Ecco il “tetto di cristallo”: una mamma su due senza lavoro

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Se son mimose fioriranno….

Se son mimose fioriranno, verrebbe da dire. Ma se l’otto marzo è ormai alle porte, la primavera delle donne italiane sembra ancora lontanissima. Lo confermano i dati sull’occupazione femminile forniti dall’Eurostat, che relegano per l’ennesima volta le italiane, soprattutto le mamme, sotto uno spesso “tetto di cristallo” che continua a dividerle dagli uomini.

Il tasso di occupazione femminile nel Belpaese resta infatti tra i più bassi d’Europa, e la percentuale scende notevolmente nel caso di donne con uno o più figli. L’ufficio europeo di statistica, in una serie di analisi rese note in occasione dell’8 marzo, sottolinea che il tasso di occupazione delle donne senza figli, tra i 25 e i 54 anni, in Italia è pari al 63,9 per cento contro il 75,8 per cento della media Ue. Solo Malta fa peggio con il 56,6 per cento. In Germania il tasso sale all’81,8 per cento e in Francia al 78,7 per cento.

La situazione non cambia, anzi peggiora, per le donne con un figlio: in Italia, ancora penultima della lista prima di Malta, ha un’occupazione solo il 59 per cento contro la media Ue del 71,3 per cento.


Quando i figli diventano due la percentuale delle donne con un lavoro scende in Italia al 54,1 per cento (nella Ue al 69,2 per cento), mentre nel caso di tre o più figli solo il 41,3 per cento delle donne ha un’occupazione e anche in questo caso la percentuale è decisamente più bassa della media Ue (54,7 per cento). Al contrario ha un lavoro l’87,7 per cento degli uomini italiani che hanno tre o più figli contro una media Ue dell’85,4 per cento.

Secondo i dati Eurostat, in ogni caso, il quadro è in generale piuttosto grigio: ovunque nell’Ue la donna lavora meno dell’uomo dopo l’arrivo del primo figlio. C’è, però, un dato in controtendenza, e riguarda l’Olanda, la Finlandia e l’Ungheria, dove se al primo figlio se ne aggiunge un secondo o un terzo, il tasso di occupazione femminile torna a crescere. In questi casi, infatti, secondo il datore di lavoro, la donna è più forte e preparata ad affrontare lo stress del lavoro.

Esiste poi un’altra statistica, che prende in considerazione il cosiddetto tasso di inattività economica: persone che neppure cercano un’occupazione, gente al di fuori del mercato del lavoro. Nel 2009, nella Ue, erano in questa condizione 8,7 milioni di uomini e 23,4 milioni di donne, rispettivamente l’8,2 per cento e il 22,1 per cento del totale. Anche in questo caso, resistono enormi differenze: per le donne, il tasso di inattività era bloccato al 13 per cento in Svezia o in Danimarca, ma balzava al 35,5 per cento in Italia, e al 51,1 per cento a Malta. Secondo gli esperti di Bruxelles, anche in questo caso, la crisi economica ha colpito maggiormente le fasce deboli. E tra queste sono ovviamente ancora incluse le donne.

Rassegna.it

Ecco il “tetto di cristallo”: una mamma su due senza lavoroultima modifica: 2011-03-08T19:52:13+01:00da vitegabry
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