Archivi giornalieri: 5 dicembre 2023

Al Quirinale la cerimonia per i 100 anni di istituzione della “Stella al Merito del Lavoro”

 

Al Quirinale la cerimonia per i 100 anni di istituzione della “Stella al Merito del Lavoro”

Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cerimonia di celebrazione del centenario della istituzione della “Stella al Merito del Lavoro” e di consegna delle Stelle al Merito del Lavoro per l’anno 2023.

Nel Salone dei Corazzieri sono intervenuti il Presidente della Federazione Nazionale Maestri del Lavoro, Elio Giovati e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone e hanno portato le loro testimonianze lo studente Fratus Gabriel, dell’Istituto di Istruzione superiore Luigi Einaudi di Chiari (BS) e la studentessa Anita De Meo dell’Istituto Jacopo della Quercia di Bologna.

Il Presidente Mattarella, coadiuvato dal Ministro Calderone, ha quindi consegnato le Stelle al Merito del Lavoro “alla memoria” di Mariano Bruno Guidorizzi, di Matteo Zenatello, di Paolo Franco e di Pasquale D’Ettorre.

Al termine il Capo dello Stato ha pronunciato un discorso.

Erano presenti il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana e il Vice Presidente del Senato della Repubblica, Gian Marco Centinaio.

In precedenza, nel Salone delle Feste, il Ministro del Lavoro, assistito dal Consigliere Direttore dell’Ufficio per gli Affari Giuridici e le Relazioni Costituzionali della Presidenza della Repubblica, Daniele Cabras, ha consegnato le decorazioni della “Stella al Merito del Lavoro” ad una rappresentanza regionale dei nuovi Maestri del Lavoro.

 Roma, 05/12/2023 (II mandato)

Lavoratori dello spettacolo: al via l’indennità di discontinuità

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Lavoratori dello spettacolo: al via l’indennità di discontinuità

È possibile presentare la domanda per accedere alla nuova misura entro il 15 dicembre 2023.

Pubblicazione: 5 dicembre 2023

Prende il via l’indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo.

Con il decreto legislativo 30 novembre 2023, n. 175 (rubricato “Riordino e revisione degli ammortizzatori e delle indennità e per l’introduzione di un’indennità di discontinuità in favore dei lavoratori del settore dello spettacolo”) è introdotta un’indennità di discontinuità in favore dei lavoratori del settore dello spettacolo, alla luce della specificità delle prestazioni di lavoro in questo settore e del loro carattere strutturalmente discontinuo.

L’indennità di discontinuità è prevista – in via strutturale e permanente – con decorrenza dal 1° gennaio 2024. La domanda dovrà essere presentata entro il 30 marzo di ciascun anno.

In via transitoria, lo stesso decreto legislativo prevede la possibilità, per i potenziali beneficiari della misura, di presentare la domanda riferita all’anno di competenza 2023 entro il 15 dicembre 2023.

A tal fine, la domanda può essere presentata in modalità telematica dal 4 dicembre 2023, tramite servizio online o accedendo al “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” (una volta autenticati è necessario selezionare “Indennità di discontinuità a favore dei lavoratori dello spettacolo”).

In alternativa, l’indennità può essere richiesta tramite il servizio di Contact Center multicanale, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori). È possibile presentare domanda anche attraverso i patronati.

La platea dei beneficiari, i requisiti, la durata, il calcolo e la misura della prestazione sono definiti dallo stesso decreto legislativo 175/2023.

Per maggiori dettagli è possibile consultare il messaggio 4 dicembre 2023, n. 4332, con le prime indicazioni operative, cui seguirà la specifica circolare attuativa.

Questa iniziativa è valorizzata in sinergia con il Ministero della Cultura.

Gestione Postelegrafonici

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Gestione Postelegrafonici: online bando sussidi scolastici 2022-2023

La domanda per il bando deve essere trasmessa entro il 30 dicembre 2023.

Pubblicazione: 5 dicembre 2023

È stato pubblicato il bando di concorso “Sussidi scolastici Gestione Postelegrafonici” per gli orfani dei dipendenti del Gruppo Poste Italiane SpA e degli ex IPOST, sottoposti alla trattenuta mensile dello 0,40%, deceduti in attività di servizio o nello stesso mese del collocamento a riposo.

Per l’anno scolastico e accademico 2022-2023, il concorso offre i seguenti sussidi scolastici:

  • 15 sussidi per l’iscrizione e la frequenza di asili nido, scuola dell’infanzia e scuola primaria (elementari);
  • 20 sussidi per l’iscrizione e la frequenza della scuola secondaria di primo grado (media);
  • 15 sussidi per l’iscrizione e la frequenza della scuola secondaria di secondo grado (media superiore);
  • 10 sussidi per l’iscrizione e la frequenza di corsi universitari di laurea triennale o magistrale o a ciclo unico, di conservatorio, istituti musicali parificati e accademie di belle arti, o corrispondenti a corsi di studio all’estero legalmente riconosciuti.

La domanda deve essere trasmessa dal richiedente la prestazione entro il 30 dicembre 2023, tramite il modulo disponibile nella pagina “Sussidio scolastico a orfani di iscritti ex IPOST”.

San Saba

 

San Saba Archimandrita


Nome: San Saba Archimandrita
Titolo: Abate
Nascita: 439, Mutalasca, Cesarea di Cappadocia
Morte: 5 dicembre 532, Mar Saba, Palestina
Ricorrenza: 5 dicembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
San Saba, uno dei più celebri patriarchi dell’ordine monastico della Palestina, nacque l’anno 439 in Mutalasca nel territorio di Cesarea nella Cappadocia da genitori ragguardevoli per il loro casato e per la pietà. Il padre era ufficiale negli eserciti imperiali e, dovendo prender parte ad una spedizione per Alessandria, condusse con sè anche la moglie; il piccolo Saba, che era ancora fanciullino, fu affidato alle cure di un suo zio di nome Ermia.

La moglie di Ermia trattò sì malamente Saba, che dopo tre anni il fanciullo scappò di casa e andò a rifugiarsi presso un altro suo zio paterno per nome Gregorio. Questo cambiamento fu cagione di gravi discordie fra i due zii, e Saba per porvi fine in una maniera radicale fuggì di nascosto e si ritirò in un convento di solitari, diretto dall’abate Flaviano a due chilometri circa dal suo paese. Saba aveva allora l’età di 8 anni. Colà lo raggiunsero ambedue gli zii rappacificati e lo esortarono vivamente a far ritorno in mezzo a loro. Ma il santo fanciullo si dimostrò fermo nella sua deliberazione di abbandonare per sempre il mondo e di vivere nella solitudine. Rimase dunque presso quei santi monaci ove fece rapidi progressi nella via della perfezione e operò parecchi miracoli.

All’età di 18 anni, col permesso dei suoi superiori, si recò in Palestina per visitarvi i Luoghi Santi, e, giunto a Gerusalemme si mise ivi sotto la condotta del celebre S. Eutimio per essere ammaestrato nella vita intima, dopo la cui morte si portò in un deserto vicino al Giordano, ove menava una vita separata da ogni umano commercio. Trascorse una santa vita nella preghiera, nel lavoro manuale e nella penitenza. Egli dimorava in una caverna sopra un’alta montagna ai piedi della quale scorre il torrente Cedron. Siccome l’acqua di questo torrente non era potabile, egli andava a cercarne assai lungi, sottoponendosi poi a dura fatica per portarla alla sua dimora. Fu costretto a fermare alla porta della sua caverna una fune, che discendeva fino ai piedi del monte. Egli se ne serviva per sostenersi salendo, perché senza questa precauzione correva pericolo di cadere nel torrente. Tutto il suo cibo consisteva in erbe selvatiche, che crescevano sulle montagne. Finalmente, scoperto per mezzo della sua corda dai pastori e dai contadini del luogo che si inoltrarono fin nella sua grotta, fu da essi soccorso in alcuni giorni di pane, di ceci, di datteri e di altre piccole provvigioni.

Intorno a lui si radunarono molti discepoli, desiderosi di averlo a maestro di perfezione monastica. Egli li ricevette, li accontentò assoggettandoli ad una regola di rigida penitenza. Crebbe di poi la sua Laura (così era chiamata l’unione di celle e di romitori separati nel deserto) e dovette ampliarla anche al di là del torrente.

Il Santo aveva ogni cura per l’assistenza spirituale dei suoi monaci. Eppure essi ricorsero al patriarca di Gerusalemme Sallustio, per farlo deporre da Abate col pretesto che era troppo rustico, troppo semplice e non era sacerdote. Il Patriarca però, che ben conosceva le straordinarie virtù del Santo, lo fece venire a sè insieme coi suoi discepoli, gli conferì gli Ordini Sacri e poi disse a tutti gli eremiti: « Onorate Saba come padre e ubbidite a lui come a vostro superiore ».

Crescendo ogni giorno più la fama della sua santità, il Patriarca lo nominò esarca, ossia superiore generale di tutti gli anacoreti della Palestina. In quel tempo alcune sette di eretici affliggevano la Palestina con discordie e vessazioni, perseguitando i cattolici e bruciando talvolta anche le loro chiese. S. Saba, sebbene in età di 8o anni e rifinito di forze per le sue penitenze, fece molti viaggi attraverso la Palestina, per mettere argine a tanto male; e all’età di 90 anni per incarico del Patriarca di Gerusalemme si recò a Costantinopoli per ottenere dall’imperatore Giustiniano che intervenisse, colla sua suprema autorità, a castigare i perversi eretici e ad impedire tanto disordine. L’Imperatore ricevette S. Saba coi segni della più alta stima e gli accordò quanto chiedeva.

Tornato il Santo nella sua Laura, cadde malato. Il Patriarca lo persuase a farsi portare in una chiesa vicina dove lo servì colle sue proprie mani. Il Santo soffrì con pazienza e con mirabile rassegnazione i più acuti dolori. Sentendo avvicinarsi l’ultima ora volle esser riportato nella sua Laura. Indicò per successore Melito di Berita a cui diede preziose istruzioni. Visse ancora solo quattro giorni, durante i quali non vide alcuno e conversò solo con Dio. Morì il 5 dicembre del 5 32 in età di 94 anni. Egli è nominato in questo giorno nei martirologi greci e latini.

MASSIMA. Conservale, se e possibile, per quanto da voi dipende, la pace con tutti: non vi vendicate non date luogo alla collera; perocché sta scritto: a me e riservata la vendetta, ed io la faro, dice il Signore. S. Paolo Apostolo.

PRATICA. Se bramate l’intercessione di S. Saba nel presente mese, imitatelo nelle sue virtù, e specialmente nella pazienza.

Fammi, . Signor, nell’amar tutti eguale, E fa ch’io renda sempre ben per male.

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Domande Frequenti

  • Quando si festeggia San Saba Archimandrita?

  • Quando nacque San Saba Archimandrita?

  • Dove nacque San Saba Archimandrita?

  • Quando morì San Saba Archimandrita?

  • Dove morì San Saba Archimandrita?

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Oggi 5 dicembre si venera:

San Saba Archimandrita

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AbateSan Saba, uno dei più celebri patriarchi dell’ordine monastico della Palestina, nacque l’anno 439 in Mutalasca nel territorio di Cesarea nella Cappadocia da genitori ragguardevoli per il loro casato e…

Domani 6 dicembre si venera:

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