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Feb 18 alle 5:31 AM

Denunciare il datore di lavoro non è sempre causa di licenziamento

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Per la Cassazione denunciare il datore di lavoro non è automaticamente causa di licenziamento a meno che la denuncia non sia pretestuosa

Denunciare il datore di lavoro all’autorità giudiziaria o all’autorità amministrativa per presunti fatti che possono costituire reato, non può essere causa di licenziamento del lavoratore a meno che, la denuncia non sia pretestuosa  e non costituisca una calunnia.

E’ questo quanto dichiarato dalla Corte di Cassazione con la sentenza nr. 4125  del 16 febbraio 2017. Nel rapporto di lavoro , la denuncia fatta da un dipendente  alla Procura della Repubblica su presunti fatti compiuti dal datore ed integrante una qualsiasi fattispecie di reato, non può costare il posto di lavoro a meno che  la denuncia non sia avvenuta con la consapevolezza di dichiarare il falso  e, quindi, la volontà di accusare il datore di lavoro di fatti mai accaduti o dallo stesso non commessi.

 

Il fatto ha riguardato un lavoratore licenziato per giusta causa  e “accusato” dal datore di lavoro di aver presentato una denuncia penale relativa alla utilizzazione “illegittima della cassa integrazione guadagni straordinaria e altre violazioni, relative alla disciplina legale e contrattuale del lavoro straordinario, alla utilizzazione di fondi pubblici e alla normativa sulla intermediazione di manodopera”. Accuse che il giudice delle indagini preliminari aveva ritenute infondate.

La Corte d’Appello riconosceva la legittimità del licenziamento sul presupposto che il diritto di critica del dipendente verso il datore non può spingersi sino al punto di intraprendere delle iniziative che,” superando i limiti del rispetto della verità oggettiva, siano idonee a ledere l’immagine e il decoro del datore di lavoro, determinando di conseguenza un possibile pregiudizio per l’impresa”.

Di diverso avviso è la Suprema Corte, secondo la quale il generale obbligo di fedeltà del lavoratore imposto dall’art. 2105 c.c.,, possa arrivare al punto di imporre al lavoratore stesso di astenersi dalla denuncia di fatti illeciti che egli ritenga essere stati consumati all’interno dell’azienda. Se così fosse, prosegue la Corte si correrebbe il rischio di far cadere il lavoratore in una specie di  “dovere di omertà” che, non può trovare accoglimento in uno Stato di diritto come il nostro.

 

E ciò perche lo Stato ben guarda la collaborazione del privato cittadino alla repressione di fattispecie di reato che costituisce interesse  pubblico preminente.

Pertanto, conclude la sentenza, “l’esercizio del potere di denuncia, riconosciuto dall’art. 333 c.p.p., non può essere fonte di responsabilità, se non qualora il privato faccia ricorso ai pubblici poteri in maniera strumentale e distorta, ossia agendo nella piena consapevolezza della insussistenza dell’illecito o della estraneità allo stesso dell’incolpato”.

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Denunciare il datore di lavoro non è sempre causa di licenziamento

Posted: 17 Feb 2017 05:42 AM PST

Denunciare il datore di lavoro all’autorità giudiziaria o all’autorità amministrativa per presunti fatti che possono costituire reato, non può essere causa di licenziamento del lavoratore a meno che, la denuncia non sia pretestuosa  e non costituisca una calunnia. E’ questo quanto dichiarato dalla Corte di Cassazione con la sentenza nr. 4125  del 16 febbraio 2017. […]

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ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE17/02/2017

GIURISPRUDENZA

COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE

SENTENZA

COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE MILANO – SENTENZA 02 FEBBRAIO 2017, N. 321

FISCALE

Imposta sulla pubblicità – lnstallazione di impianti ubicati all’interno di un centro commerciale – Aventi ad oggetto pubblicità commerciale

CORTE COSTITUZIONALE

ORDINANZA

CORTE COSTITUZIONALE – ORDINANZA 15 FEBBRAIO 2017, N. 38

FISCALE

Contenzioso tributario – Controversie di valore non superiore a ventimila euro, relative ad atti emessi dall’Agenzia delle entrate – Obbligo di presentare preliminarmente reclamo all’Amministrazione che ha emanato l’atto, a pena di inammissibilità del ricorso alla Commissione tributaria provinciale – Rilevabilità d’ufficio dell’inammissibilità in ogni stato e grado del giudizio – Attribuzione al reclamo degli effetti del ricorso decorsi novanta giorni senza che sia stato notificato l’accoglimento del primo o che si sia conclusa la mediazione – Decorrenza da tale data dei termini di costituzione in giudizio – Condanna della parte soccombente in giudizio a rimborsare le spese del procedimento di reclamo in misura pari al 50% delle spese del giudizio.

CORTE DI CASSAZIONE

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 10 FEBBRAIO 2017, N. 3577

FISCALE

Tributi – IVA – Accertamento fiscale – Cartella di pagamento

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 10 FEBBRAIO 2017, N. 3581

FISCALE

Tributi – Contenzioso tributario – Procedimento – Ricorso in appello – Deposito di copia presso la segreteria della commissione che ha emesso la sentenza impugnata – Termine perentorio a pena di inammissibilità – Trenta giorni dalla notifica

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 10 FEBBRAIO 2017, N. 3585

FISCALE

IRAP – Studio associato con immanenti effetti sinergici di accrescimento della capacità produttiva – Presupposto di autonoma organizzazione

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 10 FEBBRAIO 2017, N. 3587

FISCALE

Tributi – Cartella di pagamento – Mancata indicazione del nominativo del responsabile del procedimento – Nullità – Esclusivamente per i ruoli consegnati dal 1° giugno 2008

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 13 FEBBRAIO 2017, N. 3721

LAVORO

Inps – Contribuzione – Premi Inail – Versamento – Alluvione – Restituzione

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 13 FEBBRAIO 2017, N. 3722

LAVORO

Rapporto di lavoro – Indennità di presenza per ogni giorno di effettivo lavoro – Accordo aziendale – Nuova indennità di presenza rapportata ad ore

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 13 FEBBRAIO 2017, N. 3723

LAVORO

Lavoro – Licenziamento – Consegna della lettera di licenziamento – Onere probatorio – Attendibilità del teste

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 13 FEBBRAIO 2017, N. 3735

LAVORO

Licenziamento – Contestazione disciplinare – Rifiuto di eseguire la prestazione – Diverbio litigioso – Accertamento

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 15 FEBBRAIO 2017, N. 3984

FISCALE

Tributi – Accertamento induttivo reddito d’impresa – Irregolarità contabili – Riduzione dei ricavi accertati in via equitativa

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 15 FEBBRAIO 2017, N. 3986

FISCALE

Tributi – Accertamento induttivo di reddito d’impresa – Compravendita di immobili – Presunzioni – Rilevante discordanza tra importo dei mutui e i prezzi dichiarati negli atti di cessione – Dichiarazioni di terzi acquisite in fase di accertamento

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 15 FEBBRAIO 2017, N. 3987

FISCALE

Tributi – Cartella di pagamento – Iscrizioni a ruolo dei tributi dovuti per gli anni 1990, 1991 e 1992 dai contribuenti coinvolti dal sisma siciliano del 1990 – Notifica – Termine di decadenza

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 15 FEBBRAIO 2017, N. 4006

LAVORO

Rapporto di lavoro – Dequalificazione – Coazione psicologica – Dimissioni – Accordo economico – Accertamento

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 15 FEBBRAIO 2017, N. 4010

LAVORO

Contratto di lavoro – Dirigente – Recesso anticipato – Collocamento a riposo – Nuove assunzioni

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 16 FEBBRAIO 2017, N. 4126

LAVORO

Cessione ramo di azienda – Sanzioni disciplinari – Licenziamento – Linea di produzione – Grave inadempimento

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 16 FEBBRAIO 2017, N. 4129

LAVORO

Inps – Restituzione contributi – Eccezione di decadenza

LEGISLAZIONE

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – DECRETO MINISTERIALE 31 GENNAIO 2017

LAVORO

Ripartizione delle risorse finanziarie destinate agli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva di aree interessate da situazioni di crisi industriali

PRASSI

EQUITALIA

COMUNICATO

EQUITALIA – COMUNICATO 16 FEBBRAIO 2017

LAVORO, FISCALE

Decreto Terremoto 2017: definizione agevolata fino al 2018

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Chi sono i percettori di voucher?

L’identikit di Inps: donne e giovani ai primi posti
“Nel continuo ondeggiare dei dati sui voucher, forniti dall’Inps, che a seconda di chi li elabora, li legge e poi li interpreta, condizionano i pareri pro o contro l’uso di questo strumento, resta il fatto inconfutabile di come l’esplosione delle vendite dei  cosiddetti ‘buoni lavoro’ abbia profondamente drogato i dati sull’occupazione, fino a sostituire quasi altre forme contrattuali di lavoro e ad accelerare, anziché diminuire, il fenomeno del sommerso, coinvolgendo un numero sempre più crescente di giovani e donne, alla ricerca disperata di una stabilità. E l’ultimo dossier Inps sull’argomento, per quanti sforzi lessicali faccia, non riesce a negare questa evidenza”. E’ quanto afferma Morena Piccinini, presidente Inca, rileggendo gli ultimi dati statistici forniti da Inps, in risposta alla richiesta del segretario generale della Cgil.
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Cassazione su contratto di lavoro a progetto
Lavora da anni con contratto a progetto, ma senza un “progetto”. Licenziamento illegittimo. Così la Corte di Cassazione, respingendo il ricorso di due società, ha imposto loro di pagare ad una lavoratrice le retribuzioni non corrisposte sino al ripristino del rapporto di lavoro. La sentenza n. 1744/2017 ha confermato i due gradi di giudizio precedenti, emessi prima dal tribunale di Genova e poi dalla Corte d’appello del capoluogo, con i  quali i giudici hanno accolto la domanda di una lavoratrice per il riconoscimento di un unico rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato sin dall’8 giugno 2004
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Lavoro e maternità: licenziamento solo per “colpa grave”

Non basta la giusta causa per licenziare una lavoratrice madre, ma serve dimostrare la colpa grave. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza  n. 2004/2017 esaminando il caso di una dipendente a cui il datore di lavoro ha intimato due volte il licenziamento per “assenza ingiustificata”, appellandosi alla clausola del contratto collettivo di lavoro, secondo la quale è possibile la risoluzione del rapporto per assenze dal servizio per oltre 60 giorni. L’Alta Corte ha deciso di rinviare la questione ai giudici d’appello per verificare la effettiva sussistenza della colpa grave.

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Permessi legge 104. Consulta: illegittimo escludere i conviventi
E’ illegittimo escludere il convivente dai permessi e congedi previsti dalla legge 104. A ribadirlo è stata la Corte Costituzionale con la sentenza n. 213/2016, con la quale la Consulta ha confermato che nei casi in cui la convivenza si fonda su una relazione affettiva e familiare, le differenze con il rapporto coniugale si annullano. Pertanto, anche i conviventi di fatto hanno diritto ai tre giorni di permesso mensile per assistere il familiare riconosciuto disabile grave.
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Pensionamento anticipato per addetti a lavori usuranti
Conto alla rovescia per i lavoratori addetti ad attività faticose e pesanti che potranno andare in pensione anticipata sulla base di requisiti agevolati. Per coloro che matureranno i requisiti agevolati nel 2017, il termine delle domande è fissato al 1° marzo prossimo; mentre per i lavoratori che li raggiungeranno nel 2018, la scadenza è al 1° maggio. A prevedere questa opportunità sono alcune norme introdotte nella legge di Bilancio 2017 che hanno modificato il decreto legislativo n. 67 del 2011.
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del 17/02/2017

Province: situazione critica, a rischio servizi e salario lavoratori

Fp Cgil: governo riveda dimensione tagli
16 febbraio 2017 ore 20.00

Infanzia: Fp Cgil, legge asili in Veneto propaganda su pelle bambini

16 febbraio 2017 ore 19.14

Artoni: il 17 febbraio nuovo sciopero

A proclamarlo unitariamente nel settore della logistica e dei trasporti, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, in merito alla vicenda del subentro di Fercam in Artoni
16 febbraio 2017 ore 19.11

Snai, lavoratore a progetto vince la causa. Dev’essere assunto

La vertenza ha avuto il sostegno della Cgil Palermo
16 febbraio 2017 ore 18.00

Lombardia: approvato finanziamento per Rsa con videosorveglianza

16 febbraio 2017 ore 17.59

Beni confiscati: Cgil, scandaloso stallo riforma Codice Antimafia

16 febbraio 2017 ore 17.53

Cdp Bisceglie, sindacalista aggredito in un’assemblea

Vittima dela violenza, il segretario della Fp Cgil Bat, Luigi Marzano. Il gesto è stato condannato da tutto il sindacato. Deleonardis: “A Roma siglato il miglior accordo possibile”
16 febbraio 2017 ore 17.31

Trg, Asu e Slc Umbria: no ai licenziamenti

Incontro tra i due sindacati in vista del tavolo alla Regione: “Settore al collasso, serve un intervento pubblico”
16 febbraio 2017 ore 17.03

Almaviva, presentato il piano per le politiche attive

Azzola (Cgil Roma e Lazio): “Non c’è stato alcun confronto con il sindacato. Il progetto non è sufficiente a chiudere la vertenza, il problema resta il lavoro. Un esempio? La Naspi per i part time involontari non garantirà un reddito per sopravvivere”
16 febbraio 2017 ore 16.34

UnipolSai Firenze: domani (17 febbraio) sciopero lavoratori appalti

16 febbraio 2017 ore 16.23

Trasporto aereo, sindacati: al via trattativa per nuovo ccnl

16 febbraio 2017 ore 15.51

Puglia, da dove ripartire

Assemblea Cgil: presentata la piattaforma “Sviluppo, lavoro, ambiente”. Gesmundo: “Il lavoro buono, garantito, sicuro, torni a essere elemento centrale della società”. Camusso: c’è “un orizzonte di speranza” con la Carta dei diritti e il referendum
16 febbraio 2017 ore 15.42

Nelle Marche venduti 6 milioni di voucher

Daniela Barbaresi, da poco eletta alla guida della Cgil regionale, ai microfoni di RadioArticolo1: “Ormai vengono utilizzati un po’ ovunque, compresa l’industria, in sostituzione del lavoro tradizionale e tutelato”
16 febbraio 2017 ore 15.32

Cgil Veneto: no a vincolo residenza per asili

Anziché investire risorse per sostenere e implementare la rete dei servizi per l’infanzia, si è scelto “di intervenire con un provvedimento ideologico nella consueta e ormai logora  formuletta del ‘prima i veneti’”.
16 febbraio 2017 ore 14.52

Storie di appalti #7 – Paola

Dipendente di una cooperativa sociale convenzionata con la Asl di Foggia: “Dopo venti anni di lavoro, un cambio d’appalto e sono rimasta trentasei mesi senza stipendio. Poi, tutti insieme, siamo riusciti a far valere i nostri diritti”
16 febbraio 2017 ore 14.47

Dhl Settala (Milano): Filt, la logistica non sia terra di nessuno

16 febbraio 2017 ore 14.13

Silp, ok avvio banca dati per il Dna

16 febbraio 2017 ore 13.04

Cgil, no ai Centri permanenti per il rimpatrio

Il segretario confederale Giuseppe Massafra. “Forte preoccupazione per il decreto approvato dal Consiglio dei ministri. Il timore è che si possano verificare le stesse violazioni dei diritti umani già avvenute nei Cie”
16 febbraio 2017 ore 12.58

Caterpillar, Fiom primo sindacato a Jesi

16 febbraio 2017 ore 12.39

Aias (Cagliari), 21 febbraio presidio

16 febbraio 2017 ore 12.31

Ilva: Camusso, confronto sia su investimenti e futuro

16 febbraio 2017 ore 12.17

Tre euro l’ora, a Barletta scatta la denuncia

Un gruppo di lavoratori con finte collaborazioni ha deciso di rivolgersi al sindacato e alla Guardia di finanza per fare luce sulla propria situazione. Slc e Cgil Bat: “Irregolarità contrattuali e negazione dei diritti, servono più controlli”
16 febbraio 2017 ore 12.00

Sciopero Artoni: a Modena in 100 rischiano il posto

16 febbraio 2017 ore 11.42

Aborto: Taddei (Cgil) a Salvini, è un diritto delle donne 

16 febbraio 2017 ore 11.09

Sciopero Artoni: a Perugia oltre 50 posti di lavoro a rischio

La Filt Cgil in presidio con i lavoratori: “Quelli in appalto sono i primi a pagare, un’altra dimostrazione dell’importanza del referendum sulla responsabilità solidale”
16 febbraio 2017 ore 10.29

Integrativo legno-lapidei, proteste in Lombardia

Manifestazione a Milano a sostegno del rinnovo del contratto regionale dei dipendenti di imprese artigiane, piccole e medie dei due comparti. “Le aziende – spiegano Feneal Uil, Fillea Cgil e Filca Cisl – non vogliono redistribuire nulla dei loro guadagni”
16 febbraio 2017 ore 08.00

Il rilancio non decolla, sciopero alla Aferpi

Stop di 24 ore alla ex Lucchini di Piombino (Livorno). Il progetto dell’imprenditore Issad Rebrab sconta enormi ritardi, i sindacati chiedono certezze sul piano industriale e sulle prospettive aziendali. Martedì 21 incontro a Roma tra sindacati e governo
16 febbraio 2017 ore 07.58

Un piano per lo sviluppo della Puglia

Assemblea a Taranto per presentare il documento politico programmatico della Cgil regionale. Chiude i lavori il segretario generale Susanna Camusso. Gesmundo: “Ogni provincia presenta sue debolezze e punti di forza, servono interventi mirati”
16 febbraio 2017 ore 07.30

San Corrado Confalonieri

San Corrado Confalonieri

Nome:
 San Corrado Confalonieri

Titolo:
 Eremita, Terziario francescano

Ricorrenza:
 19 febbraio

Egli era un nobile del Trecento, sposo felice di una gentildonna sua pari, e aveva un debole per la caccia. Un giorno, lungo la riva del Po giallastro, un ghiotto capo di selvaggina, ch’egli inseguiva a cavallo, circondato dai cani e dai bracconieri, cercò scampo dentro una macchia impenetrabile.

Dominato dall’impazienza e dal dispetto, l’appassionato cacciatore impartì un ordine imprudente: quello di dar fuoco alla macchia per stanare l’animale. Era estate, e nella pianura riarsa dal sole, gli uomini di Corrado non furono in grado di controllare le fiamme da loro stessi suscitate. Si sviluppò un incendio che, con l’aiuto del vento, distrusse le messi e le cascine vicine.

Corrado e i suoi uomini rientrarono in città senza esser notati. Nessuno era stato testimone del loro involontario malestro. Il rimorso e la paura tennero suggellate le bocche. Ma i proprietari e i contadini danneggiati protestarono presso il governatore della città, che ordinò un’inchiesta. Fu allora arrestato un vagabondo, trovato nei boschi, vicino al luogo dell’incendio. Le prove a suo carico parvero sufficienti, ed egli venne senz’altro condannato a morte. Ma sulla piazza della città, poco prima che avesse luogo l’esecuzione, Corrado non poté resistere all’impulso della propria coscienza, che gl’imponeva di scagionare l’innocente e di accusarsi colpevole al suo posto.

La sua inaspettata confessione chiarì come erano andate le cose. Poiché non si trattava di dolo, ma di responsabilità colposa, dovuta ad una imprudenza, il nobile piacentino venne condannato a risarcire tutti i danni arrecati dalle fiamme. Corrado era ricco, ma l’incendio era stato rovinoso. Quando l’ultimo danneggiato fu risarcito, egli aveva finito non solo tutti i suoi beni ma anche quelli della moglie.

I due sposi ridotti all’indigenza non si angustiarono per questo. Per ambedue quel drammatico avvenimento aveva illuminato di nuova luce tutta la loro vita, come un segno del cielo. La donna rivestì così l’abito delle poverissime figlie di Santa Chiara, entrando nel convento di Piacenza. Corrado si unì ad alcuni devoti eremiti che vivevano fuor di città, sotto la Regola del Terz’Ordine francescano.

I meriti dell’incendiario fattosi penitente furono così luminosi, che molti ammiratori presero a visitarlo e a seguirlo. Per questo Corrado preferì allontanarsi dai luoghi natali, incamminandosi verso Roma. Ma non si fermò presso le tombe degli Apostoli. Proseguì il suo lungo viaggio percorrendo tutta la penisola e passando in Sicilia. Qui si fermò, nella valle di Noto, non lontano da Siracusa, in vista del ceruleo mare Ionio, dove visse trent’anni prima presso ‘un ospedale poi come eremita sui monti. E anche qui volò alta la fama della sua santità, e soprattutto l’eco delle durissime privazioni di quel devoto penitente. Ogni venerdì egli scendeva a Noto, e, dopo essersi confessato, pregava a lungo davanti ad un celebre crocifisso che si conserva nella cattedrale della città. In quella stessa cattedrale furono riposte le sue reliquie, dopo la morte avvenuta nel 1351, 2 i cittadini di Noto onorarono con culto vivissimo il miracoloso eremita piacentino. Ottennero anche, dal Papa Leone X, di poterlo invocak come secondo Patrono della città, subito dopo il grande San Nicola, al quale è dedicata la chiesa che ospita i venerati resti del Beato Corrado, nobile di Piacenza e primo cittadino di Noto.