Archivi giornalieri: 17 novembre 2011

n. 492 del 17 novembre 2011

NEWSLETTER LAVORO

1118776668.jpgn. 492 del 17 novembre 2011

 

 newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro

 

   Le Novità in materia di Lavoro                                           

>    Governo: modalità di comunicazione, con strumenti informatici, tra imprese e amministrazioni pubbliche

E’ stato pubblicato il D.P.C.M. 22 luglio 2011 relativo alle modalità di comunicazione, con strumenti informatici, tra imprese e amministrazioni pubbliche, ai sensi dell’articolo 5-bis del Codice dell’amministrazione digitale.

per accedere alle notizie  _             

>    Governo: regolamento per l’integrazione tra lo straniero e lo Stato

E’ stato pubblicato il D.P.R. n. 179 del 14 settembre 2011 con il regolamento concernente la disciplina dell’accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato. .

per accedere alle notizie  _            

>    Funzione Pubblica: destinazione alla contrattazione integrativa delle economie conseguite dalle amministrazioni

Il Dipartimento della Funzione Pubblica fornisce alcune indicazione per la destinazione alla contrattazione integrativa delle economie conseguite dalle amministrazioni per effetto dell’articolo 61, comma 17 del D.L. 112/2008 e dell’articolo 16 del D.L. 98/2011.

per accedere alle notizie  _             

>    Min.Lavoro: riduzione contributiva nel settore edile

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il decreto 13 novembre 2011 con la riduzione contributiva nel settore edile.

per accedere alle notizie  _            

>    DPL Modena: aggiornata la pagina delle Agevolazioni alle assunzioni

DPL Modena aggiorna la pagina dedicata alle “Agevolazioni alle assunzioni” in base alle modifiche apportate dalla Legge di Stabilità (Legge n. 183/2011).

per accedere alle notizie  _            

>    DPL Modena: il D.L.vo 368/2001 (tempo determinato) come modificato dalla Legge di Stabilità

DPL Modena aggiorna il Decreto Legislativo 368/2011 (lavoro a tempo determinato) in base alle modifiche apportate dalla Legge di Stabilità (Legge n. 183/2011).

per accedere alle notizie  _             

>    DPL Modena: il D.L.vo 276/2003 come modificato dalla Legge di Stabilità e dal TU sull’Apprendistato

DPL Modena, in considerazione delle modifiche apportate al Decreto Legislativo n. 276/2003 dalla Legge di Stabilità e dal Testo Unico sull’Apprendistato, ne pubblica la versione aggiornata.

per accedere alle notizie  _            

>    DPL Modena: le novità, in materia di lavoro, della Legge di Stabilità

DPL Modena, in considerazione della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della c.d. legge di stabilità, ha estrapolato le novità più interessanti che concernono la materia del lavoro.

per accedere alle notizie  _            

    Comunicato Stampa                               

>    DTL di Modena: comunicato stampa relativo ai dati per le ispezioni del mese di ottobre 2011

per accedere alle notizie _             

   Gli Approfondimenti della DPL Modena                                

>    Misure contro il sommerso e la competenza dell’Agenzia delle Entrate (Pagano)

per accedere alle notizie _    

COSE DI SARDEGNA

LA STORIA

E LA LEZIONE

DI MARTINI

 

 

Sardegna%20Quotidiano.jpg 

 

 

 

del 16/11/2011  

di FRANCESCO CASULA

 

A Pietro Martini, uno dei

padri della storiografia

sarda, intenzionato a660002607.jpg

introdurre fra gli

studenti dell’Isola

l’insegnamento della Storia sarda, le

autorità governative piemontesi

risposero che “nelle scuole dello

Stato debbasi insegnare la storia

antica e moderna, non di una

provincia ma di tutta la nazione e

specialmente d’Italia”.882240043.jpg

Tale concezione, da ricondurre a un

progetto di omogeneizzazione

culturale, la ritroviamo pari pari

anche nelle Leggi sull’istruzione

elementare obbligatoria nell’Italia

pre e post unitaria: con i programmi

scolastici, impostati secondo una

logica rigidamente statalista e

italocentrica, finalizzati a creare una

coscienza “unitaria“, uno spirito

“nazionale“, capace di superare i

limiti – così si pensava – di una

realtà politico-sociale estremamente

composita sul piano storico,

linguistico e culturale. Questo

paradigma fu enfatizzato nel periodo

fascista, con l’operazione della

“nazionalizzazione” dell’intera storia

italiana ed è sopravvissuta

sostanzialmente ancora oggi, con i

programmi scolastici che escludono

la storia locale. Nonostante le

significative posizioni degli storici

francesi fin dagli inizi del Novecento

– come Marc Bloch, Lucien le Febvre

o Braudel – secondo i quali non vi è

una gerarchia di rilevanza fra storia

locale e storia generale e solo una

storia aperta e senza barriere

disciplinari, è capace di valorizzare la

vita degli uomini nel tempo e nello

spazio, indagando a tutto campo:

dalla cantina al solaio.

Ho ripensato a queste problematiche

leggendo il libro di Francesco

Ventaglio “Arbus, terra di carri e

buoi” (che verrà presentato il 18

novembre alle ore 17 almart.jpg

Montegranatico di Arbus). Una bella

e rigorosa ricerca che rappresenta

una vera e propria sonda infilata nel

passato della cittadina del Medio

Campidano, che registra segni

etnologici e antropologici; un

bastimento carico di preistoria, storia

e di archeologia, ma soprattutto di

riti e tradizioni, di cultura materiale

e immateriale; un incunabolo

dell’identità etno-nazionale e

linguistica dei Sardi. Un libro

prezioso soprattutto per conoscere il

paesaggio agrario di Arbus e del suo

territorio ma anche del Medio

Campidano e della Sardegna intera.

L’autore ambirebbe ad essere letto in

modo particolare dai giovani perché

– scrive – “il futuro delle tradizioni

potrà rimanere vivo solo se loro lo

vorranno”.

truncare. myblog. it

Pietro Martini

Nato a Cagliari il 29 settembre 1800 e ivi morto il 17 febbraio 1866. Figlio di Nicolò (notaio sanremese) e di Giuseppa Rita Cadeddu. Laureatosi in giurisprudenza, si impiegò presso la Segreteria di Stato. Ebbe dapprima interessi letterari, poi si rivolse ai gravi problemi dell’Isola pubblicando, nel 1837-38, una ampia biografia degli uomini illustri di Sardegna, dove utilizzava le notizie raccolte dal Manno e dal Baille. L’affaticamento, seguito a questo lavoro, lo costrinse a lasciare la Segreteria di Stato per impiegarsi nella Biblioteca universitaria, di cui ottenne, nel 1844, la presidenza. Continuò in quegli anni la Storia del Manno fino al 1847, ossia fino alla fusione della Sardegna col Piemonte. Considerando autentiche le Carte d’Arborea, non unico fra i sardi, spese circa un ventennio della sua vita a studiarle e a elaborarle. Cattolico e liberale, difese sempre il principio di “libera chiesa in libero stato”, informando di questo principio la sua Storia ecclesiastica di Sardegna. Insieme ai fratelli Antonio e Michele, fu redattore dell’“Indicatore sardo”, settimanale giobertiano, in cui fu spesso portavoce e difensore dei provvedimenti governativi, attirandosi così le antipatie e l’odio di molti, tra cui il Tuveri e il Musio.