Archivi giornalieri: 23 marzo 2017

La dottrina del preavviso

La dottrina del preavviso alla luce delle nuove sentenze

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L’Istituto del Preavviso sembra aver riscoperto nuova attualità nelle aule dei tribunali, riflessioni alla luce delle ultime sentenze.

L’Istituto del Preavviso sembra aver riscoperto nuova attualità nelle aule dei tribunali, tanto che tra la fine del 2016 e l’inizio di quest’anno sono state prodotte numerose sentenze che ne rinnovano l’applicazione.

Prima di addentrarci nello specifico degli atti giudiziari, è opportuno rifrescarne i dettami fondamentali.

 

Il preavviso nel diritto del lavoro

Il Codice Civile agli Artt. dal 2118 al 2112 recita che, in tema di contratto di lavoro a tempo indeterminato, ciascuno dei contraenti possa recedere dal contratto di lavoro, dandone preavviso nel termine e nei modi stabiliti dalla Contrattazione Collettiva che può peraltro prevederne l’estensione per interesse delle parti, dagli Usi o in mancanza, secondo equità.

Ed ancora, in mancanza del preavviso, il recedente è tenuto a versare all’altra parte, un’indennità equivalente all’importo della retribuzione che sarebbe spettata per il periodo di preavviso, la cosiddetta “indennità di mancato preavviso”, contemplata a carico del Datore di Lavoro, anche in caso di decesso del lavoratore, a favore dei familiari aventi diritto o, in caso di dimissioni per giusta causa.

Distinguiamo quindi l’indennità sostitutiva del preavviso, corrisposta dal Datore di Lavoro a seguito di dimissioni o licenziamento, con immediata cessazione del rapporto di lavoro, dall’indennità di mancato preavviso, dovuta invece dal lavoratore in caso di recesso anticipato rispetto ai termini stabiliti dall’istituto.

L’art. 2121 c.c. ne identifica gli elementi di computo, nella cui base di calcolo rientrano le provvigioni, i premi di produzione, qualsiasi compenso di carattere continuativo esclusi i rimborsi spese, nonché l’eventuale vitto ed alloggio dovuti al lavoratore.

Ed ancora l’Art. 2118 c.c. stabilisce che, in caso di mancato preavviso, sia dovuta al lavoratore, un’indennità pari all’importo della retribuzione di fatto (art. 195 c.c.) addizionata dai ratei della 13^ e 14^ mensilità, concorrendo poi, dal punto di vista fiscale, alla formazione del reddito da lavoro dipendente soggetto a tassazione separata (Tuir Art. 17), applicando l’aliquota prevista per la tassazione del T.F.R.

L’Istituto del Preavviso viene ad assumere quindi due nature, una di tipo reale, come stabilito dalla Cassazione con la sentenza no. 1118/2002, tale per cui il rapporto di lavoro prosegua automaticamente anche qualora non sia fornita la prestazione, l’altra di natura obbligatoria – Cass. 11740/2007 – che vede l’immediata cessazione del rapporto di lavoro, contestualmente al preavviso non lavorato; a metà si pone invece la sent. Cass. 11089/2005 che considera in essere il rapporto di lavoro, anche durante il periodo di preavviso, con tutte le relative obbligazioni che ne derivano, solo nel caso in cui il lavoratore presti effettivamente la sua opera.

Si ricorda peraltro che, se il preavviso sia obbligatorio nei licenziamenti per GMO, nei casi di libero recesso ad nutum, al termine del periodo di comporto e di apprendistato, non lo sia invece in caso di recesso per giusta causa, risoluzione consensuale o durante il periodo di prova o ancora durante un contratto a tempo determinato.

E’ altresì noto che il termine del Preavviso possa essere interrotto per il godimento delle ferie, per malattia, infortunio, servizio civile e maternità sino ad un anno del nascituro.

Il preavviso alla luce delle nuove sentenze

Dove è stata posta la lente di ingrandimento delle ultime sentenze?

Nel 2016 la Corte di Cassazione si è più volte espressa in tema di Indennità di Preavviso sparigliando le nostre certezze: nel mese di settembre con la Sent. No. 18508/2016, il cui incipit recita che la tutela risarcitoria sancita dall’Art. 18 c, 5 dello Statuto dei Lavoratori, Lg. 300/’70 modificato dalla Lg. 92/2012, non escluda il diritto del lavoratore a percepire l’indennità anche in caso di licenziamento in tronco dichiarato illegittimo, al fine di consentire al lavoratore di affrontare una situazione di improvvisa perdita di lavoro.

Da un precedente orientamento della Cassazione (1404/2000) veniva contemplata, in relazione alla tutela risarcitoria prevista ex Art. 8 Lg. 604/’66, solo il risarcimento del danno, in questo caso invece, gli Ermellini oltre al risarcimento, prevedono anche l’indennità sostitutiva proprio per il fatto che il rapporto di lavoro si sia risolto.

Peraltro il Trib. Di Milano con sentenza del 14 dicembre 2016 si espresso diversamente in merito all’accertamento di nullità del licenziamento, dichiarando sì l’illegittimità dello stesso, ma negando la corresponsione dell’indennità sostitutiva del preavviso, senza dar cenno di accoglimento delle indicazioni della Suprema Corte.

Nel gennaio 2017 la Corte di Cassazione ha affrontato nuovamente il tema, dando un’ulteriore svolta alla disciplina del Preavviso, attraverso la sentenza n. 985/2017. Il caso presentato riguardava un lavoratore dirigente che a seguito di dimissioni, durante il periodo di preavviso lavorato, veniva forzatamente posto in ferie dall’azienda, con conseguente reazione di dimissioni per giusta causa del dipendente.

La Corte ha eccepito l’impossibilità di sovrapporre i due periodi, in considerazione che il godimento delle ferie, interrompa i termini del preavviso, considerando in tal modo in prosecuzione il rapporto di lavoro e giustificando pertanto le dimissioni per giusta causa, successivamente presentate.

Gli effetti derivanti dalla sentenza, hanno imposto al datore di lavoro la restituzione delle somme trattenute sulle competenze per TFR a titolo di indennità sostitutiva del preavviso oltre al pagamento della medesima, dovuta al lavoratore per la legittimità della giusta causa.

Nello stesso mese la Cassazione è stata chiamata nuovamente a dirimere il contenzioso tra un datore di lavoro che, nel rispetto della clausola posta nel CCNL di riferimento, aveva inviato con un anno di anticipo, la comunicazione dii collocamento al riposo per il raggiungimento dell’età pensionabile di 65 anni al dipendente.

La sentenza prodotta no. 1743/2017, ha stabilito che nel caso di specie l’indennità sostitutiva del preavviso a favore del lavoratore non sia dovuta, considerando tale comunicazione non un’intimazione di licenziamento, bensì l’attuazione di un meccanismo risolutivo previsto in sede di autonomia negoziale, favorendo con largo anticipo il lavoratore affinché potesse organizzarsi di conseguenza, venendo meno, l’ipotesi prevista dall’Art. 2118 c.c.

Considerando infine i contratti stipulati con la clausola delle cosiddette “tutele crescenti”, operante dal marzo 2015, si ricorda che in caso di accertato licenziamento intimato dal Datore di Lavoro che non sia in possesso dei requisiti dimensionali, non venga contemplata la riassunzione, ma un risarcimento a ristoro del danno subito, a cui si deve aggiungere anche l’indennità di mancato preavviso.

Ci ritroviamo dunque ancora a dibattere tra tutela reale ed obbligatoria, danno emergente ed indennità a ristoro, dove l’unica certezza evidente è l’obbligo del costante aggiornamento per i professionisti del settore.

Autorizzazione videosorveglianza

Autorizzazione videosorveglianza a lavoro, nuovi moduli di richiesta

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Ecco i nuovi modelli per la richiesta di autorizzazione videosorveglianza sui posti di lavoro come da Statuto dei Lavoratori (L. 300/1970 s.m.i.)

Lo scorso 10 marzo l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha pubblicato i nuovi modelli per la richiesta di autorizzazione videosorveglianza sui posti di lavoro.

Lo Statuto dei Lavoratori, Legge n. 300 del 1970 s.m.i. all’articolo 4 stabilisce che gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale.

 

Autorizzazione videosorveglianza, come si richiede

L’attuale normativa prevede che le aziende che vogliono installare un impianto di videosorveglianza nei luoghi di lavoro, se non sono in possesso di un accordo con la rappresentanza sindacale unitaria o la rappresentanza sindacale aziendale, RSU e RSA, devono richiedere una apposita autorizzazione rilasciata dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente per territorio.

Tale autorizzazione alla videosorveglianza va richiesta tramite appositi moduli direttamente all’Ispettorato Territoriale del Lavoro prima che l’impianto sia installato.

Le imprese con unità produttive presenti in diverse province oppure in più regioni, possono presentare l’istanza o alle singole sedi territoriali dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro o alla sede centrale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Trovate in fondo a questo articolo i nuovi modelli di richiesta di autorizzazione all’installazione di impianti di videosorveglianza e di sistemi di controllo a distanza diversi dalla videosorveglianza.

I moduli dovranno essere correttamente compilati e inviati all’Ispettorato del Lavoro, secondo le regole su indicate. Insieme al modulo si dovranno inviare:

  • la planimetria dei locali dove verrà installato l’impianto con i dati relativi alle telecamere utilizzate;
  • una dettagliata relazione tecnico-descrittiva sulla gestione e l’utilizzo dell’impianto di videosorveglianza;
  • 1 marca da bollo da 16,00 EURO;
  • 1 busta affrancata, se richiesto il recapito del provvedimento via posta.

L’INL ricorda che in mancanza degli elementi indicati nell’istanza, questa risulterà incompleta e se le mancanze non verranno sanate, l’autorizzazione non potrà essere rilasciata.

Moduli richiesta autorizzazione videosorveglianza

La dottrina del preavviso alla luce delle nuove sentenze

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La dottrina del preavviso alla luce delle nuove sentenze

Posted: 23 Mar 2017 08:41 AM PDT

L’Istituto del Preavviso sembra aver riscoperto nuova attualità nelle aule dei tribunali, tanto che tra la fine del 2016 e l’inizio di quest’anno sono state prodotte numerose sentenze che ne rinnovano l’applicazione. Prima di addentrarci nello specifico degli atti giudiziari, è opportuno rifrescarne i dettami fondamentali. Il preavviso nel diritto del lavoro Il Codice Civile […]

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Autorizzazione videosorveglianza a lavoro, nuovi moduli di richiesta

Posted: 23 Mar 2017 04:06 AM PDT

Lo scorso 10 marzo l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha pubblicato i nuovi modelli per la richiesta di autorizzazione videosorveglianza sui posti di lavoro. Lo Statuto dei Lavoratori, Legge n. 300 del 1970 s.m.i. all’articolo 4 stabilisce che gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori possono […]

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Regione Lazio

Logo Regione Lazio

La Regione in prima linea per contrastare il gioco d’azzardo patologico: dai servizi di cura, riabilitazione e assistenza fino alle attività di sensibilizzazione rivolte ai gestori degli esercizi commerciali. I finanziamenti passano dai 2,5 milioni del biennio 2015-2016 ai 14,4 milioni per il 2017-2018.

Ecco tutte le azioni che sosteniamo:

Il potenziamento dei servizi sociosanitari e delle strutture per la riabilitazione.
Investiamo 9 milioni per sostenere attività di cura e riabilitazione rivolte a chi ha bisogno di allontanarsi dal proprio ambiente di vita per superare la dipendenza dal gioco compulsivo.

Un nuovo Centro regionale per il contrasto e il sovraindebitamento e all’usura legati al gioco d’azzardo: per l’istituzione del centro, che sarà gestito da un ente accreditato, la Regione investe 900mila euro.

Le azioni di prevenzione. Investiamo 2,8 milioni per il rifinanziamento e l’implementazione degli sportelli “No Slot” attivati in tutto il Lazio e tra le altre cose lanciamo anche una nuova campagna di comunicazione sociale e sosteniamo una serie di attività educative nelle scuole e il potenziamento del numero verde regionale.

Al lavoro anche per rafforzare le azioni previste dalla legge regionale: finanziamo con 600mila euro un percorso formativo per tutti gli operatori sanitari, sociali e del terzo settore finalizzato alla conoscenza del fenomeno del gioco d’azzardo patologico.

Il marchio “Slot free” e le altre iniziative.  Il marchio sarà rilasciato a tutti i gestori che rinunciano ad avere apparecchiature per il gioco d’azzardo nel proprio esercizio commerciale: per questa iniziativa di sensibilizzazione investiamo 400mila euro. Con i fondi finanziamo anche le attività di ricerca dell’Osservatorio regionale sul fenomeno dell’azzardo e il funzionamento dei tavoli tecnici territoriali contro il rischi di dipendenza dei giocatori.

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE23/03/2017

Oggi alle 12:00

n. 774 del 23 marzo 2017 settimana dal 16 al 22 marzo 2017

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NEWSLETTER LAVORO

n. 774 del 23 marzo 2017

settimana dal 16 al 22 marzo 2017

Novità in materia di Lavoro

22-03

L’Agenzia delle Entrate ha emanato la risoluzione n. 37/E del 22 marzo 2017, con la quale sopprime la causale contributo “LACC – Lavoro occasionale accessorio”.

22-03

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha emanato la nota prot. 2558/2017, con la quale porta a conoscenza degli organi di vigilanza il comunicato del Ministero del Lavoro, in particolare, il fatto “che l’utilizzo dei buoni per prestazioni di lavoro accessorio, nel periodo transitorio, dovrà essere effettuato nel rispetto delle disposizioni in materia di lavoro accessorio previste nelle norme oggetto di abrogazione da parte del decreto”.

21-03

Riprendendo quanto indicato dal Ministero del Lavoro, sui movimenti dei rapporti di lavoro in Italia registrati dal Sistema delle Comunicazioni Obbligatorie, ho elaborato i seguenti grafici che forniscono un quadro delle tipologie contrattuali più utilizzate in Italia (periodo 2012-2016).

21-03

La Fondazione dei Consulenti del Lavoro ha emanato, in data 21 marzo 2017, il parere n. 3/2017, con la quale informa circa le modifiche apportate dal Decreto Legge n. 25/2017 alla responsabilità solidale negli appalti.

21-03

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato, sul proprio sito internet, un comunicato con il quale chiarisce che l’utilizzo, nel periodo transitorio (sino al 31 dicembre 2017), dei buoni per prestazioni di lavoro accessorio dovrà essere effettuato nel rispetto delle disposizioni abrogate dal Decreto legge 17 marzo 2017, n. 25.

21-03

a cura di Gianluca Sploverato e Maurizio Pesenti

Il formulario contiene un centinaio di formule utili per la redazione di contratti e atti relativi alla gestione del personale. Ogni formula viene proposta e analizzata sotto 4 aspetti:
1) i punti di attenzione
2) la gestione in sintesi
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21-03

L’Inps comunica che è stato ripristinato il servizio on-line per l’attivazione, la riscossione e il rimborso dei voucher (buoni per prestazioni di lavoro accessorio) acquistati entro il 17 marzo compreso.

21-03

L’Agenzia delle Entrate ha emanato la risoluzione n. 36/E del 20 marzo 2017, con la quale fornisce risposta ad un quesito in merito alle modalità applicative dell’istituto del ravvedimento operoso nell’ipotesi di omessa o ritardata presentazione del modello F24 a saldo zero.

20-03

L’ANPAL comunica l’avvio della fase sperimentale dell’assegno di ricollocazione, con l’invio delle lettere indirizzate a circa 30 mila destinatari.

20-03

La Convenzione stipulata il 23 gennaio 2017 – tra il Ministro del Lavoro , il Ministro dell’Economia e delle Finanze e i Presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessate dagli eventi sismici verificatisi a partire dal 24 agosto 2016 – è stata ammessa al visto per la registrazione della Corte dei Conti in data 10/03/2017, al numero 231.

20-03

Roma, dall’ 11 maggio al 22 giugno 2017
5 incontri, 25 ore in aula

Il Master propone una completa trattazione della materia pensionistica e previdenziale. Affronta tutte le tematiche inerenti le recenti riforme del sistema pensionistico, le diverse tipologie di pensioni, il giudizio pensionistico dinanzi alla Corte dei Conti, le questioni dell’assistenza sociale e la delicatissima materia dell’invalidità civile, che genera un notevole contenzioso nei Tribunali Italiani.
Il corso, dal taglio prevalentemente pratico, vuole essere un efficace strumento di guida e conoscenza non solo per gli avvocati, ma anche per funzionari della Pubblica amministrazione, associazioni sindacali, patronati e per tutti coloro che quotidianamente si trovano ad affrontare questa delicata, complessa ed affascinante materia.
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20-03

In data 27 febbraio 2017, Federmeccanica e Assistal con Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil hanno inserito, all’interno della Sezione Quarta – Titolo IV, del CCNL Metalmeccanica industria, il nuovo articolo 17 dal titolo: Welfare.

20-03

La Fondazione dei Consulenti del Lavoro ha emanato, in data 16 marzo 2017, la circolare n. 3/2017, con la quale illustra la normativa di riferimento e i vari passaggi utili per avere accesso all’incentivo “Bonus Occupazionale Sud”.

20-03

L’Inps, con il messaggio n. 1218 del 17 marzo 2017, comunica che sono prorogati i limiti di utilizzo delle risorse del Fondo di solidarietà per la riconversione e riqualificazione professionale, per il sostegno dell’occupazione e del reddito del personale del credito.

19-03

Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 64 del 17 marzo 2017, il Decreto n. 25 del 17 marzo 2017, con le disposizioni urgenti per l’abrogazione delle disposizioni in materia di lavoro accessorio nonché per la modifica delle disposizioni sulla responsabilità solidale in materia di appalti.

19-03

Napoli, dal 16 maggio 2017
Accreditato per consulenti del lavoro

Il Master si prefigge lo scopo di fornire, anche attraverso l’esame di casi concreti, l’illustrazione dei principali strumenti legislativi e contrattuali per affrontare i riflessi delle crisi aziendali (temporanee o strutturali) sui rapporti di lavoro.

I UNITÀ FORMATIVA
Come gestire a livello individuale le ricadute della crisi
II UNITÀ FORMATIVA
Come gestire le ricadute della crisi con strumenti di contrattazione collettiva
III UNITÀ FORMATIVA
Come gestire le crisi temporanee con gli ammortizzatori sociali dopo il Jobs Act
IV UNITÀ FORMATIVA
Il fallimento, il trasferimento d’azienda e gli appalti nella crisi d’impresa

Fino al 27 marzo puoi iscriverti con lo sconto 35% (650€ + IVA)

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16-03

L’Inps, con la circolare n. 61 dell’8 marzo 2017, a seguito di ulteriori approfondimenti e al fine di chiarire la portata applicativa, fornisce alcuni chiarimenti in merito al premio di 800 euro per la nascita o l’adozione di un minore.

Approfondimenti

19-03

approfondimento di Eufranio Massi

19-03

approfondimento di Barbara Maiani

16-03

approfondimento di Roberto Camera

Agenzia delle Entrate

Vai sul sito dell’Agenzia delle Entrate per vedere le Scadenze tributarie del mese di Marzo 2017, raggruppate per Adempimento.

rassegna

Oggi alle 5:39

Equitalia

Proroga rottamazione cartelle, quasi ufficiale la nuova scadenza

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Ufficiale la proroga della rottamazione delle cartelle. La Camera infatti ha approvato un emendamento al Decreto Sisma con cui fissa le nuove date.

La proroga della rottamazione delle cartelle è ormai quasi ufficiale. La Camera infatti ha approvato un emendamento al Decreto Sisma con cui fissa le nuove date di scadenza alla definizione agevolata.

Nell’emendamento al DL Sisma, votato in Commissione Ambiente alla Camera, viene stabilita la proroga dal 31 marzo al 21 aprile 2017, del termine per presentare o per integrare la richiesta di rottamazione delle cartelle affidate agli agenti della riscossione dal 2000 al 2016.

 

Di conseguenza viene posticipato dal 31 maggio al 15 giugno 2017 il termine della comunicazione al debitore, da parte dell’agente della riscossione, dell’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione agevolata, del piano di rateazione relativo alle delle singole rate e delle di scadenza di ciascuna di esse.

Il comunicato della Camera chiarisce, a scanso di equivoci, che anche se l’emendamento riguarda il Decreto Sisma, le proroghe valgono per tutti i soggetti interessati, e non solo quelli residenti nelle zone colpite dal sisma.

Proroga rottamazione cartelle di un anno per i terremotati

Nel Decreto Sisma viene inoltre stabilito che per i contribuenti residenti nei comuni colpiti dal sisma del Centro Italia tutti i termini della rottamazione cartelle, compresi quelli ora prorogati, slittano di un anno.

Quindi le date stabilite per i residenti nei comuni terremotati sono 21 aprile 2018 per la presentazione delle domande di adesione agevolata e 15 giugno 2018 per la risposta dell’ente di riscossione.

Rottamazione cartelle relative alle casse di previdenza

Nello stesso emendamento, si fornisce infine un’interpretazione autentica sulla rottamazione delle cartelle relative alle casse di previdenza.

Si chiarisce, infatti che, ai fini dell’accesso alla procedura di definizione agevolata non sono dovute le sanzioni irrogate per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi, anche nel caso in cui il debitore sia lo stesso ente previdenziale.

Dopo il comma 10 viene inserito il seguente:

10-bis. L’articolo 6, comma 10, lettera e-bis), del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, convertito, con modificazioni, dalla legge 10 dicembre 2016, n. 225, si interpreta nel senso che ai fini della definizione agevolata dei carichi, di cui al comma 1 del citato articolo 6, non sono dovute le sanzioni irrogate per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi anche nel caso in cui il debitore sia lo stesso ente previdenziale.

Si dovrà quindi attendere la conversione definitiva del Decreto Sisma e la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per avere l’ufficialità della proroga della rottamazione cartelle.

Per approfondimenti: Camera.it

n. 774 del 23 marzo 2017 settimana dal 16 al 22 marzo 2017

 
 
 

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n. 774 del 23 marzo 2017

settimana dal 16 al 22 marzo 2017

 
 dali (temporanee o strutturali) sui rapporti di lavoro.

I UNITÀ FORMATIVA
Come gestire a livello individuale le ricadute della crisi
II UNITÀ FORMATIVA
Come gestire le ricadute della crisi con strumenti di contrattazione collettiva
III UNITÀ FORMATIVA
Come gestire le crisi temporanee con gli ammortizzatori sociali dopo il Jobs Act
IV UNITÀ FORMATIVA
Il fallimento, il trasferimento d’azienda e gli appa

     
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Novità in materia di Lavoro
 
22-03   Agenzia Entrate: soppressione della causale contributo “LACC – Lavoro occasionale accessorio”
L’Agenzia delle Entrate ha emanato la risoluzione n. 37/E del 22 marzo 2017, con la quale sopprime la causale contributo “LACC – Lavoro occasionale accessorio”.
 
22-03   INL: voucher con regole della norma abrogata
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha emanato la nota prot. 2558/2017, con la quale porta a conoscenza degli organi di vigilanza il comunicato del Ministero del Lavoro, in particolare, il fatto “che l’utilizzo dei buoni per prestazioni di lavoro accessorio, nel periodo transitorio, dovrà essere effettuato nel rispetto delle disposizioni in materia di lavoro accessorio previste nelle norme oggetto di abrogazione da parte del decreto”.
 

21-03

  Dottrina Per il Lavoro: le tipologie contrattuali più utilizzate in Italia (periodo 2012-2016)

Riprendendo quanto indicato dal Ministero del Lavoro, sui movimenti dei rapporti di lavoro in Italia registrati dal Sistema delle Comunicazioni Obbligatorie, ho elaborato i seguenti grafici che forniscono un quadro delle tipologie contrattuali più utilizzate in Italia (periodo 2012-2016).

 
21-03   Fondazione Studi Consulenti del Lavoro: modifiche alla responsabilità solidale negli appalti

La Fondazione dei Consulenti del Lavoro ha emanato, in data 21 marzo 2017, il parere n. 3/2017, con la quale informa circa le modifiche apportate dal Decreto Legge n. 25/2017 alla responsabilità solidale negli appalti.

 

21-03

  Min.Lavoro: Lavoro Accessorio – nel periodo transitorio i buoni vanno utilizzati nel rispetto delle norme previgenti

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato, sul proprio sito internet, un comunicato con il quale chiarisce che l’utilizzo, nel periodo transitorio (sino al 31 dicembre 2017), dei buoni per prestazioni di lavoro accessorio dovrà essere effettuato nel rispetto delle disposizioni abrogate dal Decreto legge 17 marzo 2017, n. 25.

 
21-03   Editoria

WKI: Nuova edizione – FORMULARIO LAVORO – AMMINISTRAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE

a cura di Gianluca Sploverato e Maurizio Pesenti

Il formulario contiene un centinaio di formule utili per la redazione di contratti e atti relativi alla gestione del personale. Ogni formula viene proposta e analizzata sotto 4 aspetti:
    1) i punti di attenzione
    2) la gestione in sintesi
    3) le clausole
    4) le formule
Questa struttura consente di individuare i punti salienti, guidare la scelta delle clausole più utili e legalmente efficaci, fornire un quadro generale e sintetico di come affrontare il problema e formulare un documento vero e proprio con tutte le componenti adatte allo scopo.
Allegato al libro il  CD-ROM che contiene tutte le formule in formato digitale.

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21-03

  INPS: ripristinato il servizio on-line per l’utilizzo dei voucher (lavoro accessorio)

L’Inps comunica che è stato ripristinato il servizio on-line per l’attivazione, la riscossione e il rimborso dei voucher (buoni per prestazioni di lavoro accessorio) acquistati entro il 17 marzo compreso.

 
21-03   Agenzia Entrate: omessa o ritardata presentazione del modello F24 a saldo zero – ravvedimento operoso

L’Agenzia delle Entrate ha emanato la risoluzione n. 36/E del 20 marzo 2017, con la quale fornisce risposta ad un quesito in merito alle modalità applicative dell’istituto del ravvedimento operoso nell’ipotesi di omessa o ritardata presentazione del modello F24 a saldo zero.

 
20-03   ANPAL: Assegno di ricollocazione – partita la fase sperimentale
L’ANPAL comunica l’avvio della fase sperimentale dell’assegno di ricollocazione, con l’invio delle lettere indirizzate a circa 30 mila destinatari.
 
20-03  

Min.Lavoro: interventi in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici

La Convenzione stipulata il 23 gennaio 2017 – tra il Ministro del Lavoro , il Ministro dell’Economia e delle Finanze e i Presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessate dagli eventi sismici verificatisi a partire dal 24 agosto 2016 – è stata ammessa al visto per la registrazione della Corte dei Conti in data 10/03/2017, al numero 231.

 
20-03   Formazione

ALTALEX: Master in diritto della previdenza sociale e delle pensioni

Roma, dall’ 11 maggio al 22 giugno 2017
5 incontri, 25 ore in aula

Il Master propone una completa trattazione della materia pensionistica e previdenziale. Affronta tutte le tematiche inerenti le recenti riforme del sistema pensionistico, le diverse tipologie di pensioni, il giudizio pensionistico dinanzi alla Corte dei Conti, le questioni dell’assistenza sociale e la delicatissima materia dell’invalidità civile, che genera un notevole contenzioso nei Tribunali Italiani.
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20-03

  Dottrina Per il Lavoro: Ccnl Metalmeccanica Industria – come applicare l’accordo sul welfare

In data 27 febbraio 2017, Federmeccanica e Assistal con Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil hanno inserito, all’interno della Sezione Quarta – Titolo IV, del CCNL Metalmeccanica industria, il nuovo articolo 17 dal titolo: Welfare.

 

20-03

  Fondazione Studi Consulenti del Lavoro: focus Bonus Occupazionale Sud

La Fondazione dei Consulenti del Lavoro ha emanato, in data 16 marzo 2017, la circolare n. 3/2017, con la quale illustra la normativa di riferimento e i vari passaggi utili per avere accesso all’incentivo “Bonus Occupazionale Sud”.

 
20-03   INPS: Fondo di solidarietà del personale del credito – prorogati i limiti di utilizzo
L’Inps, con il messaggio n. 1218 del 17 marzo 2017, comunica che sono prorogati i limiti di utilizzo delle risorse del Fondo di solidarietà per la riconversione e riqualificazione professionale, per il sostegno dell’occupazione e del reddito del personale del credito.
 
19-03   Governo: in vigore il DL che abroga il Lavoro Accessorio e modifica la responsabilità solidale negli appalti

Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 64 del 17 marzo 2017, il Decreto n. 25 del 17 marzo 2017, con le disposizioni urgenti per l’abrogazione delle disposizioni in materia di lavoro accessorio nonché per la modifica delle disposizioni sulla responsabilità solidale in materia di appalti.

 
19-03   Formazione

IPSOA: Master I rapporti di lavoro nella crisi aziendale

Napoli, dal 16 maggio 2017
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azienlti nella crisi d’impresa

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Il Master si prefigge lo scopo di fornire, anche attraverso l’esame di casi concreti, l’illustrazione dei principali strumenti legislativi e contrattuali per affrontare i riflessi delle crisi 

 
16-03   INPS: cir.61 – premio di 800 euro per la nascita o l’adozione di un minore

L’Inps, con la circolare n. 61 dell’8 marzo 2017, a seguito di ulteriori approfondimenti e al fine di chiarire la portata applicativa, fornisce alcuni chiarimenti in merito al premio di 800 euro per la nascita o l’adozione di un minore.

 

Approfondimenti

 

19-03 Articolo: I minori ed il lavoro
approfondimento di Eufranio Massi

 

19-03 IPSOA QUOTIDIANO: Marco Biagi, le idee del “giurista progettuale” guardavano lontano
approfondimento di Barbara Maiani

 

16-03 IPSOA QUOTIDIANO: Incentivo occupazione giovani – quando spetta ai datori di lavoro
approfondimento di Roberto Camera

 

Agenzia delle Entrate

 

Scadenzario fiscale – Marzo 2017
Vai sul sito dell’Agenzia delle Entrate per vedere le Scadenze tributarie del mese di Marzo 2017, raggruppate per Adempimento.
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Visite fiscali 2017

Visite fiscali 2017: orari, fasce reperibilità e regole Inps

Anna Maria D’AndreaLEGGI E PRASSI
 

Visite fiscali 2017: ecco orari, fasce di reperibilità e regole Inps in caso di malattia. Tutte le informazioni utili su come funziona la visita fiscale per dipendenti pubblici e privati.

 

Visite fiscali 2017: tutto quello che serve sapere su orari, fasce di reperibilitàe regole Inps in caso di assenza da lavoro per malattia per dipendenti pubblici e privati.

Quali sono gli orari delle visite fiscali e cambiano nel 2017? Anche per quest’anno restano invariate le fasce di reperibilità, ovvero gli orari in cui i dipendenti pubblici o privati possono essere sottoposti a visita fiscale dal medico Inps.

In caso di malattia i lavoratori possono essere sottoposti a controlli da parte del medico dell’Inps necessari per verificare lo stato di salute del lavoratore e il rispetto delle regole. Infatti ricordiamo che in caso di mancato rispetto delle regole relative a fasce di reperibilità e orario delle visite mediche Inps sono previste sanzioni.

Ricordiamo che ci sono anche casi in cui è prevista l’esenzione dalla visita fiscale e nell’articolo troverete tutte le informazioni relative a dipendenti pubblici e privati che, in caso di malattia, sono esonerati dai controlli del medico Inps e, di conseguenza, non devono rimanere a casa negli orari delle visite fiscali. La circolare Inps n. 95/2016 ha stabilito quali sono i casi di esenzione dai controlli del medico fiscale.

Ecco tutte le informazioni utili sulle visite fiscali 2017: orari, fasce di reperibilità per dipendenti pubblici e privati e regole sulla visita fiscale da parte del medico Inps in caso di malattia.

Visite fiscali 2017: regole Inps

I lavoratori che si assentano da lavoro per malattia, sia nel caso di dipendenti pubblici che privati possono essere sottoposti a visita fiscale dall’Inps. Ci sono regole diverse relative a orari e fasce di reperibilità e nell’articolo vedremo caso per caso come cambiano in base alla tipologia di lavoro.

Durante gli orari visite fiscali il lavoratore può essere sottoposto, dopo l’invio del certificato medico all’Inps, a controllo da parte del medico fiscale; infatti le visite di controllo sono fissate soltanto in determinate fasce orarie che obbligano il lavoratore a rimanere a casa, pena l’applicazione di sanzioni, eccetto che nei casi in cui è prevista l’esenzione.

Tra le prime regole in caso di malattia, c’è l’obbligo per il lavoratore dipendente pubblico o privato che si assenta da lavoro per malattia di richiedere il certificato al proprio medico di base, nel quale indicare l’indirizzo presso il quale si rende reperibile per l’eventuale visita fiscale.

L’invio della copia del certificato medico all’Inps è di competenza del proprio medico curante e il lavoratore può richiedere la copia elettronica dello stesso nella propria casella di posta elettronica certificata. Il dipendente, entro due giorni dal verificarsi della malattia, dovrà inviare copia del certificato al datore di lavoro.

Con l’invio del certificato medico vengono avviate dall’Inps le procedure relative alle visite fiscali. Ma quali sono gli orari per i controlli medici, quali le fasce di reperibilità per dipendenti pubblici o privati, quali le sanzioni in caso di assenza dall’indirizzo di residenza e quali sono i casi in cui il lavoratore è esonerato dalle visite fiscali?

Ecco tutto quello che bisogna sapere sulla visita fiscale 2017 punto per punto.

Visite fiscali 2017: orari e fasce di reperibilità

Il lavoratore in caso di malattia e presentazione del certificato medico a lavoro potrà essere sottoposto alle visite fiscali ma soltanto in determinati orari e in quelle che sono definite le fasce di reperibilità.

Innanzitutto è opportuno specificare che le regole relative alle visite fiscali 2017 non obbligano il dipendente a rimanere a casa per tutto il giorno ma bisognerà risultare reperibile all’indirizzo indicato nel certificato medico nel caso di controlli per accertare lo stato di malattia.

I controlli medici possono infatti essere effettuati in particolari fasce orarie che sono diverse nel caso di dipendenti pubblici e privati.

Fasce di reperibilità dipendenti privati

Gli orari visite fiscali 2017, ovvero le fasce di reperibilità per i dipendenti privati sono:

Lavoratore Settore Privato Fasce di reperibilità (7 gg su 7 compresi weekend e festivi)
Mattina 10:00/12:00
Pomeriggio 17:00/19:00

Fasce di reperibilità dipendenti pubblici

Per quanto riguarda invece l’orario delle visite fiscali 2017, per i dipendenti pubblici sono fissate le seguenti fasce di reperibilità:

Lavoratore Settore Pubblico Fasce di reperibilità (7 gg su 7 compresi weekend e festivi)
Mattina 9:00/13:00
Pomeriggio 15:00/18:00

Le fasce di reperibilità dei dipendenti pubblici e quindi gli orari delle visite fiscali riguardano i dipendenti statali, gli insegnanti, i lavoratori della Pubblica Amministrazione, i lavoratori degli Enti locali, i vigili del fuoco, la Polizia di Stato, le Asl, i militari e in generale le forze armate.

Per quanto riguarda gli orari delle visite fiscali 2017 insegnanti, la visita medica può essere richiesta dal Dirigente già a partire dal primo giorno soltanto in casi specifici, ovvero per le assenze che si verificano immediatamente dopo o prima dei periodi non lavorativi, ovvero in occasione di pause festive o weekend.

Visite fiscali 2017: sanzioni

Per il lavoratore che si assenta da lavoro in caso di malattia e che non risultasse reperibile presso l’indirizzo indicato nel caso di visita fiscale durante le fasce di reperibilità è prevista l’applicazione di sanzione per assenza ingiustificata.

In caso di assenza e di non reperibilità durante le fasce orarie previste per le visite fiscali, secondo regole diverse per dipendenti pubblici o privati, o nel caso di impossibilità per il medico di accesso o di controllo, al lavoratore viene decurtata una parte dello stipendio.

Le sanzioni per assenza durante gli orari visite fiscali sono le seguenti:

  • 100% della decurtazione della retribuzione per i primi 10 giorni di patologia;
  • 50% per le successive giornate.

I lavoratori assenti dall’indirizzo indicato per le visite fiscali possono comunque presentare, entro 15 giorni dalla notificata sanzione, una giustificazione valida per l’assenza immotivata.

Infatti, nonostante sia stabilito l’obbligo di reperibilità per il lavoratore nelle fasce orarie precedentemente indicate, sono previsti alcuni casi di esenzione. Vediamo quali.

Visite fiscali 2017: esenzioni

Le regole Inps sulle visite fiscali 2017 prevedono casi di esenzione dall’obbligo di reperibilità. In alcuni casi, al lavoratore è concesso allontanarsi da casa anche durante le fasce di reperibilità.

L’assenza deve però essere comunicata al datore di lavoro, giustificata e non deve compromettere lo stato di salute e la guarigione del lavoratore.

Per i dipendenti del settore pubblico o privato sono previste esenzioni dalle visite fiscali nei seguenti casi:

  • assenza dovuta a forza maggiore;
  • situazioni che hanno reso necessaria l’immediata presenza del lavoratore altrove;
  • visite, prestazioni e accertamenti specialistici contemporanei alla visita fiscale.

Alcuni esempi, confermati da prassi e giurisprudenza, di giustificata assenza dal proprio domicilio durante le fasce di reperibilità per le visite fiscali 2016/2017 sono:

  • visite mediche presso il proprio medito curante, quando risulti impossibile effettuarle fuori dalle fasce di reperibilità;
  • necessità di iniezioni per trattamenti legati alla causa di presentazione del certificato medico a lavoro;
  • ritiro di radiografie collegate al certificato medico;
  • cure dentistiche urgenti;
  • necessità di recarsi in farmacia.

Ma in base alla legge è possibile assentarsi da casa dopo aver presentato il certificato medico anche in casi non strettamente legati alla malattia:

  • attività di volontariato che non pregiudichino lo stato di salute indicato nel certificato medico presentato a lavoro;
  • visita a parenti in ospedale, se l’orario di visita coincide con le fasce di reperibilità per le visite fiscali.

In casi di gravi patologie è previsto l’esonero dalle visite fiscali per chi presenta certificato medico di lavoro. Sarà il medico di fiducia del lavoratore a stabilire l’esonero, indicando nel certificato medico di lavoro il codice E.

Visite fiscali 2016/2017, circolare INPS 95 del 2016 con tutte le regole:

PDF - 240.6 Kb
Visite fiscali 2016 e 2017: circolare INPS 95/2016 con le regole attualmente previste
Clicca sull’icona per eseguire il download della circolare INPS 95/2016 contenente le regole attualmente previste per le visite fiscali 2016 e 2017. Sarà cura della redazione di Informazionefiscale.it tenerti aggiornato su eventuali modifiche e/o aggiornamenti delle regole attualmente previste in materia di visite fiscali INPS 2016 e 2017.

San Turibio de Mogrovejo


San Turibio de Mogrovejo

Nome: San Turibio de Mogrovejo
Titolo: Vescovo
Ricorrenza: 23 marzo

Benedetto XIV lo paragonò a san Carlo Borromeo e lo definì «instancabile messaggero d’amore». Eppure Turibio, nato in Spagna nel 1538, ancora nel 1579 era un laico. Filippo II, tuttavia, sa che nel nuovo mondo gli Indios sono spesso sfruttati fino a morte e vuole un cambiamento. Inizialmente Turibio resiste ma poi accetta e viene nominato arcivescovo di Lima. Coscienziosamente, prima di partire, studia accuratamente i problemi da affrontare. La realtà che gli si presenta nel 1581 è drammatica: la popolazione autoctona è ridotta in condizioni di impoverimento materiale, culturale e umano, mentre i discendenti dei primi conquistatori sono gelosi dei loro privilegi. Turibio, tuttavia, ha il temperamento del grande riformatore. Anzitutto nutre grande amore e rispetto per gli indios. Per questo studia la loro lingua, il quéchua, e impone ai sacerdoti in cura d’anime di studiarla. Convoca, poi, un concilio generale per l’America Latina a Lima, due concili provinciali e dodici sinodi diocesani. Queste riunioni gli servono per riformare l’amministrazione e i costumi, favorire e coordinare lo scambio di esperienze missionarie e pastorali. L’arcivescovo poi è quasi sempre in visita nella sua vastissima diocesi. Fonda il seminario di Lima, fa pubblicare un catechismo in lingua quéchua e raccomanda ai parroci di preoccuparsi perché le case degli indios abbiano tavole per mangiare e letti per dormire. Ci ha lasciato un “Libro de las visitas” che rivela una mente pianificatrice di ampie vedute. Perfino le note più brevi testimoniano l’ardente amore del padre per i figli. Sfinito dai viaggi e dagli altri impegni del governo pastorale Turibio morì nel 1606.