Archivio mensile:marzo 2016

Gigi Riva

Riva eletto il più grande calciatore degli ultimi 50 anni: “Devo tutto ai sardi e alla Sardegna”

Rombo di Tuono vince il premio e si racconta: ringrazia la sua terra, parla del suo amico De Andrè. E poi il piccolo Luca, un salto nel passato nella sua infanzia, la Nazionale e lo “strano” modo di seguire il Cagliari

Gigi Riva è stato eletto miglior giocatore italiano degli ultimi cinquant’anni dai lettori di Calciomercato.com, testata online alla quale Rombo di Tuono ha rilasciato un’intervista.

Intanto un commento sulla vittoria, non manca lo stupore

“Davvero? Incredibile, con tanti campioni ben più giovani, attuali e decisamente più pubblicizzati di me in televisione. Probabilmente ciò significa che la memoria storica ha ancora un senso e che gli appassionati di calcio non sono poi così distratti. Evidentemente una certa coerenza professionale e umana alla fine paga. E, sotto questo profilo, mi sento orgoglioso per le scelte che ho fatto nella mia vita di calciatore e di cittadino. Anzi di sardo. Perché sono certo che senza la Sardegna e la sua gente non sarebbe mai esistito Gigi Riva”.

Un’intervista che poi esula completamente dal calcio nel momento in cui si parla del suo amico Fabrizio De Andrè, che torna in mente guardando le nuvole di Sardegna

“Le sue nuvole. Le mie nuvole. Soltanto nel cielo della Sardegna le puoi vedere così. Come le vedo io e come le vedeva lui, quel superbo poeta, le cui canzoni mi hanno accompagnato per tutta la vita e ancora continuano a farlo. Le conoscono i miei figli e anche i miei nipotini. Amo De Andrè, forse perché siamo simili. Ogni tanto salto in macchina e raggiungo il luogo dove lui era stato sequestrato e che poi ha comprato per costruire la fattoria dove, sicuramente, sarebbe venuto a vivere insieme a Dori se il cancro ai polmoni non l’avesse portato via. Lo stesso male che uccise mio padre e la mia mamma. Un pezzo di Sardegna nascosta e selvaggia nella quale rifugiarsi lasciando che il mondo vada avanti da sé con le sue miserie. Una pulsione che sento spesso anche io e che mi spinge a starmene per i fatti miei. Poi percepisco l’amore che la gente prova ancora per me. La gente di questa terra, intendo, e riemergo dal fondo. In maniera discreta, però. Il mio bar per la colazione, il mio ristorante Stella Marina per la mia zuppa di verdura, il green dove ogni tanto gioco a golf, il mio ufficio dove leggo i giornali. Niente calcio dal vivo. Le partite del Cagliari le registro e le guardo il giorno dopo”.

Il piccolo Luca, una disgrazia che lascia il segno

“Una tragedia insopportabile di quelle che non dovrebbero mai accadere. Un genitore non dovrebbe mai sopravvivere ai suoi figli”.

Il valore dell’infanzia, della propria infanzia.

“La vita mi ha dato tantissimo sotto molti punti di vista. Eppure io baratterei almeno il cinquanta per cento di quel che o ricevuto con la possibilità di vivere un’infanzia diversa da quella che, invece, ho trascorso”.

La Nazionale, il calcio di oggi, il suo Cagliari

“Non volevo fare l’accompagnatore zoppo. E poi tante cose sono cambiate. Troppe cose. L’ultimo amico che ho lasciato a Coverciano è stato Cesare Prandelli. Un  bravo allenatore ma, soprattutto, un uomo buono. Ripeto. Non guardo più le partite. La fotografia simbolica del calcio di oggi è quella del giocatore che casca urlando, rimane per terra un’eternità e poi come se niente fosse riprende a correre più di prima. Si chiama finzione. Il calcio è altra cosa. Anche cadere però poi uscire in barella perché ti sei fatto male sul serio”.

Condizionalità e prestazioni a sostegno del redditto in costanza di rapporto di lavoro

Condizionalità e prestazioni a sostegno del redditto in costanza di rapporto di lavoro 0

di in 29 marzo 2016 Guide
Prestazioni a sostegno del reddito

Jobs Act, riforma del lavoro Renzi

Per beneficiare delle prestazioni di sostegno del redditto in costanza di rapporto di lavoro dell’INPS vanno rispettate alcune condizioni, ecco quali.
 

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Per beneficiare delle prestazioni di sostegno del redditto in costanza di rapporto di lavoro erogate dall’INPS vanno sempre rispettate alcune condizioni. Anche per Cassa Integrazione Guadagni, Contratti di Solidarietà e Fondi di Solidarietà vanno quindi rispettati i cosiddetti meccanismi di “condizionalità”. Ecco quali sono.

Il lavoratore che percepisce e benificia delle prestazioni a sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro deve rispettare condizioni simili a quelle di NASpI, ASDI, DIS-COLL e indennità di Mobilità. Quindi anche per Cassa Integrazione Guadagni, Contratti di Solidarietà, Fondi di Solidarietà, esistono meccanismi detti condizionalità che appunto ne “condizionano” la fruizione. Anche in questo caso se la condizionalità della prestazione non viene rispettata sono previste delle sanzioni che possono arrivare fino alla revoca dell’indennità percepita.

Il Decreto Legislativo 150 del 2015 attraverso l’ art. 22 ha rafforzato i meccanismi di condizionalità esistenti in materia. Queste disposizioni vengono richiamate anche dall’art. 8 del Decreto Legislativo 148 del 2015 (Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183).

Vediamo dunque per le prestazioni a sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro concesse dall’INPS quali sono le condizioni da rispettare per poterne beneficiare.

Leggi anche: La condizionalità nelle prestazioni di sostegno del reddito

Integrazione salariale e condizionalità

L’art. 8, comma 1, del D.Lgs 148/2015 stabilisce che i lavoratori beneficiari di integrazioni salariali nella sospensione o riduzione superiore al 50% dell’orario di lavoro (calcolato in un periodo di 12 mesi) devono attenersi alle condizioni previste dall’art. 22 del D.Lgs 150/2015.

Questi lavoratori devono quindi attenersi a delle condizionalità per poter usufruire di:

  • Cassa Integrazione Guadagni;
  • Contratti di Solidarietà;
  • Fondi di Solidarietà.

L’art.22, comma 1, del D.Lgs 150/2015 ribadisce che i beneficiari di queste prestazioni vanno convocati in orario compatibile con la prestazione lavorativa dal Centro per l’Impiego per stipulare il patto di servizio personalizzato disciplinato dall’art. 20 dello stesso decreto. In questo caso il patto deve:

  • individuare un responsabile delle attività;
  • definire il profilo personale di occupabilità secondo le modalità tecniche predisposte dall’ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro);
  • riportare la frequenza ordinaria di contatti con il responsabile delle attività.

Sempre in tema di condizionalità, ai sensi del comma 3 dello stesso art. 20, il patto deve prevedere la disponibilità del lavoratore alle seguenti attività:

  • partecipazione a iniziative e laboratori per il rafforzamento delle competenze nella ricerca attiva di lavoro, quali ad esempio la stesura del curriculum vitae e la preparazione per sostenere colloqui di lavoro o altre iniziative di orientamento;
  • partecipazione a iniziative di carattere formativo o di riqualificazione oppure ad altra iniziativa di politica attiva o di attivazione;
  • accettazione di offerte di lavoro congrue come definite dall’art. 25 del D.Lgs 150/2015.

Allo scopo di mantenere o sviluppare le competenze in funzione della sospensione o riduzione dell’attività lavorativa è possibile stipulare il patto di servizio in accordo con il datore di lavoro. Eventualmente si potranno poi utilizzare anche i fondi interprofessionali per la formazione continua previsti dall’art. 118 della Legge 388 del 2000.

Attività socialmente utili

Il lavoratore che beneficia di Cassa Integrazione Guadagni, Contratti di Solidarietà, Fondi di Solidarietà, può essere avviato ad attività diverse dal rafforzamento delle competenze nella ricerca attiva di lavoro o di orientamento e riqualificazione professionale.

L’art. 22, comma 2, del D.Lgs 150/2015 prevede infatti la possibilità di coinvolgere il lavoratore in attività socialmente utili successivamente richiamate dall’art. 26 dello stesso decreto. Si tratta di attività con fini di pubblica utiltà da svolgere in favore della propria comunità di appartenenza. Ne riparleremo nel prossimo articolo.

Attività lavorativa e condizionalità

I commi 2 e 3 dell’art.8 del D.Lgs 148/2015 definiscono la compatibilità tra integrazione salariale e attività lavorativa. Il lavoratore che svolge un lavoro autonomo o subordinato durante il periodo di integrazione salariale non ha diritto al trattamento per le giornate di lavoro effettuate. Decade poi il diritto alla prestazione nel caso in cui non ne venga data comunicazione preventiva all’INPS.

Ricordiamo che ai sensi dell’art. 48, comma 2, del D.Lgs 81/2015 le prestazioni di lavoro accessorio, pagate quindi attraverso voucher, possono essere rese da chi percepisce prestazioni integrative del salario o di sostegno del reddito in tutti i settori produttivi, compresi gli enti locali. Il limite complessivo è di 3.000 euro per anno civile rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati.

L’INPS provvederà poi a sottrarre dalla contribuzione figurativa relativa alle prestazioni integrative del salario o di sostegno del reddito gli accrediti contributivi derivanti da queste prestazioni di lavoro.

Sanzioni nelle prestazioni a sostegno del redditto in costanza di rapporto di lavoro

Ai sensi dei commi 3 e 4 dell’art.22 del D.Lgs 150/2015 chi percepisce Cassa Integrazione Guadagni o Contratti di Solidarietà e Fondi di Solidarietà può ricevere delle sanzioni se non rispetta la condizionalità della prestazione.

In caso di mancata presentazione alle convocazioni e agli appuntamenti del Centro per l’Impiego, oppure per la mancata partecipazione, senza giustificato motivo, alle iniziative di orientamento previste dall’art. 20 dello stesso decreto, comma 3, lettera a, le sanzioni sono:

  • decurtazione di un quarto di 1 mensilità per la prima mancata presentazione;
  • decurtazione di 1 mensilità per la seconda mancata presentazione;
  • decadenza dalla prestazione per l’ulteriore mancata presentazione.

In caso di mancata partecipazione alle iniziative formative e di riqualificazione o di attivazione previste dalla stesso art. 20, comma 3, lettera b, oppure alle attività socialmente utili di cui all’art. 26 dello stesso decreto, le sanzioni sono:

  • decurtazione di 1 mensilità per la prima mancata partecipazione;
  • decadenza dalla prestazione per l’ulteriore mancata presentazione.

Il Centro per l’Impiego adotta queste sanzioni inviando una comunicazione attraverso il sistema informativo all’ANPAL e all’INPS, che emette i provvedimenti conseguenti e provvede a recuperare le somme indebite eventualmente erogate.

È possibile ricorrere all’ANPAL contro i provvedimenti presi dal Centro per l’Impiego. Lo stesso ANPAL provvederà ad istituire un apposito comitato con la partecipazione delle parti sociali.

  D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 148 (284,9 KiB, 250 download)

  DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2015, n. 150 (280,3 KiB, 118 download)

Beato Amedeo IX di Savoia


Beato Amedeo IX di Savoia

Nome: Beato Amedeo IX di Savoia
Titolo: Duca, Terziario francescano
Ricorrenza: 30 marzo

Sotto i gradini dell’altar maggiore della bellissima cattedrale romanica di Vercelli, dedicata a Sant’Eusebio, si trova la sepoltura del Beato Amedeo IX, terzo Duca di Savoia, morto nel 1472.A scegIiere, per l’eterno riposo, quell’insolito luogo, francamente modesto per un potente della terra, era stato il Duca stesso, prima di morire consunto da una lunga malattia, appena trentasettenne.
Come sovrano Amedeo poté forse apparire un debole. Alla causa della guerra, preferì sempre quella della pace. E più che di questioni politiche. si occupò e si preoccupò del bene dei propri sudditi, specialmente dei più bisognosi, curando ammalati, sfamando affamati, costruendo ospizi, oltre a chiese e a conventi.
Per ragioni di convenienza dinastica gli era stata data in sposa Jolanda, figlia del Re di Francia Carlo VII. Quel matrimonio di convenienza avrebbe potuto costituire un grosso e pericoloso salto nel buio, ma la principessa francese fu invece la degna compagna del Duca savoiardo, del quale condivise la sensibilità morale e la profondità spirituale, assecondandolo nei suoi disegni e desideri, che erano più quelli di un religioso che non di un sovrano.
Fu semmai Jolanda che si dimostrò carattere più forte del suo, prendendo saggiamente in mano le redini, se non del governo, almeno di certe responsabilità pubbliche del Duca, il quale preferì lasciar fare alla consorte.
Sapeva del resto che la mano di Jolanda era delicata e sensibile, anche se più forte della sua. O forse avvertiva che il suo passaggio nel mondo sarebbe stato breve, e già si preparava, diciamo così, a scomparire dalle scene della vita.
Fece molte volte, a piedi, il pellegrinaggio da Torino a Chambéry, per venerarvi la Santa Sindone. Con particolare attenzione si dedicò alla educazione dei figli, che volle spiritualmente formati e saggiamente inquadrati in una consapevole visione religiosa della vita.
Quando la salute del Duca cedette, Amedeo si trasferì, dalla Savoia a Vercelli, dove il clima era più dolce e temperato. La sua fine fu lenta, ma inarrestabile. Consapevole della morte imminente, Amedeo trovava parole adatte a consolare e a consigliare chiunque mal sembrava adattarsi al destino, o meglio ai voleri della Provvidenza.
Prima di spirare, un lunedì di Pasqua, nel 1472, raccomandò ai figli la pace, l’amore per i poveri, la protezione per i deboli, la difesa della religione. Alla moglie disse semplicemente: « Vi lascio questi orfani ». E non furono soltanto gli orfani a piangere il Duca appena trentasettenne, passato sulla terra come il romantico principe di una mesta fiaba.

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rassegna sindacale

 

 

 

del 22/03/2016

 

Gruppo Caltagirone: Slc Cgil, alte adesioni sciopero quotidiani


21 marzo 2016 ore 19.31

 
 

Bologna, presidio sotto gli uffici Enac per i lavoratori di Servizi Integrati


21 marzo 2016 ore 19.23

             
 
 

Roma Tpl Scarl, lavoratori ancora senza stipendio


21 marzo 2016 ore 18.58

             
 
 

Carta dei diritti, la conferenza stampa della Cgil

Nella sede nazionale di Corso Italia il sindacato presenta il bilancio della prima fase sul nuovo Statuto, conclusa lo scorso 19 marzo
21 marzo 2016 ore 18.49

             
 
 

Carta dei diritti, 23 marzo serata evento al Monk di Roma


21 marzo 2016 ore 18.28

             
 
 

21 marzo: Cgil in piazza con Libera a Colleferro


21 marzo 2016 ore 18.27

             
 
 

Bologna, sciopero alla Stampi Group di Monghidoro


21 marzo 2016 ore 18.17

             
 
 

Almaviva: 3000 licenziamenti, dramma sociale

L’azienda ha aperto le procedure per mandare a casa 918 persone a Roma, 400 a Napoli e 1670 a Palermo. A questi si aggiungono i 450 licenziamenti avviati dal Gruppo Gepin. Slc Cgil: “Situazione insostenibile, serve un patto di sistema”
21 marzo 2016 ore 17.32

             
 
 

Potenza, 23 marzo sit-in lavoratori indotto Eni

Alle ore 13 davanti al Centro Oli di Viggiano
21 marzo 2016 ore 17.30

             
 
 

Forestali, Flai Sardegna: 22/3 presidio per rinnovo integrativo


21 marzo 2016 ore 17.27

             
 
 

Carta: Cgil Sicilia, nell’isola grande partecipazione e adesione


21 marzo 2016 ore 17.14

             
 
 

Metalmeccanici, diminuisce la cig ma niente ripresa in Lombardia


21 marzo 2016 ore 17.10

             
 
 

Almaviva: mobilità per 2.290 dipendenti


21 marzo 2016 ore 16.54

             
 
 

«Il governo ha svenduto Telecom ai francesi?»

Azzola (Slc): “È la prima volta che in un paese Ue viene acquisita l’azienda di Tlc che detiene il controllo della rete: le dimissioni dell’ad Patuano ne sono la conferma. Negli altri paesi lo Stato controlla quote significative delle aziende omologhe”
21 marzo 2016 ore 16.25

             
 
 

Massa: Iglom s’impegna ad assumere 50 lavoratori ex Eaton

La soddisfazione dei sindacati
21 marzo 2016 ore 16.11

             
 
 

Ancona: Spi e coordinamento donne, intitolazione largo a Corinaldesi


21 marzo 2016 ore 16.05

             
 
 

Veneto, 22 marzo presidio forestali a Mestre


21 marzo 2016 ore 16.01

             
 
 

Sala Borsa, Filcams Bologna: indetto stato di agitazione


21 marzo 2016 ore 15.57

             
 
 

Appalti: 22 marzo l’iniziativa di Cgil, Cisl e Uil

Con le conclusioni di Susanna Camusso
21 marzo 2016 ore 15.45

             
 
 

De Tomaso, Fiom Piemonte: presidio lavoratori davanti al tribunale


21 marzo 2016 ore 15.20

             
 
 

Contratti pirata, il coraggio di dire di no

Una scelta difficile per i lavoratori di un punto vendita umbro di una nota catena di supermercati. Rischiare il posto di lavoro o accettare un contratto siglato da un sindacato autonomo con altre associazioni e, naturalmente, con meno diritti e salario?
21 marzo 2016 ore 15.11

             
 
 

Fiom Palermo, 24 marzo incontro con Landini


21 marzo 2016 ore 15.05

             
 
 

Forestali, Cgil Toscana: 23/3 è sciopero unitario

Con un presidio organizzato a Firenze, dalle ore 10 alle 12, in piazza Duomo, davanti alla Regione
21 marzo 2016 ore 14.57

             
 
 

Cgil, Cisl, Uil: serve una società più equa e più giusta

I sindacati in occasione della Giornata internazionale contro discriminazioni e razzismo: “Ogni giorno molte persone sono esposte all’odio. Governi e istituzioni europee mettano in campo tutte le possibili politiche e misure di contrasto”
21 marzo 2016 ore 14.56

             
 
 

Carta, Cgil Toscana: organizzate 4.499 assemblee e migliaia i lavoratori coinvolti

Dalida Angelini: “Grande occasione di democrazia e partecipazione. Ora la raccolta firme, porteremo il nuovo Statuto nelle città”
21 marzo 2016 ore 14.31

             
 
 

Ferrovie Sud Est: Filt, non considerate segnalazioni su mala gestione


21 marzo 2016 ore 14.26

             
 
 

Il mondo del lavoro vuole cambiare pagina

Oltre 41mila assemblee in due mesi, circa un milione e mezzo i votanti. Sì al 98 per cento. Camusso: “Grande prova di democrazia, il consenso supera i nostri iscritti”. Dal 9 aprile al via la raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare
21 marzo 2016 ore 13.41

             
 
 

Poste, presidio 23/3 contro riduzioni a Firenze

I sindacati dicono no al piano di riduzione presentato da Caio. A Sesto Fiorentino a rischio 850 posti di lavoro
21 marzo 2016 ore 13.33

             
 
 

Capgemini (Bergamo), 22 marzo sciopero contro esuberi


21 marzo 2016 ore 13.32

             
 
 

Cgil-Filctem Arezzo, 22 marzo convegno su contraffazione


21 marzo 2016 ore 13.14

             
 
 

Le trappole di una crisi mai finita

Sanna (Cgil) a RadioArticolo1: “Basta guardare i numeri per capire che dopo tanti miliardi spesi per stimolare investimenti e creare posti di lavoro la crescita resta bassissima. La deflazione è il vero nemico, e si combatte col lavoro buono”
21 marzo 2016 ore 12.45

             
 
 

Salerno, 23-3 inaugurazione sportello per lavoratori Polizia


21 marzo 2016 ore 12.43

             
 
 

Artoni: Filt, indetto stato d’agitazione


21 marzo 2016 ore 12.23

             
 
 

Alcoa, blitz all’alba dei sindacalisti

I segretari generali dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil si sono arrampicati su un silos a 60 metri per denunciare la situazione di stallo in cui versa ancora il riavvio della fabbrica di alluminio. “Glencore dica quello che vuole fare”
21 marzo 2016 ore 12.22

             
 
 

Cgil Perugia, Fondazioni bancarie cambino ruolo


21 marzo 2016 ore 12.15

             
 
 

Fiom Piemonte, 22 marzo assemblea a Torino


21 marzo 2016 ore 12.11

             
 
 

Saipem (Pesaro), 22 marzo sciopero lavoratori mensa


21 marzo 2016 ore 12.08

             
 
 

Call Center, Slc Puglia chiede tavolo in Regione


21 marzo 2016 ore 12.08

             
 
 

Gebo, rinnovato un buon integrativo

L’accordo riguarda gli stabilimenti di Verona e Parma e interessa 300 lavoratori. Testo unico innovativo sulla contrattazione aziendale dal 1977 a oggi
21 marzo 2016 ore 10.52

             
 
 

Torino, 22/3 attivo unitario su rinnovo contratti pubblici


21 marzo 2016 ore 10.50

             
 
 

Gli appuntamenti dal 21 al 25 marzo

Inizia la seconda fase della mobilitazione per la Carta dei diritti universali del lavoro. Tavoli al Mise per Piaggio Aerospace e Ast, scioperi alla Italcementi e alla Kme. I sindacati discutono di appalti e manifestano per la legalità
21 marzo 2016 ore 10.35

             
 
 

Italcementi, Bergamo si ferma contro la cessione

Stop di quattro ore alla sede centrale del gruppo, in procinto di passare ai tedeschi di Heidelberg Cement. “Assordante silenzio da parte dell’azienda”, denunciano i sindacati, che rilevano anche l’assenza di governo e Regione Lombardia
21 marzo 2016 ore 10.28

             
 
 

Le “cantonate” di Maroni

Il presidente della Regione Lombardia ha presentato un progetto di riordino istituzionale che prevede la nascita di otto cantoni “lumbard” al posto delle ex Province. Cosa faranno non si sa, ma al governatore piace darsi un tono elvetico
21 marzo 2016 ore 10.04

             
 
 

Guess delocalizza, sciopero a Firenze

La multinazionale americana dell’abbigliamento sposta a Lugano il reparto di ricerca, prodotto e stile, previsti 80 esuberi nel capoluogo toscano. “Non capiamo la scelta dell’azienda” dice la Filctem Cgil: “Qui abbiamo un know-how che in Svizzera non c’è”
21 marzo 2016 ore 10.00

             
 
 

Vittime di mafia, a Firenze oggi (21/3) anche Cgil con Libera


21 marzo 2016 ore 09.46

             
 
 

Alstom, si fermano i lavoratori bolognesi

Dipendenti in sciopero contro il piano di ristrutturazione dell’azienda che in Italia impiega 2.600 lavoratori, di cui 600 a Bologna. Per la città emiliana previsti 22 licenziamenti e 11 trasferimenti, ma gli esuberi potrebbero essere di più
21 marzo 2016 ore 09.28

             
 
 

RadioArticolo1, i programmi di oggi (21/3)


21 marzo 2016 ore 09.24

             
 
 

Carta, Camusso presenta i risultati

Il segretario generale Cgil rende noti i numeri relativi alle assemblee che si sono svolte in tutta Italia e quelli relativi alla consultazione degli iscritti attraverso il voto. L’appuntamento è a Roma, alle ore 12 presso la sede nazionale del sindacato
21 marzo 2016 ore 09.20

             
 

Beato Bertoldo


Beato Bertoldo

Nome: Beato Bertoldo
Titolo: Priore generale dei Carmelitani
Ricorrenza: 29 marzo


Sul Monte Carmelo in Palestina, arrivò il Bertoldo un cavaliere francese che si consacrò alla vita religiosa, fu ammesso tra i fratelli che professavano la vita religiosa in quella montagna, e venne eletto priore istruendo la comunità all’adorazione della Madre di Dio. (1188 dC)

San Bartolo del Monte Carmelo, il cui vero nome era Bartolomeo Avogadro, nacque a Limoges (sud della Francia). Andò in Terra Santa come un crociato e rimase in Antiochia per difenderla dagli attacchi dei Saraceni. Durante questo periodo conobbe un povero mendicante e si avvicinò ben presto al mondo dei poveri. Avogadro fu colui che fece tanto bene e da quel giorno la fiducia dei poveri gli fu sempre grata. Un giorno ebbe una visione che gli mostrò alcuni angeli che portavano in cielo sulle loro ali un gran numero di confratelli, che i saraceni avevano ucciso con le loro scimitarre

Lo scrittore ebreo Beniamino di Tudela, nel 1163, riferisce della presenza di una comunità religiosa sul Monte Carmelo, particolarmente devota al profeta Elia e alla Madonna. Bertoldo costituì una piccola comunità di seguaci, con il quale edificò una piccola cappella dedicata alla Beata Vergine del Monte Carmelo. A tutt’oggi l’Ordine dei Carmelitani conferma le proprie radici provenienti da quel gruppo.

Nel 1185 il monaco greco Foca visitò la comunità del Monte Carmelo e scrisse che vi aveva incontrato un monaco latino di nome Bertoldo proveniente dalla Calabria.

Bertoldo guidò la comunità per 45 anni e sembra essere rimasto lì fino al momento della sua morte, avvenuta intorno al 1195. Fu un priore molto attento a guidare la comunità più con l’esempio che con le parole. Manifestò sempre un culto particolare per la Beata Vergine Maria, della quale invocava sempre l’intercessione per la protezione dei carmelitani. Infatti era sempre particolarmente preoccupato

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