Archivi giornalieri: 14 marzo 2018

Santa Matilde di Germania

Santa Matilde di Germania


Nome: Santa Matilde di Germania
Titolo: Regina
Ricorrenza: 14 marzo

Di principesca famiglia, nacque S. Matilde nella Sassonia. I cristiani genitori, consci della vanità delle grandezze umane, affidarono la fanciulla all’abadessa di Erfurt, perchè la educasse all’amore e al desiderio delle virtù cristiane. Matilde corrispose alle premure dei genitori e alle sollecitudini della sua educatrice, e non ritornò in famiglia, se non quando seppe essere quella la volontà di Dio.

Nell’anno 913 ella giurava fedeltà di sposa al principe Arrigo, figlio di Enrico duca di Sassonia. Questo matrimonio fu di grande vantaggio per Matilde. Infatti il suo pio sposo, dopo la morte di Corrado re di Germania, nel 919, divenne imperatore. La modestia, l’umiltà, l’innocenza e tutte le egregie doti del suo nobile animo colpivano chiunque la mirasse, molto più di quanto l’abbagliasse la magnificenza delle vesti regali. Sovente la Santa si portava a visitare gli ammalati e i poveri. Le occupazioni del suo stato non permettevano d’occupare nelle pratiche di pietà tutto quel tempo che avrebbe desiderato e perciò nel cuore della notte, mentre nella reggia tutto taceva, essa si portava in chiesa e passava ore ed ore in unione con Dio nella preghiera e nella contemplazione. Il marito era pure profondamente cattolico e assecondava la pietà e le opere della consorte.

La Divina Provvidenza quando chiama un’anima ad un grado sublime di santità, la fa passare per il crogiuolo del dolore. E Matilde che era un’anima tutta di Dio, fu visitata con il flagello della desolazione. Ecco infatti che, per una paralisi cardiaca, venne improvvisamente a mancarle lo sposo Arrigo. Fu questo per la Santa un colpo assai doloroso, sia per l’amore che portava all’amato consorte, sia per le tristi conseguenze che sarebbero seguite a questo decesso. Matilde aveva avuto tre figli: Ottone, Enrico e Brunone. Il primo era stato designato dal padre come suo successore. Ma siccome l’impero di Germania era elettivo, Enrico insorse a contrastare il potere del fratello. La Santa, che prediligeva il secondo, si dichiarò per lui, il che fu causa che fra i due prìncipi fratelli scoppiasse la guerra. Il Signore punì la predilezione della Santa per il secondogenito e permise che i suoi figli si alleassero contro di lei, la spogliassero di ogni potere. e la costringessero a ritirarsi presso un monastero. Grandi sofferenze, dispiaceri e umiliazioni dovette sopportare la regina in questi avvenimenti, tanto più che le erano causati da persone da lei tenerissimamente amate: ma tutto sopportò in ispirito di penitenza. Questa umiliazione fu lunga, ma la virtù della santa regina trionfò e i suoi figli si riconciliarono con lei e tra loro e rimisero la madre nel primitivo stato. S. Matilde spese il restante della vita specialmente nella preghiera e nelle opere di carità. Piena di meriti e di opere sante volò al premio il 14 marzo dell’anno 968.

PRATICA. L’inizio della santità sta nel desiderarla, nel domandarla a Dio, e nello sforzarsi per averla.

PREGHIERA. Dio, che con l’umiltà e costanza della tua serva Matilde ci hai insegnato come si giunga al possesso delle vere grandezze, fa’, ti preghiamo, che anche noi ne imitiamo l’esempio e che le cose non ci siano che stimolo per il tuo santo servizio.

MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Alberstadt, nella Germània, il transito della beata Matilde Regina, madre di Ottóne primo. Imperatore dei Romani, celebre per umiltà e pazienza.

Lavoro e concorsi Pubblici

Come si diventa Assistente sociale

Se il vostro desiderio è quello di lavorare nei servizi sociali, in questa guida spiegheremo come si diventa assistente sociale. Come trovare lavoro in questo ambito e quanto si guadagna?
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Se il vostro desiderio è quello di lavorare nei servizi sociali, in questa guida spiegheremo come si diventa assistente sociale. Prima di entrare nel vivo della guida, vogliamo ricordare che l’assistente sociale ha delle forti responsabilità nell’affrontare delicate situazioni da cui può dipendere il destino di intere famiglie.

Fatta questa breve ma importante precisazione, vediamo insieme quali sono gli studi necessari per diventare assistente Sociale e dove trovare lavoro in quest’ambito.

Come si diventa assistente sociale e cosa fa

Come già anticipato, l’assistente sociale ha molte responsabilità, poichè con una sua scelta può determinare il futuro di un’intera famiglia. Ma quali sono le attività che svolge?

L’assistente sociale è considerato un vero e proprio professionista che opera esclusivamente nel sistema sociale. Esso svolge molteplici attività tra cui:

  • segue le pratiche per l’adozione, affido e pre-affido;
  • supporta le famiglie in difficoltà;
  • salute mentale e tossicodipendenza;
  • si occupa dei minori a rischio;
  • ridurre la dispersione scolastica;
  • inserimento degli immigrati.

Esistono due categorie di assistenti sociali, Assistente Sociale e Assistente Sociale Specialista. La differenza tra le due categorie sta nel percorso di studi e nell’attività lavorativa svolta. La prima si occupa principalmente delle attività elencate in precedenza, mentre lo specialista ha compiti maggiormente dirigenziali.

Laurea assistente sociale e sbocchi lavorativi

Come anticipato, esistono due gruppi di assistenti sociali. Per diventare assistente sociale semplice occorre obbligatoriamente conseguire una laurea triennale in Servizio Sociale. Terminati gli studi universitari, la legge obbliga il superamento dell’esame di abilitazione professionale.

Per diventare assistente sociale specialista, occorre una laurea magistrale in Servizio Sociale e politiche sociali. Anche in questo caso bisognerà superare l’esame di abilitazione.

Nella maggior parte dell’Università, il corso di studio in Servizio Sociale e a numero chiuso, quindi il nostro consiglio è quello di studiare su libri per il test d’ingresso.

Terminati gli studi e superato l’esame di abilitazione, il neo assistente sociale potrà trovare lavoro presso enti pubblici come ad esempio enti di ricerca, regioni, comuni, etc.. oppure presso cooperative private.

Quanto guadagna un assistente sociale?

Nonostante l’enorme responsabilità, lo stipendio di questa figura professionale non è molto elevato. Infatti, un contratto di lavoro a tempo pieno di 36 ore lavorative a settimana presso una cooperativa privata, la paga si aggira intorno ai 1.200 euro al  mese.

Mentre per gli assistenti sociali che firmano un contratto con enti pubblici, lo stipendio si aggira intorno ai 1.500/1.600 euro mensili. Infine, è possibile lavorare come liberi professionisti aprendo una Partita Iva.