Riforma pensioni 2016, proposte per la pensione anticipata: tutte le ipotesi – Guida
Ultime notizie sulla riforma pensioni: lavoreremo fino a 70 anni!
In questa prima parte ricostruiamo le ultimissime news sulla pensione anticipata mentre nella parte successiva dell’articolo trovate lo schema riepilogativo. Hanno fatto rumore le ultime dichiarazioni di Boeri che, parlando dei conti dell’INPS, ha comunque assicurato la tenuta del nostro sistema pensionistico nel medio-lungo periodo.
L’allarme, però, è un altro ed è ben più grave. Il presidente dell’INPS, infatti, ha affermato che i nati nel 1980, se restassero così le cose, se la vedrebbero davvero brutta: oltre il 60 per cento di loro prenderà soltanto la pensione di vecchiaia e, di conseguenza, lascerà il posto (chi di loro riesce a non restare disoccupato!) nel 2050 a 70 anni di età. Le pensioni, e questo lo abbiamo già detto più volte, saranno poi più basse fino anche del 25 per cento rispetto ad oggi. A quanto pare, quindi, c’è poco da stare allegri!
Recentemente, poi, lo stesso Boeri è tornato a sollecitare un intervento urgente sulla flessibilità in uscita senza che, al momento, arrivassero particolari aperture oltre a quelle che conosciamo ormai da anni.
Per quanto riguarda l’attività dei sindacati, CGIL, CISL e UIL hanno recentemente presentato una proposta unitaria che sarà vagliata dal governo Renzi. Vi invitiamo a continuare a scorrere per leggerla nell’elenco che trovate nei successivi paragrafi.
Ancora promesse dal governo Renzi?
“Negli anni l’Italia ha messo in atto una delle più ambiziose riforme del sistema pensionistico – ha detto recentemente il ministro dell’Economia Padoan a margine della manifestazione dei sindacati lo scorso 2 aprile – gli indicatori europei ci segnalano fra i migliori esistenti: eventuali interventi non possono che partire da questa considerazione“.
Sintesi degli ultimi avvenimenti
Riassumiamo il canovaccio che abbiamo raccontato negli ultimi mesi su queste pagine. Scendono le quotazioni di alcune proposte originariamente considerate più attendibili, come ad esempio la quota 100, mentre cresce il gradimento verso i pensionamenti flessibili. Tuttavia nelle ultime settimane è arrivato lo stop di Tito Boeri, presidente INPS, che ha bocciato gran parte delle proposte perchè troppo costose. La sua posizione, al momento, è quella di favorire il prepensionamento dei lavoratori con il metodo interamente contributivo, mandando in soffitta il sistema misto che, per i giovani, già non esiste più. Tale ragionamento piace poco sia al governo Renzi che a quelli che, come Cesare Damiano, predicano una flessibilità in uscita basata su penalizzazioni decrescenti.
Nelle prime settimane del 2016 non sono arrivate novità sostanziali: il dibattito è appiattito sulle solite proposte e dal governo Renzi, al momento, non c’è alcun segnale. Tutto fermo, dunque, nell’attesa che il tema sia finalmente affrontato seriamente. L’attenzione della politica, in queste settimane, sembra essere decisamente altrove.
=> CLICCA QUI PER LEGGERE LE ULTIME NEWS SULLA RIFORMA PENSIONI 2016
Il vostro contributo è per noi molto importante, vi invitiamo a commentare al fine di raccogliere pareri e opinioni ed eventualmente integrare questo articolo che vuole diventare un forum perenne dove inserire la novità che, di volta in volta, riguarderanno il tema delle pensioni.
Per restare informati, vi invitiamo a cliccare “Mi Piace” alla pagina Facebook Pensioni News oppure iscrivetevi alla newsletter gratuita che trovate in basso.
Questo articolo è soggetto ad aggiornamenti periodici alla luce delle dichiarazioni e delle nuove proposte dei principali protagonisti della vita politica, sindacale ed economica. I contenuti sono rivisti costantemente dalla redazione per fornire all’utente un quadro completo dal cantiere della previdenza e per chiarire tutti i dubbi che possono sorgere nel corso della pubblica discussione.
Consigliamo la lettura delle guide di Affari Miei su
|
|
— Principali proposte di riforma pensioni —
Proposte dei sindacati: quota 41 e pensione anticipata a 62 anni
Quota 100: la proposta di Cesare Damiano per la pensione anticipata
La Lega Nord ha depositato una sua proposta di quota 100 che prevede l’uscita con 58 anni di età e 42 di contributi: si tratta di una variante che sarà esaminata dal Parlamento.
Quota 100 con esodo volontario: Ercolani presenta la variabile della proposta Damiano
Pensione flessibile con penalizzazioni decrescenti e quota 41: il Ddl Damiano
Fonte: Pensionioggi.it |
Con 41 anni di contributi si conseguirebbe la pensione di vecchiaia indipendentemente dall’età, come accadeva quando era in vigore la pensione di anzianità (all’epoca bastavano 40 anni e si parlava dei c.d. quarantisti per indicare chi lasciava il lavoro dopo 40 anni di contributi). Le ultime notizie provenienti dalla politica vedono crescere le possibilità che questa soluzione possa essere approvata, sebbene non si è ancora capita precisamente la natura e la quantità del taglio che si andrebbe a stabilire per favorire l’uscita dal lavoro. Dopo la sentenza della Consulta sulla Legge Fornero, questa soluzione ha progressivamente preso piede anche se le ultime notizie di settembre hanno segnato una netta frenata da parte della politica.
Leggi anche: Pensione integrativa, guida di Affari Miei ai piani individuali pensionistici – Previdenza complementare, come non farsi fregare dalle polizze vita
Prestito pensionistico: la proposta dell’ex ministro Giovannini ripresa dal PD
Nel mese di luglio 2015 il Partito Democratico ha depositato al Senato un DDL a firma di Giorgio Santini e supportato anche da Pietro Ichino. Esso prevede per i lavoratori over 55 l’estensione dell’ASDI, il nuovo sussidio di disoccupazione introdotto con il Jobs Act, per un anno anzichè sei mesi. Trascorso questo periodo, essi potrebbero accedere all’APA (Assegno pensionistico anticipato) del quale, una volta conseguito il diritto ad andare in pensione, dovrebbero restituire i 2/3 con piccoli prelievi sulla futura pensione.
Nel mese di ottobre, in vista della Legge di Stabilità 2016, è circolata una nuova ipotesi di prestito pensionistico con la partecipazione delle aziende: in pratica l’intervento statale sarebbe solo marginale in questo caso mentre alle imprese verrebbe chiesto di accollarsi il prestito ai lavoratori in cambio di benefici non ancora precisati. I lavoratori, una volta raggiunti i requisiti per la pensione, restituirebbero l’importo alle aziende. La proposta è stata criticata perchè opzionale e difficilmente realizzabile soprattutto per le piccole imprese che sono l’ossatura del nostro sistema economico produttivo.
Pensione anticipata 2016 con ‘Opzione Uomo’: regime sperimentale per tutti?
Pensionamento anticipato tramite accordo lavoratore-azienda e riscatto contributi della laurea. DDL 1941 depositato al Senato da Sacconi
E’ la proposta dell’ex ministro dei governi Berlusconi Maurizio Sacconi che abbiamo raccontato unitamente al riscatto agevolato dei contributi per gli anni un cui sono stati compiuti gli studi universitari. Praticamente le imprese, per “svecchiare” il personale, pagherebbero una quota per anticipare il pensionamento dei lavoratori e favorire la flessibilità in uscita. Non sembra piacere molto, tant’è che se ne parla poco.
A maggio, infine, al Senato Sacconi ha depositato il DDL 1941 per proporre la pensione anticipata dei lavoratori in maniera flessibile. Il disegno di legge ricalca molto quello di Cesare Damiano e prevede, inoltre, incentivi per le madri lavoratrici, con il calcolo di contributi doppi nel periodo di astensione dal lavoro per maternità o puerperio.
Letture consigliate: Quando finirà la crisi economica in Italia? – E’ possibile cambiare vita a 50 anni?
Proposta di Salvini: 1.000 euro al mese di pensione a tutti con 40 anni di contributi
La proposta del leader della Lega prevede un assegno universale di 1000 euro a cui si accede con 40 anni di lavoro. I contributi previdenziali “ulteriori” alla soglia di 5 mila euro annui per raggiungere tale soglia verrebbero restituiti in busta paga al lavoratore. La soluzione, chiaramente, riguarderebbe i giovani. Per approfondire, consigliamo la lettura del post dedicato linkato in precedenza.
Proposta per la pensione anticipata di Boeri: riforma pensioni in 5 punti
Nel corso della relazione annuale dell’INPS dell’8 luglio 2015, il presidente Tito Boeri ha lanciato la sua proposta di riforma pensioni articolata, fondamentalmente, su 5 punti precisi. Bocciatura per quota 100, quota 41 e pensionamenti flessibili, sostenuti da Damiano e da una parte del PD. Nei primi giorni del mese di novembre, poi, è rimbalzata sulla stampa nazionale la bozza che in estate il presidente dell’INPS inviò al governo che esplicita nel dettaglio tutti i passaggi più importanti.
Ecco i 5 punti in sintesi:
- reddito minimo garantito per over 55: il presidente INPS propone di garantire con forme di assistenza quei lavoratori che hanno perso il proprio impiego in età avanzata. La misura va finanziata con la fiscalità generale;
- unificazione dei trattamenti previdenziali: stop alle tante pensioni che vengono percepite, tutti i trattamenti vanno unificati in un unico assegno mensile;
- stop ai vitalizi dei parlamentari: Boeri ha chiesto al Parlamento di rendere pubblici i criteri con cui vengono calcolati i vitalizi che sono, a tutti gli effetti, delle baby pensioni. Per il numero uno INPS bisogna interrompere le differenze tra generazioni e categorie e prevedere criteri univoci per tutti;
- flessibilità sostenibile: l’età pensionabile può essere anticipata solo se il montante contributivo accumulato viene spalmato su più anni. In poche parole, contributivo per tutti se si desidera di lasciare il lavoro in anticipo rispetto a quanto ora prevede la legge, in ossequio agli aumenti dell’aspettativa di vita;
- contributi anche dopo la pensione: l’INPS vuole offrire la possibilità alle imprese di versare contributi agli ex dipendenti o ai lavoratori di versarli anche se percepiscono già la pensione e svolgono altre attività. Questo vuole essere un incentivo a non lasciare la vita lavorativa attiva.
Leggi anche => Quando vado in pensione?
Aumento pensioni minime: dal 2018 Renzi invierà 80 euro anche ai pensionati?
L’annuncio è arrivato durante l’assemblea PD del 18 luglio da parte del premier Matteo Renzi. In occasione delle elezioni politiche il leader Dem punta a bissare il successo elettorale del 2014 alle europee, estendendo (o promettendo di farlo) il bonus degli 80 euro ai pensionati con redditi inferiori a 25 mila euro. Ancora ignote le coperture ma, se questi sono i tempi, ci sarà modo di capire se si tratta di una proposta seria o di un annuncio per strappare qualche titolo di giornale. Intanto la miccia della discussione è stata accesa e siamo sicuri che se ne parlerà molto spesso.
Part-time agevolato per favorire il prepensionamento?
La notizia è approdata sui principali organi di stampa ad inizio settembre ed ha trovato riscontri nella Legge di Stabilità 2016 in corso di approvazione. In pratica l’azienda consentirebbe, secondo quanto scrive il quotidiano La Stampa, di ridurre l’orario di lavoro dei pensionandi impegnandosi a pagare i contributi integralmente e ad assumere un giovane. In cambio, ovviamente, le imprese riceverebbero delle agevolazioni economiche da parte dello Stato.
Pensione anticipata con tagli entro il 15%
Altra ipotesi circolata a settembre prevede una variabile della quota 41 con tagli più consistenti. In pratica il governo, secondo diverse indiscrezioni, starebbe lavorando a prevedere la pensione anticipata a partire da 63 anni, con 3 anni di anticipo rispetto alla vecchiaia, con tagli che vanno dal 3 al 5 per cento annuo fino ad un massimo del 12-15%. Al momento questa ipotesi è stata solo battuta dalla stampa, nessun membro del governo l’ha ancora esplicitata.
Riforma pensioni 2016: le novità della Legge di Stabilità
- attuata la settima salvaguardia per gli esodati (i comitati, però, lamentano che circa 20 mila lavoratori resteranno tagliati fuori);
- prorogata l’opzione donna al 2015 e valutare cosa fare per il futuro (sono rimaste tagliate fuori le signore nate nell’ultimo trimestre del 1958 e le lavoratrici autonome dell’ultimo trimestre del 1957 a causa dell’aspettativa di vita. Sul punto la Legge di Stabilità ha previsto un intervento ogni anno, a settembre, per verificare la possibilità di prorogare il regime);
- prevedere interventi ad hoc contro la povertà (non si è ancora capito quali sono!);
- prepensionamenti con part-time e versamento dei contributi a carico dell’azienda per lavoratori over 63: le aziende verserebbero lo stipendio ridotto ed i contributi per intero, salvaguardando la futura pensione. Lo Stato si accollerebbe i contributi figurativi.
Quota 42 e 43: Boeri contro i sindacati?
Anticipo pensionistico (APE)
La proposta è circolata ad inizio 2016. In pratica, secondo quanto si intuisce dai piani del governo Renzi, i nati negli anni 1951, 1952 e 1953 che oggi hanno già superato i 63 anni ma non hanno ancora raggiunto l’età minima per la pensione di vecchiaia, potrebbero chiedere di andare anticipatamente in pensione. Il funzionamento, in buona sostanza, sarebbe molto simile a quello dei mutui con durata di 5 o di 10 anni: al lavoratore lo stato erogherebbe una somma che, una volta raggiunti i requisiti, verrebbe restituita a rate con penalizzazione media annua del 4 per cento. Secondo quanto scritto dai principali quotidiani italiani, questa proposta potrebbe finire nella legge di Stabilità 2017.
I punti della riforma pensioni nel 2016
- esodati – non tutti sono stati salvaguardati e nelle ultime settimane dello scorso anno è circolata una voce che parla di un ottavo provvedimento di tutela;
- opzione donna – sono rimaste tagliate fuori le signore di cui si è detto prima che, insieme a quelle che a breve matureranno i requisiti previsti per il 2015, chiedono una proroga al 2018 del regime sperimentale;
- lavoratori precoci – il filone numericamente più importante è ancora al palo, con tutte le varie proposte sulla flessibilità in uscita di cui abbiamo detto sopra.
Per restare aggiornati sull’argomento, vi invitiamo a cliccare qui per le ultime notizie. Per entrare a far parte della nostra community, invece, potete iscrivervi alla newsletter che trovate in basso oppure partecipare al canale Telegram del blog, se desiderate ricevere i migliori aggiornamenti direttamente sullo smartphone grazie alla nota applicazione di messaggistica istantanea.