di esclusività delle funzioni onorarie.

La circolare INPS 7 dicembre 2023, n. 100 illustra:

  • il trattamento economico che spetta ai magistrati onorari;
  • la cassa previdenziale di appartenenza;
  • gli obblighi contributivi;
  • le modalità di esposizione dei dati nel flusso UNIEMENS per i datori di lavoro.

La circolare dettaglia le informazioni distinguendo i magistrati che hanno optato per il regime di esclusività delle funzioni onorarie (iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria) da quelli che esercitano le funzioni in via non esclusiva (iscritti alla Gestione Separata).

Assegno di Inclusione: al via dal 1° gennaio 2024

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Assegno di Inclusione: al via dal 1° gennaio 2024

L’Assegno di Inclusione (ADI), insieme al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), completa il quadro delle nuove misure di contrasto alla povertà e alla fragilità.

Pubblicazione: 11 dicembre 2023

Il 1° gennaio 2024 entrerà in vigore l’Assegno di Inclusione (ADI), che segue l’introduzione del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), partito lo scorso 1° settembre. 

I REQUISITI PER ACCEDERE ALL’ASSEGNO DI INCLUSIONE

Si tratta di una misura nazionale di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale condizionata al possesso di alcuni requisiti. L’ADI è riconosciuto ai nuclei familiari con un ISEE non superiore a 9.360 euro e che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:

  • con disabilità;
  • minorenne;
  • con almeno 60 anni di età;
  • in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

A QUANTO AMMONTA L’ASSEGNO DI INCLUSIONE

Il beneficio economico dell’ADI è erogato, su base annua, a integrazione del reddito familiare ed è composto da:

  • una componente a integrazione del reddito familiare, quota A, fino alla soglia di 6.000 euro annui, ovvero di 7.560 euro annui se il nucleo è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, moltiplicata per la scala di equivalenza di cui all’articolo 2, comma 4, decreto-legge 48/2023, verificata sulla base delle informazioni rilevabili dall’ISEE in corso di validità, dagli archivi dell’Istituto e dalle dichiarazioni rese in domanda;
  • un’integrazione al reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione concessa in locazione con contratto regolarmente registrato, quota B, il cui importo, ove spettante, è individuato sulla base delle informazioni rilevabili dall’ISEE, in corso di validità fino a un massimo di 3.360 euro.

COME RICHIEDERE L’ADI

L’ADI, come il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), può essere richiesto in modalità telematica sul portale dell’Istituto, oppure presso i patronati e/o i Centri di Assistenza Fiscale. 

Il richiedente, oltre a presentare la domanda, dovrà sottoscrivere un Patto di attivazione digitale (PAD), all’interno del SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), al quale si accede online, direttamente dal portale INPS, dopo aver presentato domanda di ADI.

L’EROGAZIONE DEL BENEFICIO E I PERCORSI DI POLITICA ATTIVA 

L’erogazione del beneficio avverrà, a seguito della verifica dei requisiti, a decorrere dal mese successivo alla sottoscrizione del PAD. L’erogazione è poi condizionata alla partecipazione a un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa.

I componenti del nucleo familiare beneficiario di ADI, di età compresa tra 18 e 59 anni, con responsabilità genitoriali attivabili al lavoro, saranno indirizzati ai Centri per l’impiego o ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro per la sottoscrizione del Patto di servizio personalizzato (PSP).

Il percorso di politica attiva può prevedere anche la partecipazione a Progetti utili alla collettività (PUC).

San Damaso i

 

San Damaso I


Nome: San Damaso I
Titolo: Papa
Nascita: 305 circa, Spagna
Morte: 11 dicembre 384, Roma
Ricorrenza: 11 dicembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
San Damaso nacque nella Spagna; ma la sua educazione la compì in Roma, dove si era recato ancor givanissimo. Per la sua aperta intelligenza e per la sua sentita pietà, gli vennero conferiti molto presto gli ordini sacri e fu ritenuto presso Papa Liberio, che allora governava la Chiesa. Quando poi questi venne esiliato a Berea dall’imperatore Costanzo, Damaso lo seguì e con lo zelante Papa s’occupò del buon andamento della Chiesa. Alla morte di Liberi°, avvenuta nel 366, fu eletto a succedergli per unanime consenso, contando sessant’anni di età.

Durante i suoi vent’anni di pontificato ebbe a sostenere prove durissime. Si sa che la dignità papale, fin d’allora, era circondata .di tanto splendore che lo stesso Pretestato, senatore pagano, disse a Damaso che si sarebbe fatto cristiano se lo evessero fatto vescovo di Roma. Non deve far meraviglia quindi se Ursicino, prete ambizioso, stizzito per l’elezione di Damaso, sollevò contro il suo rivale il popolo ed ottenne di essere eletto anche egli vescovo di Roma. Ma il Signore punì questo orgoglio, facendolo esiliare nelle Gallie con sette dei suoi più fanatici partigiani.

Damaso si mise con grande ardore a riformare la Chiesa secondo gli ideali apostolici, mirando soprattutto alla formazione del clero, al quale scopo bandì un decreto che obbligava i chierici ed i monaci a condurre vita in comune.

Sotto il suo pontificato si tennero due concili: l’uno nel 365 contro l’eresia di Ano, l’altro subito dopo contro gli errori di Apollinare.

Ma l’opera imperitura di Damaso è specialmente quella di aver incaricato S. Girolamo, che allora teneva presso di sè in qualità di segretario, di tradurre in lingua latina tutti i libri della Sacra Scrittura. San Girolamo parla sovente nelle sue opere di Damaso, e fa risaltare soprattutto gli aiuti e gli incoraggiamenti che ricevette da lui. Circa la Sacra Scrittura Damaso definì l’elenco dei libri santi divinamente ispirati.

Molto noti di lui sono i cosiddetti Carmina che si leggono nelle Catacombe sulle tombe dei Martiri. Ne scrisse molti e bellissimi, per cui è ritenuto celeberrimo poeta, e se ora conosciamo il nome e qualche cosa della vita di tanti martiri lo si deve a papa Damaso. Per la sua pietà fu riputato l’ornamento e la gloria di Roma, e S. Girolamo lo chiama Virgo Virginis Ecclesiae Doctor, cioè vergine dottore della Chiesa Vergine. Morì nel 384 in età di 80 anni.

PRATICA. Tutto quello che facciamo, indirizziamolo a Dio, e ne avremo il premio.

PREGHIERA. Esaudisci, o Signore, le nostre preghiere, e, per intercessione del tuo beato confessore e Pontefice Damaso, accordaci benignamente il perdono e la pace.

MARTIROLOGIO ROMANO. San Damaso I, papa, che, nelle difficoltà dei suoi tempi, convocò molti sinodi per difendere la fede nicena contro gli scismi e le eresie, incaricò san Girolamo di tradurre in latino i libri sacri e onorò i sepolcri dei martiri adornandoli di versi.

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Domande Frequenti

  • Quando si festeggia San Damaso I?

  • Quando nacque San Damaso I?

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Oggi 11 dicembre si venera:

San Damaso I

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PapaSan Damaso nacque nella Spagna; ma la sua educazione la compì in Roma, dove si era recato ancor givanissimo. Per la sua aperta intelligenza e per la sua sentita pietà, gli vennero conferiti molto presto…

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Beata Maria Vergine di Guadalupe

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ApparizioneA Guadalupe la Madonna apparve dal 9 al 12 dicembre a Juan Diego Cuauhtlatoatzin un azteco convertito chiedendogli di far erigere un santuario in suo onore.
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Oggi 11 dicembre nasceva:

Beata Giuseppa Naval Girbès

Beata Giuseppa Naval Girbès
LaicaNacque ad Algamesí in Valencia, in una famiglia modesta. All’età di 13 anni rimase orfana di madre e assunse il ruolo di casalinga esemplare, occupandosi del padre e dei fratelli. Per assumere quest’opera…
Oggi 11 dicembre si recita la novena a:

– Madonna di Guadalupe
Nostra Signore di Guadalupe, secondo il tuo messaggio in Messico, io ti venero come ” la Vergine Madre del vero Dio per quelli cui vivono, il Creatore di tutto il mondo, del cielo e della terra.” Nello…
– Santa Lucia
O gloriosa Santa Lucia, che fin dalla vostra prima età corrispondeste docilmente all’educazio­ne cristiana, che vi diede la piissima madre vostra, otteneteci di apprezzare, fra le tenebre dell’attuale…
– San Giovanni della Croce
I. Cortesissimo Iddio, fu pur tenero e sollecito l’amore che voi dimostraste a Giovanni ancor fanciullino, quando sfortunatamente caduto in profondissima fossa, gli spediste la stessa vostra madre a stendergli…