Archivio mensile:settembre 2011

n. 482 del 22 settembre 2011

DPL Modena

                                                                                                                                                                                            

NEWSLETTER LAVORO

 

 

 newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro

 

    Le Novità in materia di Lavoro                                           

>    Min.Lavoro: elenco nominativo degli esperti qualificati – calendario esami

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il calendario relativo alle date di esame per l’iscrizione nell’elenco degli esperti qualificati per il mese di ottobre 2011.

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 >    INAIL: assicurazione contro la disoccupazione involontaria per il personale delle Autorità Portuali

L’INPS comunica l’assoggettamento all’assicurazione contro la disoccupazione involontaria del personale dipendente delle Autorità Portuali.

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 >    Min.Lavoro: liberalizzazione del collocamento e dei servizi per il lavoro

Il Ministero del Lavoro ha emanato il Decreto Ministeriale che definisce i dettagli operativi dell’allargamento della platea dei soggetti autorizzati alla intermediazione nel mercato del lavoro.

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 >    INAIL: rivalutazione dell’importo mensile assegno di incollocabilità a decorrere dal 1° luglio 2011

L’INAIL informa che, a decorrere dal 1° luglio 2011, l’importo mensile dell’assegno di incollocabilità è fissato nella misura di Euro 239,16.

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 >    INPDAP: contributo di perequazione sui trattamenti pensionistici

L’INPDAP informa che la legge n. 148/2011 ha reintrodotto, dal 1 agosto 2011 al 31 dicembre 2014, il contributo di perequazione.

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>    Parlamento: pubblicata la legge sulle misure per la stabilizzazione finanziaria e lo sviluppo

Il Parlamento ha pubblicato la legge n. 148/2011 di conversione, con modificazioni, del DL n. 138/2011, recante “ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”.

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>    INPS: nuove modalità per la richiesta di assegni familiari ai coltivatori diretti, coloni e mezzadri

L’INPS comunica che, a decorrere dal 1° ottobre 2011, viene attivata la modalità di presentazione telematica delle domande di assegni familiari ai coltivatori diretti coloni e mezzadri.

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>    TFR: aggiornato il coefficiente di rivalutazione per il mese di agosto 2011

Il coefficiente di rivalutazione del trattamento di fine rapporto accantonato al 31 dicembre 2010, relativo ai rapporti cessati nel periodo compreso tra il 15 agosto ed il 14 settembre 2011, è pari al 2,784827%.

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>    Trib.Torino: ulteriore sentenza sul ricorso della Fiom-CGIL al contratto separato della FIAT

La sentenza n. 4020/2011 del Tribunale di Torino – Sezione Lavoro – relativa al ricorso della Fiom-CGIL contro il contratto separato del 2009.

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   Le Sentenze della Corte di Cassazione in materia di lavoro   

>    E’ truffa la falsa comunicazione all’Inps di versamenti per maternità

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   Le Novità Editoriali                                                               

>    Cosa cambia con la manovre d’estate – Misure urgenti per lavoro, pensioni e pubblici dipendenti

Un numero speciale completamente dedicato alle nuove disposizioni per il settore del lavoro. Tra le principali novità segnaliamo: gli interventi diretti a promuovere la contrattazione collettiva di secondo livello, i nuovi tirocini formativi; l’intermediazione illecita; le assunzioni obbligatorie e la compensazione diretta; le nuove addizionali IRPEF; il contributo di solidarietà; l’adeguamento delle pensioni di vecchiaia per le donne del settore privato; il differimento della pensione nella scuola; le liberalizzazione nelle professioni; la risoluzione del rapporto di lavoro nella PA e il nuovo regime delle festività.

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   Gli Approfondimenti                                                              

>    Poteri dispositivi degli ispettori e Libro unico del lavoro (Pistoni)

>    Libro Unico, violazioni con sconti (Lippolis)

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I SARDI E LA CRISI: LA DECRESCITA PUO’ PERSINO ESSERE “FELICE”

di

Francesco Casula

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Quotidianamente, su tutti i media, politici di destra sinistra e centro, economisti di ogni risma zenia e colore, ossessivamente ci ripetono la giaculatoria della “crescita”. Senza la quale non sarebbe possibile nessuna uscita dalla crisi che attanaglia l’Italia e non solo. Pena il fallimento. A tentare di liquidare tale mania, ci ha pensato nei giorni scorsi a Cagliari, al “Festival Marina Cafe noir”, il filosofo e sociologo francese Serge Latouche. Ma quale crescita –ha sostenuto- quello che occorre, per uscire dalla crisi, è la “Decrescita felice”. Di cui non a caso è il principale teorico. Non crescerà il PIL ma aumenterà il FIL (Felicità interna lorda). Semplici provocazioni di un intellettuale eretico? Può darsi. Certo che è difficile non prendere atto del fallimento delle magnifiche e progressive sorti dello “sviluppo” e della produttività: nella duplice versione del socialismo reale e del capitalismo. “Una parola tossica” – ha definito Latouche lo sviluppo. Alla base delle guerre, della fame, dello sconvolgimento planetario del clima (con l’iper produzione di CO2), della devastazione della natura, delle disuguaglianze economiche e sociali vieppiù accentuate negli ultimi decenni. Anche la Sardegna è stata vittima dello sviluppismo, con un intero ciclo fatto di promesse e di illusioni programmatorie, industrialiste e petrolchimiche, che ci ha consegnato un cimitero di ruderi industriali ma soprattutto disoccupazione e malessere. Uno sviluppo che ha devastato e depauperato il territorio: la risorsa più pregiata che l’Isola detenga. Che ha degradato e inquinato l’ambiente e il mare: pensiamo solo a Sarrok e a Porto Torres, con danni incalcolabili per la pesca. Che ha sconvolto gli equilibri e le vocazioni naturali. Che ha distrutto il tessuto economico tradizionale e quel minimo di industria e di imprenditorialità locale. Che ha attentato alla cultura e all’identità nazionale dei Sardi, tentando di eliminare le diversità linguistiche, culturali, storiche, magari con il pretesto di combattere il banditismo: è il caso, soprattutto, di Ottana. La narrazione del filosofo francese ci riguarda dunque da vicino. Per questo occorre cambiare radicalmente rotta. Magari iniziando a praticare scampoli del programma latouchiano: l’autoproduzione e lo scambio comunitario, conviviale e quindi non mercantile, per esempio. Francesco Casula

Pubblicato su Sardegna Quotidiano del 21-9-2011

Notizie (Ministero del Lavoro)

14/09/2011

Lavori usuranti 
Proroga del termine per effettuare le comunicazioni previste dall’art. 5 del Decreto Legislativo n. 67/2011

Logo UE

13/09/2011

Programma comunitario PROGRESS 
Invito a presentare proposte per lo sviluppo di politiche innovative in materia di invecchiamento attivo

13/09/2011

Tirocini Formativi 
I chiarimenti del Ministero nella Circolare n. 24 del 12 settembre 2011

13/09/2011

Trasmissione delle certificazioni di malattia all’INPS 
Dal 14 settembre 2011 si completa il processo di informatizzazione anche per il settore privato

08/09/2011

Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese 
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Interministeriale del 6 giugno 2011

08/09/2011

Programma comunitario PROGRESS 
Comunicato dell’8 settembre 2011 – Precisazioni

07/09/2011

Rivalutazione delle prestazioni economiche per infortunio sul lavoro e malattia professionale 
Pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i relativi Decreti Ministeriali

06/09/2011

Rappresentanza del Governo cinese in Italia 
Incontro tra il Ministro Sacconi e il Vice Ministro cinese Dou Yupei sui temi del lavoro e della protezione sociale e previdenziale

30/08/2011

Ingresso in Italia di cittadini stranieri per la partecipazione a corsi di formazione professionale e tirocini formativi 
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto con il quale si determina il contingente per l’anno 2011

30/08/2011

Libro Unico del Lavoro 
Disponibile la Circolare n. 23 del 30 agosto 2011 con la quale si forniscono chiarimenti

26/08/2011

Regolamento recante la riorganizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il DPR n. 144 del 7 aprile 2011

24/08/2011

Addizionale sui contributi assicurativi agricoli anno 2010 per la copertura degli oneri relativi al danno biologico 
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Ministeriale del 13 giugno 2011

23/08/2011

Meeting per l’amicizia fra i popoli 2011 
Intervento del Ministro Sacconi al convegno sul tema dei giovani e della formazione

22/08/2011

Presentazione di progetti sperimentali da parte delle organizzazioni di volontariato 
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Direttiva del 15 luglio 2011

Invio telematico certificazione di malattie

NEWS

 

La normativa vigente, impone l’invio telematico della certificazione medica in caso di malattia dei lavoratori dipendenti del settore pubblico e di quello privato e stabilisce l’obbligo per la quasi totalità dei datori di lavoro di ricevere l’attestato di malattia non più in forma cartacea.

Inoltre ha previsto per i medici,  nei casi di violazione delle norme di trasmissione telematica non giustificate, delle sanzioni disciplinari.

Nel settore privato, come in quello pubblico, nei casi di assenza per malattia superiori a dieci giorni, e comunque nei casi di eventi successivi al secondo nel corso dell’anno solare, vige l’obbligo di produrre idonea certificazione rilasciata unicamente dal medico del Ssn o con esso convenzionato, con esclusione delle assenze per malattia per l’espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche o diagnostiche per le quali la certificazione giustificativa può essere rilasciata anche da un medico o struttura privato/a. Certificazione che, sino all’adeguamento del sistema di trasmissione telematica, potrà essere prodotta in forma cartacea.

Il medico che invia telematicamente il certificato è tenuto, se richiesto dal lavoratore, a dare copia cartacea del certificato e dell’attestato di malattia, o in alternativa il lavoratore può chiederne l’invio alla propria casella postale.

Il medico, qualora impossibilitato alla stampa del certificato medico, dopo aver chiesto conferma dei dati anagrafici, dovrà fornire al lavoratore il numero di protocollo del certificato telematico.  Tale identificativo in caso di richiesta dovrà essere comunicato al datore di lavoro (solo nel settore privato).

Se il medico non procede all’invio online del certificato di malattia – ad esempio per malfunzionamenti dei sistemi di trasmissione telematica – il lavoratore rimane tenuto alla presentazione dell’attestazione cartacea (rilasciata dal medico) al proprio datore di lavoro e, ove previsto, alla consegna all’Inps del certificato, secondo le modalità tradizionali previgenti.

L’Inps in attuazione della normativa vigente ha implementato il servizio di invio della certificazione ai datori di lavoro anche per tramite dei “propri intermediari ”.

I datori di lavoro (o intermediari) possono accedere alla certificazione di malattia:
– sul sito Inps tramite codice fiscale e numero identificativo del certificato;
– tramite contact center dell’Inps al numero 803.164;
– tramite posta elettronica certificata;
– tramite PIN

I lavoratori possono accedere alla certificazione di malattie:
– tramite  posta elettronica certificata;
– tramite PIN (I lavoratori che non dispongono di una casella PEC, ma sono in possesso di Pin valido per la consultazione dei certificati di malattia, possono ricevere copia degli attestati di malattia presso un indirizzo di email “ordinaria”.

Cassazione – No al licenziamento di una invalida civile

 

Interessante ed importante sentenza della Corte di Cassazione in merito al licenziamento di una lavoratrice assunta come invalida civile all’80% e successivamente licenziata per superamento del comporto di malattia.

Il Tribunale di I grado (Cremona), dopo aver espletato la consulenza tecnica d’ufficio, aveva respinto il ricorso della lavoratrice. Il consulente tecnico aveva ritenuto tutte le assenze per malattia non direttamente collegate alle patologie che avevano determinato il riconoscimento dell’invalidità civile e, dunque, il giudice aveva considerato che tali assenze dovevano essere conteggiate nel “periodo di comporto”.

Sul ricorso in appello proposto dalla lavoratrice, la Corte d’appello di Brescia, non ha ritenuto necessario rinnovare la consulenza tecnica d’ufficio, perchè ben motivata sotto il profilo medico legale, confermando la sentenza di I grado.

La lavoratrice resiste e si rivolge alla Suprema Corte che accoglie il ricorso e rinvia il riesame della controversia alla Corte di Appello di Venezia.
Ritiene infatti la Suprema Corte che: “sia le assenze derivanti da malattie aventi un collegamento causale con le mansioni svolte dall’invalido, sia le assenze derivanti da malattie rispetto alle quali le mansioni svolte abbiano solo un ruolo di concausa devono essere escluse da quelle utili per la determinazine del periodo di comporto, tenuto conto sia del diritto del lavoratore, tanto più se invalido, di pretendere, sia, correlativamente, dell’obbligo del datore di lavoro di ricercare una collocazione lavorativa idonea a salvaguardare la salute del dipendente nel rispetto dell’organizzazione aziendale in concreto realizzata dall’imprenditore” .

La Corte di Cassazione ribadisce inoltre che: “nel caso di un rapporto di lavoro instaurato con un lavoratore invalido, assunto obbligatoriamente a norma della legge 2 aprile 1968 n. 482, il datore di lavoro deve adottare tutte le misure necessarie per l’adeguata tutela dell’integrità fisica e della personalità morale del lavoratore, deve in specie in osservanza delle disposizioni della detta legge far sì che le mansioni alle quali il lavoratore invalido viene adibito siano compatibili con la sua condizione”.

La Suprema Corte, con sentenza n. 17720/2011, ha confermato il suo orientamento in virtù del quale non rientrano nel periodo di comporto i periodi di malattia collegati alla disabilità dell’invalido assunto ai sensi del collocamento obbligatorio se lo stesso viene adibito a mansioni incompatibili con la sua condizione.

In aumento i morti nei cantieri

 

Aumentano le morti sul lavoro nel settore delle costruzioni. La denuncia viene dalla Fillea, che ha realizzato una rielaborazione dei dati, incrociando le stime sul numero degli addetti e le ore lavorate nel 2010, presentate lo scorso 16 settembre dalla Cnce, la Commissione nazionale paritetica per le Casse edili, con quelle sui morti sul lavoro dell’Inail per lo stesso anno, da cui “emerge che nel 2010, rispetto al 2008, gli infortuni mortali sono cresciuti del 17,1 per cento rispetto alle ore lavorate, e dell’11,8 per cento rispetto al numero degli addetti”.

I nostri calcoli, spiegano alla federazione di categoria della Cgil, vanno oltre la somma algebrica degli infortuni mortali fatta dall’Inail, il quale non tiene conto che “nel 2008 nelle costruzioni avevamo poco più di 700 milioni di ore lavorate, 694.000 addetti e 221 vittime, nel 2010 582 milioni di ore lavorate, 603.000 addetti e 215 morti, mentre l’anno scorso abbiamo avuto quasi 200 milioni di ore lavorate e 90.000 addetti in meno. I 6 morti in meno tra il 2010 e il 2008 si devono considerare tenendo conto della crisi che ha dimezzato addetti e ore lavorate”.

Nonostante la crisi e la riduzione degli addetti e delle ore lavorate, dunque, gli infortuni mortali non solo non diminuiscono, ma al contrario aumentano. “L’elemento che andrebbe maggiormente indagato – spiega Walter Schiavella, segretario generale della Fillea nazionale – è quello della frequenza. L’Inail negli anni scorsi indicava per l’edilizia come le giornate di più alto rischio d’infortunio grave e gravissimo fossero il lunedì e il venerdì, i momenti più delicati per un lavoratore, perché corrispondenti alla fine di una settimana di lavoro e alla ripresa dopo il riposo, quando il livello di attenzione è più basso. Gli ultimi dati ci segnalano invece che il picco degli infortuni è concentrato dal martedì al giovedì”.

“Una conferma di ciò che denunciamo da tre anni: nell’edilizia la crisi e l’assenza di controlli e regole stanno producendo una degenerazione nel sistema delle imprese, dove stanno crescendo a dismisura irregolarità e illegalità. Ciò produce un automatico abbassamento della qualità del lavoro, della sicurezza e più in generale dell’organizzazione del ciclo di lavoro”.

rassegna

INPS: circolari e messaggi

Gentile Cliente,
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni > INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi

 

>>> Titolo:  Circolare numero numero 121 del 16-09-2011
  Contenuto:  D.L. n. 78 del 31 maggio 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Determinazione presidenziale n. 75 del 30 luglio 2010 ?Estensione e potenziamento dei servizi telematici offerti dall?Inps ai cittadini? e n. 277 del 24 giugno 2011 ?Istanze e servizi ? Presentazione telematica in via esclusiva ? decorrenze?. Nuove modalità di presentazione della richiesta di Assegni Familiari ai Coltivatori Diretti Coloni e Mezzadri.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 17862 del 16-09-2011
  Contenuto:  Domande di riscatto laurea ? uso esclusivo del canale telematico a decorrere dall?1.9.2011 ? determinazione del Presidente dell?Istituto n.277 del 24.6.2011 ? abilitazione dei Patronati alla presentazione delle domande di riscatto laurea tramite WEB
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 120 del 14-09-2011
  Contenuto:  Responsabile dell?Unità organizzativa Gestione attività contabili.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 119 del 14-09-2011
  Contenuto:  Punti INPS e Punti Cliente.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 17580 del 12-09-2011
  Contenuto:  Gestione invalidità civile. Aggiornamenti procedura fase concessoria.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 118 del 12-09-2011
  Contenuto:  Decreto Legge n. 78 del 31 maggio 2010, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 122 del 30 luglio 2010. Determinazioni presidenziali n.75 del 30 luglio 2010, ?Estensione e potenziamento dei servizi telematici offerti dall?Inps ai cittadini? e n. 277 del 24 giugno 2011, ?Istanze e servizi ? Presentazione telematica in via esclusiva ? decorrenze. Modalità di presentazione telematica delle Visite Mediche di Controllo da parte dei datori di lavoro. Aspetti organizzativi e prime istruzioni operative.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 117 del 09-09-2011
  Contenuto:  Trasmissione telematica delle certificazioni di malattia all?Inps. Ulteriori modalità di invio degli attestati ai datori di lavoro privati tramite i propri intermediari.
Tipologia:  CIRCOLARE

Lotta dura al caporalato

NEWS

 

Un articolo della manovra economica appena approvata definitivamente dal Parlamento  introduce nel codice penale il reato di “Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”.  Viene commesso da chi “svolga  un’attività organizzata  di intermediazione, reclutando manodopera o organizzandone l’attività lavorativa caratterizzata  da sfruttamento, mediante violenza, minaccia, o intimidazione, approfittando dello stato di bisogno o di necessità dei  lavoratori”.

La legge indica anche alcune “spie” dello sfruttamento. Tra questi ci sono una retribuzione palesemente non in linea con il contratto collettivo o sproporzionata rispetto al lavoro svolto e la violazione sistematica delle norme su orari, riposto, ferie e maternità e di quelle su sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro oppure condizioni di lavoro, sorveglianza o alloggio particolarmente degradanti.

Per i caporali è prevista la reclusione da cinque a otto anni, una multa da 1.000 a 2.000 euro per ciascun lavoratore reclutato e le pene aumentano quando  i lavoratori reclutati sono più di tre, quando hanno meno di sedici anni o quando sono esposti a gravi pericoli. Come pena accessoria, i condannati rischiano di non poter più ricoprire cariche direttive nelle imprese nè prendere finanziamenti, agevolazioni o appalti pubblici.

La nuova legge non interviene però su un nodo fondamentale. Dal momento che le vittime del caporalato sono spesso clandestini, è difficile, infatti che denuncino i caporali, perché rischiano di essere espulsi. Anche il permesso di soggiorno previsto dal Testo Unico sull’immigrazione per chi collabora alle indagini sullo sfruttamento è solo un permesso per motivi di giustizia, viene concesso raramente e comunque consente di rimanere in Italia solo per la durata del processo.

Il governo ha accolto l’ordine del giorno come raccomandazione. Bisognerà ora vedere se, quando e soprattutto come onorerà questo impegno.

stranieriinitalia.it

Artigiani, arrivano Rls in aziende sotto 15 dipendenti

NEWS

L’introduzione dei rappresentanti per la sicurezza è stata definita nell’accordo del 13 settembre

“Con l’accordo siglato il 13 settembre da Cgil, Cisl e Uil e dall’associazione delle imprese dell’artigianato in materia di sicurezza sul lavoro si allarga la rappresentanza dei lavoratori sulla sicurezza anche alle aziende sotto i 15 dipendenti e aumentano le risorse per le attività di prevenzione e intervento”. Lo sostiene Vincenzo Scudiere, segretario confederale della Cgil, secondo il quale ora “è necessario raggiungere al più presto un’intesa su questi temi anche con le grandi imprese”.

Tra i punti positivi contenuti nell’intesa c’è proprio l’allargamento della rappresentanza degli Rls (Rappresentanti dei lavoratori sulla sicurezza) che verranno di norma eletti anche nelle aziende sotto i 15 dipendenti. Ma non solo, l’accordo prevede anche lo stanziamento di maggiori risorse per le attività di prevenzione, di intervento, di formazione e di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro.

“Questo accordo, inoltre, permette di far fronte ad alcune forzature del ministro del welfare – spiega Scudiere – che voleva assegnare agli enti bilaterali dei compiti che non sono esattamente di loro competenza come l’asseverazione e la certificazione”.

rassegna

Cgil – I dati Ocse certificano il fallimento del governo

NEWS

 

Dai dati diffusi oggi dall’Ocse e dal Centro studi di Confindustria arriva una ”doppia, pesante e inappellabile, certificazione del fallimento del governo sulle questioni del lavoro”. Lo rileva in una nota il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni.

”Disoccupati, precari, malpagati e spesso derisi col termine bamboccioni: ecco – dice Fammoni – la drammatica realtà dei giovani italiani e con loro delle donne che, anche in questo caso, sono le più colpite con un part time involontario fatto di un un salario troppo basso e nessuna prospettiva previdenziale”.

Anche per quanto riguarda le critiche rivolte dall’Ocse al sistema di ammortizzatori sociali, Fammoni ricorda: ”Abbiamo chiesto più volte di riformarli perchè non coprono tutta la platea, e in particolare i più giovani e i precari, mentre si vanno esaurendo per tutti. Ci sono poi forme di lavoro falsamente definite autonome, requisiti capestro di ingresso per i giovani che non fanno sommare le diverse attività di lavoro, che impediscono l’accesso agli ammortizzatori mentre l’indennità di disoccupazione è troppo breve e al suo esaurimento sei abbandonato”.

Guardando poi alle previsioni per il prossimo anno, Fammoni sottolinea che il governo, invece di varare misure in favore dell’occupazione, ”usa la crisi per tagliare diritti e deprimere l’economia, usa slogan per cancellare tutele senza dire che la grande maggioranza dei precari è nelle aziende sotto i 15 dipendenti dove purtroppo non opera l’articolo 18”.

ansa