Da pochi giorni i pensionati italiani residenti negli Stati Uniti hanno iniziato a ricevere il cosiddetto “bustone” da parte della Citibank-INPS. Dal punto di vista organizzativo, il contenuto del mailing è irreprensibile: il materiale è spiegato in maniera semplice, in entrambe le lingue, inglese e italiano (per i destinatari negli USA), e il numero di telefono di supporto all’utenza è pienamente operativo senza “torturare” l’utente con un infinito menù di chiamata, consentendo invece un rapido collegamento con l’operatore.
Quello che, purtroppo, pone serie difficoltà ai pensionati è l’aspetto delle figure autorizzate a certificare il modulo di esistenza in vita, dalle quali è escluso il Notary Public.
Secondo il contratto fra l’INPS e la Citibank, oltre alla rete consolare, sono autorizzate solo le seguenti figure alla certificazione del CEV: giudici, magistrati, giudici di pace e pubblici ufficiali riconosciuti dalla legislazione locale (esclusi i Notary Public), che comprendono funzionari comunali e regionali, ossia l’equivalente del City Clerk e County Clerk.
Se si esclude la rete consolare, che com’è ben noto non è tanto capillare data l’estensione del territorio statunitense e grazie anche all’esiguità dei fondi del Ministero degli Affari Esteri, restano solo le figure menzionate poc’anzi. Di queste, anche la categoria giudiziaria può tranquillamente essere omessa come un riferimento utile, in quanto il 95% della popolazione dei pensionati non ha la più assoluta idea di come rivolgersi a queste figure e dove trovarle fisicamente.
Se poi si considera l’agenda giornaliera di un Judge o di un District Attorney si riesce facilmente immaginare che non è tanto facile raggiungerne uno in ufficio e i 6 mesi di tempo messi a disposizione ai pensionati per trasmettere il certificato di esistenza in vita alla Citibank potrebbero rivelarsi insufficienti.
Quello che resta è il personale dei Municipi locali e delle Contee. Se quest’ultimo fosse completamente disponibile, l’assenza della figura del Notary Public sarebbe un po’ più tollerabile, ma date le recenti esperienze in cui il City Clerk si è rifiutato di testimoniare alla firma del pensionato, l’assenza del Notary Public non solo è intollerabile, ma rende anche più urgente qualsiasi discussione sia in corso riguardo alla sua possibile reintroduzione.
Secondo l’Inca, i problemi insorti con la certificazione da parte delle autorità locali sono diffusi sul territorio. I pensionati dello Stato del New York riscontrano gli stessi problemi dei pensionati della California, ad eccezione, per esempio, della municipalità di Belmont (California) che si mostra collaborativa. Nelle municipalità confinate di Redwood City, invece, c’è il rifiuto di apporre qualsiasi firma al certificato di esistenza in vita, malgrado entrambe ricadano sotto la stessa Contea (San Mateo County).
Le ragioni addotte dagli ufficiali pubblici per non certificare il documento sono la mancanza di una base legale scritta nei loro codici che giustifichi questo atto, e finché non viene loro citata la legge e pgf. del codice che li autorizza ad effettuare un simile atto, la loro risposta è “I’m sorry, but no”.
In diversi altri casi la risposta data dalle autorità locali è stata molto meno formale, consistendo invece in un “Why are they (Italy) dumping this on us?” che tradotto significa “Perché ce lo stanno scaricando addosso a noi? (riferendosi all’Italia)”.
Oltre alle autorità locali, il pensionato è il primo a porsi questa domanda, perché deve essere lui/lei a pagare il conto finale della decisione di escludere una figura così comoda e diffusa come il Notary Public, l’unico fra l’altro, che fa anche visite a domicilio per chi è incapacitato a muoversi?
Ragioni dell’esclusione del Notary Public
Durante una recente Conference Call (04/11/2011) tenutasi fra il Patronato INCA-CGIL, USA e gli esponenti della Citibank, il dott. Nicola Gorgoglio e la dott. ssa Sheila Clifford, è stato affrontato il tema delle ragioni per l’esclusione della figura del Notary Public.
A tal proposito, gli esponenti della Citi hanno puntualizzato che non è la Citibank a rifiutare tale figura di propria iniziativa, ma piuttosto di una disposizione dell’INPS, contenuta nel contratto sottoscritto con Citibank.
Malgrado ciò, l’Inca aveva fatto presente che fino a pochissimo tempo fa (e se la situazione lo richieda tutt’ora), le notarizzazioni da parte del Notary Public sono state sempre accettate dall’INPS e che pertanto non si capisce questo improvviso rifiuto.
In risposta a ciò, la Citi ha puntualizzato che la responsabilità non è neppure dell’Inps, ma di ICBPI, la banca che attualmente gestisce i i pagamenti delle pensioni all’estero.
A parere dell’Inca Usa, questa spiegazione è discutibile, in quanto anche la ICBPI è vincolata da un contratto con l’INPS. Resta da chiedersi quali sono le disposizioni dettate a proposito del Notary Public? Le possibilità sono tre: o lo permette, o non lo permette, oppure tace al riguardo, e in tal caso, se non ha dato disposizioni specifiche e non ha presentato obiezioni lo status quo va bene (viene in mente la popolare affermazione del “chi tace acconsente”).
La situazione sembra quindi alquanto contraddittoria, a meno che non ci siano altre ragioni per questo rifiuto di cui l’Inca non è stato messo al corrente.
Quando la Citibank è stata interpellata riguardo alle ragioni per le quali l’INPS non voglia riconoscere le certificazioni del Notary Public americano, la spiegazione fornita riguardava il fatto che la figura del Notary Public non ha lo stesso valore/attributo in tutti i 50 Stati degli USA: in alcuni ha il valore di un Pubblico Ufficiale, in altri non è così. Questa disomogeneità avrebbe quindi portato l’INPS ad escludere il Notary Public in toto.
Riguardo a quest ultimo punto, ci troviamo a non condividere i pareri di Citi e INPS, in quanto il Notary Public è un pubblico ufficiale in tutti e 50 i Stati federali e nei vari territori di appartenenza, come da seguente citazione della National Notary Association: “Notaries are public officials who are screened and appointed by the 50 states, the District of Columbia and the U.S. territories to serve the public as trusted impartial witnesses in a variety of fraud-deterrent tasks.”
I Notary Public sono nominati direttamente dal Governatore o dal Segretario di Stato dello Stato in cui opera, a volte su consiglio e con il consenso del Senato, o come nel caso del New Jersey dal State Treasurer.
La distinzione che esiste fra i Notary Public dei 50 Stati non deriva dal fatto se siano Pubblici Ufficiali o meno, perché lo sono tutti, semmai esiste la differenza fra il tipo di Law da cui la figura del Notary Public americano deriva, e con l’eccezione dello Stato del Louisiana e del territorio non incorporato di Puerto Rico, i Notary Public americani sono dei Common Law Notary, la cui funzione non consente di preparare documenti legali o di dare consigli legali, ma solo di: Amministrare giuramenti e affermazioni solenni; ricevere ammissioni/Fare riconoscimenti; autenticare firme; prestare testimonianza e autenticare l’esecuzione di determinati documenti ufficiali, come le procure, dichiarazioni, affidavit ed altrot.
Il Notary Public dello Stato del Louisiana e di Puerto Rico si basano invece sul Civil Law. E’quindi un Civil Law Notary, con poteri molto più ampi, ma sempre comunque limitati al consiglio legale di natura non giudiziaria, alla redazione di documenti legali e alla cessione di proprietà (oltre che a quanto specificato prima per il Common Law Notary).
Escludere quindi la figura del Notary Public americano in generale, solo perché in due territori la sua carica ricopre maggiori funzioni di quelle attribuite alla maggior parte dei Notary Public di Common Law è piuttosto incomprensibile.