Archivi giornalieri: 9 novembre 2016
rassegna sindacale
del 09/11/2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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GPS
GPS su auto aziendale, non sempre serve l’autorizzazione
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha rilasciato la circolare numero 2 del 7 novembre 2016 con le indicazioni operative sull’utilizzazione di impianti GPS ai sensi del cosiddetto Statuto dei Lavoratori, art. 4, commi 1 e 2, L. n. 300/1970, così modificato dall’art. 23 del D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 151 in attuazione del Jobs Act.
In particolare l’Ispettorato Nazionale del Lavoro spiega la corretta lettura della suddetta norma riguardo all’installazione di apparecchiature di localizzazione satellitare GPS montate su autovetture aziendali.
In particolare l’INL chiarisce se le stesse siano da considerare quali strumenti utilizzati dal lavoratore per rendere la prestazione lavorativa, come tali esclusi dalle condizioni e dalle procedure previste dal medesimo art. 4.
Infatti la nuova normativa introdotta dal Jobs Act stabilisce che non è obbligatorio attivare le procedure di autorizzazione nel caso in cui gli strumenti sono utilizzati dal lavoratore per rendere la prestazione lavorativa e per gli strumenti di registrazione degli accessi e delle presenze.
GPS su auto aziendale: casi di autorizzazione obbligatoria
Genericamente il Ministero del Lavoro ritiene che i sistemi di geolocalizzazione rappresentino un elemento “aggiunto” agli strumenti di lavoro, non utilizzati in via primaria ed essenziale per l’esecuzione dell’attività lavorativa ma, per rispondere ad esigenze ulteriori di carattere assicurativo, organizzativo, produttivo o per garantire la sicurezza del lavoro.
Quindi va richiesta l’autorizzazione ad esempio per l’installazione di GPS su auto aziendale così come da L. 300/1970.
Sistemi di geolocalizzazione, quando non è necessaria l’autorizzazione?
Solo in casi del tutto particolari, qualora i sistemi di localizzazione siano installati per consentire la concreta ed effettiva attuazione della prestazione lavorativa, cioè la stessa non può essere resa senza ricorrere all’uso di tali strumenti, ovvero l’installazione sia richiesta da specifiche normative di carattere legislativo o regolamentare come ad es. l’uso dei sistemi GPS per il trasporto di portavalori superiore a euro 1.500.000,00, ecc., la richiesta di autorizzazione all’installazione non è necessaria.
In questi casi infatti questi strumenti si trasformano in veri e propri strumenti di lavoro e pertanto si può prescindere, ai sensi di cui al comma 2 dell’art. 4 della L. n. 300/1970, sia dall’intervento della contrattazione collettiva che dal procedimento amministrativo di carattere autorizzativo previsti dalla legge.
INL CIRCOLARI REGISTRAZIONE N.2 DEL 7/11/2016 (264,7 KiB, 36 download)
USA TODAY
il manifesto
il Giornale
Osservatore Romano
Dedicazione della Basilica Lateranense
Fino dall’antichità più remota si solevano consacrare a Dio con particolare solennità i luoghi destinati al culto divino. È un fatto questo che si verifica nella storia di tutti i popoli, ma specialmente in quella del popolo d’Israele. Tutti infatti sanno quale fosse la magnificenza e la ricchezza del tempio di Gerusalemme, e con quale pompa il re Salomone lo abbia fatto consacrare a Dio.
Anche la Chiesa di Cristo ebbe fin dai suoi mai i luoghi dedicati al culto; ai tempi della predicazione apostolica, non erano che semplici stanze, ma in seguito si costruirono vere chiese.
Quando l’imperatore Costantino il Grande, dopo la vittoria riportata su Massenzio, diede piena libertà ai seguaci del Vangelo (313), questi non risparmiarono fatiche e spese per edificare al Signore templi sontuosi, e numerose furono le chiese che vennero fabbricate in quei tempi. Lo stesso imperatore ne diede l’esempio facendo costruire sul monte Celio a Roma, sul luogo dell’antico Palazzo Laterano, una magnifica basilica che fece dedicare al SS. Salvatore. In essa fu edificata una cappella dedicata a S. Giovanni Battista che serviva di battistero, donde il nome di S. Giovanni in Laterano dato dai Cristiani a quella chiesa. Il Pontefice S. Silvestro la consacrò solennemente il giorno 9 novembre e stabilì che le cerimonie da lui seguite in quella circostanza fossero quelle con cui i cattolici avrebbero dovuto in seguito consacrare i loro templi.
La basilica del SS. Salvatore, sia per la sua magnificenza, sia per essere stata in antico la residenza dei Sommi Pontefici, fu sempre considerata dai cristiani come la principale, la madre di tutte le chiese del mondo, e perciò, sola fra tutte, viene anche designata con il titolo di arcibasffica. Fin dai tempi di S. Leone Magno la officiava una collegiata di canonici regolari: oggi ai canonici regolari furono sostituiti canonici secolari col titolo di prelati.
Sebbene il Pontefice S. Silvestro avesse ordinato che gli altari nelle chiese dovessero essere di pietra, tuttavia noi troviamo in questa basilica un altare di legno. Ciò non deve far meraviglia poichè fino al tempo di S. Silvestro i cristiani solevano celebrare il Santo Sacrificio su altari portatili di legno. L’altare inoltre che fu collocato nella basilica lateranense era quello che ordinariamente era servito ai Sommi Pontefici nella celebrazione dei Divini Misteri, ed è tradizione che su quel medesimo avesse celebrato lo stesso Principe degli Apostoli. Per questo venne posto in quella chiesa e fu nel medesimo tempo ordinato che nessuno, all’infuori del Papa, potesse su di esso celebrare il Santo Sacrificio.
La basilica del SS. Salvatore, più volte distrutta durante il corso dei secoli, fu sempre ricostruita, e l’ultima sua riedificazione avvenne sotto il pontificato di Benedetto XIII, che la riconsacrò l’anno 1724. Fu in quest’occasione che venne stabilita ed estesa a tutta la cristianità la festa che oggi celebriamo.
PRATICA. Diportiamoci con sommo rispetto nella casa del Signore, ricordando le parole del Divin Maestro: « La mia casa è casa d’orazione ».
PREGHIERA. O Dio, che annualmente rinnovi il giorno della consacrazione di questo santo tempio, e per la virtù dei sacri misteri ci conservi incolumi, ascolta la preghiera del tuo popolo, e fa’ che chiunque entrerà in questo tempio per domandarti favori, si rallegri nel vedere attuati i suoi desideri