Modello sr163 INPS, ecco come compilarlo e inviarlo
Posted: 29 Nov 2016 03:09 AM PST Il Modello sr163 è stato introdotto dallo scorso mese di aprile 2016 dall’INPS, che ha implementato un nuova formalità per poter accedere alle prestazioni a pagamento diretto da parte dell’istituto, quali ad esempio la NASpI. Il lavoratore in disoccupazione che richiede il pagamento della indennità su c/c bancario o postale, libretto postale e carta prepagata, […] Link all’articolo originale: Modello sr163 INPS, ecco come compilarlo e inviarlo |
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Modello sr163 INPS
Modello sr163 INPS, ecco come compilarlo e inviarlo
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Il Modello sr163 è stato introdotto dallo scorso mese di aprile 2016 dall’INPS, che ha implementato un nuova formalità per poter accedere alle prestazioni a pagamento diretto da parte dell’istituto, quali ad esempio la NASpI.
Il lavoratore in disoccupazione che richiede il pagamento della indennità su c/c bancario o postale, libretto postale e carta prepagata, dovrà inviare necessariamente il modello sr163 all’Istituto. In questa guida vediamo come si compila e come si invia all’INPS.
Leggi anche: Pagamento delle prestazioni INPS, come comunicare l’IBAN
Modello sr163 INPS, perchè è obbligatorio
Nel compilare la domanda di disoccupazione NASpI, o qualunque altra prestazione a pagamento diretto dall’INPS, direttamente nell’area riservata del cittadino o tramite patronato, si dovrà scegliere come ricevere il pagamento tramite accredito o tramite pagamento direttamente alle Poste.
Nel caso di pagamento tramite accredito su c/c bancario o postale, libretto postale e carta prepagata nella domanda telematica va indicato solo l’IBAN. L’INPS quindi ha implementato il MOD sr163 per essere certo che l’IBAN indicato nella domanda appartenga effettivamente a chi fa la domanda di disoccupazione.
Ricordiamo inoltre che il MOD sr163 va presentato sia per le nuove domande di prestazioni INPS e sia nel caso in cui il cittadino percepisce già una prestazione e vuole comunicare nuove coordinate bancarie oppure vuole cambiare la modalità di pagamento.
Modello sr163, come compilarlo
Il modulo sr163 è abbastanza semplice da compilare, basta leggerlo attentamente e compilare bene tutti i campi richiesti. Inoltre si può compilare sia tramite computer per poi essere stampato, sia a mano in stampatello.
- Nella prima parte vanno indicati i propri dati anagrafici;
- successivamente va indicato il tipo di prestazione a cui si rifersice (es. NASpI, ANF a pagamento diretto INPS ecc.)
- quindi va scelta la modalità di pagamento, ovvero tramite ufficio postale o con accredito su c/c bancario o postale, libretto postale e carta prepagata con IBAN.
- se il pagamento scelto sarà l’accredito su c/c bancario o postale, libretto postale e carta prepagata con IBAN si dovrà compilare anche la parte seguente, in cui va indicato l’IBAN.
Il documento va quindi stampato e portato direttamente:firmare e datare il modulo sr163.- in Banca per Conti Correnti e carte prepagate bancarie;
- alle Poste per Conti Correnti, libretti e carte prepagate postali dotati di IBAN;
- il funzionario dovrà quindi validare l’IBAN con firma e timbro.
Modello SR163, come inviarlo o consegnarlo all’INPS
Il mod sr 163, correttamente compilato e firmato, può essere consegnato all’INPS competente:
- direttamente allo sportello;
- via email o PEC.
Si possono trovare gli indirizzi email o PEC delle sedi territoriali dell’INPS direttamente sul portale www.inps.it a questo indirizzo: Sedi INPS
Sia nel caso di consegna a mano che nel caso invio via email o PEC vi consigliamo di indicare sempre il numero di pratica a cui si riferisce e di allegare un documento di riconoscimento valido.
Modello SR163 INPS – Vers. 2.1 del 16/09/2016 (80,9 KiB, 0 download)
Lavoro Fiscale
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rassegna stampa
del 29/11/2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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LA STAMPA
Le Monde
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la Repubblica
San Saturnino di Tolosa
Fra i primi apostoli che il Papa S. Fabiano mandò ad evangelizzare le Gallie vi fu S. Saturnino il quale pose la sua sede a Tolosa e la illustrò con un fecondo apostolato di bene ed infine col suo martirio.
Lo storico Venanzio, che scrisse gli atti del suo martirio, ci dice che solo a prezzo di enormi fatiche riuscì a convertire un gran numero di idolatri ed a fondare chiese.
Aveva il santo Vescovo eretta una chiesa vicino al Campidoglio di Tolosa, ed ogni mattina vi si recava per celebrare i Divini Misteri. Ma nel breve tragitto doveva passare dinanzi ad un gran tempio pagano, ed al suo passaggio gli oracoli non davano alcun responso per timore dell’uomo di Dio. I capi pagani si chiesero a vicenda da che cosa poteva dipendere quello strano silenzio.
Quand’ecco un pagano raccontò loro che era sorta in città una setta che voleva la distruzione degli dèi ed il cui capo era Satumino, quegli stesso che tutte le mattine si vedeva passare dinanzi al loro tempio. Allora tutti ad una voce incolparono il santo Vescovo del silenzio dell’idolo, e, invece di riconoscere ragionevolmente che nulla valevano gli dèi se avevano paura di un uomo, deliberarono di toglierlo dal mondo. Gli addetti al tempio pertanto una mattina lo attesero ne’ pressi del Campidoglio e avvistatolo lo assalirono e lo trascinarono nel tempio.
Ecco dissero al popolo il nemico del nostro culto, il capo di quella religione che vuole distrutti i nostri templi, che deride i nostri dèi e che impedisce i loro responsi. Vendichiamo l’oltraggio fatto a noi ed ai nostri dèi : o sacrificherà riconoscendoli per veri, o espierà il delitto con la morte. Ciò detto gli intimarono di inginocchiarsi davanti agli idoli.
Non è possibile rispose il Santo che possa fare quanto mi chiedete, poiché i vostri dèi non sono che demoni, i quali attraverso il sacrificio degli animali, vogliono il sacrificio delle anime vostre. E come posso io temere coloro che tremano alla presenza di un solo cristiano?
Una tal ragionevole risposta irritò al sommo quegli idolatri che decisero di farlo perire.
Si trovava presso il tempio un toro pronto per il sacrificio, e i carnefici stabilirono di legare il Santo alla coda di quell’animale. e farlo trascinare per la città affinchè la vista dell’orribile supplizio intimorisse i suoi seguaci, così da indurli a ritornare al culto pagano.
Legate le mani ed i piedi del Santo, lo assicurarono alla coda della bestia. Il furioso animale si mise a correre a precipizio per le vie della città, riducendo a brandelli il corpo del Santo, che col suo sangue imporporò quelle vie tante volte percorse predicando la divina parola.
Infine le sacre spoglie del Martire furono prese e gettate fuori della città, per essere preda degli uccelli. Ma due pie donne le raccolsero furtivamente e le seppellirono in luogo sicuro. Il suo martirio avvenne nel 250 sotto l’impero di Decio.
PRATICA. e Fuggiamo il rispetto umano e professiamo apertamente la nostra fede.
PREGHIERA. O Dio, che ci concedi di celebrare la festa del tuo beato martire Saturnino, ottienici di essere soccorsi grazie alla sua intercessione.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Tolosa, san Saturnino Vescovo, il quale, al tempo di Dècio, fu rinchiuso dai pagani nel Campidoglio di quella città e precipitato dalla sommità della rocca del Campidoglio per le varie scarpate, e così, col capo contuso, col cervello scosso e con tutto il corpo lacerato, rese la sua bell’anima a Cristo.