Archivi giornalieri: 18 luglio 2016

Min. Lavoro: criteri per la proroga della CIGS

Min. Lavoro: criteri per la proroga della CIGS

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Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Il Min. Lavoro fornisce le indicazioni sui criteri di accesso alla proroga della CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria)

 

 

La circolare ministeriale 22 dell’11 luglio 2016 fornisce le prime indicazioni applicative sui criteri di accesso ad un ulteriore proroga della CIGS ovvero un ulteriore periodo di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria. Esaminiamola brevemente.

Il Decreto 95075 del 25.03.2016 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali definisce i criteri per l’accesso ad un ulteriore periodo di integrazione salariale straordinaria. Sono interessate le aziende che, come esito di un programma di crisi aziendale, terminano l’attività produttiva e propongono prospettive concrete di rapida cessione dell’azienda con conseguente riassorbimento del personale.

Ricordiamo che l’art. 1 del decreto di cui sopra, richiamando l’art. 21, comma 4, del D.Lgs 148/2015 e in merito alla durata della CIGS derogando l’art. 4, comma 1, e l’art. 22, comma 2, dello stesso decreto, stabilisce che i trattamenti di integrazione salariale straordinaria possono essere prorogati:

  • di 12 mesi per le cessazioni di attività nel 2016;
  • di 9 mesi per le cessazioni di attività nel 2017;
  • di 6 mesi per le cessazioni di attività nel 2018;

La recente circolare ministeriale 22 dell’11.07.2016 fornisce le prime indicazioni applicative in merito a quanto sopra, vediamo dunque brevemente di cosa si tratta.

Leggi anche: I criteri per ulteriori periodi di CIGS 2016 – 2018

Condizioni per l’autorizzazione alla proroga della CIGS

La circolare 22 richiama l’art. 2 del decreto 95075, cioè che per ottenere la proroga dell’intervento di CIGS devono essere rispettate le seguenti condizioni:

  • autorizzazione dell’integrazione salariale straordinaria su presentazione di un programma di crisi aziendale (art. 21, comma 3, D.Lgs 148/2015, ovvero ai sensi dell’art. 1, comma 5 della Legge 223/91) e, per l’aggravarsi delle difficoltà e l’impossibilità di concludere il piano di risanamento previsto, l’impresa termini l’attività produttiva evidenziando contestualmente concrete e rapide prospettive di cessione dell’azienda;
  • stipula di un accordo specifico presso il Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali con la presenza del Ministero dello Sviluppo Economico;
  • presentazione di un piano di sospensione dei lavoratori ricollegabile nell’entità e nei tempi alla cessione aziendale e ai nuovi interventi programmati;
  • presentazione di un piano per il riassorbimento occupazionale in capo all’acquirente dell’azienda garantito da quanto previsto tra le parti dall’art. 47 della Legge 428/1990 (procedura per il trasferimento d’azienda).

Verificati i requisiti di accesso a questa modalità di proroga della CIGS, per il perfezionamento dell’accordo governativo stesso e per la conseguente autorizzazione al trattamento di sostegno al reddito, è necessaria la verifica della sostenibilità finanziaria dell’intervento programmato in base alle risorse previste (vedi punto 5 della circolare 22 e artt. 4 e 5 del Decreto 95075).

Procedimento e modalità di presentazione dell’istanza di CIGS

La Circolare 22 ribadisce ai sensi dell’art. 3, comma 1, del Decreto 95075, che l’impresa che intende cessare l’attività ed ottenere la proroga della CIGS deve stipulare, prima del termine del programma di crisi aziendale, l’accordo  governativo con i Ministeri citati prima. I contenuti di questo accordo sono elencati nello stesso articolo di cui sopra.

L’impresa dovrà quindi dimostrare, attraverso idonea documentazione, le prospettive concrete di rapida cessione dell’azienda al fine di continuare l’attività. In caso di partecipazione del Ministero dello Sviluppo Economico, nel confermare le prospettive di rapida cessione e le azioni da adottare per concretizzare il trasferimento, può illustrare la proposta o dichiarare, in caso di accordo di riservatezza, di possedere le proposte da parte di terzi per rilevare l’azienda cedente.

Prima della sottoscrizione dell’accordo deve essere accertato che le risorse finanziarie destinate annualmente siano sufficienti a coprire l’intervento. Questo onere finanziario sarà poi parte integrante del verbale.

Se il monitoraggio sull’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili indicherà l’effettivo o potenziale raggiungimento del limite di 50 milioni annui prima del termine dell’anno di riferimento non si potrà perfezionare l’accordo. Effettuata la verifica finanziaria, deve essere quindi indicato il periodo massimo autorizzabile.

Dopo la stipula dell’accordo la società cedente è tenuta a presentare, in tempi congrui, istanza al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale Ammortizzatori sociali e I.O., div. IV, attraverso il sistema informatico di “cigs on line”.

Questa istanza deve essere corredata da:

  • verbale di accordo;
  • elenco nominativo dei lavoratori interessati dalle sospensioni o riduzioni orarie e coinvolti nel trasferimento aziendale;
  • programma di crisi aziendale (vedi art. 21, comma 3, D.Lgs 148/2015 e art. 1, comma 5 Legge 223/91);
  • piano delle sospensioni del personale ricollegabile nell’entità e nei tempi alla cessione aziendale e ai nuovi interventi programmati.

A queste domande non viene applicato il procedimento previsto dall’art. 25, commi da 1 a 7, del D.Lgs 148/2015. Per favorire infine il costante monitoraggio delle risorse finanziarie disponibili, il trattamento di integrazione salariale è autorizzato con il pagamento anticipato dell’indennità da parte dell’INPS.

 

 

  CIRCOLARE MIN. LAVORO N. 22 DEL 11/07/2016 (206,4 KiB, 5 download)

Leggi anche: Integrazioni salariali straordinarie, la CIGS

Fisco e lavoro

 

Ultimissime Lavoro – Fiscale 18/07/2016

 
Giurisprudenza

COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE

Sentenza

COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE LECCE – Sentenza 13 luglio 2016, n. 1732

Fiscale

Tassazione separata degli arretrati relativi agli anni 2011, 2012, 2013 e 2014 – Corte Costituzionale sentenza n. 142/2014 – Rimborsi fiscali per gli anni dal 2011 al 2014

CORTE DI CASSAZIONE

Ordinanza

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 luglio 2016, n. 14395

Fiscale

Tributi – avvisi di accertamento – Maggiore IRPEF dovuta in relazione agli anni d’imposta 2006, 2007 e 2008, a seguito di rideterminazione in via sintetica del reddito imponibile

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 luglio 2016, n. 14405

Fiscale

Tributi – Avviso di accertamento – Maggiore Irpef dovuta – Art. 38 comma IV DPR 600/1973

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 luglio 2016, n. 14412

Lavoro, Fiscale

IRAP – Adesione del professionista alla c.d. Medicina di Gruppo – Diniego di rimborso – Impugnabile

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 luglio 2016, n. 14413

Lavoro, Fiscale

Cartella esattoriale – Intimazione di pagamento ex art. 50, D.P.R. 602/1973 – Notifica

Sentenza

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 luglio 2016, n. 14383

Lavoro

Rapporto di lavoro – Acquisti con la carta di credito aziendale – Contestazione – Licenziamento – Non sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 luglio 2016, n. 14388

Lavoro

Pubblico impiego – Lavoratore disabile – Buoni pasto aziendali – Mancata fruizione – Risarcimento del danno

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 luglio 2016, n. 14390

Lavoro

Licenziamento – Ricorso cd. Fornero – Impugnazione – Decadenza

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 15 luglio 2016, n. 14496

Fiscale

Tributi – Irap non pagata – Dichiarazione dell’Irap in Unico, anche se non versata – Ricorso nel merito avverso il ruolo – Ruolo sempre impugnabile

Prassi

AGENZIA DELLE ENTRATE

Circolare

AGENZIA DELLE ENTRATE – Circolare 15 luglio 2016, n. 31/E

Fiscale

Articolo 1, commi 960, 962 e 963 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016) – IVA. Prestazioni sociali, sanitarie ed educative delle cooperative sociali

Comunicato

AGENZIA DELLE ENTRATE – Comunicato 15 luglio 2016

Fiscale

Cooperazione amministrativa per i controlli fiscali – Entrate e Amministrazione fiscale bavarese siglano un nuovo patto

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Comunicato

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 15 luglio 2016

Lavoro, Fiscale

Approvazione della delibera adottata dall’Ente nazionale di previdenza e di assistenza farmacisti in data 24 novembre 2015

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 15 luglio 2016

Lavoro, Fiscale

Approvazione della delibera n. 17 adottata dall’Ente nazionale di previdenza ed assistenza per gli psicologi in data 28 novembre 2015

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 16 luglio 2016

Lavoro, Fiscale

Approvazione della delibera n. 3 adottata dal Consiglio nazionale dell’Ente nazionale di previdenza ed assistenza farmacisti in data 28 aprile 2016

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 16 luglio 2016

Lavoro, Fiscale

Approvazione della delibera adottata dall’Ente nazionale di previdenza e assistenza per i consulenti del lavoro in data 18 giugno 2015

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Comunicato

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Comunicato 14 luglio 2016, n. 123

Lavoro, Fiscale

Pianificazione aree marittime – Distacco lavoratori nell’unione europea – Assistenza sanitaria dei transfrontalieri

 

 

 

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Quirinale

 

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Il Presidente Mattarella ad Andria per i funerali delle vittime dell’incidente ferroviario

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato ad Andria ai funerali delle vittime del disastro ferroviario avvenuto il 12 luglio nella tratta Andria-Corato. Giovedì il Capo dello Stato aveva reso omaggio alle vittime al Policlinico di Bari, si era intrattenuto con i familiari e aveva incontrato i sindaci dei Comuni del nord barese cui appartenevano le vittime e i feriti ricoverati al Policlinico. Il Presidente Mattarella, appresa la notizia, aveva espresso «Profondo dolore» per il gravissimo incidente ferroviario. «Il mio primo pensiero – aveva detto Mattarella – va alle tante vittime e ai loro familiari, ai quali desidero far pervenire vicinanza e solidarietà. Ai feriti rivolgo gli auguri di pronta guarigione».

Il Presidente della Repubblica aveva aggiunto: «Bisogna fare piena luce su questa inammissibile tragedia: occorre accertare subito e con precisione responsabilità ed eventuali carenze».

Andria, 16 luglio 2016

San Federico di Utrecht

San Federico di Utrecht

Nome:
 San Federico di Utrecht

Titolo:
 Vescovo

Ricorrenza:
 18 luglio

Federico fu vescovo di Utrecht dall’820 circa alla morte. Nipote del re dei Frisi Radbodo, fu ordinato prete della diocesi di Utrecht e fu incaricato dell’educazione dei catecumeni: succedette nell’episcopato al vescovo Ricfrido e si occupò del completamento dell’evangelizzazione dei Frisi, della quale incaricò sant’Odulfo (che fu poi il suo biografo); fu anche consigliere dell’imperatore Ludovico il Pio.

Secondo una tradizione, fu assassinato mentre celebrava la messa dai sicari dell’imperatrice Giuditta di Baviera (seconda moglie di Ludovico), di cui aveva pubblicamente condannato i costumi; per altri, fu ucciso dai pagani dell’isola zelandese di Walcheren che si opponevano alla sua missione: è per questo venerato come martire.