Con la lavanda dei piedi Gesù ha indicato «il servizio come la via da percorrere per vivere la fede in lui e dare testimonianza del suo amore». Lo ha ricordato il Pontefice nella catechesi svolta durante l’udienza giubilare di sabato 12 marzo, in piazza San Pietro.

Alla vigilia del terzo anniversario dell’elezione, Papa Francesco ha voluto dedicare la sua riflessione allo stretto legame tra misericordia e servizio, evidenziando la necessità che il «comandamento nuovo» annunciato da Gesù sia vissuto nell’amore concreto, umile, testimoniato «nel silenzio e nel nascondimento». Un amore — ha sottolineato rivolgendosi alle decine di migliaia di fedeli presenti — che «si esprime nella condivisione dei beni materiali» e si manifesta anche nella capacità di «confessare a vicenda le nostre mancanze» e di «pregare gli uni per gli altri per saperci perdonare di cuore».

«Quando tu ti dimentichi di te stesso e pensi agli altri, questo è amore» ha rimarcato, ripetendo che «con la lavanda dei piedi il Signore ci insegna ad essere servitori, di più: servi, come lui è stato servo per noi, per ognuno di noi».

Prima di recarsi in piazza per l’incontro con i fedeli, il Pontefice ha salutato nell’Aula Paolo VI i partecipanti al corso di formazione promosso dal tribunale della Rota romana e ha ribadito che la nuova normativa per la dichiarazione della nullità matrimoniale — contenuta nei motupropri Mitis Iudex Dominus Iesus e Mitis et Misericors Iesus — va «recepita e approfondita» per rendere «un servizio di giustizia e di carità alle famiglie».

La catechesi del Papa all’udienza giubilare

Il discorso ai partecipanti al corso del Rota romana

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