Processo Eternit. Proseguono le deposizioni

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Sentita l’ex presidente della Regione, Mercedes Bresso

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“La Regione Piemonte non venne mai contattata dai vertici della Eternit, in particolare dai due imputati del processo in corso a Torino e dai loro rappresentanti”. Ad affermarlo è stata l’ex presidente della Regione Piemonte e attuale consigliera d’opposizione, Mercedes Bresso, sentita questa mattina come teste al processo contro i proprietari della multinazionale svizzera.

Rispondendo ad una specifica domanda del pm la Bresso ha osservato che “io non sono mai stata contattata e non mi risulta che nessuno abbia mai preso contatti neanche con i nostri uffici”. Nella sua deposizione l’ex presidente della Regione ha ricordato che l’Ente “aveva iniziato i lavori di bonifica già nelle legislature precedenti alla mia e noi abbiamo proseguito in queste azioni”.

Nella stessa giornata è stato sentito, come testimone, anche l’assessore regionale alle Opere pubbliche e urbanistica ed ex assessore all’ambiente della Regione Piemonte Ugo Cavallera. “Per la bonifica dall’amianto nell’area Casalese – ha dichiarato – si stima che serviranno almeno altri 20 milioni di euro rispetto ai 41 già stanziati, parte di fondi regionali e parte nazionali, di cui 37 già spesi.

Ripercorrendo gli interventi di bonifica, Cavallera ha ricordato che per quella dell’ex stabilimento di Cavagnolo (Torino) erano stati stanziati 66 mila euro e che attualmente la Provincia ha chiesto un ulteriore accesso al fondo regionale per altri due lotti rispettivamente da 28mila e 144mila euro. Per quel che riguarda, invece, la situazione di Casale Monferrato (Alessandria) l’assessore ha ricordato che nel ’92 la Regione aveva stanziato 750 milioni di vecchie lire per la bonifica degli ex magazzini, mentre nel piano delle aree critiche approvato dal Consiglio regionale nel ’96 era stato previsto per l’area Casalese un investimento di 41 milioni di euro.

“Come punti centrali -ha spiegato l’assessore- c’erano l’abbattimento dello stabilimento Eternit, la rimozione dei materiali amiantiferi e la realizzazione di una discarica. Inoltre – ha proseguito – è stato fatto il censimento e la rimozione delle coperture in amianto, con priorità di edifici pubblici, la bonifica della sponda destra del Po prospicente lo stabilimento e altre azioni come indagini epidemiologiche e monitoraggio. Ad oggi questo programma è stato finanziato per 37 milioni, alcune azioni sono state completate mentre altre sono ancora in corso e possiamo stimare un ulteriore necessità di almeno altri 20 milioni di euro, un milione per la sistemazione finale della discarica, tre milioni per la bonifica del polverino, fra i 14 e i 15 milioni per la rimozione delle coperture, e 1,5 – 1,6 milioni per la bonifica dell’area denominata ex piemontese”.

Sul come reperire i fondi l’assessore ha spiegato che “si apre la discussione e andremo in consiglio per i prossimi bilanci. L’imperativo è fare presto e bene ma comunque sono previsti un certo numero di anni per questo finanziamento e mi auguro che il piano bonifiche nazionale continui a dare gettito. Alla fine – ha concluso – sarà un episodio di bonifica integrale, mi auguro di vera deamiantizzazione”.

Processo Eternit. Proseguono le deposizioniultima modifica: 2010-05-11T07:17:49+02:00da vitegabry
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